I consigli del medico non sono mai stata dallo specialista temendo mi prescrivesse farmaci

Buongiorno.
Soffro da una decina d'anni, a periodi alterni, di attacchi di panico. Fin da bambina sono stata una persona ansiosa, ricordo che, all'avvicinarsi dell'autunno, cominciavo a sentirmi strana, in particolare al tramonto. Il cielo sembrava volesse schiacciarmi, era come fossi in trappola, dovevo camminare in lungo e in largo tremando per la paura e senza poter spiegare di cosa effettivamente avessi timore. Dopo i 18 anni le cose sono precipitate: di notte mi svegliavo terrorizzata e col cuore in gola, faticavo a respirare, non potevo uscire perchè la confusione e le piazze mi facevano sudare, mi sentivo abbandonata, senza punti di riferimento.
Ho cominciato ad evitare di andare in vacanza (le prime volte sono stata molto male proprio al mare), in auto, eccetera. La mia famiglia mi è stata vicina, ma assecondando le mie paure.
Nonostante i consigli del medico non sono mai stata dallo specialista temendo mi prescrivesse farmaci. Un giorno ho cominciato a praticare yoga, ed è come fosse avvenuto il miracolo: stavo bene. Sono andata in vacanza, ero sicura di me, lavoravo, uscivo. Poi all'improvviso tutto è ricominciato, anche peggio di prima, perchè si è aggiunta la depressione: non mi alzavo dal letto, piangevo di continuo, non mangiavo perchè avevo un "peso" sullo stomaco. Ho smesso con lo yoga perchè non potevo stare ferma, il cuore scoppiava, avvertivo quella terribile sensazione di irrealtà...Per non parlare del battito accelerato che avverto mettendo la mano sullo stomaco!
Seguendo il medico di base ho preso litio, iperico e altri oligoelementi e iniziato una terapia con lo psicanalista, però ho interrotto le sedute perchè non sono convinta: nella cura del panico non è meglio la terapia con uno psicoterapeuta? Vorrei capire la differenza e cosa effettivamente andrebbe meglio fare. In cosa consiste la terapia cognitivo comportamentale,quanto durano in media le sedute e quando si dovrebbero avere i primi risultati? Grazie e scusate la lunghezza, spero di essere stata abbastanza esasutiva.
V.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

un problema come quello da lei descritto, che perdura da tanto tempo e con alcune caratteristiche di ciclicità di variazione mattino-sera con una probabile componente depressiva e quant'altro andrebbe definito, inquadrato e trattato adeguatamente dopo un'approfondita visita psichiatrica che lei non ha mai effettuato a quanto sembra,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta, volevo sapere in cosa consiste la terapia cognitivo comportamentale e quali sono le percentuali di guarigione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

Il trattamento psicoterapeutico va valutatato dopo la visita diretta per capire se è per lei possibile che possa sottoporsi a questo tipo di trattamento piuttosto che ad un trattamento farmacologico.

Di fatto, ad oggi, oltre i sintomi che descrive, non vi è una diagnosi psichiatrica che possa inquadrare il problema in modo appropriato e conseguentemente introdurre un trattamento specifico per il suo disturbo.

Perpetrare nella domanda sulla psicoterapia è solo un modo per applicare un evitamento e sottrarsi, quindi, alle cure.

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dopo
Utente
Utente
Sono stata ad una sola seduta dallo pscicoterapeuta, che mi ha diagnosticato appunto gli attacchi di panico, proponendomi una terapia cognitivo comportamentale. Non ho proseguito con le sedute per vari motivi, non da ultimo la scarsa fiducia in quel medico, ora sono decisa a fare finalmente qualcosa, ma volevo prendere più informazioni possibili prima di iniziare, per conoscere in anticipo in cosa consista la terapia, tempi e costi e farmi un'idea. Grazie lo stesso e buon lavoro.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
gentile signora

sulla psicoterapia può trovare vari articoli informativi anche nella sezione Minforma di questo sto. Esistono comunque decine di scuole e indirizzi di psicoterapia, da quella psicoanalitica che tende a esplorare il mondo interno della persona per cercare di superare blocchi e ostacoli che impediscono il cammino a quelle più direttive che istruiscono il paziente a evitare le trappole e i meccanismi che lui stesso senza accorgersi mette in atto e perpetuano la situazione. Si aggiungono ovviamente alle 'scuole ' di psichiatria che tendono a privilegiare i farmaci. Ci sono anche scuole psichiatriche di impostazione più psicosociale, orientate alla famiglia, ecc- Ogni 'scuola' e ogni adepto sostiene la superiorità della sua tecnica, mentre qualcuno dice che conta più il rapporto medico-paziente, o terapeuta-paziente che non i suoi riferimenti teorici. Difficile sapere chi ha ragione anche se c'è chi pretende di dimostrare 'scientificamente' che certi orientamenti sono più efficaci ma c'è chi lo contesta.
La scelta è in effetti una bella difficoltà per i pazienti, ma questa è la realtà e sono molti quelli che riescono a farla e trovano la persona giusta, o 'abbastanza giusta' con cui fare un dis,creto lavoro e arrivare a stare meglio.
Lei è stata meglio con lo yoga, per un po': mi sembra un buon auspicio, che informandosi e con un po' di fortuna possa ritrovare una 'spinta' per superare la 'salita' attuale.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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dopo
Utente
Utente
Ho letto solo ora la sua risposta, molto chiara, grazie dr. Benedetti, spero che come dice lei potrò trovare la spinta giusta per affrontare la salita! Grazie davvero.
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