Sono uno studente di matematica e ho bisogno di tanta concentrazione, anche perchè sono quasi

Gentili medici,
a Marzo di quest'anno, il mio curante mi ha fatto un programma di sospensione dei farmaci che prendevo. La diagnosi era disturbo d'ansia generalizzata (come già ho scritto nei molti consulti precedenti), e ad Aprile ho finito completamente la terapia farmacologica.I farmaci che ho preso sono (dal 2008 al 2012) Nortimil, prozac, cymbalta, surmontil e Modalina, ovviamente non tutti insieme e ognuno per un certo periodo di tempo. Il problema è che da quando ho sospeso non riesco sempre a concentrarmi nello studio; sono uno studente di matematica e ho bisogno di tanta concentrazione, anche perchè sono quasi alla fine e devo concedermi la massima efficienza. Ma i farmaci che ho preso possono dare problemi di questo genere?
Il problema che ho esposto era già sorto durante la terapia, ma forse non mi interessava anche perchè lo studio era poco sia in qualità che in quantità.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
quale è stata la Sua ultima farmacoterapia ? (i farmaci, i dosaggi, la durata) ?

Se ho capito bene, Le difficoltà di concentrazione sono state presenti anche durante la farmacoterapia ?
Da quanto tempo ?

Che cosa ha motivato la sospensione della farmacoterapia ? A parte i problemi di concentrazione, come sta attualmente ? Le attuali difficoltà di concentrazione potrebbero essere sullo sfondo dell'ansia ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
I farmaci nell'ultima farmacoterapia sono stati: Cymbalta 60mg, surmontil 100mg da settembre 2011.
La terapia è stata sospesa perchè sono stato bene e sto ancora bene.
Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
chiedo scusa della pausa.

Che i farmaci da Lei assunti potevano influire sulla concentrazione non si può escludere, anche se è un'ipotesi meno probabile rispetto ad altre, come, in primo luogo, l'attuale richiesta di concentrazione maggiore rispetto alle normali capacità di un individuo o la manifestazione della tendenza "ansiogena da prestazione" (che peggiora la concentrazione) da collegare eventualmente alle Sue caratteristiche personali o psicocostituzionali o alla ripresentazione del disturbo d'ansia dopo che la terapia è stata sospesa (visto che prima questo problema La disturbava di meno).

In ogni modo, Le consiglierei una visita di controllo dallo specialista che L'ha seguito e che ha conosciuto bene il Suo caso, per il monitoraggio delle Sue condizioni (anche se si tratta solo della concentrazione mentale, è comunque un aspetto di competenza psichiatrica, anche se non sempre una malattia), e per dirimere i dubbi.

Come ho scritto, non escludo il ruolo centrale della richiesta di concentrazione che ora è superiore a quella abituale per la Sua quotidianità, e rimarrà a capire (a Lei assieme con il Suo specialista) se vale la pena di pretendere da sé stesso un'intensità di attività mentale eccessiva e che possa essere un fattore negativo per la Sua salute psichica oppure (forse meglio) programmare la preparazione e l'allenamento più metodici e graduali sia per quanto riguarda gli esami, sia per quanto riguarda le capacità di concentrazione. In fin dei conti, la professione di matematico non finisce con gli esami universitari...
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