Ricerche scientifiche

Dopo aver letto vari articoli sulla scoperta di un gene della timidezza e un altro della depressione mi rivolgo a voi per chiedervi qual'è lo stato dell'arte in questo settore.Sono un ragazzo molto timido introverso con tendenza alla depressione e da un anno frequento uno psicologo che mi ha diagnosticato il disturbo evitante di personalità.Ho avuto una famiglia splendida e vivo in un ambiente per niente aggressivo (è per giunta sono un gran figo oltre ad essere un ingegnere) quindi non riesco a spiegare il mio carattere introverso,l'unica spiegazione che riesco a darmi che
il mio carattere è ereditato.La psicoterapia mi sta aiutando ma ho l'impressione che il mio modo di essere sia dovuto solo all'intima struttura della mia mente e non dall'ambiente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

In effetti questo tipo di disturbo non ha caratteristiche ambientali ma di struttura, l'ambiente condiziona ma è già un "dopo" rispetto alla struttura mentale con cui si nasce e ci si entra in contatto.
Ci sono ambienti protettivi e altri che amplificano certe predisposizioni, ma non sempre l'ambiente ha un'influenza finale sulle manifestazioni di un disturbo.

Facendo riferimento all'ansia sociale, sia come stato abituale sia come disturbo più circoscritto nel tempo e nell'oggetto della paura, ci sono trattamenti efficaci per "sbloccarlo" e tenerlo sotto controllo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Grazie mille!!!!
la sua risposta è stata molto sincera un pò in contrasto con i psicologi che tendono a dirmi che "timidi" si diventa e non si nasce.Ho cercato di convincermi di questo fatto ma nel profondo le sensazioni sono molto diverse.
Quando parla di trattamenti cosa intende?
Se parliamo di psicoterapia allora già sono in cura da un anno invece se parliamo di farmaci avrei bisogno di un consiglio nella scelta dello psichiatra.
Perchè vorrei contattare uno specialista nell'ambito dell'ansia sociale o meglio qualcuno che sia molto aggiornato riguardo alle innovazioni che il settore ha potuto avere negli ultimi anni.
Ho bisogno di iniziare a vivere,ho tutte le carte in regola per farlo,fortunatamente sono sia un bel ragazzo sia una mente brillante ma ho la paura che mi frena in ogni cosa e seppure riesco ad affrontare la maggior parte delle cose lo faccio con fatica con troppa fatica e questo nel tempo mi logora e deprime.Sento di essere una Ferrari ma col freno a mano tirato :) e questo mi infastidisce non poco.
La ringrazio ancora aspettando un suo prezioso consiglio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

""timidi" si diventa e non si nasce". Così come depressi o diabetici o epilettici, ma il problema è che la componente genetica è documentata, così come il fatto che si tratta di strutture già evidenti nei primi anni di vita.

Mi sembra una considerazione comunque abbastanza ovvia, non è che gli psicologi debbano occuparsi di cosa si diventa e gli psichiatri di ciò che si è.

Se mai, per citare Nietsche, "come si diventa ciò che si è" è l'oggetto dello studio sia della fisiologia che della patologia, partendo da ciò che si è adesso.

Sia uno stato di umore depresso, anche in maniera non eclatante o visibile, sia una timidezza interferente, altrimenti detta ansia sociale, possono ostacolare la piena espressione della propria persona nei rappori con gli altri.