Fissazioni

Gentili dott.ri,
mio padre ha 57 anni e da circa 5 anni si è fissato con i vicini del piano di sopra.Inizialmente era convinto che questi avessero installato un,apparecchiatura per spiare sia le sue parole che i suoi movimenti.Questa situazione si è evoluta:era solo lui ad essere seguito nei vari punti della casa come da una specie di aspirapolvere che gli mandava degli ultrasuoni per fargli del male e cacciarlo di casa.Cominciò ad usare dei fili di rame intorno alla testa e a circondarsi di oggetti di rame per assorbire l'effetto negativo.Siccome la sua stanza era sotto la stanza della figlia dei vicini(minorenne) che, secondo lui, si era invaghita di lui, compresa la madre e che lo tormentavano perchè non corrisposte,cominciò a dormire in sala sotto il pianoforte per evitare i lanci degli ultrasuoni che captavano solo la sua presenza e come una calamita lo seguivano.Tutto ciò gli procurava sintomi come mal di stomaco, di testa, tachicardia e pressione alta.Si sentiva seguito anche per strada e preso di mira dal balcone e, addirittura, a km di distanza, adducendo il motivo al fatto che essi possedevano delle apparecchiature tali da raggiungerlo anche da lontano o che avevano applicato qualche sensore alla sua auto.Poi fu curato e, "guarito", si rese conto di aver frainteso tutto e di volersi scusare con loro perchè era arrivato al punto di minacciare anche i figli.In seguito, però, è tornato alle sue convinzioni di essere cmq ascoltato attraverso un'apparecchiatura, tipo condizionatore d'aria, che questi avrebbero installato per curare l'asma della figlia che lui sente tossire durante la notte.Col carico/scarico dell'aria, capterebbero anche i nostri discorsi e si divertirebbero alle nostre spalle.Poichè questo carico/scarico avverrebbe nel muro, in corrispondenza delle tapparelle, ha fissato negli incavi degli avvolgibili auricolari collegati a radioline per impedire loro l'ascolto delle nostre parole.Con queste interferenze, però sarebbe riuscito a impedire il funzionamento del condizionatore che si spegnerebbe, costringendoli a riaccomodarlo anche in piena notte.Questa cosa, però, gli provoca un'ulteriore fastidio perchè anche da spento gli provoca mal di testa ecc...Tanto che spesso ripete di voler andare via da casa, ma poi ci ripensa e il tram tram continua.Trascorre gran parte della girnata con l'orecchio attaccato al muro in ascolto dei loro discorsi nei quali viene sempre nominato, anche perchè parla con loro attraverso il muro e sente ripetere quello che lui dice.Costringe , a volte, anche me e mia madre ad ascoltare ma, poichè noi non sentiamo nulla, afferma di avere un superudito, facendosi visitare anche da un otorino, che non gli ha riscontrato anomalie, ma che anzi lo "avrebbe incoraggiato nella sua ipotesi, come anche altri medici, compreso il suo pschiatra.
Qual'è il vostro consiglio?Perché questa situazione é diventata insostenibile.
Saluto e ringrazio.
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Dr. Rosa Patrizia Sant'Angelo Psicoterapeuta, Psichiatra 26
Gentile utente
la dettagliata descrizione lascia propendere per l'esistenza di un'ideazione delirante persecutoria accompagnata da dispercezioni. Attualmente suo padre è seguito dal Centro di Salute Mentale del territorio di appartenenza? assume farmaci? aveva manifestato disturbi simili prima dei 52 anni?

Dr. Rosa Sant'Angelo

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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 249 4
Gentile utente,
concordo con quanto scritto dalla Dr.ssa Sant'Angelo. Le consiglio di rivolgersi quanto prima ad uno psichiatra eventualmente con l'intermediazione del medico di medicina generale di suo padre. E' una situazione che non va assolutamente valutata, in cui la tempestività dell'intervento è proporzionale al controllo del quadro clinico ed è in funzione di evitare possibili gravi complicazioni.
Cordiali saluti.

Dr. Claudio Lorenzetti

[#3]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
sono completamente in accordo con i pareri dei colleghi. Non esiti a dare una mano al suo familiare indirizzandolo presso uno Psichiatra.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili medici, vi ringrazio per l'interessamento dimostratomi e, riguardo mio padre, so che da ragazzo ha sofferto di gozzo da ipertiroidismo, per guarire dal quale, é stato in cura per diverso tempo fino a completa scomparsa, anche se con la permanenza di noduli freddi, che tiene sotto controllo.L'unico psicofarmaco che abitualmente usa é xanax, oltre a quello per l'ipertensione.Svolge una vita normale, frequenta gli amici e va in palestra.Solo quando é a casa continua con le congetture sui vicini, di cui, penso, parli anche fuori e, a quanto pare, trova anche chi lo asseconda, rafforzando ancor di più le sue convinzioni.Parla a voce alta per farsi sentire da essi e vuole anche la nostra partecipazione, tanto per "spaventarli" su possibili ispezioni da parte di organi competenti, in quanto la loro apparecchiatura non sarebbe a norma, visto che basta poco per mandarla in tilt e costringerli, quindi, ad una continua riattivazione.Questa mattina si é svegliato, dicendo di non aver dormito a causa di una forte energia che gli aveva bloccato anche un braccio.
Lo ricordo sempre molto nervoso, anche violento se contraddetto, tanto da andare in pensione anticipatamente da scuola(faceva il professore e non sopportava i ragazzini delle medie).Non fa altro che lanciare frecce avvelenate su me e mia madre come se volesse riflettere su di noi i suoi complessi, più che altro sulla solitudine ed il fatto che non ho un ragazzo ed esco da sola perché ho il tempo contato ed ho bisogno di movimento dopo pranzo.
Segue di rado uno psichiatra, il quale, a suo avviso, gli darebbe quasi ragione, sebbene anni fà abbia affermato di averlo ripreso per la "cima dei capelli".
Come potrei fare per convincerlo a farsi curare di nuovo?Non vuole assolutamente riprendere i farmaci che, secondo lui, lo rendevano simile a uno zombie.
Saluti
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Dr. Rosa Patrizia Sant'Angelo Psicoterapeuta, Psichiatra 26
Gentile Utente,
si rivolga al servizio di salute mentale di competenza SEGNALANDO quanto scritto. Vedrà che il collega riuscirà a contattare (telefonicamente o a mezzo raccomandata) suo padre per invitarlo ad una visita psichiatrica. Qualora lui rifiutasse di recarsi a visita potrebbe, accompagnato dagli infermieri, organizzare una consulenza al vostro domicilio.
Un modo solitamente vantaggioso per "agganciare" il paziente al servizio di salute mentale è quello di proporre delle agevolazioni di tipo "assistenziale".
La terapia al momento assunta da suo padre è semplicemente ansiolitica, necessiterebbe di farmaci più specifici. Cio' non significa che questi lo renderebbero "zombie".
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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