Ansia e attacchi di panico

Fin da quando avevo 17 anni ho conosciuto cosa significa soffrire di ansia, con somatizzazioni sullo stomaco, palpitazioni, ecc., tra alti e bassi sono arrivato ( a volte con l'aiuto di qualche tranquillante ) ai 33 anni, senza mai aver fatto uso di antidepressivi. Dopo il matrimonio ho avuto un lieve episodio depressivo che poi è sfociato in attacchi di panico.
Provengo da una fam. un pò problematica (con un padre che è stato un pò poco presente ed affettuoso e con la presenza di un fratello disabile di cui mi sono sempre fatto carico insieme a mia madre). In vista di un concorso molto importante per la mia carriera lavorativa ho deciso di rivolgermi ad uno specialista che mia ha prescritto dropaxin 40 gocce al dì, ( ho seguito la terapia per circa 4 mesi). Dopo un pò di tempo mi sono sentito rinato e queste gocce mi hanno dato la forza di poter affrontare e poi superare brillantemente la prova concorsuale. Quasi sicuramente se non avessi deciso di mettermi seriamente sotto cura l'ansia mi avrebbe bloccato. Una volta superato il concorso ho iniziato a diminuire gradualmente le gocce sino ad arrivare alla completa sospensione nel giro di altri 5 mesi. Ma un grave lutto in famiglia mi ha rigettato nel tunnel degli attacchi di panico e così ho deciso di ricominciare con 30 gocce al dì. Ma sembra che non riesco più a sospendere, ogniqualvolta cerco di diminuire le gocce arrivanodo prima a 20, poi 15, poi 10, poi 5, si ripresentano le solite "MORSE" allo stomaco o al collo, con stati di tensione, palpitazioni ecc. Riusciro' mai a liberarmi del dropaxin??


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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

La cura è stata sospesa premauramente. La ricaduta in un disturbo di quel tipo avviene semplicemente perché il decorso lo prevede, gli eventi esterni c'entrano poco, i lutti, le difficoltà e lo stress sono situazioni previste e normali nella vita, non sono la ragione delle ricadute, semplicemente lo sfondo delle ricadute.

Non si capisce perchè debba fare degli sforzi (presumo oltretutto autogestiti) per togliere una cura. Lo scopo delle cure è star bene, non arrivare a non prenderle il prima possibile, quest'idea è sbagliata e va corretta. Non deve liberarsi del dropaxin, deve liberarsi innanzitutto da quest'idea di doverlo sospendere, anche perché il miglior modo per pensare di non far più in futuro una cura è farla il prima possibile, a dose efficace e abbastanza a lungo dopo che si è ottenuto un risultato.

Ovviamente è opportuno che tutto ciò lo segua un medico, il quale non serve per sapere come sospendere le cure, ma per indicare come farle.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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