Paura per mia figlia

Caro dottore,
sono una mamma di 32 anni.
Circa 30 giorni fà mia figlia di 13 anni si è sottoposta a una visita ortopedica ove le è stata diagnosticata una scoliosi di 30 gradi e a tale merito è stato programmato un tipo di terapia con busto per scoliosi (modello milwaukee che parte dal bacino con collo compreso) che dovra portarlo per 23 h al giorno fino a 17 anni.
Da circa 15 giorni , da quando sta portando il busto vedo in mia figlia qualcosa di diverso , non dialoga più come prima , il sorriso bisogna strapparglielo... ecc inoltre non esce più con le sue compagne (la cercano).
Discutendo con lei , mi ha semplicemente riferito che tra i suoi coetanei è presente qualcuno che la insulta e per lei è altamente traumatico , in parole povere si sente diversa.
Cosa posso fare ?
come posso far ritornare alla normalità il tutto ?
come faccio a farle capire che è un tipo di terapia (deve fare assolutissimamente per evitare il peggio) a termine ? Grazie in anticipo per larisposta
Buonasera .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Questa persona che la insulta chi sarebbe ? Una compagna ? Ha provato a parlarne eventualmente con la responsabile scolastica o con i genitori della compagna per verificare questo fatto ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Sarebbe un gruppo di compagne ma una in particolare. Ho provato a parlare con i genitori di questo ragazzina , ma nemmeno loro riescono a tenerla a bada. Mia figlia purtroppo e una ragazzina sensibile socievole e in questo caso è penalizzata. Grazie per la risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

E' opportuno segnalare la cosa al responsabile della scuola, se è una cosa che avviene a scuola.
Se si tratta di un'azione di gruppo (cosiddetto bullismo) ma anche se è una singola persona, può procedere per vie legali.

Indipendentemente da questo, la ragazza può essere seguita psicologicamente per verificare che sia in una situazione di equilibrio ed eventualmente aiutarla a sopportare e reagire in maniera efficace, poiché spesso la remissività associata ad uno stato di timidezza patologica o di una depressione indotta rendono la persona ancora più vulnerabile all'aggressività degli altri.