Mutamenti di umore, di concezione del reale e degli altri

Gentili Medici,
da sempre ci sono momenti in cui sono abbastanza sereno, studio normalmente e ho un comportamento normale con chi mi circonda; ma altri, invece, in cui mi sento profondamente alterato: o sovreccitato/euforico - (sento la necessità di creare o inventare o scoprire qualcosa di astratto e teorico che non rientri in ciò che devo fare quotidianamente -lo studio universitario-; di trattare bene e amare tutti; e ho la certezza che avrò successo nella vita e di riuscire in tutto) - oppure sovreccitato/furioso/pessimista (so che nella vita nessuno potrà mai capirmi e che quindi non potrò mai riuscire a fare ciò che voglio, che tutti sono mediocri e stupidi; non riesco pertanto né a studiare ciò che devo né ciò che mi piace, ma mi chiudo in me stesso e nella mia rabbia, non parlo e tratto male tutti, soprattutto chi amo: in questi momenti riesco solo a suonare e a praticare varie arti marziali). I mutamenti di umore non sempre li ricollego ad eventi precisi, ma quasi sempre hanno questa successione: 1. normalità- 2. "pessimismo/rabbia"-3. "euforia/positività"- 1. normalità etc. Questo ciclo può svolgersi in un giorno, in un mese o in una settimana e non ha mai influito negativamente sui miei risultati scolastico-accademici (sono sempre andato molto bene), ma piuttosto sui miei rapporti con gli altri, che spesso non mi capiscono e forse mi temono un po'. Lo stadio 2 è (per fortuna) il più breve, e alla fine sui tre prevale l' 1. Preciso che non ho mai fumato, bevuto e fatto uso di sostanze stupefacenti e che non ho altre forme di dipendenza.
Quello che vorrei sapere è se ciò che ho sia patologico e se ci sia da preoccuparsi.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

Quanto descrive è da considerarsi uno stato patologico e c'è da preoccuparsi.

Pertanto, è invitato a rivolgersi ad uno specialista in psichiatria quanto prima.

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