All'attenzione del dott.gianmaria benedetti

Buonasera, sono il padre di un bambino di 11 anni. Frequenta la prima media, il rendimento scolastico è ottimo ma non riesce a socializzare con i compagni perchè è timidissimo. Lo abbiamo portato per un consulto presso la Neuropsichiatri Infantile della nostra città. La terapeuta, dopo aver finito i colloqui con lui e con noi ci ha detto che la mancata socializzazione potrebbe dipendere da lui. Ci ha proposto di eseguire il test di Ados. In che cosa consiste? Secondo noi non è assolutamente autistico.
Potrebbe spiegarci in che cosa consiste il test?.Ho letto molto su di lei nel suo blog e mi ispira fiducia...
Grazie
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
La ringrazio per la fiducia.
Non uso il test e specificamente non l'ho mai visto. So che
consiste, come tanti test venuti di moda in psichiatria, in una serie di elementi sintomatici e comportamentali desunti dall' osservazione diretta o dai riferimenti di genitori o insegnanti, con un punteggio per ciascuna voce dalla norma all'alterazione totale. Questo per i vari campi del linguaggio, della relazione, dell'uso degli oggetti, ecc. Chi li usa compila la scheda, desume il punteggio che viene sommato per le varie aree e per il totale. Sopra a un certo punteggio viene definito autismo, entro certi valori intermedi viene definito 'spettro autistico', al di sotto viene definito non autistico.

E' diventato molto in uso, anche se a mio parere è poco utile anzi dannoso, perchè dà molti 'falsi positivi' mettendo nel panico le famiglie, quando spesso sono ritardi evolutivi di altro tipo. Molto più utile è fare una diagnosi 'funzionale', cioè valutare difficoltà e competenze e ostacoli e trovare i rimedi realistici e disponibili.

Comunque l'autismo è una gravissima alterazione dello sviluppo di tutta la personalità che si manifesta pienamente verso i tre quattro anni con gravissimo ritardo e incapacità di comunicazione e contatto simbolico con tutte le persone, familiari e non, e con maniere ossessive e stereotipate prive di significato. Di solito la frequenza di scuola materna e elementare è estremamente difficile e complicata.
Oggi si tende a estendere il termine autistico, per cui qualcuno dice che anche Mozart e Einstein erano autistici...
Ci sono bambini che hanno aspetti autistici, ma incompleti, nei primi anni, ma che poi trovano una strada evolutiva anche scolastica. Difficile considerarli 'autistici', anche se mantengono qualche aspetto articolare.

Ci sono poi persone con caratteristiche definite 'autismo ad alto funzionamento', chiamato anche 'sindrome di Asperger' (qualcuno tende a distinguerli fra loro come due sindromi diverse), e problemi marcati nel contatto sociale, interessi molto ristretti e particolari. Alcuni hanno scritto libri, sono diventati docenti universitari, fanno conferenze sulla loro 'malattia', sono descritti in film (Temple Grandin è forse la più conosciuta).
Difficile e controverso credo sia ancora capire di cosa si tratta. Nel complesso c'è ancora molta confusione e se ne sa molto poco.

Se vuole descriva suo figlio e le sue difficoltà e capacità, l'evoluzione finora e il funzionameno familare con eventuali cambiamenti o aspetti traumatici e forse potremo dare un orientamento.

Cordialmente



Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Le descrivo mio figlio. E' timidissimo con tutti. E' magrolino ma è un bel bambino. E' molto intellligente ma si interessa di poche cose. Non gli piace lo sport, ho provato a portarlo con me in palestra a fare Karate ma da poco, dopo 3 anni si è ritirato perchè non gli è mai interessato. A scuola quando fa sport lo prendono in giro perchè a volte non fa bene gli esercizi. E' poco fisico. Guarda pochissimi programmi televisivi, noi lo spingiamo a guardare programmi tipo Striscia, Colorado, Zelig in modo da avere argomenti di cui parlare con i coetanei ma non gli interessano. Purtroppo non riesce a farsi un'amico. Non so se la sua timidezza dipenda dal fatto che io e mia moglie siamo molto isolati...non abbiamo parenti e neanche amici da frequentare assiduamente. Anche io da piccolo ero molto timido, però non venivo escluso perchè allora con i bambini si giocava per strada tutti insieme, adesso se non si frequentano a casa non fanno amicizia.
Aspetti traumatici non ne abbiamo ravvisato. E' un bambino simpatico ma purtroppo è come bloccato con gli altri bambini.
In questo momento non ho altro da scrivere.
Cordialmente
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Non avevo visto i vostri precedenti consulti, chiesti dalla madre in pediatria, psicologia, psichiatria, odontoiatria.
Per avere un po' più elementi di valutazione dello sviluppo bisognerebbe che mi deste delle notizie secondo questo schema: http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/447.

Lei lo definisce simpatico, e sua moglie mi sembra diceva che si trovava bene con i compagni di catechismo, cosa intendete?
Può descrivere un po' di più quello che intende per 'timidezza', in suo figlio? Con gli adulti, con i compagni?
Mi sembra che in un consulto si diceva che era chiaccherone e più a suo agio ion palestra o a catechismo. Come si comportava l'?
Inoltre suo moglie diceva che fa giochi da donna, che la imita, e questo la preoccupa. Inoltre che è poco interessato al cibo e ha molte paure.
Ha dei problemi per dormire? Come si addormenta, dove dorme?
Inoltre si parla di 'esuberanza' e di momenti in cui 'si scatena'. Potreste descrivere meglio questi momenti?

Va ancora dallo psicoterapeuta? e che cosa vi ha detto del bambino?
Lei accenna a un certo isolamento sociale come famiglia e come carattere personale. Può descrivere un po di più la vostra vita familiare?
Per gli aspetti fisici (peso, altezza), assomiglia a qualcuno?



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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Grazie gentilissimo dott.Benedetti, non ho parole per dirle quanto bene mi fa avere una persona come lei che risponde ad un padre disperato....Adesso raccolgo le idee per rispondere ai suoi quesiti e le faro' sapere al piu' presto....grazie ancora e buona serata
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Rispondo secondo lo schema.
Problemi in gravidanza: nausea materna fino al 6° mese, infezione batterica materna curata con antibiotico intramuscolare al 5° mese di gravidanza;
Nascita alla giusta settimana con parto spontaneo e peso alla nascita 3,2 Kg. - durata del ricovero 2 giorni, allattamento artificiale, svezzamento normale.
Si addormenta verso le 23, si gira un pò nel letto durante il sonno, dorme in camera con noi, l'alimentazione si è normalizzata ed ormai mangia di tutto.
Il biberon lo ha tenuto sino ai 7 anni, è attaccattissimo ad un cane di peluche.
Sviluppo psico-motorio:
normalissimo, per quanto riguarda le capacità motorie è imbranato a scuola durante l'ora di motoria.
Controllo sfinterico normale, prime parole alla età normale. E' attaccattisssimo alla mamma, ma credo lo sia anche a me anche se non me lo dimostra apertamente. Sviluppo del linguaggio normalissimo.
Gli interessano i videogiochi ed il computer, pochissimo lo sport ed i programmi televisivi, guarda soltanto qualche cartone animato.
Con i bambini è bloccato, però se trova l'ambiente giusto si scatena. Con gli estranei idem, è timidissimo.
I giochi se li inventa, a volte fa giochi di combattimento da solo con i suoi pupazzi. Imita la scuola ed anche le attività che si volgono, imita perfettamente gli insegnanti, è un osservatore nato.
Disegna non benissimo.
Sta sempre in movimento, se sta un minuto senza far niente dice che si annoia. Tende ad attirare la nostra attenzione ed a interromperci quando parliamo di argomenti che a lui non interessano.
Quando andiamo nei negozi non vediamo l'ora di andarcene perchè sta sempre toccando le cose. Tende a non ubbidirci, è testardo.
Si adira se non riesce a fare qualcosa o se viene sgridato.
A scuola va benissimo, l'unico problema è la socializzazione.
Non è andato all'asilo nido, già dalla scuola materna esistono questi problemi di socializzazione. La maestra delle elementari ci diceva che a scuola compiva "stravaganze", senza dirci mai quali fossero. Noi abbiamo sempre pensato che, essendo molto ingenuo, gli altri bambini facevano le cose e poi si mettevano daccordo per dare la colpa a lui. Purtroppo la maestra era un incompetente, non si è accorta durante i cinque anni che una compagna di classe di mio figlio era dislessica, se ne sono accorti alle scuole medie, si immagini...
Rapporti sociali non ne ha, non riesce a farsi un amico. Noi genitori siamo isolati, abbiamo pochissimi parenti.
Attività extrascolastiche scacchi 1 volta la settimana...dalla palestra di karate si è ritirato, peccato perchè andava 3 volte la settimana.
Composizione familiare figlio unico, nonni molto anziani e non autosufficienti.
Io lavoro, mia moglie è casalinga.
Modalità educative permissive.
Visite mediche normali, nessun problema di salute.
E' molto pauroso.
Spero quanto scritto sia sufficiente, altrimenti non esiti a farmi qualsiasi domanda.
Grazie

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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Non è facile farsi un'idea di vostro figlio sulla base delle informazioni che date. Sembrerebbe non aver avuto problemi di sviluppo, a scuola dite che va bene, (potreste riportare quello che c'è scritto nell'ultima pagella di fine quinta, comprese le osservazioni?) salvo la 'timidezza', che però non descrivete ... non ha problemi di comportamento? Non si oppone agli insegnanti come fa con voi ? Non si lamentano a scuola che è sempre in movimento, che disturba, che tocca tutto, come sembrerebbe fare con voi? Cosa vuol dire che si 'scatena'?
L'impressione potrebbe essere che è un bambino che sta poco alle regole, che fa quello che vuole lui, che non sa stare con gli altri bambini, forse disturba, fa dispetti, provoca?
Non sembrerebbe proprio 'autistico', per quanto ipotizzabile a distanza...
Come mai dorme in camera con voi? Ha un letto suo o nel lettone
E' autonomo, nelle sue cose? esce di casa da solo, per andare a scuola, a comprarsi qualcosa, a scacchi ...? (abitate in città, paese, casa isolata?...)


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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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Grazie gentile dott.Benedetti.
Agli insegnanti non si oppone per niente, è timidissimo, lo dicono anche loro. A scuola sembra che disturbi poco, uguale agli altri. Si scatena vuol dire che quando è insieme ad altri che fanno casino lo fà anche lui, però quando si tratta di interagire in altri discorsi non lo fà, immagini che se non lo salutano non salta mai per primo, aspetta sempre gli altri.
Dorme in camera con noi perchè la notte dobbiamo rimboccargli bene le coperte altrimenti si scopre e si ammala. Ha una sua cameretta ma non ci dorme.
Nelle sue cose non è autonomo, forse per colpa nostra, perchè essendo soli tendiamo a preservarlo troppo. Non esce di casa da solo, a scuola ed agli scacchi lo accompagno io.
Abitiamo in città, quindi uscire da solo è pericoloso per le macchine.
Spero di aver tralasciato alcuna risposta.
Grazie
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Beh, direi che l'ultima lettera finalmente apre uno squarcio per osservare le cose..
.
Da come ne parla sembrate riferirvi a un bambino molto più piccolo, che non si può lasciar solo neanche a dormire... e nemmeno a uscire di casa per cominciare a muoversi da sè nel mondo esterno. Credo che insieme alle espressioni un po' troppo apprensive e angosciate di sua moglie, ne esca un quadro di un bambino troppo protetto, con genitori troppo apprensivi che con la loro iperprotettività gli impediscono di camminare con le sue gambe. Per forza non gli si formano i muscoli, per così dire, perchè voi non lo lasciate 'allenarsi'.
Ovviamente è un'ipotesi, da verificare.
In questo caso vi consiglierei di lasciarlo crescere, progressivamente, lasciandolo dormire da solo, possibilmente in un'altra camera (magari con un pigiama pesante...) e poi di cominciare a lasciarlo fare un po' più da sè. Mettendogli le giuste regole e i giusti limiti, ovviamente e controllando bene che faccia cose adatte alla sua età, e non lasciandolo prendere il potere e are il tiranno in casa.
Probabilmente in questo modo potrà prendere più confidenza col mondo esterno alla famiglia e con gli altri. Non 'abbandonandolo', ovviamente, ma allungando progressivamente il cordone ombelicale, che prima o poi bisognerà tagliare, se deve imparare a respirare da sè...
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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Grazie per la sua risposta....speriamo di riuscire ad allentare il cordone ombelicale.....le auguriamo una buona serata....
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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Gentile Dott. Benedetti.
Il test ADOS ha dato esito positivo per sindrome di Asperger, sia pure in lieve misura.
Che terapia si fà in questi casi e quanto dovrebbe durare?
Ci sono possibilità che mio figlio migliori?
Grazie per la sua disponibilità
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Come forse immaginate se avete letto le cose che scrivo, mi fido molto poco di queste diagnosi basate su test.
Non mi sembra che abbia alcun senso parlare di sindrome di Asperger in lieve misura. La sindrome di Asperger è una condizione profondamente invalidante, anche se meno, come competenze cognitive, della sindrome autistica.
Molto più importante è valutare quali sono le difficoltà attuali, quali gli ostacoli, interni ed esterni, per trovare una strada per proseguire lo sviluppo nel modo migliore possibile, senza 'etichettarlo' e senza forzarlo, ma un po' alla volta 'liberandolo' da una forse eccessiva 'protezione' da parte vostra, come si diceva.

Che vi hanno proposto?
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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Gent.mo Dott. Benedetti, ci hanno proposto di effettuare la pscicoterapia 1 volta la settimana, non dicendoci però in cosa consiste...Per il momento ha effettuato 2 sedute nella quali la psicoterapeuta si è limitata a dare consigli la maggior parte dei quali non attuabili, tipo organizzare feste invitando amici di scuola che a lui non rivolgono neanche la parola...
scrivere ai compagni di facebook che si sente solo ed emarginato...secondo me lo prenderebbero in giro,,etc...
In questi casi non si dovrebbe attuare la terapia cognitivo-comportamentale? se sì potrebbe dirmi in cosa consiste?
grazie
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Guardi, a mio avviso non è questione di che tipo di metodo terapeutico adottare, che sia cogn/comp, o psicoanalitico, o altro. E' questione prima di valutare quali sono le difficoltà eventuali di funzionamento mentale, e da quali fattori, individuali o ambientali, sono sostenute. I vostri cenni sulle vostre modlità di accudimento, inadatte a un ragazzo di 11 anni, mi fanno pensare che alcuni fattori da indagare siano nell'organizzazione e nelle abitudini familiari.
Non è la 'diagnosi categoriale', come quella che hanno fatto, cioè cercare la categoria diagnostica in cui suo figlio 'ci stava meglio', per potergli cos' dare un'etichetta, che può dare simili indicazioni. Semmai ci vuole una 'diagnosi funzionale' che indichi appunto i punti di debolezza e di forza e i possibili vari fattori influenti.
Ci vuole cioè qualcuno che cerchi di conoscere approfonditamente suo figlio e la sua famiglia, per aiutare lui e voi a trovare le vie per avere lo sviluppo migliore possibile, affrontando di volta in volta i problemi emergenti.
Se crede può far leggere questo scambio alla npi che vi segue.
Cordialmente
drGBenedetti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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Grazie per la sua risposta dott. Benedetti, il problema è che non sappiamo piu' cosa fare e a chi rivolgerci......purtroppo qui nella mi citta' la sanita' è un caos colossale....Grazie di cuore per averci ascoltato.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Io penso che anche nella vostra città o provincia possiate trovare qualcuno che vi aiuta ad affrontare la situazione . Avete chiesto consiglio al medico curante?
Le vostre ultime parole sono un po' drammatiche... Forse però non ce n'è motivo. il motivo della richiesta di consulto, al primo post, parlava di grande timidezza di suo figlio che ostacola i rapporti con i compagni, anche se con rendimento scolastico buono. In altri post avete dato notixzie di una situazione familiare un po' chiusa, forse, con pochi rapporti sociali.
La diagnosi che avete avuto è solo un nome che hanno dato alla situazione, che però è la stessa di prima. Ci sono molte persone 'timide' che hanno comunque imparato a convivere con la loro timidezza e a fare una vita normale...
Non ho ben capito ( o in questo momento non ricordo), com'è il comportamento di suo figlio in casa, con voi.Ora, in vacanza , cosa sta facendo, come passa i giorni, come ha preso la 'diagnosi'... che sembra aver precipitato voi nella disperazione, mi pare...?
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dopo
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Buon giorno caro dott. Benedetti. Purtroppo nella mia citta' e provincia non c'è nessuno " competente" che possa aiutarci. In casa il nostro cucciolo è vivacissimo e simpaticissimo, a scuola è bloccato ,non riesce nemmeno a salutare i compagni....la psicoterapeuta che lo segue gli da consigli banali , non lo aiuta ma lo deprime di piu' dicendogli che lui è strano e gli altri normali....mah!!!!!!!!!!
Comunque grazie di cuore ,le auguro un sereno week-end
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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Infatti, la nostra situazione familiare è troppo chiusa, non abbiamo parenti e stiamo sempre in casa...mio figlio esce d'inverno solo per andare a scuola ed in palestra, d'estate solo per andare al mare. Adesso che sono finite le scuola la mattina sta in casa con la mamma e la sera va al mare col padre quando il tempo lo permette.
La diagnosi gliela abbiamo spiegata e l'ha presa bene, lui vorrebbe che qualcuno gli insegnasse a vivere con gli altri bambini ma non riusciamo a trovare nessuno.
La psicoterapeuta che lo ha in cura gli dà consigli non attuabili gettandolo nello sconforto....sinora ha fatto 2 sedute, vedremo come evolverà la situazione anche se il primp approccio è negativo.
grazie delle sue risposte Dott.Benedetti
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Ci sono scout o gruppi per ragazzi, come in parrocchia, ecc dove suo figlio potrebbe inserirsi, con la sorveglianza di qualche adulto? Squadre di sport (calcio, pallacanestro, ecc)?
Di solito si impara a stare con gli altri frequentandoli, non si può 'insegnare' a fare amicizia. Ci vuole l'occasione, poi le cose vengono da sè. Bisogna cercare di creare le occasioni. Come per imparare a nuotare: le istruzioni su come 'galleggiare' servono poco, se non si va in acqua.
Comunque ci tenga aggiornati sull'evoluzione, se vuole.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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Lui pratica 2 attività: il karate e gli scacchi, che lo impegnano 3 volte la settimana 1 ed 1 volta l'altra. Purtroppo le altre attività di squadra a lui non interessano ed anche interessandogli le poche che ci sono nella nostra città sono riservate ai benestanti...
grazie dei suoi consigli..
la terremo aggiornato sull'evoluzione della psicoterapia
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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La psicoterapeuta ci ha detto che loro non fanno la terapia cognitivo comportamentale, utilizzata per l'asperger, ma la terapia psicoanalitica e psicodinamica.
Lei ritiene che nel caso di nostro figlio possa essergli utile ugualmente o no?
Ringraziandola anticipatamente la salutiamo
[#21]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
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P.S. Sempre che la diagnosi da loro fatta sia esatta...
[#22]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
La psicologa con la quale nostro figlio ha iniziato da poco la terapia cognitivo-comportamentale ha detto che dal punto di vista cognitivo è una bomba, dal punto di vista comportamentale si comporta come un bambino di 7 anni. Gli sta facendo leggere il libro l'ABC delle emozioni della Eirkson però insieme a lei non fà esercizi. Secondo noi è meglio che lavori sulle abilità sociali, cioè sulla pratica anzichè la teoria. Lei cosa ne pensa??
Grazie