La sensazione generale d'ansia si è amplificata

Salve sono un ragazzo di 23 anni, sono sempre stato ansioso fin da piccolo ma ultimamente gli attacchi di panico (nelle occasioni in cui sono solo) e la sensazione generale d'ansia si è amplificata e mi capita sempre più frequentemente. Da ottobre ho cominciato a non poter più guidare solo e un neurologo amico di famiglia mi prescrisse alprazolam da prendere in caso di attacco. Niente da fare cominciavano ad essere acqua fresca per me e quindi mi sono praticamente pian piano chiuso in casa. Il neurologo mi ha prescritto sereupin pur avvertendomi delle controindicazioni. Siccome non volevo accettare questa cosa ho chiesto un consulto ad un altro neurologo che mi ha ripetuto la stessa cosa ma mi ha aggiunto che il mio stato non proviene da un fattore psicologico ma da un difetto congenito che mi provoca la mancanza di questa serotonina. Io credevo che era uno shock psicologico dovuto ad un lutto in famiglia, al fatto che mi sono laureato ecc. Ma questo ultimo medico mi ha detto che invece è una cosa che non posso superare con la mia volontà o con psicoterapia ma solo con i farmaci...e forse neanche la supererò.
Volevo chiedere ad uno psichiatra visto che appartiene ad una branca diversa di studi se è condivisibile questa "ipotese di diagnosi" per altro non documentata da analisi, se è giusto il trattamento farmacologico e se la causa e realmente non attribuibile ad uno stato psichico. E infine ...visto che la diagnosi é disturbi fobici e di panico sarebbe meglio rivolgersi ad uno psichiatra che ad un neurologo?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
la competenza per questo tipo di disturbi è psichiatrica e non neurologica. Se la diagnosi fatta dal neurologo fosse corretta, allora posso dirle che la terapia farmacologica prescritta è sensata. Tuttavia non è vero che lei può trarre beneficio solo dalla terapia farmacologica, anzi, come dimostrato da innumerevoli studi, i risultati migliori nella terapia dei disturbi d'ansia si ottengono dalla associazione di terapia farmacologica e psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Pertanto si affidi con fiducia ad uno specialista che sappia fornirle gli strumenti adeguati per affrontare il suo problema.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Caro utente,
mi associo al collega per quel che concerne la possibilità di unire la farmacoterapia alla psicoterapia. Si affidi ad uno specilista in grado di valutare se questo eprcorso combinato può essere utile per il suo caso. Consideri che anche di fornte ad una patologia di origine organica un percorso psicoterapeutico può essere comunque di aiuto.
Cordiali saluti

Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com

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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ma è possibile dal punto di vista medico fare una diagnosi di questo tipo solo conversando col paziente (io) per 15 minuti? senza analisi o altro. E poi che genere di specialista potrebbe essermi di aiuto? psichiatra, psicologo o che altro? ed è vero che ne avrò per tutta la vita come mi ha detto il medico? Io stavo per andare all'estero per lavoro ero la persona più forte del mondo e ora all'improvviso non esco più di casa... GRAZIE
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
le diagnosi che facciamo si basano nella maggior parte dei casi solo sul colloquio clinico. In psichiatria, al momento, non esistono indagini strumentali e di laboratorio che consentono di formulare diagnosi come in altre branche della medicina; possiamo richiedere degli approfondimenti diagnostici per escludere patologie organiche che abbiano sintomi nella sfera psichica. Forse un colloquio di 15 minuti è troppo breve per indagare appieno tutti gli aspetti di un problema. Non è necessariamente vero che ne avrà per tutta la vita; se sapessi che i miei pazienti con un disturbo d'ansia ne avranno sicuramente per tutta la vita, nonostante quello che io possa fare, allora cambierei mestiere. Si affidi con fiducia ad uno specialista in psichiatria e psicoterapia per valutare quale sia il percorso terapeutico più adatto alle sue esigenze.
cordiali saluti
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
è ovvio che non è scontata una strategia terapeutica complessiva (psicofarmacologica, di sostegno o più puntualmente psicoterapeutica) per il disturbo da lei descritto. D'altra parte una valutazione del suo caso non può prescindere dall'analisi di diversi fattori anche di carattere personale e contestuale. Il consiglio è di effettuare una valutazione ulteriore presso un Medico specializzato in Psicologia/Psichiatria che sappia diagnosticare non solo il disturbo ma che possa con lei pianificare lìintervento trattamentale più opportuno.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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