Tic nervoso emozionale?

Gentili dottori,

vi scrivo per chiedervi un parere riguardo a un mio atteggiamento decisamente inconscio...
Premetto che sono molto emotiva e anche molto fisica nelle emozioni...
soprattutto quando sono felice, mi muovo molto, e ho notato che spesso
contraggo gli addominali,sia durante le emozioni positive sia x quelle
negative...


Dopo essermi documentata ho scoperto di saper contrarre il perineo, l'ho
capito perchè muovo solo quella parte e sembra che la vagina faccia una sorta
di occhiolino...perchè le dico questo?perchè spesso, durante emozioni positive
o negative ( in realtà a volte anche durante movimenti in cui uso il bacino),
quando non ho voglia oppure non voglio manifestarle perchè in presenza di
persone, lo contraggo insieme agli addominali bassi, a volte, ovviamente
inconsciamente.

Inoltre a volte se penso al "tic" parte da solo, inconsciamente...oppure solo se penso alla vagina in generale...

so che non si può parlare di patologia, ma volevo capire a livello psichiatrico se posso dire di avere un tic...e se, a livello emozionale, parliamo di automatismo...

Per me sta diventando un pò un cruccio perchè mi sono un pò fissata nel voler capire...se vorrete darmi un'opinione, ve ne sarò grata.

Grazie, Valeria, 31 anni
Vi chiedo di dirmi gentilmente se
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

E' invece possibile che abbia cominciato a studiare i suoi movimenti corporei finendo per "scoprire" la normalità riferendola come fenomeno unico e anomalo. Dalle modalità con cui lo riferisce si ha questa impressione, qualsiasi cosa su cui ci si fissa diventa anomala.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
si non è una fissa alla quale penso spesso, in effetti forse non è una cosa da notare...la disturbo solo un'altra volta...è quindi normale sfogare emozioni sia positive che negative attraverso movimenti repentini corporei?

è normale che se penso alla vagina o alla contrazione a volte mi sembra di non fare io il movimento?


dimenticavo, a volte mi accade anche durante l'eccitazione, ma credo che sia dovuto alla normale contrazione della muscolatura volontaria tipica di questo stato...

dottore grazie se vorrà esprimere un parere, aver studiato psicologia mia ha in effetti spinta ad osservarmi troppo..

grazie ancora per il tempo dedicatomi e quello che, se vorrà, mi dedicherà!

valeria
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

A mio avviso è fuori strada. Sta chiedendo se è normale la normalità o anormale l'anormalità assoluta. Quel che sembra è proprio che abbia cominciato a studiare con preoccupazione funzioni corporee relativa ad una o più zone, con relative interpretazioni che riconducono, come spesso accade, alla normalità riproposta in una prospettiva che la fa sembrare estremamente strana.
[#4]
dopo
Utente
Utente
in sostanza ho osservato un atteggiamento normale e l'ho valutato come strano?chiedo conferma solo perchè non sono certa di aver capito bene se intende questo nell'ultima risposta data.

La ringrazio dottore, cercherò di non osservarmi così, so che la causa è l'aver studiato psicologia e il voler analizzare tutto, forse troppo...

Sono un'ansiosa, ho una mamma ansiosissima e agitata che per qualsiasi cosa mi suggerisce la visita medica, quindi sicuramente ho scambiato per cosa particolare un atteggiamento normale.

grazie se vorrà, per l'ultima volta, confermare se ho capito ciò che intendeva.

buon lavoro

valeria
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non è che possa farci niente se è questo il problema, né so se sia questo il caso. Però dal modo in cui lo riferisce, e dall'esperienza su questo genere di quadri clinici una delle situazioni più frequenti è quella che ho descritto e che lei ha capito correttamente.
Il pensiero prende una piega rivolta all'oggetto della preoccupazione e non alla modalità della preoccupazione. Per questo a volte "il sintomo" o "il problema" finisce per essere un oggetto non identificato, o molto particolare e bizzarro o apparentemente privo di elementi di anormalità ma vissuto come "non a posto".
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

innanzitutto la ringrazio e la saluto...ho comunque notato che contraggo solo il perineo..è questa la cosa per me "buffa" , mi è appena successo di provare una emozione positiva e come se non lo facessi consciamente, anzi l'effetto è proprio quellol, resto immobile davanti all'emozione ma la sfogo così...

io non le chiedo di risolvermi una problematica, per me non è classificabile come tale, ma dato che ho notato questa cosa volevo capire se è possibile che ci si possa abituare a sfogare un'emozione, seppur anche appena accennata, facendo lo stesso movimento inconscio, anche se parliamo di emozioni tra loro opposte (quindi ad esempio felicità/ rabbia).

Se mi vorrà togliere questa curiosità , gliene sarò grata.

la saluto nuovamente e la ringrazio

valeria
[#7]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

le emozioni si possono esprimere attraverso il corpo:

una risata generalmente è sinonimo di emozione gioiosa; a tal punto si può gioire che viene da "piangere" a furia di ridere...

Così come è possibile "piangere" essendo tristi...

Insomma, pare possibile quello che si verifica nel suo caso.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#8]
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Utente
Utente
innanzitutto dott.garbolino la ringrazio moltissimo per aver espresso una sua opinione!possiamo quindi definirlo un automatismo?o più un tic nervoso dato che a volte parte questa contrazione anche solo pensandola o pensando alla zona del corpo?è corretto dire che i movimenti inconsci servono a sfogare le emozioni?grazie se vorrà farmi capire un pò cosa pensa di questa mia...abitudine!

saluti

valeria
[#9]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

cosa penso della sua abitudine vorrebbe già quasi dire "cosa penso di Lei e della sua abitudine": e questo pare già un'inizio di rapporto terapeutico.

La rimanderei alle considerazioni già espresse dal collega: "Il pensiero prende una piega rivolta all'oggetto della preoccupazione e non alla modalità della preoccupazione. Per questo a volte "il sintomo" o "il problema" finisce per essere un oggetto non identificato, o molto particolare e bizzarro o apparentemente privo di elementi di anormalità ma vissuto come "non a posto"."

Pertanto mi sentirei di consigliare una consulenza per dirimere meglio la questione.
[#10]
dopo
Utente
Utente
questa frase ho paura di non averla ben compresa...era qui che il dottore intendeva che avrei osservato in me un atteggiamento normale e l'ho vissuto io come strano?grazie se vorrà rispondere..ringrazio ancora entrambi, non credo di voler fare terapia per una curiosità che mi fa comunque vivere bene...ho trovato questo sito e semplicemente l'ho visto come una possibilità di chiedere pareri.

grazie ancora e buon lavoro!

valeria
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non è che pensando Lei ad una parte del corpo questa si muove inconsciamente, anche perché così non c'è niente di inconscio. Pensare inconsciamente non esiste. Se mai il suo cervello può lavorare inconsciamente su informazioni che riguardano o interferiscono con aree da cui poi parte un segnale di uscita di tipo motorio o comportamentale. Non necessariamente però ci deve essere una logica o una costruzione con un nesso tra stress e comportamento. Una persona imbarazzata tende a produrre alcuni automatismi, come schiarirsi la voce, arrossire, sudare, incrociare le braccia, così come una persona arrabbiata tende a sgranare gli occhi, sbuffare e così via.

Oppure esiste un altro tipo di fenomeno, ovvero quello del sentirsi costretti a ripetere un gesto, un controllo, magari toccarsi una parte del corpo, sfregare con la lingua, aggrottare le ciglia, grattarsi, etc, e questo anche senza che ciò abbia un significato emotivo, o che sia correlato a situazioni di emotività.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,

in effetti ha pienamente ragione, l'atto del pensare stesso è conscio, io intendevo dire che il gesto lo faccio in maniera del tutto inconscia, quasi sempre.

X quanto riguarda le emozioni, più è intensa più contraggo forte, ma il tutto senza decidere di farlo...

In effetti però, pensandoci, raramente lo faccio anche senza provare emozioni, quindi senza un apparente motivo.

X quanto riguarda il sentirci costretti a ripetere un gesto...a quello chre cosa c'è dietro?li parliamo di un gesto conscio?

dottore, se non vorrà più rispondere capisco...è che in effetti questa cosa un pò strana inizia a farmi sentire...il capirla mi aiuterebbe a non pensarci più di quanto, ne sono consapevole, dovrei...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Questa preoccupazione per gli atti presunti "inconsci" rivela una preoccupazione per il controllo della sua mente che, al di là della presenza o meno di tic, potrebbe essere il vero nucleo del problema.

In ogni modo torniamo su un piano operativo. Se la cosa le dà fastidio (o il movimento o lo stao di preoccupazione) si faccia visitare e dare un consiglio.