Ansia panico

Gentile dottore, ho 40 anni e soffro da 7 lunghi anni di disturbi ansiosi con attacchi di panico ricorrenti. Ho provato a curarmi con la psicoterapia ipnotica (da tre anni) ma dal punto di vista sintomatico i disturbi non sono regrediti anzi negli ultimi mesi c'è una recrudescenza della malattia. Sono stato dal medico generico dopo l'ennesimo attacco di panico e mi ha prescritto il cipralex gocce da assumere nel seguente dosaggio:5 gocce la prima settimana e 7 per quelle successive, devo tornare poi da lui dopo un mese e fare un'altra valutazione. Mi ha suggerito poi anche di prendere una benzodiazepina lo xanax mezza pastiglia da 0'25 mg mattina e sera (in passato ho usato l'alprazolam fino a 1,5 mg al dì per 8 mesi senza risolvere il problema). Le confesso che ho molta paura dell'escitalopram e dei suoi effetti collaterali, ma l'idea di vincere la malattia mi sta convincendo a prenderlo(so che sono ssri e si prendono per lungo tempo). Quali effetti collaterali da il cipralex? Sono reversibili e soprattutto e un farmaco davvero efficace nel mio caso? La mia ansia sembra cronica e vivo davvero male.La ringrazio in anticipo.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
L'es-citalopram è ben tollerato da molte persone, ma può avere, come ogni farmaco, gli effetti collaterali, i quali bisogna sapere riconoscere e gestire. Il punto cardine però è il razionale della terapia, che deve essere basata su una valutazione specialistica. Via internet non posso farla. Lei ha fatto il primo passo, rivolgendosi dal medico generico ed accettando le sue cure, ma per fare le cose come si deve, è importante fare la visita dallo specialista in psichiatria per diagnosticare correttamente il disturbo e per gestire la terapia con gli psicofarmaci.

E' mai stato in viisita o seguito da uno psichiatra?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore non sono mai stato da uno psichiatra (lo psicoterapeuta che mi segue è comunque un medico) e i sintomi che ho riferito al medico generico corrispondono a quelli di un disturbo d'ansia con attacchi di panico (è stato il medico di famiglia a prescrivermi questi farmaci).
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente, Lei chiede:
<<..Quali effetti collaterali da il cipralex? Sono reversibili e soprattutto è un farmaco davvero efficace nel mio caso?..>>

Se Le è stato prescritto questo farmaco, perché avverte la necessità di chiederlo a noi, nella sezione di "psichiatria" e non può chiederlo a quel medico che lo ha prescritto, se, secondo Lei, non è necessario che sia uno pschiatra ? Non c'è una legge che vieta ai medici non specialisti di occuparsi dei problemi psichici, anzi lo permette nelle condizioni di necessità. Anche io, se fossimo nelle condizioni di necessità, non potrei rifiutarmi di assistere al parto.., ma se c'è la possibilità di chiamare l'ostetrica, per il bene della persona la chiamo. E si chiama (o si va da) lo psichiatra, se è di sua competenza. Lei scrive che lo psicoterapeuta che La segue "è comunque un medico". Bene, ma, per fare la diagnosi di un disturbo psichiatrico non basta essere un medico, né basta essere uno psicoterapeuta (senza voler minimamente sminuire l'importanza del lavoro che lo psicoterapeuta fa).

<<..i sintomi che ho riferito al medico generico corrispondono a quelli di un disturbo d'ansia con attacchi di panico..>>

Purtroppo, finché non L'ha visto uno psichiatra, non si può dire che disturbo psichico ha. Da punto di vista della terminologia, esiste un "Disturbo da Attacchi di Panico", però gli attacchi di panico possono comparire anche negli altri disturbi psichici, ad esempio, nei disturbi di umore (che neanche nel Suo caso escluderei, essendo il problema cronico e di intensità fluttuante), e anche nei disturbi non psichici (non escluderei a priori nemmeno questi, vista la condizione di sovrappeso e la possibile correlazione degli episodi di panico con il digiuno che Lei ha descritto in uno dei consulti precedenti). Per quanto riguarda invece "un disturbo d'ansia", non è una diagnosi precisa. "Un disturbo d'ansia con attacchi di panico" può essere una descrizione valida per indirizzare la persona ad un approfondimento, ma da sola rischia di essere più una descrizione dei sintomi che una diagnosi. Inoltre, i disturbi d'ansia (e gli altri dist. psichici) possono essere anche reattivi al contesto di vita, e allora cambia anche l'approccio di cura.

Le auguro di avere comunque la fiducia dei Suoi medici (è importante), ma di sapere che questo non è sufficiente: ci vuole uno specialista.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Lei è stato molto esaustivo e disponibile.La ringrazio vivamente per il consulto, anche se frastornato da questo momento, cercherò di seguire il suo consiglio. La ringrazio ancora cordialmente
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore ho seguito il suo consiglio e sabato ho prenotato una visita da un neuropsichiatra, le farò sapere come è andata.La saluto cordialmente
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Speriamo bene,
un saluto anche a Lei !
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore, oggi sono stato dal neuro psichiatra, la diagnosi fattami è di Disturbi di attacchi di panico con ansia anticipatoria ed ipercritica. La terapia prescrittami è sostanzialmente quella del medico di famiglia, con una variazione nei dosaggi. Praticamente dovrò fare il cipralex 5 gocce la prima settimana, 10 la seconda settimana e 15 la terza per poi stabilizzarmi su questo dosaggio. Dovrò poi prendere xanax a rilascio prolungato 1 mg dopo l'assunzione del cipralex e mantenere l'uso della benzodiazepina per una ventina di giorni. Mi ha poi prescritto il rivotril da assumere (15 gocce) in modo occasionale se dovesse verificarsi una forte crisi di panico. Per quanto riguarda l'accentuazione del panico e l'astenia a digiuno, mi ha consigliato di verificare i livelli di glicemia quando si verificano questi episodi. Siccome non sono mai stato in terapia con gli ssri ho paura cmq degli effetti collaterali dell'escitalopram, soprattutto per il calo della libido.Se ciò si dovesse verificare, un eventuale disturbo sessuale sarebbe temporaneo, passerebbe con il proseguire della terapia o con la sua sospensione? La ringrazio vivamente
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Buona sera,
solitamente gli effetti collaterali correlati alla terapia con SSRI non sono fra quelli transitori. Non compaiono però in tutte le persone. Se compaiono, sono solitamente correlati al dosaggio, e dunque potranno essere gestiti con l'eventuale modifica della dose, concordata con lo specialista curante, al quale bisogna comunque riferire l'andamento e gli eventuali sintomi nuovi. Se il farmaco non fosse tollerato nemmeno a dose minima efficace, potrà essere valutata l'opportunità di un antidepressivo di un'altra classe. In ogni modo, se il quadro clinico e la cura sono monitorati, non dovranno crearsi situazioni drammatiche.

Ora, che Lei ha uno specialista di riferimento vivo, non esita di chiedere a lui degli effetti collaterali e tutto quant'altro rispetto alla cura che lui prescrive. Meglio di lui, che è uno specialista nel settore e che segue da vicino il Suo caso nessun altro potrà rispondere.

Le consiglio inoltre, se non lo ha già fatto, di mettere il neuropsichiatra al corrente della psicoterapia che fa e di chiedere di mettersi in contatto con lo psicoterapeuta, perché anche la psicoterapia indubbiamente influisce sull'evoluzione del quadro e sui sintomi.

un saluto,
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Chiedo scusa se approfitto della sua cortesia.Potrebbe meglio chiarire la sua affermazione:solitamente gli effetti collaterali correlati alla terapia con SSRI non sono fra quelli transitori? Lo psichiatra è stato già informato della psicoterapia che sto svolgendo (le rammento una psicoterapia ipnotica ericksoniana) e lo psicoterapeuta verrà informato della cura farmacologica che sto seguendo. la ringrazio di cuore e spero di venire fuori da questo periodo buio
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Chiedo scusa. Errata Corrige:
solitamente gli effetti collaterali nella sfera sessuale correlati alla terapia con SSRI non sono fra quelli transitori.

Intendevo gli effetti collateralI nella sfera sessuale. Ovviamente non mi riferivo a tutti gli effetti collaterali da SSRI, la maggior parte dei quali compaiono all'inizio di assunzione e sono transitori. Invece gli effetti collaterali sessuali sono fra quelli che non compaiono per primi, né subito, ma se compaiono, di solito si mantengono in maniera della dose-dipendente, e solitamente si attenuano o regrediscono con la modifica della dose, oppure, se viene reso necessario, con la sospensione della terapia. Nei casi più rari possono persistere anche dopo la sospensione del farmaco per un periodo variabile. La possibilità degli effetti collaterali nella sfera sessuale non giustifica però il rifiuto a priori degli SSRI, perché si tratta degli effetti collaterali che non si manifestano in tutte le persone, ma con la frequenza da 1 a 10 su ogni 100 persone.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
La ringrazio di nuovo e le auguro una felice domenica
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore, sono al secondo giorno di terapia con cipralex ed alprazolam.Stamane dopo aver preso 1 mg di xanax prima di colazione, ho assunto il cipralex dopo una mezz'ora (5 gocce). Dopo circa 40 minuti ho fumato un sigaretta (ho purtroppo il pessimo vizio del fumo) e mi sono sentito malissimo. Ho avvertito una forte tensione all'addome, al torace, alle gambe,calore e vampate alle braccia e sotto le ascelle, forte derealizzazione, pallore, senso di mancamento e tachicardia. Sembrava proprio (e credo che lo sia) un attacco di panico parossistico. Ho informato il mio psichiatra il quale mi ha detto che è normale, una possibile reazione all'escitalopram e che ciò indica un inizio d'efficacia della terapia. Io sto più male di prima (ansia maggiore e ora stamane questo forte attacco di panico.) lo psichiatra mi ha detto di scendere al momento a 3 gocce l'escitalopram per poi alzarlo fra 3 giorni di nuovo a 5. Volevo gentilmente chiederle se questo attacco è stato effettivamente dovuto all'antidepressivo. So che impiegano diversi giorni per produrre risultati, ma mi creda stamane mi son sentito molto male, ero come per morire.La ringrazio sempre infinitamente della squisita cordialità
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Non si può escludere che sia stato dovuto all'antidepressivo, perché effettivamente, nel primo periodo di cura tali farmaci possono dar luogo temporaneamente ai sintomi d'ansia, attacchi di panico, e altri sintomi (intestinali, vasculo-cutanei e generali), simili a quelli che descrive. Anche gli effetti da interazione con il fumo di sigaretta, benché non mi sono capitate nella mia esperienza, non sono da escludere nei casi individuali. Potrebbe avere senso modificare le proprie abitudini rispetto al fumo, almeno per quanto riguarda, nel Suo caso, soprattutto gli orari (e di conseguenza anche la frequenza). magari è un'opportunità per farlo:)

Le indicazioni dello specialista che ora La segue sono assolutamente corrette. Abbia fiducia di lui. Siccome lui La segue dal vivo, sa valutare la situazione in maniera più obbiettiva rispetto a noi via internet.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
La ringrazio sempre
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore chiedo scusa se la disturbo ancora ma mi occorrerebbero alcuni consigli sulla terapia che sto effettuando. Da 5 giorni come lei sa sto assumendo cipralex (5 gocce al mattino poi scalate a 3 per effetti collaterali) ed alprazolam 1 mg (compressa a rilascio prolungato). Come lei sa ho scalato il cipralex perchè il dosaggio di 5 gocce mi ha causato terribili attacchi d'ansia anche in ambienti (avvengono queste crisi in casa, laddove nella mia storia clinica nn si era mai verificato) dove non si sono mai verificati simili episodi. Oggi ho ripreso 5 gocce di escitalopram e di nuovo nel pomeriggio forte ansia che rasentava il panico. Ho chiamato lo psichiatra e mi ha consigliato di nuovo di ridurre e di assumere se necessario 10 gocce di rivotril nel casso i sintomi docessero essere insopportabili. mi ha poi detto di aumentare l'alprazolam a 2 mg se questa situazione dovesse persistere. Siccome adesso il mio medico è irragiungibile volevo chiedere: il rivotril può essere assunto comunque? ossia se già durante la mattinata ho assu8nto cipralex e alprazolama posso usare il rivotril la sera? inoltre i dosaggi dello xanax possono essere aumentati per forza con le compresse a rilascio prolungato oppure è possibile assumere durante la giornata altre compresse? ( in casa ho compresse da 0,25 mg). So che non è etico fornire indicazioni sulla posologia dei farmaci in rete , ma almeno un chiarimento se è possibile. Inoltre gli attacchi di ansia che sto registrando sono davvero forti, devo annoverarli come un effetto transitorio dell'antidepressivo? Passeranno col prosieguo della cura? E se è possibile, in media dopo quanto tempo essi regrediscono? Ad ogni buon conto al di là di questi episodi parossistici c'è da dire che ci sono stati momenti in questi 5 giorni di terapia in cui mi sono sentito davvero bene (merito dell'alprazolam presumo dato che gli ssri impiegano tempo per dare effetto). Inoltre come mai le crisi di ansia hanno caratteristiche cosi diverse dai miei soliti attacchi? (ora si presentano come tensione insopportabile a tutto il corpo, vampate di calore a braccia e torace, derealizzazione, senso di mancamente o e tachicardia). Chiedo scusa se mi sono dilungato, ho sempre il mio psichiatra e lo psicoterapeuta come mio riferimento cardine e se le scrivo è per ottenere delle indicazioni che mi possano anche confortare in un momento così difficlie (ci sono anche attimi in cui ho pensato d'interrompere la teraèpia farmacologica). Anche se non la conosco la ringrazio vivamente per la sua squisita gentilezza e professionalità.Colgo l'occasione per augurarle una felice serata, con la speranza che io possa uscire presto da questo incubo.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

se il Suo specialista Le ha detto "di assumere se necessario 10 gocce di rivotril nel casso i sintomi docessero essere insopportabili". Questo lui ha detto, conoscendo il resto della Sua terapia (prescritta da lui stesso). Dunque è implicito nella indicazione del Suo specialista che può associare questi farmaci anche durante la stessa giornata. L'associazione può potenziare l'effetto ansiolitico se è necessario (e potenzialmente quello sedativo), ma non si tratta dei dosaggi pericolosi per la vita.

Se lo Xanax è stato prescritto nella formulazione a rilascio prolungato, non bisogna cambiare il tipo di formulazione. Non bisogna essere spaventati dal dosaggio dello Xanax a rilascio prolungato: anche se assume tutto assieme, la formulazione è fatta in un modo che l'assorbimento viene distribuita nell'arco della giornata.

Le formulazioni di xanax non a dosaggio prolungato possono avere un effetto diverso: con picchi e cali dell'effetto in seguito alle assunzioni col risultato di peggiorare le cose.

Le crisi d'ansia come effetto collaterale da antidepressivi hanno caratteristiche diverse dal disturbo base, perché determinate dalle caratteristiche del farmaco, ma possono essere scatenati e possono essere accresciuti dalla predisposizione data dal disturbo d'ansia preesistente.

Normalmente si tratta degli effetti collaterali che si estinguono nell'arco di giorni, ma talvolta nell'arco delle settimane, con l'andamento di una graduale attenuazione.

La tollerabilità e gli effetti collaterali dipendono anche dalla dose che non deve essere aumentata troppo velocemente. Se avete scalato a 3 gocce, perché tornare subito di nuovo a 5 gocce ? Già 3 gocce di es-citalopram (cipralex è il nome commerciale) non sono poche.

un saluto,
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore avrei alcune curiosità da esporle sulla mia terapia. le ho già detto che il dosaggio del cipralex è stato ridotto temporaneamente per gli effetti collaterali ( col medico abbiamo deciso di contenerlo al momento a 4 gocce per poi salire a 5 e successivamente nel giro di qualche giorno arrivare almeno a 9 10 gocce e valutare la risposta). Quello che volevo chiederle il fatto che abbia avuto delle crisi d'ansia forti con l'assunzione dell'escitalopram è indice anche di un effetto terapeutico? Ossia è iniziata la modificazione di quella chimica cerebrale che causa il panico? 4 gocce di cipralex iniziano un pò il loro lavoro terapeutico? E' da qualche giorno che sto meglio, sarà merito dello xanax che contemporaneamente assumo? Chiedo scusa se la interpello sempre ma mi fa piacere ricevere il suo parere, è anche per merito suo se mi sono rivolto ad un neuropsichiatra, per cui leggo sempre con molto interesse quello che lei mi scrive. Inoltre non finirò mai di ringraziarla per la gentilezza e la cortesia con la quale mi risponde. Grazie
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
rispondo alle Sue domande:

<<..il fatto che abbia avuto delle crisi d'ansia forti con l'assunzione dell'escitalopram è indice anche di un effetto terapeutico? Ossia è iniziata la modificazione di quella chimica cerebrale che causa il panico?..>>

- Non è un indice di un effetto terapeutico. Quasi ogni farmaco, oltre agli effetti terapeutici per un determinato disturbo, ha anche gli altri effetti, chiamati "collaterali", i quali sono spesso indipendenti dai primi. Nel caso dei farmaci antidepressivi i sintomi d'ansia sono solitamente effetti collaterali transitori del primo periodo (giorni) di cura; e solo in parte condividono con gli effetti terapeutici il loro meccanismo d'insorgenza.

<< 4 gocce di cipralex iniziano un pò il loro lavoro terapeutico? >>

- Sì, dall'inizio di assunzione, ma i frutti non si fanno vedere subiito.

<<..E' da qualche giorno che sto meglio, sarà merito dello xanax che contemporaneamente assumo?..>>

- Può essere anche il merito del farmaco antidepressivo (Entact), agli effetti collaterali del quale si sta sviluppando la tolleranza (stanno passando). Può anche capitare che i primi e ancora parziali effetti terapeutici dell'antidepressivo si manifestino dopo relativamente poco tempo.

La ringrazio per le Sue parole. Vorrei però che Lei riuscisse a porre le domande che Le sorgono e che Le sorgeranno al Suo specialista (che ora ha) piuttosto che a me, e di fidare del suo parere, altrimenti il valore del vostro rapporto professionale non si realizza come si potrebbe.

un saluto,


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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore la ringrazio sempre della cortesia e delle risposte così esaustive. Mi fido dello psichiatra che mi sta curando e lo tengo informato circa l'esito della terapia e delle strategie da seguire. Spesso però sorgono all'improvviso domande che non sempre (visto spesso l'ora alla quale le scrivo) posso porgere allo specialista che mi sta seguendo. E' talmente tanto il desiderio di guarire che non vedo l'ora di riuscirci, non solo ma mi fa piacere ricevere le sue opinioni in merito anche se non possono essere vincolanti per un piano terapeutico. E' la prima volta in vita mia che uso antidepressivi e gli iniziali effetti collaterali mi hanno spaventato.Ho bisogno di rassicurazioni, ho la necessità di credere che questo inferno finirà presto. Ora sto assumendo 5 gocce di cipralex e in settimana aumenterò gradatamente fino alle dosi considerate terapeutiche. Mi sento già molto meglio rispetto ai primi giorni, del resto l'altra mia figura di riferimento è lo psicoterapeuta col quale continuiamo il lavoro d'indagine e desensibilizzazione comportamentale alle crisi di panico. Un'ultima domanda volevo porle (mi sembra di abusare della sua cortesia): per l'escitalopram la dose minima terapeutica è considerata 10 mg (cos' da bugiardino), il dosaggio massimo 20, ora la posologia è esclusivamente stabilita in base alla risposta del paziente o alla gravità dei sintomi?
Gentile dotttore le rinnovo i miei saluti e la mia stima, ringraziandola sinceramente per tutto. GRAZIE
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
avere le risposte subito non fa guarire prima, e la domanda che Lei mi ha posto potrà porre con calma al Suo specialista, perché la questione va decisa a secondo del caso individuale. Le rassicurazioni certamente hanno un loro effetto nell'immediato, ma nella prospettiva a lungo termine non è un buon servizio.

Intendo dire che il bisogno di rassicurazioni è un sintomo dello stato complessivo determinato dalla malattia. Dare e ricevere le rassicurazioni ai dubbi e alle insicurezze può alimentare lo stesso meccanismo che ne sta alla base. E riceverle subito (senza accettare ad aspettare la possibilità dell'incontro o del contatto con il curante) alimenta tali meccanismi ancora di più. Per cui lo vedo potenzialmente nocivo per Lei. Il come gestire il bisogno di rassicurazioni non è una cosa da poco, ma è importante nel contesto della psicoterapia e nel contesto del rapporto con entrambi i curanti (psicoterapeuta e psichiatra), e bisogna concordarlo con loro. Le consiglio di parlarne con il Suo psicoterapeuta: secondo me bisognerebbe lavorare anche su questa fronte, perché è legata al disturbo di base.

un saluto,

[#22]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Sono d accordo con lei, in effetti è l'ansia e la paura della terapia farmacologica che mi inducono a fare domande e ricevere rassicurazioni.La ringrazio infinitamente, la saluto cordialmente
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore, chiedo scusa se la disturbo ancora, ma vorrei un suo parere su un effetto collaterale del cipralex (ora sono a 10 mg al giorno). Da premetttere che mi sono già sentito con lo psichiatra e che lunedì mi vedrò con lo psicoterapeuta. Praticamente è da qualche giorno che ho problemi a raggiungere l'orgasmo. I tempi di eiaculazione si sono dilatati, e una volta durante un rapporto non sono proprio riuscito ad eiaculare (forse anche per l'ansia di questo effetto indesiderato?. Lo psichiatra mi ha detto di vedere come va nei prossimi giorni perchè il problema se diventa persistente e invalidante dovremo essere costretti a variare terapia.Da qualche giorno va un pò meglio (nel senso che riesco a raggiungere l'orgasmo con più facilità). Volevo chiederle, col proseguire della cura può attutirsi questo effetto? (In effeti già prima avevo dei tempi per raggiungere l'orgasmo non brevi). Inoltre sono questi effetti(in caso di peggioramento) poi reversibili? La ringrazio come sempre
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
solitamente questo effetto collaterale con il proseguire dell'assunzione del farmaco non si attenua; è correlato al dosaggio del farmaco; compare solo in una parte minore dei pazienti trattati. Se compaiono, solitamente sono reversibili con la riduzione della dose o con la sospensione del trattamento.

Dunque, nel Suo caso, se "da qualche giorno va un pò meglio" e se "già prima" Lei aveva "dei tempi per raggiungere l'orgasmo non brevi", non è detto che si tratta principalmente dell'effetto collaterale del farmaco, ed il Suo psichiatra ha assolutamente ragione nel dirLe di "vedere come va" nei prossimi giorni. Potrebbe anche trattarsi, come Lei stesso scrive, dell'ansia di non raggiungere l'orgasmo o/e dell'effetto collaterale incompleto (parziale) potenziato dall'ansia. Come un esempio di tale effetto nella forma parziale, i farmaci SSRI sono talvolta utilizzati per prolungare l'erezione nelle persone che soffrono dell'eiaculazione precoce e in tali casi riescono a prolungare l'erezione senza abolire l'eiaculazione.

Il Suo psichiatra ha anche ragione che se il problema "diventa persistente e invalidante" si sarà "costretti a variare terapia". Perché ovviamente con queste cose non si scherza. Il Suo psichiatra è un buon specialista. Comunque, il variare la terapia non è detto che significhi cambiare il farmaco. Il primo passo sarebbe la rivalutazione della dose. Anche se le linee guida, le indicazioni dei produttori del farmaco e l'esperienza dello specialista possono indicare una certa dose come la minima necessaria per avere gli effetti terapeutici in un determinato disturbo, in realtà ogni caso è individuale (potrà parlarne con il Suo specialista).
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
La ringrazio infinitamente per la squisita cortesia e la grossa competenza.Grazie davvero
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Scusi dottore se la disturbo ancora, ma potrebbe chiarirmi meglio cosa intende dire con
effetto collaterale incompleto (parziale)? Grazie
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Intendevo che il prolungamento della fase di erezione e la riduzione della potenza (che possono essere associati all'assunzione di SSRI) probabilmente sono determinati in parte dagli stessi fenomeni farmaco-fisiologici, che nel primo caso (prolungamento della fase di erezione) si manifestano in modo più "selettivo", e l'ho chiamato "effetto collaterale incompleto (parziale)", mentre nel secondo caso (riduzione della potenza) sarebbero il manifestarsi di tali fenomeni in modo più "globale" e "meno selettivo".

Potrebbe essere solo la mia costruzione teorica basata più sulle esperienze che sugli studi scientifici (in realtà la serotonina agisce nel nostro organismo su molti diversi tipi dei recettori, ed i meccanismi farmaco-fisiologici dietro a tali fenomeni potrebbero essere diversi), ma credo che dal punto di vista della sicurezza, la mia versione è più prudente.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Intendevo che il prolungamento della fase di erezione e la riduzione della potenza (che possono essere associati all'assunzione di SSRI) probabilmente sono determinati in parte dagli stessi fenomeni farmaco-fisiologici, che nel primo caso (prolungamento della fase di erezione) si manifestano in modo più "selettivo", e l'ho chiamato "effetto collaterale incompleto (parziale)", mentre nel secondo caso (riduzione della potenza) sarebbero il manifestarsi di tali fenomeni in modo più "globale" e "meno selettivo".

Potrebbe essere solo la mia costruzione teorica basata più sulle esperienze che sugli studi scientifici (in realtà la serotonina agisce nel nostro organismo su molti diversi tipi dei recettori, ed i meccanismi farmaco-fisiologici dietro a tali fenomeni potrebbero essere diversi), ma credo che dal punto di vista della sicurezza, la mia versione è più prudente.
[#29]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Quindi se ho capito bene eventuali problemi di erezione indicherebbero nel soggetto una minore selettività del farmaco.Il fatto che in me' per ora si sia solo manifestato un ritardo nell'orgasmo mi risparmia l'altro spiacevole effetto collaterale della disfunzione erettiva? In altre parole è possibile che (siamo già a 3 settimane di cipralex) che questo problema di erezione possa presentarsi poi successivamente? E' chiaro che io sono in costante contatto con lo psichiatra che mi cura, lo telefono quando ci sono problemi(ieri ho avuto un rush cutaneo e l'ho chiamato).Il mio medico psichiatra è una persona estremamente competente e disponibile, sono io ad essere ansioso per gli effetti collaterali del cipralex e soprattutto temo quelli sessuali.Ovviamente tutto ciò costituisce una sorta di circolo vizioso (il timore degli effetti può amplificarli o addirittura crearli), lunedì ne parlerò con lo psicoterapeuta. In ogni caso spero di uscire presto fuori da questa situazione. La ringrazio infinitamente
[#30]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Un'ultima domanda : può la modificazione del mio stile di vita attenuare questa collateralità del cipralex? In effetti io fumo (10 sigarette al giorno) e per ragioni varie conduco anche una vita sedentaria, attualmente sono senza lavoro con una figlia e moglie. Il contesto che vivo è difficile ma attorno a me non mancano le risorse emotive per uscire dai problemi.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Senz'altro la vita sedentaria ed il fumo possono col tempo peggiorare la funzione dell'appparato genitale (ad esempio tramite il cronico dannno a livello micro e macro-vascolare). Se riesce a condurre lo stle di vita più sano, ciò sicuramente aiuterà a prevenire o a ritardare tali conseguenze a lungo termine. Nel caso degli effetti collaterali del farmaco si tratta però degli altri fenomeni che non sono prevenibili, al mio avviso, con lo stile di vita, mentre è valida la strategia del Suo psichiatra.
[#32]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile dottore chiedo scusa se approfitto della sua gentile cortesia ma le sue opinioni riguardo alla mia situazione sono a me ben gradite. I medici di riferimento che mi stanno seguendo (psichiatra e psicoterapeuta) sono informati dell'evoluzione della terapia e della sintomatologia, anzi domani ho una seduta di psicoterapia nella quale parlerò degli effetti collaterali del cipralex sulla sfera sessuale (anche per discernere la quota legata all'ansia da quella prettamente collaterale del farmaco). Con lo psichiatra (che ho sentito qualche giorno fa) siamo rimasti che avrei dovuto monitorare la mia risposta sessuale per decidere se il caso una variazione terapeutica (anche lo psichiatra mi ha accennato al fatto che potrei essermi suggestionato sugli eventuali effetti collaterali fino a riprodurli effettivamente, non escludendo ovviamente la collateralità farmacologica). I tempi per raggiungere l'orgasmo si sono allungati, esso appare più difficile a raggiungersi, ma comunque accade ed in modo piacevole (in 30 minuti circa). La pulsione sessuale non è diminuita, ma ad essa si associa l'ansia dei possibili effetti collaterali. Oggi durante una masturbazione ho notato che il pene non era completamente eretto, come se avessi una difficoltà a raggiungere una turgida erezione, sebbene al mattino le erezioni spontanee non mancano e sono consistenti (compreso stamane). Può accadere che sia legato all'ansia? Se stamane l'erezione era consistente come è possibile che durante la masturbazione non lo sia stato? Mi spiace approfittare della sua competenza e cortesia, i medici che mi curano hanno tutta la mia stima, ma l'ansia in certi momenti (il timore che una sfera così intima come la sessualità possa essere intaccata dai farmaci) mi assale e mi preoccupo di questi aspetti. Io la ringrazio sempre infinitamente ed ogni suo parere è per me orientativo, mi aiuta semplicemente a comprendere qualcosa in più di questa mia condizione. In questi giorni (voglio vedere ancora come va sia dal punto di vista sessuale che sintomatologico) chiamerò lo psichiatra e fisseremo magari un appuntamento.Questo anche perchè è da una settimana che sono a 10 mg di escitalopram (cipralex), col medico avevamo concordato 15 gocce ma visto che ci sono stati degli effetti collaterali stiamo valutando la situazione. La ringrazio e le auguri una felice notte
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
bisogna far riferimento ai curanti che La seguono dal vivo; il dialogo via internet ha i propri limiti e non è più d'aiuto nella Sua situazione. Per cui, concludo il consulto qui.

un saluto,
[#34]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Capisco, cmq la ringrazio di vero cuore per le sue opinioni in merito alla mia situazione davvero la ringrazio e le auguro ogni bene
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