Disturbo di conversione?

Salve dottore, le scrivo perché vorrei capire meglio il mio problema. Verso i primi anni delle medie ho iniziato ad avvertire alcuni dolori nella zona lombare e degli adduttori, poi anche alle ginocchia, con conseguente fatica nel deambulare. Prima di allora camminavo bene, poi lentamente mi sono sempre più incurvata, le ginocchia mi si flettevano sempre di più, la schiena ha assunto una postura bizzarra e ho in circa 5 anni perso la capacità di camminare correttamente; alcuni muscoli hanno “smesso” di funzionare (le anche non si muovono più e i polpacci non si sviluppano, sono ipotonici). Attualmente mi muovo come una ragazza affetta da spasticità. All’inizio cercavo di non portare pesi anche per non aggravare i dolori continui che avevo e la scoliosi che già avevo da tempo, ma il tutto invece di migliorare è lentamente peggiorato; la postura nel tempo si è fatta sempre più rigida e i muscoli di tutto il corpo (facciali compresi) sono molto rigidi, mi dolgono intensamente. Ho iniziato a flettermi verso il basso guardandomi i piedi, ad avere difficoltà di alzare la testa, a usare correttamente le spalle che restano spinte in avanti e mentre cammino dondolo. Quando sono molto ansiosa o sotto stress muscoli come quelli delle braccia e delle mani diventano molto difficili da controllare, molte azioni come quelle di allacciarsi o slacciarsi i bottoni della camicia o tirare giù la zip della giacca sembrano imprese per le quali sovente sono costretta a chiedere aiuto a mia madre. Ho una personalità estremamente ansiosa, diversi anni fa ho iniziato a soffrire di attacchi di panico che nel tempo si sono evoluti in crisi simil – epilettiche. Non ricordo la prima che ho avuto, ma ne ricordo una in particolare che non accennava minimamente ad alleggerirsi. Mi capitò a scuola all’età di 18 anni quando improvvisamente sentii intensi dolori ai reni, alla milza e al fegato, poi successivamente anche al cuore. Poco dopo il dolore al cuore si calmò, ma subentrò una forte tachicardia e i muscoli si fecero talmente duri che persino quelli mandibolari persero l’assetto e caddero: l’arcata inferiore scivolò verso il basso assieme al labbro inferiore esibendo i denti. Non riuscivo a parlare e nemmeno a muovermi. Cercai di non farmi notare, ma la professoressa se ne rese conto e si avvicinò chiedendo spiegazioni e invece di una remissione dei sintomi sono improvvisamente peggiorata: iniziai a tremare fortemente, ad avere le convulsioni, nausea, la schiene e i polsi si piegarono provocandomi un dolore assurdo. La testa si bloccò verso il basso, e non fui in grado di parlare: rantolavo qualcosa; e piangevo vistosamente. Negli anni ho avuto centinaia di queste crisi che nel tempo hanno enormemente indebolito il fisico, ho cercato quindi di comprenderle al meglio. Ho fatto numerosi accertamenti negli ultimi anni, ma non è stato scoperto nulla. Secondo lei potrebbe trattarsi di disturbo di conversione?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
gentile utente

che tipo di accertamenti ha fatto e quali sono i risultati?

assume una terapia farmacologica per questi o altri disturbi?

come è stato diagnosticato il problema alla deambulazione?

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dopo
Utente
Utente
ho fatto accertamenti sia a livello cerebrale: MRI cerebrale, una risonanza alle anche, i potenziali evocati, l'elettromiografia e EEG. risultati tutti negativi. è stato rilevato solo un lieve ritardo di risposta ai neuroni, ma nulla di più.

ho assunto dal 2008 al 2009 il depakin e il tavor per questo disturbo e la fortissima ansia che mi tormenta, ma ho avuto numerosi effetti collaterali.

il problema alla deambulazione è stato diagnosticato un anno e mezzo fa attraverso visite specialistiche da un ortopedico, due neurologi e un fisiatra. quest'ultimo mi ha sottoposto a 4 cicli di fisioterapia dal 2011 a marzo 2012 dopo aver valutato la presenza di diverse regioni estremamente rigide del mio corpo quali lombi, spalle, collo, adduttori, abduttori e piedi. ha rilevato una rotazione del femore destro verso l'interno e una certa flessione delle ginocchia. inoltre ha spiegato che le mie anche non si muovono, e per questo mi sottopose alla risonanza, risultata negativa; e notò anche l'eccessivo basculamento del bacino come una delle cause della mia errata deambulazione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Quindi effettivamente un problema ortopedico è presente.

Se dal punto di vista neurologico effettivamente non si può considerare un disturbo allora è probabile la genesi psichiatrica ma la terapia è principalmente quella o simile a quella che ha già assunto nel corso degli anni scorsi.

Potrebbe essere utile una visita psichiatrica per una ulteriore valutazione.
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dopo
Utente
Utente
si, anche secondo me sarebbe utile discutere faccia a faccia con uno psichiatra, ma la mia psico ritiene che potrebbe provocare un peggioramento sintomatologico, per questo volevo avere una vostra opinione. lei cosa ne pensa del mio caso?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non penso che una valutazione psichiatrica possa portare un peggioramento sintomatologico.