I primi 3 anni, mi sono rivolto

Gentili dottori,
premetto che vi leggo da molto tempo e mi complimento per il servizio di supporto offerto agli utenti! Nella speranza di ricevere lo stesso supporto, vi scrivo per chiedervi alcune delucidazioni. Ho iniziato a soffrire di depressione ed ansia più o meno 5 anni fa, inizialmente supportato da una psicoterapia per i primi 3 anni, mi sono rivolto in seguito ad uno psichiatra per ricevere un supporto farmacologico, lo stesso psichiatra che ancora adesso mi ha in cura e con cui, svolgo anche un percorso di psicoterapia di gruppo, essendo lui perfezionato in psicoterapia ad indirizzo sistemico-relazionale.Il mio disturbo è stato sempre etichettato come depressivo cronico con varie sfaccettature quali spunto ipocondriaco, presenza di pensieri intrusivi e, precedentemente, con tratti ansiosi. L'attuale psichiatra non ha ancora ben chiara una diagnosi precisa, ma essendosi il disturbo "evoluto", il tratto ansioso non è più presente così come quello relativo ai pensieri intrusivi (curato con successo con Anafranil), mentre invece sussistono tratti spiccatamente anedonici, apatici e un' indolenza a condurre una vita sociale ed universitaria degna di nota. Il disturbo, così come si presenta adesso, ha subito invece una remissione di un mese e mezzo grazie alla recente cura con Anafranil (75 mg una volta al dì), qualche goccia di levopraid e gabapentin (300 mg, una volta al dì). Durante questo mese e mezzo sono riuscito con successo a portare a termine tutti gli esami con voti alti e a condurre una discreta vita sociale, ad avere più iniziative e soprattutto ad avere la motivazione per mettermi sui libri, arrivando a studiare anche 8 ore al giorno.Tuttavia questo idillio si è concluso agli inizi di Marzo,senza alcun apparente evento scatenante. Adesso la mia condizione è di inerzia, la quale si ripercuote gravemente soprattutto sugli studi, che non riesco a continuare con costanza e motivazione( anche 1 ora di studio consecutiva sembra diventata un traguardo impossibile). I quesiti che mi assilano sono molti, cercherò di riassumerli brevemente: nella vostra esperienza è capitato che una cura che stia dando ampiamente i suoi frutti, cessi di funzionare non da un giorno all'altro, ma quasi?...è possibile che il gabapentin in dosi più elevate di 300 mg al giorno mi abbia reso lo studiare molto più difficoltoso, oppure questo è solamente uno dei tanti aspetti di un rinnovato ciclo depressivo? Inoltre, è possibile attribuire il precedente periodo di benessere ad un presunto ciclo ipomaniacale cui ha fatto seguito inevitabilmente un ciclo depresso? (ipotesi con cui il mio curante tuttavia discorda). Avendo considerato l'ipotesi di un farmaco Imao, che sembra essere efficace in casi di depressione atipica(dopo aver provato senza successo ad aumentare Anafranil e successivamente Sertralina e Paroxetina) è necessario un wash-out di 2 settimane prima della somministrazione dell'Imao? Vi ringrazio per l'attenzione e la disponibilità!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Ha fatto queste domande al suo psichiatra? Cosa le ha risposto?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
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Gentile dr. Ruggiero,

La ringrazio per la celere risposta. In effetti ho domandato queste cose al mio psichiatra ricevendone solo risposte vaghe, tra cui ho anche scritto la risposta alla seconda domanda posta, cioè che non è sua opinione che il primo periodo di benessere potesse essere associato ad un umore ipomaniacale. Tuttavia ho pensato di poter avere un riscontro positivo o negativo in base alla Vostra esperienza. Vi ringrazio ancora per l'attenzione dedicatami.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lei però discute sulla possibile introduzione farmacologica differente da quella attuale che non può essere motivo di domanda a professionisti che non conosce se non per ricevere spiegazioni di tipo biochimico che, a mio avviso, sono assolutamente controproducenti sia nel rapporto diretto con il suo curante che per lei stesso che, evidentemente, tende a voler trovare approvazione in variazioni farmacologiche che non possono essere effettuate sul campo.
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Utente
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Gentile dr. Ruggiero,

mi dispiace di non essere stato evidentemente chiaro nella spiegazione iniziale e nel porre le domande. Forse dalla spiegazione non risulta chiaramente che l'introduzione del farmaco Imao è stata concordata precedentemente con il mio curante e anzi da lui proposta, non certo da me, ci mancherebbe! La mia domanda era semplicemente tesa a soddisfare una curiosità non assolutamente di natura biochimica che non sarei, peraltro, neanche in grado di recepire per mancanza di conoscenze di base (tra l'altro la meno stringente delle tre domande poste). Speravo invece di poter ricevere, ribadisco, riscontro dalla Vostra esperienza sul campo, per quanto riguardava le prime due domande, se cioè è possibile che una cura cessi di funzionare da un giorno all'altro e se l'utilizzo di antiepilettici, come il gabapentin, può portare a maggiori difficoltà nello studio o queste sono semplicemente da attribuirsi al mio "periodo depresso"; infine per quanto riguarda la terza curiosità, è più che altro una conferma che speravo di ricevere, in quanto ho letto più volte che il periodo di sospensione sembra essere di due settimane, ma anche in questo caso avrei gradito un riscontro personale dettato dall'esperienza. Mi scuso ancora per il fraintendimento e vi saluto cordialmente!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la presenza di alterazioni od oscillazioni dell'umore, in presenza di un trattamento antidepressivo per diagnosi di depressione, possono far supporre che la diagnosi non sia appropriatamente correlata alla sintomatologia presente.

E' quindi probabile che vi possano essere oscillazioni ma esse vanno considerate e valutate con le opportune variazioni terapeutiche.
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Utente
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Gentile dr. Ruggiero,

La ringrazio per la pronta e precisa risposta! Senza voler abusare della sua disponibilità, vorrei tuttavia chiederLe, premesso che comunque sò che è una decisione che alla fine spetterà al mio curante, se secondo Lei, data la sua premessa, sarebbe utile inserire nell'attuale terapia sia con o senza l' Imao, uno stabilizzatore dell'umore, pur non essendo stati mai presenti nella ciclicità del disturbo episodi di tipo ipo-maniacale o maniacale, stando anche alle considerazioni del curante, il quale ha definito il mio periodo "up" come di "semplice benessere". Nel ringraziarLA ancora per la sua disponibilità, la saluto cordialmente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non ritengo opportuno rispondere alla sua domanda in quanto la decisione del trattamento spetta esclusivamente al suo curante al quale può chiedere un chiarimento in merito.
La logica del trattamento stesso potrebbe far pensare a soluzioni differenti da quelle prospettate a lei.
Attualmente, evidentemente il suo curante non lo riterrebbe necessario.
Qualora dovesse pensare di avere un rapporto non fiduciario con il suo curante sarebbe opportuno riflettere sulla possibilità che possa scegliere uno psichiatra differente per il trattamento dei suoi disturbi.