Ossessione compulsiva

Gentilissimi medici,
Purtroppo soffro da più di 1 anno di DOC e la mia fobia più grande è quella del sangue, dei preservativi abbandonati per strada e di contrarre l'HIV. Sono andata anche in terapia ma quando mi sembra di stare un po' meglio ecco che succede qualcosa che stravolge la mia apparente calma.
Qualche mese fa ho visto un preservativo abbandonato vicino a casa mia, sul ciglio della strada. Per qualche giorno ci sono passata lontanissima e poi qualcuno deve averci pulito e il preservativo non c'è più. Ieri sera però il mio cane è uscito dal cancello di casa per rincorrere il gatto della mia vicina e nella corsa è passato sopra al punto esatto dove 2-3 mesi fa avevo visto il preservativo abbandonato.
Ecco, ora sono in paranoia e non riesco più a toccare il mio cane nè le sue cose e temo che abbia contagiato la mia casa (premetto che ho una bambina di 1 anno). Sono consapevole dell'assurdità delle mie fobie e paranoie, ma nella mia testa c'è sempre questa vocina che mi spinge ad aver paura di tutto e a lavarmi di continuo. La mia paura più grande è quella di trasmettere le mie fobie alla mia bambina: non me lo permetterei mai. Sarebbe la mia sconfitta più grande.
Cosa posso fare?
Qualcuno mi assicuri che questo episodio del preservativo abbandonato non porterà in alcun modo alcun pericolo nè a me nè ai miei cari, perchè ho sempre bisogno di qualcuno che mi faccia coraggio, dal momento che da sola mi sento troppo debole contro questo DOC.
Grazie per l'opportunità di sfogo e per il conforto che mi potrete dare.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
né il virus HIV né le cellule che lo contengono non sopravvivrebbero né nel preservativo abbandonato né sul sul ciglio della strada per tanto tempo. Mentre il cane, durante le uscite all'aperto può sporcarsi e della sua igiene bisogna occuparsi regolarmente, come sempre.

Comunque, le rassicurazioni non è un metodo giusto. Non funzionano una volta per sempre, ma diventano una abitudine che radica l'idea che Lei necessiti sempre delle rassicurazioni (anche quando, grazie alla psicoterapia, potrebbe essere già più resistente nei confronti del disturbo), e "permette" a Lei di tormentarsi dei dubbi (sapendo che c'è il "rimedio": che può uscirne, se rassicurata). In altre parole, le rassicurazioni possono essere per Lei come una "droga", dalla quale si può essere "dipendenti" e senza la quale si ha lo stato di "astinenza".

Penso che è necessario discutere questo problema delle "rassicurazioni" con il Suo psicoterapeuta. Sì, lo considero un problema.

Scrivendo che è andata in "terapia" si riferiva alla psicoterapia ? Se sì, è sicuramente utile.
Ha provato ad affrontare il problema del DOC anche con mezzi farmacologici ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
innanzi tutto la ringrazio per la prontissima risposta. E' stato molto gentile.
Quando ho scritto di essere andata in terapia mi riferivo alla psicoterapia, per quanto riguarda invece l'altra domanda non ho affrontato la il DOC con farmaci perchè la mia psicoterapeuta ha preferito aspettare.
Posso farLe una domanda? Ma dal DOC si può guarire? Sarebbe il mio desiderio più grande, perchè mi rendo conto che sto vivendo male tutte le cose belle che mi stanno accadendo nella vita. Ho vissuto male la gravidanza e adesso non riesco a godermi a pieno la maternità perchè vengo facilmente turbata da qualsiasi piccolo problema.
La mia parte razionale mi spinge a 'ribellarmi' a tutte quelle 'vocine' che mi mandano in paranoia, ma da sola non ce la faccio. E oltretutto mi vergogno anche a parlarne con i miei cari perchè mi prendono per matta (persino la mia parte razionale si vergogna per tutte le mie paranoie).
Cosa posso fare? Mi consiglia gli psicofarmaci?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
quando scrive "tutte quelle 'vocine' ", a che cosa si riferisce ? Può descrivere più esattamente quello che sente ?
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Utente
Quando parlo di 'vocine' intendo la parte irrazionale di me, quella che mi fa aver paura di tutto e mi fa sentire insicura e sempre alla ricerca di continue rassicurazioni da parte degli altri. E' quella parte di me che si lascia sottomettere dal DOC. Quella che mi dice: 'Lavati le mani. Lavati le mani.'
Ultimamente prevale di più la mia parte razionale, ma quando quella irrazionale decide di uscire si fa sentire con più violenza e mi fa stare male. Vorrei riuscire a non ascoltarla più, a vivere la mia vita serena e senza quei pensieri stupidi che il DOC mi fa fare.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Grazie per il chiarimento.

<<..Ma dal DOC si può guarire?..>>

Del DOC ci sono diverse forme. Alcune sono molto difficili di guarire, ed è già un bene se si riesce ad "arginarle", a "tenerle sotto controllo". Altre forme sono più guaribili. Bisogna anche distinguere fra il DOC nel senso stretto ed il DOC che si "alimenta" dalle tendenze caratteriali della persona. In questo ultimo caso possa essere qualche opportunità in più a livello delle cure e della guarigione, e, sicuramente, è indispensabile la psicoterapia. Importante: che tipo di psicoterapia ? Perché sono numerosi i casi proprio del DOC nei quali si discute sul ruolo della psicoterapia (benefico, inutile, o controproducente ?). La sostanza della questione sta nel tipo di psicoterapia (e, sicuramente, nelle abilità del psicoterapeuta).

<<..Cosa posso fare? Mi consiglia gli psicofarmaci?..>>

Penso che gli psicofarmaci possono essere di valido aiuto per poter non trasportarsi dalla parte "irrazionale" e perché questa parte esca fuori di meno. La terapia psicofarmacologica può essere affiancata alla psicoterapia e può permettere far fruttare meglio questa ultima. Molti casi di DOC sono seguiti proprio con questa strategia: terapia farmacologica + psicoterapia.

Per non solo ipotizzare, ma per valutare sul serio l'opportunità della cura farmacologica nel Suo caso, bisogna rivolgersi dal vivo da uno specialista psichiatra, e, se tale cura verrà prescritta, far riferimento a lui anche per il monitoraggio successivo.

Accanto al discorso della farmacoterapia, come ho accennato, è di notevole importanza il tipo ed il modo della psicoterapia.

Post Scriptum.

Lei scrive:
<<.. Quando parlo di 'vocine' intendo la parte irrazionale di me, quella che mi fa aver paura di tutto e mi fa sentire insicura e sempre alla ricerca di continue rassicurazioni da parte degli altri..>>

Lei chiama questa parte "irrazionale", ma potrebbe essere questa parte al contrario proprio quella "troppo razionale" ?

Butto questa idea, per discuterla, se vuole, con il Suo psicoterapeuta.
[#6]
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Utente
Utente
La ringrazio col cuore Dottore.
Ne parlerò col mio medico e spero di uscirne.