Paure ossessive

Salve sono un ragazzo di 30 anni e da circa 8 anni soffro di disturbi d ansia caratterizzati prevalentemente da attacchi di panico e pensieri ossessivi circa il mio stato di salute fisica ed in particolare paura di avere disturbi cardiaci. Per questi problemi non ho mai assunto farmaci. L'estate scorsa dopo un periodo particolarmente stressante dal punto di vista lavorativo ho iniziato un percorso di psicoterapia dinamica. Tuttavia dopo alcune sedute (che vivevo con moltissima ansia ai limiti dell'attacco di panico) mi è capitata una cosa che mi ha molto spaventato: durante la seduta ho avuto un momento di distacco dalla realtà e ho addirittura avuto per un secondo la sensazione di vedere il terapeuta trasformato in volto. Dopo tale evento ho deciso di sospendere la terapia. Da quel momento però ho iniziato a temere di poter sviluppare una schizofrenia. In particolare mi sono focalizzato sulla figura di mia madre , temo cioè di poter avere delle percezioni errate della sua immagine di poterla vedere trasformata e perciò tendo a controllare continuamente (quando sono con lei) che tutto sia normale , e devo dire che delle volte a furia di controllare ho la sensazione di percepire delle espressioni nel suo viso che mi sembrano non normali . Mi rendo immediatamente conto che si tratta di pensieri anomali ma mi fanno molta paura. Anche oggi ho avuto per un attimo la sensazione che mia madre mi fosse estranea mentre mi parlava. Come se per un attimo avessi avuto dubbi circa il fatto che si trattasse di mia madre ( pensiero che in quanto lo ritengo assurdo mi fa paura ). Una sensazione bruttissima. Pur rendendomi conto che si tratta di un sorta di scherzetto che mi ha giocato la mente questa cosa mi ha fatto molta paura in quanto mi ha fatto preoccupare circa il mio stato di salute mentale. Faccio presente che lavoro regolarmente sono fidanzato e questi problemi tutto sommato non occupano più di tanto la mia vita, ma quando si verificano mi lasciano molto angosciato. Vorrei sapere se è possibile che realmente questi possono essere dei sintomi di una psicosi.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Piuttosto che farsi domande che non fanno altro che alimentare i suoi dubbi, perchè non si decide a effettuare ua visita psichiatrica e, eventualmente, affrontare il problema. Se confermata la diagnosi che ha riportato, la terapia farmacologica, in associazione ad una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale può essere molto efficace nel campo dei distrubi d'ansia e in particolare di quelli ossessivi.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Attivo dal 2007 al 2016
Ex utente
Lei ha ragione tuttavia l'esperienza con lo psichiatra con cui facevo psicoterapia mi ha un pò traumatizzato. Comunque qualche settimana fa sono stato da una psichiatra che mi ha tranquillizzato e mi ha detto che a suo avviso si trattava solo della solita ansia che si è polarizzata su queste paure dei disturbi psicotici, mi ha detto che siccome il mio funzionamento sociale era ottimo non riteneva di darmi alcuna terapia farmacologica. In definitiva la mia domanda è : è possibile che il mio quadro psicologico stia virando verso un qualcosa di più grave? Ne sono molto preoccupato poichè ho letto che quelli che ho possono essere prodromi di una psicosi.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Ha già avuto la risposta dalla collega che la ha visitata direttamente. Nonostante ciò continua a porre domande sulle stesse tematiche.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2007 al 2016
Ex utente
Quindi secondo lei cosa dovrei fare? Sentire un altro psichiatra? Fare della terapia cognitivo comportamentale? La psichiatra di cui le parlavo consigliava solo di tenere la cosa sotto osservazione le cosa ne pensa ?
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dopo
Attivo dal 2007 al 2016
Ex utente
HO SCRITTO QUALCOSA CHE NON VA DOTTORE?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
non ha scritto nulla che non va. Deve solo avere la pazienza di attendere eventuali risposte. I medici che partecipano a questo servizio non sono necessariamente online in maniera perpetua e quindi può accadere che tra una sua domanda e la successiva risposta trascorra qualche minuto. Ad ogni modo, per tornare alla sua domanda, cerchiamo di ricapitolare, lei dice che i suoi disagi non impattano in maniera grave sulla sua vita personale, e che una specialista che la ha visitata ha effettivamente ritenuto scarso il disagio personale tanto da consigliare solo di tenere sotto osservazione il problema. Allora quali sono i suoi dubbi? E' possibile che una semplice risposta a distanza data da uno sconosciuto possa farla entrare così in crisi? Visto che ha già ottenuto rassicurazioni da uno specialista dovrebbe essere tranquillo. Se non riesce ad essere tranquillo allora potrebbe essere opportuno chiedere un secondo parere.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2007 al 2016
Ex utente
MI SCUSO. VISTA LA TEMPESTIVITA' DELLE PRIME RISPOSTE MI CHIEDEVO IL PERCHE' DEL RITARDO DELL'ULTIMA. IN REALTA' ORMAI SONO PIUTTOSTO ABITUATO A CONVIVERE CON QUESTE MIE PAURE E DICIAMO CHE HO IMPARATO A NON DAR LORO TROPPO PESO MA QUANDO MI TROVO DI FRONTE A QUALCHE NUOVO STRANO PENSIERO OSSESSIVO MI PREOCCUPO UN PO'. E' COME SE COMPARISSE UN NUOVO SINTOMO E QUINDI HO BISOGNO UN CONFORTO CHE MI TRANQUILLIZZI SUL FATTO CHE SI TRATTA SEMPRE DELLA STESSA MALATTIA E NON DI UNA EVOLUZIONE. NON VORREI INOLTRE DARE TROPPO PESO ALLA COSA POICHE' HO NOTATO CHE IL RIMUGINARE PEGGIORA LE COSE E QUINDI PRENOTARE UNA NUOVA VISITA CON TUTTO CIO' CHE NE DERIVA MI SCORAGGIA UN PO'.