Stanchezza

Buon pomeriggio,torno di nuovo a scrivervi,e spero possiate aiutarmi a fare un po di chiarezza.L irrequietezza,l agitazione interiore,e l insonnia sono sparite,e da due mesetti circa ho l esatto contrario,son sempre stanca,ho sempre sonno,la sera mi addormento prestissimo,alle ore 19.30 ,ma il sonno e agitato con incubi e continui risvegli di circa 5-10 minuti.La mattina sono obligata a svegliarmi presto altrimenti resterei volentieri a dormire.Nonostante questo reisco a svolgere in pieno tutte le mie ativita giornaliere,seppur on molta stanchezza e controvoglia.Vorrei stare sempre a dormire,mentalmente son sempre altrove,in piu ho spesso la nausea,credo sia dovuta al citalopram,ne assumo 30 mg da quasi un anno.Visto i mei problemi precenti di nervosismo agitazione e insonnia ho preso 5 mesi la sera anche mirtazapina da 15mg,cosa che non faccio piu perche mi sedava fino il giorno dopo.Le mie domande sono se vista la assenza dell agitazione emotiva e tutto posso considerarmi quasi guarita,(le diagnosi che mi son state fatte lo scorso anno sono disturbo borderline e gravi episodi depressivi) oppure al contrario questi son solo altri sintomi.E se forse le ragioni possono essere organiche.Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La combinazione delle due diagnosi (borderline e gravi episodi depressivi) ma anche la descrizione sommaria che faceva di ques'alternanza di irrequietezza e letargo, richiamano sostanzialmente all'ipotesi di un disturbo di tipo bipolare, che prevede molti se non tutti i connotati borderline, gli episodi depressivi e gli episodi eccitati-irritabili.
In queste forme gli antidepressivi non sempre sono la giusta terapia di mantenimento, ma lo sono di più i farmaci antibipolari, la cui funzione si svolge non solo sulle fasi in corso, ma sull'andamento del disturbo nel tempo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr Pacini,l ringrazio molto per la sua risposta.Quindi secondo lei la scomparsa dei miei stati d agitazione non son dovuti al funzionmento dei farmaci.Nel paese dove vivo (all estero)ho notato che per molti il tagliarsi equivale automaticamente all essere borderline ,non vorrei fosse cosi anche per i medici.Lo psichiatra mi diagnostico al primo incontro la depressione e al quarto il disturbo borderline.Sono andata a leggere i sintomi e mi son resa conto di averli tutti,compresa la paura dell abbandono,i sbalzi d umore,vuoto etc...Cosa mi consiglia di fare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"ho notato che per molti il tagliarsi equivale automaticamente all essere borderline "

No, solo questo non fa una diagnosi.

Poiché quella diagnosi (borderline) è una diagnosi poco affidabile (nel senso che non ha elevata probabilità di essere confermata da medici diversi), ha sintomi di tutti i tipi e si associa più o meno sempre ad altre diagnosi categoriali (dell'ambito umore, ansia, altri disturbi di personalità), si è cercato di capire se sia altrimenti definibile.
Il risultato è che i disturbi di personalità di tipo B (nel loro complesso, spesso sono combinati insieme) corrispondono a diverse modalità di sviluppo e espressione del disturbo bipolare (II prevalentemente).

Gli studi sulle cure del disturbo borderline, per anni non trattato in maniera scientifica, sono che i farmaci più utili sono sostanzialmente gli stessi del disturbo bipolare, con combinazioni diverse a seconda dello stato del momento o dei sintomi prevalenti (aggressività, impulsività, umore, deliri, uso di sostanze etc).

Il problema di queste diagnosi è che mentre quelle rientranti nei disturbi di personalità hanno sintomi descritti in termini di rapporto con sé e l'ambiente, le diagnosi di altro tipo hanno sintomi descritti in maniera più secca e diretta. Niente vieta che la stessa cosa descritta nei due modi abbia due nomi diversi.
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dopo
Utente
Utente
Buon giorno,Dr Pacini,la ringrazio per il chiarimento di ieri.Le scrivo per un fatto successo sta notte,fin ora non mi e mai accaduta una cosa del genere.Dopo un incubo mi sveglio molto agitata e subito dalla mia stanza da letto vedo un uomo in corridoio che stava quasi per entrare nella mia camera,sentivo i suoi passi,me lo ricoro perfettamente,era rasato,con una lunga giacca marrone e uno zaino,mi guardava,credevo he fosse un maleintenzionato,io ero immobilizzata dalla paura,e mi son messa ad urlare aiuto,subito dopo e svanito nel nulla e ho capito che non c era mai stato nessuno.Il tutto e durato circa 1-2 minuti.Fin dall infanzia ho il terrore dei ladri.Ora ho pura che possa capitarmi di nuovo,oppure visto trattandosi di un fatto isolato non devo preoccuparmi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Questi fenomeni al risveglio sono comuni, specie se non frequenti, ma questo è durato un certo tempo. In ogni caso se è in trattamento con antidepressivi (o anche l'assunzione di alcuni sonniferi a breve durata o ansiolitici) possono essere favoriti, per la qual cosa direi di far rivedere la sua cura.
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dopo
Utente
Utente
Scusa se torno a disturbarla nuovamente,volevo porle una domanda,dopo aver capito che ormai tutto e inutile,ho intenzione di smettere l assunzione del citalopram,in questi casi in genere si va incontro a fastidi fisici,oppure posso smettere tranquillamente da oggi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
",dopo aver capito che ormai tutto e inutile"

E' una sua invenzione mi pare, nessno le ha suggerito niente di simile. Deve far rivedere la cura dallo psichiatra, non "smettere" da sola (chiaramente pensa che il suo medico non sarebbe d'accordo, altrimeni chiederebbe a lui).
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dopo
Utente
Utente
No,ormai non serve a niente.Dallo psichiatra ci sono stata oggi,ora non so se anche in italia funziona cosi,ma il suo colloquio come solito e durato 5 minuti,mi ha fatto le classiche domande di circostanza,se prendo le medicine,se nella mia vita sia cambiato qualcosa,e sopratutto se avessi inizito una psicoterapia,ho risposto di no, per finire poi mi ha prescritto le solite medicine.Non andro al prossimo appuntamento ad aprile,ho l impressione che a lui non importa niente di me,credo sia interessato solo ai soldi che gli versa l assicurazione sanitaria.Lei non ha idea di come io mi senta,delusa e presa in giro,e non mi importa piu nulla,ho sbagliato ad aver cercato aiuto,,nessuno mi ha aiutata,apparte i miei amici ma beh,non tecnicamente come dovrebbe fare un medico.Spero solo che l interruzione del citalopram non mi dia problemi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non so se e dove funzioni così. Se una cura non va bene ci possono anche volere cinque minuti per prendere la decisione di cambiarla, conoscendo già il caso, naturalmente dipende, magari invece la visita può richiedere 20, 40 minuti, non c'è uno standard.
In ogni caso, se si sente poco "accolta" e valutata, in questo potrebbe anche aver ragione, ma se reagisce non curandosi più aggiunge alla delusione anche un danno a sé. Cerchi uno specialista diverso se questo non la soddisfa, non rimanga senza guida. Può anche essere che stando male in questo momento il senso di non essere ascoltata o di non vedere soluzione siano sintomatici dello star male.
In ogni caso le ripeto che non ha senso smettere una cura che il medico non le ha suggerito di smettere, potrebbe dare problemi la sospensione, lasciandola con una malattia non curata per niente, anche se la cura attuale non ha risolto tutto.

Forse semplicemente ha bisogno di una cura diversa. In questo momento per una rivalsa contro una situazione particolare rischia di buttare o accantonare la scelta di curarsi che di per sé era buona e coraggiosa.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta,e tutti i chiarimenti del caso.Per ora lascio le cose come stanno,poi in un futuro se dovessi peggiorare si vedra. Infondo sono circa 10 anni che vado avanti cosi,credo che ormai la mia situazione si sia cronicizzata.Con il segno di poi,pensandoci si sarebbe dovuto intervenire nell adolescenza quando iniziai a dare i primi segni,ora probabimente non starei cosi. Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Questi sono pensieri pessimistici e negativi che sono più il risultato inevitabile di uno stato umorale che una base utile per star meglio.
La cronicizzazione è un termine che non significa incurabilità, soltanto tendenza a rimanere se non trattata. Se una cosa dura a lungo, si presume che senza trattamento rimanga ancora, questo significa cronico.
Per il resto, niente vieta che una cura una malattia cronica riacquisti anche rapidamente un buon equilibrio (sintomi bassi o assenti).
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott Pacini,se puo mi tolga cortesemente una curiosita,durante quest anno lo psichiatra mi ripeteva ogni volta di fare una psicoterapia,cosa che non ho fatto,e quelle rare volte che c ho provato ho ricevuto porte in faccia perche mi sentivo dire che non erano adatti a me.Se avessi iniziato la psicoterapia ora starei decentemente meglio,oppure non miglioro perche lui potrebbe aver sbagliato la cura? Le dico che senza citalopram sto esattamente come quando lo prendevo,ma molto piu irrascibile del normale,apparte questo, presumo quindi che ho fatto bene a smettere.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Ma quale tipo di psicoterapia ? Perché così in generale è come dire "prendere una medicina", non è che si possa dire granché.
Da chi si è recata e perché le hanno detto che non le era utile (il che non significa averle sbattuto la porta in faccia, se una cosa non fa al caso suo è ovvio e giusto che le consiglino di non farla).

"Le dico che senza citalopram sto esattamente come quando lo prendevo,ma molto piu irrascibile del normale,apparte questo, presumo quindi che ho fatto bene a smettere."

Non vedo la logica di questo ragionamento, né perché debba valutarlo ora. Non si valuta così, ragion per cui eviti di fare queste mosse a casaccio, si faccia consigliare da qualcuno, e con una certa fretta visto che ha una terapia su cui decidere, insieme a un medico. Se questa non è utile, ne proverà eventualmente un'altra. Sospendere così sembra un gesto del tipo "butto via tutte le medicine" che ha il significato di chi è esasperato e non vede soluzione, ma di per sé non è che sia utile e anzi di solito ha risultati inaspettatamente peggiorativi, anche se la cura non sembrava fare grande effetto in quel momento.
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dopo
Utente
Utente
Lo psichiatra non e stato mai chiaro sul tipo di psicoterapia,la prima volta mi raccomando solo di íniziarne una,dandomi una lista con i numeri di telefono.Poi andai da uno psicologo,disse che nel mio caso avrei dovuto fare terapia di gruppo.Chiedo un opinione allo psichiatra,mi rispose che era una buona idea alla quale non ci era arrivato neanche lui,e li cominciai ad avere i primi dubbi.A dicembre nella disperazione piu totale gli parlo dei tagli,questa volte mi risponde che ho urgentemente bisogno delle terapia cognitivo comportamentale.Provai a contattare una specialista nel settore ma non aveva posto. Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"una" psicoterapia non vale l'altra, per cui direi che così in generale come indicazione aveva poco senso. Neanche vedo perché di preciso "di gruppo", poichè il gruppo non definisce un tipo di terapia particolare.

Su una fase acuta con autolesionismo un intervento dovrebbe avere caratteri di rapidità, per cui spesso si opta per l'intervento farmacologico proprio per la possibilità di avere subito un effetto almeno su una parte del problema.

Comunque, io riprenderei il discorso dall'impostazione di una cura per il suo disturbo. Non c'è ragione di non aspettarsi risultati, ma i risultati nel disturbo borderline, o bipolare che dir si voglia, vanno misurati non in senso sintomatico e immediato, ma nel decorso e nel cambiamento della propria libertà di agire e di costruire situazioni appaganti intorno a sé, questo è valutabile nel corso dei mesi anche in presenza di oscillazioni d'umore che comunque continuano a verificarsi, magari meno intense e meno condizionanti.
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Utente
Utente
Cosa intende dire con " i risultati nel disturbo borderline, o bipolare che dir si voglia, vanno misurati non in senso sintomatico e immediato, ma nel decorso e nel cambiamento della propria libertà di agire e di costruire situazioni appaganti intorno a sé "


Non ci sto capendo piu niente,non ho piu certezze.Ho cercato di costruire molte cose ,mi son data da fare,parto sempre in quarta,ma quando arrivo all obiettivo,butto via tutto,perdo la motivazione perche mi scoccio,e lascio stare.E questo da sempre,anche con le piu piccole cose.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Signfica semplicemente che il migloramento di una malattia avviene certamente nel senso che migliorano i sintomi della malattia, però siccome il disturbo borderline o bipolare sono malattie che non hanno sempre gli stessi sintomi, e vanno a fasi, la cura non deve curare di volta in volta il sintomo del momento, ma piuttosto dare una svolta al tipo di andamento generale dei comportamenti, delle emozioni e dei pensieri, verso un miglioramento della capacità generale di sopportazione, di controllo e di progettazione della propria vita.
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dopo
Utente
Utente
Buon giorno dott Pacini,scusi se torno a disturbarla nuovamente,ma volevo chiederle un opinione.Lunedi non mi sentivo bene,cosi visto che per colpa dei farmaci ho preso ben 10 kg,decisi di non mangiare piu,di fare una dieta,pensavo sempre al cibo,dimagrire era diventata un ossessione,mi son comprata una bilancia,in due giorni ho mangiato pochissimo,una mela e il resto lo vomitavo.,in piu interiormente ero molto agitata e triste.Tutto questo questo e durato solo 2 giorni.Ieri mi sono svegliata e come se nulla fosse, ho iniziato di nuovo a mangiare normalmente,e del peso non mi importava e non mi importa piu nulla,sono anche piu serena,mi sento bene,e mi chiedo come fosse possibile il comportamento assurdo avuto due giorni fa.Ora non mi viene neanche in mente di mangiarmi una mela al giorno.Oltre questo ho frequenit sbalzi d umore,ora sto bene,domani chissa...so di essere borderline,ma questo fatto passato della dieta puo essere un episodio maniacale?

Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Le restrizioni alimentare non migliorano il controllo del peso, anzi lo peggiorano, sia come comportamento alimentare successivo che come facilita a mantere il peso desiderato.
Gli sbalzi d'umore si caratterizzano proprio per cambiamenti comportamentali, qui colpisce l'urgenza e la capacità di privarsi del cibo, anche vomitando.
Comunque sono un segnale di incompleta stabilizzazione, quindi meritano un adeguamento della cura.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Buon giorno,pultroppo torno a scriverle nuovamente.Ormai non so piu come fare ad uscire da questa situazione,mi sento in vicolo cieco.Son giorni che sono agitata interiormente,come se avessi l inferno dentro,non trovo pace,non riesco a stare calma e riflettere,mi prendono le crisi durante le quali per tentare di uscire almeno per pochi minuti da questa situazione mi faccio del male,ma non basta perche dopo mi ritrovo di nuovo irrequieta,non so come fare per risolvere tutto cio,non so nemmeno cosa abbia.Ieri sera avevo il cuore a mille non riuscivo a calmarmi ero disperata,mi sentivo impotente,dopo un oretta per fortuna son riuscita ad addormentarmi.Dei giorni sono euforica,altri come questi sebbene stia molto giu con l umore non riesco a calmarmi.Nonostante questo riesco a fare tutto cio che facevo prima.Mi dica per favore come fare per cercare di uscire da questa situazione,non ne posso piu.

Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Deve fare una cura e verificarla con un medico nel corso delle settimane. Rimandare non serve (come ha visto ma era scontato), evitare le cure per partito preso non ha senso. Ha senso cercare una cura semplice che almeno migliori la stabilità umorale e l'agitazione. Come primo passo,
[#22]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta cosi veloce.Quindi dovrei farmi vedere da un medico,ma non ho la forza ,ho paura che mi dia una cura sbagliata come l altro psichiatra.Sebbene sia disperata e non vedo piu via d uscita non so piu cosa fare,vorrei solo uscire da me stessa ma apparte l autolesionismo, mi sembra impossibile farcela.Ma in linea generale avrei bisogno di qualche tranquillante?
Gli antidepressivi non mi servono a niente perche di fatto non sono depressa.


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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Deve fare una cura e verificarla con un medico nel corso delle settimane. Rimandare non serve (come ha visto ma era scontato), evitare le cure per partito preso non ha senso. Ha senso cercare una cura semplice che almeno migliori la stabilità umorale e l'agitazione. Come primo passo,
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità.

Prenderò in considerazione l ipotesi di consultare un altro medico,perche tanto pultroppo mi sembra evidente che questo problema non riesco a risolverlo da sola,non ne posso più di stare sulle montagne russe,non ci capisco più niente. Spero che un giorno possa finalmente uscirne.

Arrivederci
[#25]
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Utente
Utente
Buon giorno,torno a scriverle perché ho delle domande da porle,e lei mi sembra competente e molto chiaro nelle risposte datemi finora.

Come è possibile che l agitazione di cui scrivevo va e viene?oggi ad esempio sono calma ma sto sotto un treno,però ci sono dei giorni (pochi) dove sto tutto l opposto,mi sento bene,ho voglia di fare,son positiva,sto bene,pero poi ricado,ma come mai?

delle volte per via dell agitazione non riesco a dormire e a stare ferma,penso in continuazion ma ,non mi riesce niente,la concentrazione manca,,un mese fa ero cosi irrequieta che volevo prendere il treno e tornare a roma, non pensavo ad altro,ma pultroppo per ragioni economiche non ho potuto farlo.e la cosa mi ha fatto star peggio. , Ora vado a letto prestissimo, e non mi va di fare niente,sto perdendo tutto,niente ha più senso,non ho un lavoro,ho enormi difficolta ad arrivare a fine mese,vivo da sola non ho parenti qui,le relazioni sentimentali falliscono perché quando sto male non voglio vedere nessuno e tratto male tutti,,mi vedo senza futuro,detesto tutto e tutti,oggi ad esempio a scuola stavamo facendo colazione,gli altri erano indaffarati nel prepararla,erano patetici,avevo voglia di lanciare tutto quello che stava sul tavolo,mi son contenuta,ho mangiato e poi sono andata a casa.Niente ha senso.Quando sto bene mi do da fare,son persino felice di svegliarmi al mattino.Ho scelto quel corso perché mi interessava ma ora non vedo neanche il motivo di continuare..
Tra 2 settimane ho un appuntamento da uno psichiatra,non so se vale la pena andarci.
La domanda è se cè un motivo per il cui dei giorni mi sento cosi male e poi come se niente fosse miglioro per poi ricadere di nuovo.. e questa agitazione che va e viene,per poi dare spazio all apatia più totale

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"Come è possibile che l agitazione di cui scrivevo va e viene?"

Niente di più comune nei disturbi dell'umore: vanno a fasi, a cicli o a momenti, quindi i sintomi sono intermittenti, spesso oscillano tra due poli opposti (agitazione/apatia, umore attivo/inattivo, carica/pessimismo etc). E' un andamento sostanzialmente automatico.

[#27]
dopo
Utente
Utente
Dottore,alla fine seguendo il suo consiglio e quello di uno psicologo ho deciso di rivolgermi ad un medico ma non so se è stata la cosa giusta.Mi è stato prescritto il lyrica, per i sbalzi d umore,l agitazione e l ansia, inoltre ieri ero calma ma la psichiatra sosteneva l esatto contrario.

Secondo lei dottore questo farmaco viene utilizzato veramente per questo genere di cose e serve anche per tirare su l umore?
Non vorrei prendermi per un altro anno medicine a vuoto come è già accaduto.

La ringrazio anticipatamente

Saluti
[#28]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non credo la psichiatra la voglia rivedere dopo un anno senza aggiornarvi più. Di solito queste cure a 1-2 mesi di distanza si rivalutano.
[#29]
dopo
Utente
Utente
La psichiatra la vedo il mese prossimo.Mi riferivo al fatto che l anno scorso con l antidepressivo ho solo perso tempo e non vorrei succedesse la stessa cosa sta volta.Ma che dovrebbe fare il lyrica quindi?le chiedo un suo parere perché sul foglio illustrativo non sta scritto che stabilizza l umore,quindi non capisco come mai mi è stato spacciato per tale.
[#30]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Gli usi dei medicinali non sempre si limitano alle indicazioni registrate. E' considerato anche uno stabilizzatore dell'umore minore, ovvero non efficace sulle fasi maniacali maggiori. E' utile anche nell'abuso di alcol, senza che neanche questo compaia tra le indicazioni registrate.

Non so perché la scelta sia caduta su questo anziché su altri farmaci con proprietà di stabilizzazione dell'umore.


[#31]
dopo
Utente
Utente
Ma quanto ci mette a fare effetto??

Fino ieri mi sentivo stanca,pensavo fossero i primi effetti collaterali,sempre meglio di questa agitazione.Oggi ho nuovamente l inferno dentro,non riesco a calmarmi,neanche tagliarmi mi basta più. Spero passi presto.
[#32]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Questo dipende anche da quale tempo ha senso prendere per misurare la variazione delle oscillazioni d'umore. Diciamo che in genere in un disturbo dell'umore un tempo di tre mesi è sufficiente per sistemare le dosi e avere un periodo di osservazione abbastanza lungo.
[#33]
dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio,

mi scuso se torno a scriverle ma ho bisogno nuovamente di un suo parere.L agitazione forse per merito del lirica è sparita,lo stesso vale per gli sbalzi d umore,se prima nel giro di ore o giorni facevo su giu,ora son tre settimane che sto malissimo,non riesco a riprendermi,per 10 giorni non sono riuscita ad andare a scuola,anzi del mio futuro non mi importa più nulla,me ne sono stata casa a letto,facevo e faccio fatica a fare tutto,persino a lavarmi,io che normalmente ci tengo al mio aspetto,ora sono uno straccio.è diventato tutto un enorme sforzo,le cose le faccio ma di fretta in modo di potermene tornare a letto il prima possibile,ho la testa vuota,,già il fatto di aprire gli occhi al mattino e il pensiero di avere tutta la giornata davanti,mi fa stare ancora peggio,,penso spesso al suicidio,ce l ho sempre in testa,non mi lascia in pace,già al pensiero mi sento sollevata,ma rimane solo un idea campata in aria,non per mia scelta ma per dovere,sarei libera ma rovinerei la vita a terzi,mi sento incatenata a scontare un esistenza non voluta,e sono stanca..mi taglio quasi ogni giorno almeno questo posso concedermelo,ma non mi basta più.

Arrivo al dunque,secondo la sua esperienza,cè una possibilta nel borderline di condurre un eistenza piacevole,priva di quest angoscia oppure questo malessere tenderà a ripetersi nel tempo?

io sono stanca,da troppo tempo sto cosi,a 12 anni volevo volare dalla finestra,idem a 15,a 17 son finita 2 volte al ps per tentato suicidio,a 18 l ennessimo tentativo fallito,ora non ne posso più di trascinarmi in questo modo.
[#34]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La stabilizzazione del disturbo borderline è un processo che richiede da una parte il blocco di alcuni sintomi, dall'altra la riorganizzazione del cervello sulle sue "nuove" possibilità a cui però non è abituato, pertanto non è raro che in una prima fase il cervello non abbia un umore spontaneamente buono, e che la stabilizzazione possa corrispondere ad un livello umorale basso anche se senza sbalzi. Dopo di che, esistono vari strumenti per poter curarlo e quindi questo è un tentativo, non un legame a vita, se non dovesse andar bene presumo che ci siano altre alternative.
[#35]
dopo
Utente
Utente
Guardi non so più cosa pensare,qui ogniuno dice la sua e io sto li in mezzo senza capirci nulla,a partire dallo psichiatra l hanno scorso quando mi consiglava la psicoterapia,dopo quasi un anno trovo posto,lo psicologo mi dice che per me non può fare niente perché per via dei miei sbalzi d umore ho bisogno di farmaci cosi mi manda dalla psichiatra,mi da il lyrica e mi rimette il lista per la psicoterapia,bene oggi ci rivado,mi fa domande sul mio futuro,se dopo il corso abbia intenzione di specializzarmi,non lo so,dei giorni son positiva,altri ritrovandomi nella fase down,penso addirittura di lasciare tutto ..ma poi non capisco il senso clinico di queste domande .Le ho fatto presente come ho passato male questo mese,la depressione che mi e va e mi viene..ecco mi risponde che ne il citalopram ne la mirtazapina ne il lyrica hanno fatto effetto,e voleva addirittura togliermelo,concludendo che quindi non si sa cosa fare.

Dottore ma lei cosa ne pensa?non mi ha detto chiaro e tondo che non ce soluzione,ma secondo la mia interpretazione il senso questo è,e la cosa mi butta parecchio giu,confermando la mia ragione sulla cronicità del mio problema.L agitazione grazie al lirica è sparita motivo per il quale continuo a prenderlo ma per le fasi depressive possibile che non c sia un rimedio perché a dire della psichiatra i precedenti tentativi hanno fallito? Che mi consiglia di fare?
[#36]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"non mi ha detto chiaro e tondo che non ce soluzione,ma secondo la mia interpretazione il senso questo è,"

Non vedo francamente da cosa possa aver ricavato quest'idea. Direi proprio che non ho detto niente del genere. Rileggendo mi pare di aver detto esattamente il contrario.

Cronicità non significa che non c'è niente da fare, significa solo che è una cosa che fino ad ora è durata a lungo.


Dico quel che ho già detto. Che ci sono diversi farmaci per stabilizzare l'umore nelle sindromi bipolari, a cui la sindrome borderline comunque è riconducibile. Pertanto, c'è ampio spazio di manovra.
[#37]
dopo
Utente
Utente
non mi ha detto chiaro e tondo che non ce soluzione,ma secondo la mia interpretazione il senso questo è,"

Infatti dottore con questa frase non mi riferivo a lei,ma alla psichiatra ieri con il suo "non si sa cosa fare".Come al solito credo di essermi espressa male,forse in generale puó essere questo il mio problema,che non mi faccio capire.
Lei sostiene che "c'è ampio spazio di manovra" ,la psichiatra al contrario visti i precedenti fallimenti non sa cosa fare,e di fronte a certe affermazioni che dovrei fare?aspettare di rovinarmi ancora di piu o cosa?la notte dormo male,mi vengono le crisi sbatto la testa contro il muro,di giorno sto pure peggio, non capisco,o gli incompetenti li becco tutti io,oppure qui i metodi terapeutici son diversi dall Italia.

La rigrazio per la sua disponibilitá,fin ora mi sembra l unico competente.
[#38]
dopo
Utente
Utente
.Ormai son mesi che non riesco più a fare niente,dopo settimane in malattia ho dovuto quindi definitivamente lasciare la scuola,fisicamente non ho più forze,ho mal di testa,son stanca,non riesco a concentrarmi,svegliarmi al mattino è orribile,ogni piccola cosa da svolgere diventa un grande ostacolo da sorvolare,non avendo alternative svolgo almeno le attività primarie,con davvero molta fatica sia fisica che mentale e stress,capita che ci metto giorni per decidermi,ma questo mi rende molto nervosa,non ho voglia di vedere quasi nessuno,son molto stressata.,quando esco mi viene l ansia, specialmente mentre cammino.L umore è piatto,quindi senza piu oscillazioni,incapace di essere felice..dei giorni son molto irrascibile,ho scatti di rabbia,a casa lancio cose,urlo ,mi taglio,questo accade quando sono nervosa, la disperazione interiore non mi permette di trovare pace, quindi l unico modo per liberarmene è tagliarmi,non riesco ad addormentami se non mi taglio,aiutaa dimenticare e spesso vorrei un calmante,,invece quando sono cosi stanca mi taglio meno,dormo molto e al contrario mi servirebbe qualcosa che mi tirasse "su."
Dei giorni, pultroppo pochi, mi sento bene,capace di fare, senza troppe difficoltà..

Le chiedo,questa situazione di debolezza può essere dovuta al lyrica? dalle prime settimane di assunzione ho iniziato a sentirmi cosi stanca ,ok alternavo anche prima stati di questo tipo, ma riuscivo almeno a svolgere tutto senza troppa fatica,inoltre i giorni dove avevo più energia erano di più.
A luglio la psichiatra sul certificato medico scrisse sindrome da stress,e non mi ha mai riferito nulla a proposito nè del disturbo borderline,nè di depressione,è anche vero che non riesco a metterla al corrente di molto.
Perché peggioro solamente?le sarei grata se anche questa volta mi dasse un suo parere.
Grazie
[#39]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Da quando scrisse sono passati un paio di mesi, e faceva terapia con lyrica. A questo punto la cura, se non sta meglio, è da rivedere, probabilmente da cambiare.
Sindrome da stress non significa niente di preciso, è una diagnosi "da certificato".
[#40]
dopo
Utente
Utente
I sintomi da sindrome da stress ci sono,venendo qui mi son messa in una situazione più grossa di me alla quale non riesco a far fronte,ma da ragazzina presentavo la stessa sintomatologia ed ero tutto tranne che stressata,abitavo con i miei e apparte studiare non avevo grosse responsabilità.

Ma cè un modo per uscirne?me lo dica lei per favore,non ne posso più,sta volta è più complicato delle altre,non riesco a tirarmene fuori,esistono dei farmaci capaci di togliermi questa angoscia ridurrendo gli attacchi di rabbia che ne derivano?oppure ci vogliono anni di psicoterapia?
Ho letto che dopo l insorgenza di più episodi depressivi non curati,non solo se ne presenteranno sempe altri ma le possibiltà di guarigione si ridurranno ancora più,credo stia succedendo la stessa cosa con me,da quasi 10 anni che alterno periodi del genere,ho paura si tratti di distimia,di non uscirne piu
[#41]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"I sintomi da sindrome da stress ci sono", sì ma è un termine spesso usato per indicare in maniera confusa sia i sintomi conseguenti allo stress sia quelli che esprimono la reazione allo stress. Quanto alla definizione di stress, anche questa non è univoca.

Come le dicevo è bene rivedere la cura, e anche la diagnosi in modo da scegliere in maniera più mirata. Non le conviene fare ragionamenti su come andranno le cose, non c'è ragione di coltivare il pessimismo statistico.
[#42]
dopo
Utente
Utente
Dottore se può mi tolga l ennesimo dubbio,da tempo mi chiedevo quale sia la differenza tra un episodio ipomaniacale e uno stato di esaltazione tipico dell adolescenza, sfociato però in un episodio depressivo con 2 tentativi di suicidio.

Per la mia situazione attuale contatterò la psichiatra e cercherò di parlarci

Grazie
[#43]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Potrebbe non esservi alcuna differenza, ma non esiste uno "uno stato di esaltazione tipico dell adolescenza", non è che l'adolescenza si esprima con stati di esaltazione.
Non c'è ambiguità, le fasi ipomaniacali si esprimono a qualsiasi età con loro caratteristiche. Le forme familiari, e che hanno cicli continui e rapidi tipicamente iniziano presto, anche nell'infanzia. Da qui la confusione che per qualcuno si può creare in superficie tra periodo della vita e stato mentale della persona.
[#44]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora una volta per la sua risposta.

Ma se una terapia facesse effetto, la smetterei finalmente di tagliarmi,oppure essendo passati 8 anni è diventata ormai una questione caratteriale e i farmaci ,almeno per questo aspetto non possono farci niente?
[#45]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non capisco cosa significhi una questione caratteriale. E poi, anche fosse diventato un carattere, cioè una cosa stabile, per quale motivo non dovrebbe essere modificabile ?

Comunque, la risposta ovviamente è che certo, lo scopo delle cure è di migliorare tutti i sintomi che producono sofferenza, quindi nel caso del tagliarsi come comportamento non desiderato dalla persona, anche quello.
[#46]
dopo
Utente
Utente
Per questione caratteriale intendo come al solito la cronicità della situazione,anche perché mi taglio per diversi motivi in diversi stati mentali,sia per impedire un eventuale suicidio o per calmarmi,ma in ogni caso lo devo fare per forza,come se non riuscissi ad oppormi,non riesco a stare piu di un mese senza.

Orami ritrovo nuovamente nell apatia,sto quasi sempre a letto,da 2 giorni non ho più l insonnia,vorrei sempre dormire,non riesco a fare nulla, nemmeno a lavarmi,quando invece nei momenti di benessere do molta importanza all aspetto fisico.L unica cosa che faccio è pulire casa,sto nella disperazione piu totale,non sento piu niente dentro, Vista la situazione mi è stato prescritto l escitalopram per attivarmi, insieme al lyrica,spero diano risultati..ma perché ci si riduce cosi?
[#47]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Ok, cronicità significa solo una condizione che tende a durare, non c'è nessun'altra implicazione.

"Vista la situazione mi è stato prescritto l escitalopram per attivarmi". L'attivazione è rischiosa in questi casi, e si cerca di controbilanciare con un farmaco di tipo anti-impulsivo, che infatti c'è (lyrica), eventualmente però ce ne sono altri più incisivi se non funzionasse questo schema.
[#48]
dopo
Utente
Utente
Non faccio altro che dormire, mi sento molto stanca e debole, faccio fatica ad alzarmi dal letto e sono pallida in piu da mesi ho la diarrea, spesso sono confusa e mi sento svenire, inoltre la disperazione non mi lascia, mi taglio e mi brucio quasi ogni giorno perche non ce la faccio piu...pensavo fossero sintomi della mia solita depressione e mi domando come mai con l escitalopram le cose non siano migliorate neanche un po..oggi la psichiatra mi vede in questo stato e mi dice di fare delle analisi..dottore vorrei un suo parere..inoltre potrebbero essere i sintomi di un infezione? Le ferite non presentano pus ma 6 anni fa mi sentivo cosi, i tagli non sembravano infetti eppure dalle analisi veni fuori che avevan fatto infezione..grazie
[#49]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Un'infezione del sangue o dei tessuti sottocutanei dagli esami si dovrebbe vedere, ma dovrebbe esserci febbre.

Per il resto, non c'è niente di strano che farmaci come l's-citalopram non blocchino i comportamenti autolesivi. A mio avviso è utile considerare meglio la diagnosi e altre classi di farmaci, dico innanzitutto rispetto alla componente agitata-autolesionistica.
[#50]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilita

La febre non la presentavo neanche sei anni fa eppure l infezione c era e ora ho gli stessi sintomi, ho paura che in questo modo la psichiatra lo venga a sapere.

Comunque non sono agitata anzi l esatto contrario, non ho forze dormo e sono apatica e le chiedo come mai un farmaco attivante come il cipralex non mi abbia fatto nulla, .la psichiatra visto il mio aspetto debilitato sospetta che le ragioni possano essere anche organiche
[#51]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"ho paura che in questo modo la psichiatra lo venga a sapere."

Lo psichiatra deve saperlo. Perché non glielo dice ? E' una cosa fondamentale da comunicargli.
Se si aspetta che la cura blocchi l'autolesionismo, per quale motivo non dice allo psichiatra che si sta verificando ? Come dovrebbe fare per aiutarla se non conosce l'andamento dei sintomi ?
[#52]
dopo
Utente
Utente
Le ragioni sono molte.
Credo che una cura capace di togliermi sia la depressione che la disperazione mi faccia smettere in automatico di tagliarmi, ma finche l umore e'a pezzi e non migliora nemmeno con gli antidepressivi, non posso smettere
Sento a pelle a chi dirlo e a chi no..lo psichiatra da cui andavo l anno scorso lo sapeva, e non mi diede aiuti concreti ,quindi non voglio ricommettere questo errore e preferisco non dire nulla..la psichiatra sa il mio quadro generale tranne questo aspetto e i pensieri suicidi.
Non voglio risentirmi dire di essere borderline, non lo sopporterei
Ma tanto dopo le analisi lo verra' a sapere comunque, e spero non prenda provvedimenti contro di me
[#53]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non è detto che gli antidepressivi migliorino l'umore, né che non si possano bloccare i comportamenti autolesivi anche con umore non ancora soddisfacente.

"Sente a pelle" a chi dirlo non significa niente. Ha senso dirlo a chi la deve curare. Se non le dette aiuti l'altro medico non vedo il nesso con il non dirlo a quello attuale, in questo modo sicuramente non le darà aiuti.

Rimarrà Lei con le sue supposizioni, peraltro errate, su come debba funzionare una cura sui vari aspetti e come questi siano connessi tra loro.

" e spero non prenda provvedimenti contro di me": "contro di Lei" per quale motivo, e poi secondo quale ruolo ? Si tratta di un medico che deve provare a risolverle problemi. Per adesso sta prendendo Lei provvedimenti contro il medico non comunicandogli parte del problema, in questo modo boicotta il tipo di aiuto che Lei stessa gli chiede.
[#54]
dopo
Utente
Utente
E' difficile per me dire certe cose. Ho paura che mi rinchiuda in una clinica una volta che la psichiatra sara' venuta a saperlo perche non si tratta di qualche graffio ma di circa 30 tagli quadi ogni giorno piu svariate bruciature di sigaretta.
Ho il terrore di scoprirmi per fare gli esami che mi ha prescritto..da anni per questa ragione non mi facevo visitare
[#55]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

L'urgenza e la gravitò del proprio stato mentale da sola non è un criterio per costringere una persona che volontariamente si vuole curare. Se mai può cercare di consigliarle una cura fatta inizialmente con un ricovero.
"Rinchiudere" non corrisponde a niente di concreto, anche perché a livello burocratico le cose stanno in maniera tale che i trattamenti coatti sono tendenzialmente brevi e non immediati.

Ma anche se un medico di cui si fida dovesse prendere un'iniziativa di quel tipo (comunque non da solo, è una procedura che richiede due medici), vorrebbe dire che è per il suo bene.

Tornando al suo caso, riferisca subito al medico e gli mostri le lesioni cosicché possa aiutarla in maniera efficace.
[#56]
dopo
Utente
Utente
In seguito ad una perizia per richiedere l inidoneita' lavorativa,mi e' stato diagnosticato il disturbo di personalita instabile di tipo impulsivo (f 60.30).Non so se era uno psicologo o uno psichiatra, ma sono riuscita a dirgli tutto, ha anche visto i tagli, secondo lui dovrei prendere i medicinali a dose piu alta.Mi ha spiegato che questo disturbo in genere verso i 30 anni va via da se.
Ha escluso sia il disturbo bipolare, che quello borderline, perche io ho spesso scatti d ira, cosa che nel borderline non e' presente.

Lei cosa crede?
[#57]
dopo
Utente
Utente
E ho anche la diagnosi della psichiatra:depressione LIEVE e insonnia...quabdo invece l anno scoso il mio ex psichiatra mi disse l esatto contrario.
Non so piu cosa pensare
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"Ha escluso sia il disturbo bipolare, che quello borderline, perche io ho spesso scatti d ira, cosa che nel borderline non e' presente"

Nel borderline direi che è presente ed è un sintomo principale, e anche nel borderline, così come anche nella normalità statistica ci sono scatti d'ira, detto così è un po' generico.

La diagnosi è molto poco definita, e le sindromi con autolesionismo di questo tipo spesso rientrano nei disturbi bipolari minori di intensità, ma continui nel loro decorso. Il quadro borderline ne è un esempio.

Comunque sia, se il medico non conosce parte del fenomeno, è ovvio che le diagnosi che fa non ne hanno tenuto conto.
[#59]
dopo
Utente
Utente
Si ma la psichiatra sa che ci sono dei giorni dove sto cosi giu che nemneno mi alzo dal letto, e non sono in grado di far niente,umore pessimo,, quindi non capisco perche secondo lei sarei lievemente depressa.Non ci ha capito proprio niente, di conseguenza anche le dosi prescritte sono errate, quindi so che sbaglio ma non avendo altra scelta faccio da me.Quando sto male aumento al massimo il lyrica per calmarmi, lo stesso con il cipralex quando son giu.

La ringrazio per il servizio che offre.




[#60]
dopo
Utente
Utente
Si ma la psichiatra sa che ci sono dei giorni dove sto cosi giu che nemneno mi alzo dal letto, e non sono in grado di far niente,umore pessimo,, quindi non capisco perche secondo lei sarei lievemente depressa.Non ci ha capito proprio niente, di conseguenza anche le dosi prescritte sono errate, quindi so che sbaglio ma non avendo altra scelta faccio da me.Quando sto male e non trovo pace ,aumento al massimo il lyrica per calmarmi, lo stesso con il cipralex quando son giu.

La ringrazio per il servizio che offre.




[#61]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"quindi so che sbaglio ma non avendo altra scelta faccio da me."

No, se sbaglia deve cambiare sistema. Adesso pensa di fare qualcosa di utile. Non è così. Lasci perdere i nomi tecnici delle cose.
Le regole sono queste:
- il medico deve sapere tutto quello che riguarda i suoi comportamenti
- è inutile pretendere di dire una parte e di avere una cura anche per il resto
- fare da sé è fonte di altri errori (così anche se il medico sbaglia, in questo modo siete in due)
[#62]
dopo
Utente
Utente
Ma e' vero che verso i 30 anni il mio problema andra' via da se anche se non curato, oppure mi illudo a pensare ad una vita normale?questa teoria l ho letta anche su un libro, in piu conosco una borderline di 32 anni che effettivamente ora conduce un esistenza equilibrata.
Ho 23 anni e mi deprime lo stato in cui mi trovo, francanente sono scettica a credere di avere un futuro, di dare un senso alla mia vita.
Non mi ci vedo stabile, con dei piani duraturi e una famiglia, ma allo stesso tempo mi opprime pensare ad una esistenza trascorsa e rovinata da me stessa per colpa di questa inquietudine che ho da quando mi sveglio fino a sera.

Non voglio stare sempre cosi
[#63]
dopo
Utente
Utente
Ma e' vero che verso i 30 anni il mio problema andra' via da se anche se non curato, oppure mi illudo a pensare ad una vita normale?questa teoria l ho letta anche su un libro, in piu conosco una borderline di 32 anni che effettivamente ora conduce un esistenza equilibrata.
Ho 23 anni e mi deprime lo stato in cui mi trovo, francanente sono scettica a credere di avere un futuro, di dare un senso alla mia vita.
Non mi ci vedo stabile, con dei piani duraturi e una famiglia, ma allo stesso tempo mi opprime pensare ad una esistenza trascorsa e rovinata da me stessa per colpa di questa inquietudine che ho da quando mi sveglio fino a sera.

Non voglio stare sempre cosi
[#64]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"Ma e' vero che verso i 30 anni il mio problema andra' via da se anche se non curato"

Questo chi l'ha stabilito ? Ammesso che una malattia vada via da sola dopo un certo periodo, rimangono tutti i problemi che ha prodotto mentre c'è stata, compreso il suicidio, menomazioni dovute a gesti autolesivi, ritardi nei propri percorsi di vita e quant'altro.

Quindi al posto di considerazioni a fondo perduto tipo che non vuole stare così provveda a gestire meglio la relazione con il medico.
[#65]
dopo
Utente
Utente
Da circa una settimana mi sento bene, i sintomi che avevo prima sono spariti,non neanche più il bisogno di tagliarmi ne penso più al suicidio,ho ricominciato a prestare attenzione all aspetto fisico ,cosa che non facevo da tempo, sono piu serena e affettuosa con chi mi sta attorno..

Secondo lei a cosa è dovuto questo cambiamento? Gli antidepressivi non c entrano niente, non li prendo piu da 2 settimane, non ne ho piu bisogno..il lyrica continuo a prenderlo dai 150 si 600mg

Comunque non credo di poter avere un buon rapporto con la mia psichiatra, non c ha capito niente di me, pensi che mi ha prescritto solo 50mg di lyrica, dose per me totalmente inutile.
[#66]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Può essere una oscillazione dell'umore "in su", l'ultima cosa da pensare è che sia un cambiamento definitivo in un quadro che prevede oscillazioni.

Al di là della scelta del medico, è bene che si faccia seguire da qualcuno. Le oscillazioni negative vengono dopo quelle positive, e la "fregatura" maggiore di questo tipo di disturbi è che in fase "buona", non avendo sintomi nel senso di elementi negativi da riferire, ma anzi funzionando bene su tutti i fronti, si è presi dall'idea di guarigione totale, o di rinascita, o di svolta decisiva etc. Questo è il modo inevitabile e rigido in cui ragiona chi è di ottimo umore per effetto di un cambiamento interno, e purtroppo pone le basi per non curare la strategia per prevenire i propri episodi di malessere.
[#67]
dopo
Utente
Utente
Parlando di rinascita, ha descritto esattamente la situazione quando sto bene.
Purtroppo sta volta la fase buona è durata meno del previsto, non sono piu depressa come quando non riuscivo a far niente, ora almeno in questo ho risolto, ma l agitazione interiore è insopportabile, non trovo scampo, l umore è buono ma ieri ho passato una nottata orribile, non riuscivo a calmarmi mi son tagliata e spenta una sigaretta, a tale proposito volevo domandarle come sia possibile che ci si faccia del male seppure l umore sia buono
E se il lyrica sia un farmaco che va sempre aumentato, perche crea assuefazione.prima 350 mg mi calmavano non facendomi pensare.ora per avere tale effetto ne devo prendere 600 mg con i quali nemmeno mi taglio ..essendomi rimaste poche compresse per farmele bastare, ieri ne presi solo 350 ma non mi hann fatto niente
Con un dosaggio da 600 a cosa si va incontro se si smette di colpo?non ho intenzione di smettere, ma la psichiatra dovrei vederla la settimana prossima e spero mi dia di più di 50mg
La ringrazio per la sua pazienza, da sempre risposte molto chiare e competenti.
[#68]
dopo
Utente
Utente
Come lei giustamente mi ha consigliato,ho detto tutto alla psichiatra, ma avevo ragione,è stato inutile, ha ascoltato la mia ira stando in silenzio, , forse ho sbagliato alzando un po i toni ma quando mi rispose che non mi avrebbe prescritto 600mg di lyrica non ci ho visto più, volevo che capisse come stavo e i motivi per i quali era necessaria questa dose che già prendevo di mia iniziativa

Mi ha prescritto 100mg dicendomi di fare come voglio con le dosi, queste furono le uniche sue parole, il tutto è durato al massimo 5 minuti.
E infatti faccio come voglio x non essere più agitata ne prendo anche 800mg
Ma dottore è giusto,? Sto sbagliando? E da medico ci si comporta così coni un paziente scortese?
Non voglio nascondermi dietro i miei problemi, ma quando sono irrequieta non mi so controllare.
Mi dica lei,se può, cosa dovrei fare a questo punto.
Grazie
[#69]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non ho ben capito cosa non sia andato nella comunicazione con il suo psichiatra (la ascoltava in silenzio, come altrimenti ? Se ha alzato la voce a maggior ragione, certamente non è un modo per incoraggiare dei commenti, anzi probabilmente avrà fatto bene a farla sfogare senza contraddirla in quel momento).

Per quanto riguarda la prescrizione, ovviamente ha poco senso prescrivere 100 o 600 quando ne prende 800 di sua iniziativa, a meno che non volesse dire di prenderne sempre una certa dose anziché in maniera variabile. Se già ne prende 600 tutti i giorni con regolarità (ma da come diceva prima sembrava in dose variabile) sarebbe opportuno passare ad altro.

"E da medico ci si comporta così coni un paziente scortese?" Se è stato scortese con il medico il medico non ha potuto fare il suo lavoro con serenità. Questo mi sembra ovvio. Il medico deve poterla esaminare, anche se è agitata, nervosa, se sbraita o dice parolacce. Se però lo aggredisce o lo offende, essendo il medico un essere umano non può seguirla né pensare che Lei abbia fiducia o stima di lui.
[#70]
dopo
Utente
Utente
Non ho assolutamente usato paracce, non mi permetterei mai.
Le ho solo detto che non puo lasciarmi cosi, che mi taglio,non trovo pace e che lei non ha idea.
La psichiatra è stata come al solito scortese dicendomi in malo modo di fare come mi pare
Io mi sarei aspettata delle domande e una cura diversa
Non si puo lasciare una persona come me in balia di me stessa
Ieri ne ho presi 900 e non è servito a nulla.Ne prendo tutti i giorni aumentando la dose, forse per questo che non serve più a niente.
Tra poche settimane andrò in italia e mi chiedo come faro senza medicine
Usando il condizionale, il mio potrebbe essere uno stato misto?
[#71]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Capisco, ma la scelta di rivolgersi ad uno psichiatra è sua. Non ha molto senso insistere perché la segua una persona che Lei ritiene sia scortese, non la segue, non l'ha mai ascoltata etc.
Se il medico non ha proposte provi a chiedere un altro parere. Uno stato misto è un'ipotesi. Lyrica oltre 600 è a dosi non consigliate, non credo che comunque il medico glielo confermerebbe, ma l'uso così a seconda del giorno in ogni caso non ha senso.
[#72]
dopo
Utente
Utente
Forse si,dovrei rivolgermi ad un altro medico, ma avendo sintomi variabili dubito che ci possa capire qualcosa, soprattutto se per via dell assicurazione sanitaria non ha piu di 5 minuti a disposizione .
Ancora non continuo a capire perché mi siano stati prescritti solo 100mg, invece di 600, tra poco resterò di nuovo senza niente.
Quando e per quale motivo un medico di riufiuta di fare una cosa simile? Ed è corretto?
[#73]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"soprattutto se per via dell assicurazione sanitaria non ha piu di 5 minuti a disposizione ."

Non credo che l'assicurazione ponga termini di questo tipo sulla durata della visita. Non è un problema di tipo di sintomi, la terapia non prevede uno strumento per ogni sintomi, specie quando sono di molti tipi.
[#74]
dopo
Utente
Utente
A chi dovrei rivolgermi la prossima settimana quando avrò finito tutto? Non penso che la mia psichiatra mi faccia più prescrizioni,ne posso restare senza, volevo andare da un altro medico ma dovrei aspettare due mesi,in genere i tempi d attesa sono cosi per tutti
Quindi cosa mi resta?
[#75]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

I tempi di attesa possono essere azzerati se si ha urgenza di essere visti, esistono guardie mediche e pronto soccorso psichiatrico. Per quanto riguarda l'esenzione per reddito, la può chiedere al suo medico di base così da poter accedere alle visite senza dover spendere.
[#76]
dopo
Utente
Utente
Per quanto riguarda le spese, non è un problema.Qui in Germania è d obbligo essere assicurati.
Andrò al pronto soccorso quando mi finirà tutto. Ora ne prendo 90 per stare bene.

Saluti
[#77]
dopo
Utente
Utente
Volevo dire 900mg
È possibile che sia dipendente da questo farnaco? Lo devo prendere senno divento aggressiva, sto male e mi taglio, in ogni caso non riesco a stare senza.
L unico effetto collaterale è il tremore alle mani.
Infatti volevo chiederle quale effetto fanno dosi simili ogni giorno al livello celebrale .
[#78]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Dipendente significa un'altra cosa. Significa stare male quando si ha a disposizione il farmaco, per il modo in cui lo si cerca e utilizza.

Il problema è che la dose assunta è superiore a quelle indicate, non è il primo caso di farmaci che poi si scoprono utili anche a dosi maggiori, ma in questo sarebbe bene che fosse seguito, altrimenti diventa poi sempre più difficile (se effettivamente dovesse essere utile) interagire con un medico spiegando che non ne abusa ma lo usa per uno scopo terapeutico.

"Andrò al pronto soccorso quando mi finirà tutto. " Non mi sembra la scelta più saggia, non vedo perché attendere che le finisca il prodotto con il rischio di avere dei sintomi da sospensione anche pericolosi. CI vada prima, questo è il consiglio.
[#79]
dopo
Utente
Utente
è stato inutile anche andare al pronto soccorso, di legge non possono fare prescrizioni, mi sono state per calmarmi solo 2 pasticche di quetapin, dicendomi che potrei essere borderline, ma non mi interessa saperlo.
Come faccio, sto senza niente, mi serve il lyrica.
E tutto per colpa della mia psichiatra
[#80]
dopo
Utente
Utente
La settimana scorsa. essendo rimasta senza lyrica, ero agitata, nervosa, stavo male non c'è la facevo più, cosi
tentai il suicidio prendendo un intera confezione di mirtazapina, ma non è servito a nulla

Ora le chiedo, dopo una cosa simile, cosa devo fare?
Alla mia psichiatra non ho detto niente, per paura di un T.S.O
Solamente che senza il lyrica sto male e ho pensieri suicidi, lei mi risponde che nonn sa nemmeno lei cosa io abbia, e di farmi ricoverare.
Dovrei cambiare medico, il problem sono le liste d attesa.
Continuo a prendere il lyrica a dosi molto alte,più di 900mg, , mi tremano le mani,bevo alcool, mi taglio e sto male.
[#81]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Questi atti di assunzione di medicinali, oltre a non sostituire assolutamente l'effetto del lyrica, rischiano di produrle solo dei danni non reversibili.
Partiamo dal fatto che vuole stare bene, altrimenti non sarebbe qui a scrivere perché sta male. Procediamo: di lyrica assumeva una dose sovra-terapeutica, a quanto riferisce non sembra con modalità di abuso intese come desiderio di un effetto non-terapeutico. La sospensione brusca non è una soluzione perché appunto rischia di farla star male, però esistono in questo caso il pronto soccorso, la guardia medica e i reparti psichiatrici.

Alla mia psichiatra non ho detto niente, per paura di un T.S.O

Questo tipo di interazione con la sua psichiatra è sempre all'insegna di un timore che la stessa prenda delle iniziative contro di Lei, come se avessero uno scopo punitivo. Su questo sbaglia.

"Dovrei cambiare medico, il problem sono le liste d attesa." Parla del pubblico ? In urgenza non ci sono liste di attesa.

La questione è che il fatto di assumere il lyrica non sembra risolva niente alla fine, anche se non prenderlo può esasperare la situazione.

La psichiatra le ha suggerito una cura, la quetiapina, che infatti è indicata per il tipo di sintomi che ha, compresa la voglia di farsi male. L'abuso di alcol va gestito, a seconda dei casi, come problema a se stante, non è detto che migliori con la quetiapina. Ma non ha senso non seguire le indicazioni per partito preso. La psichiatra pensa che lyrica non sia il farmaco essenziale e cruciale per Lei, forse ha ragione. Ne segue le indicazioni e poi le saprà riferire se e quanto è servito.
[#82]
dopo
Utente
Utente
dottore,la quetapina me l ha data il medico del pronto soccorso, ma erano solo pasticche, quindi non sono bastate a gestire le mie crisi,i infatti per disperazione tentai il suicidio.
la mia psichiatra invece mi ha detto chiaramente che non sa cosa io abbia, la quetapina non me l ha prescritta, invece continua con il lyrica,quando sa benissimo che ne prendo più della dose massima consentita, lavandosene le mani consigliandomi un ricovero.
Lei dottore mi consiglia il pronto soccorso, ci sono stata e non hanno fatto molto.
Ora mi ritrovo senza psichiatra, sto male, e non so gestire la situazione, avendobe perso il controllo.

Di lyrica ne prendo cosi tanto anche interi blister per l effetto, mi rende euforica ma allo stesso tempo stanca e assente.Spesso per aumentare l effetto lo mischio con l alcol
Penso spesso al suicidio ed ho paura di ripetere quel gesto.
[#83]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non è che se ne sia lavata le mani, le ha consigliato il ricovero. Il medico del PS le ha dato quetiapina per iniziare, poi evidentemente la dose va decisa, non è che se non funziona la dose iniziale in pochi giorni non va bene.

Del resto le modalità con cui lo usa, il lyrica, per come lo descrive adesso non sono quelle di un medicinale, ma di una sostanza.

Il consiglio di ricoverarsi è più che sensato, e per il resto può rivolgersi ad altri psichiatri, che come ha già fatto è possibile in emergenza senza attese.
[#84]
dopo
Utente
Utente
passo le mie giornate a chiedermi perché non sia riuscita con la mirtazapina, come sia possibile che il giorno dopo ero gia in piedi.
e non mi interessa piu di niente.Alzarmi la mattina è il momento peggiore, una continua sofferenza , sono morta dentro.
l unica a farmi sentire è il lyrica ad interi blister con l alcol
[#85]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sta solo ragionando su un modo per sentire subito un benessere immediato e corrispondente ad uno stato euforico. Se ci fossero strumenti di questo tipo, e quelli che conosce, servono solo a peggiorare il disturbo nel suo andamento. La cura non consiste nel produrre euforia né nell'annullarsi, ovviamente. La terza possibilità è quella che la malattia al momento non le fa vedere all'orizzonte. Ci si prova e spesso ci si riesce, solamente che è inutile polemizzare con il medico perché cerca di interrompere un uso non terapeutico di un medicinale.
[#86]
dopo
Utente
Utente
Faccio polemiche sulla mia psichiatra perché la ritengo responsabile del mio stato attuale,del tentato suicidio, e in parte dell uso del lyrica.
Sono convinta che se lei mi avesse dato una cura adatta io non starei a questi livelli, in questi mesi sono peggiorata, erano 4 anni che non tentavo il suicidio e l ho fatto solo per la sua incopentenza visto che essendo rimasta senza medicine, ero disperata.
Non mi cambia cura, mi da solo 100 pasticche da 100 mg di lyrica, sebbene sa che mi durano poco e si scoccia quando le chiedo dosi più alte o in alternativa un altro farmaco calmante.A rimetterci sono io ogni volta che il farmaco finisce.
L anno scorso seppur stavo male continuavo le mie attività, e non prendevo piu farmaci del normale. . quest estate ho interrotto tutto non sono in grado di far nulla e mi sono ridotta un niente.
Mi corregga se sbaglio ma se si peggiora la colpa è della terapia non funzionante, se si tenta il suicidio è il risultato del fallimento di essa.

buone feste
[#87]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Si ma questa polemica oltre che piuttosto poco fondata è anche inutile al momento e in generale per la soluzione del suo problema. Inoltre, o fa polemica o continua a esser seguita dallo psichiatra.

Il problema è che descrive un abuso e poi si lamenta perché il medico non le segna quel che lei vuole. Non è tenuto. Non è questo il lavoro di un medico. Sa che ne abusa e soprattutto che prendendone di più non sembra aver risolto il problema.

"Mi corregga se sbaglio ma se si peggiora la colpa è della terapia non funzionante, se si tenta il suicidio è il risultato del fallimento di essa."

Non c'è colpa, la terapia non funziona sempre. Questa del lyrica non è una questione di terapia. Sul suicidio no, ci sono diversi fattori, tra cui la familiarità e i precedenti che sono i più importanti, la cura è uno strumento per curare determinate malattie, e un paio di cure sembrano utili per prevenire il suicidio.

Il consiglio è quello di farsi ricoverare per mettere a punto una cura diversa. Con l'abuso di alcol in corso non sono molte le cure che possono essere iniziate, specie se poi il rapporto con il medico non è buono.
[#88]
dopo
Utente
Utente
quindi ormai nessuno mi metterebbe in mano dei farmaci, forse per questo la psichiatra non mi ha prescritto la quetapina, non lo so,non mi ha fatto ne uno diagnosi , ne mi ha dato una cura adatta, continuo ad andarci solo per il lyrica ma non lo trovo giusto.Ho bisogno di calmanti , mi taglio e non trovo pace.
non so come curare questo disagio, mi sta rovinando la vita, non sento piu niente.
Al mio rientro in Germania vedrò cosa fare anche se non credo di essere in grado a gestire la situazione.


saluti
[#89]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

No, non le metterebbero in mano "quei" farmaci di cui sta abusando, non in generale.

No, non è in grado di gestire la situazione, ci mancherebbe, non è mica sofferente per finta. Queste situazioni spesso si gestiscono impostando la cura in ambiente protetto.

Per il resto, non posso sapere perché non le prescrive altre medicine, io facevo riferimento al lyrica e a sedativi.
[#90]
dopo
Utente
Utente
credo che se avrei dei farmaci finirei per prenderli tutti come faccio con il lyrica.
è stupido non saper seguire le indicazioni di un medico, ma da mesi per me è cosi, facevo la stessa cosa anche con il cipralex, una volta predi 50 pasticche di lyrica in una volta sola.
mi rifugio nelle medicine, credo sia inutile rivolgermi ad un altro medico perché non fido più.
in Germania vivo da sola quindi nessuno può controllarmi, ma non posso farmi ricoverare.
la ringrazio molto per la sua risposta.
[#91]
dopo
Utente
Utente
credo che se avrei dei farmaci finirei per prenderli tutti come faccio con il lyrica.
è stupido non saper seguire le indicazioni di un medico, ma da mesi per me è cosi, facevo la stessa cosa anche con il cipralex, una volta predi 50 pasticche di lyrica in una volta sola.
mi rifugio nelle medicine, credo sia inutile rivolgermi ad un altro medico perché non fido più.
in Germania vivo da sola quindi nessuno può controllarmi, ma non posso farmi ricoverare.
la ringrazio molto per la sua risposta.
[#92]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non si può rifugiare nelle medicine, si rifugia in quello che pensa di poter fare con le medicine, ma non è così che funzionano in senso terapeutico, gli effetti in cui si rifugia sono quelli che "dovrebbero essere" ma alla fine non quelli che le sono realmente utili. Si rivolga a chi crede, ma non deve farlo con chissà quale fiducia, basta che semplicemente uno accetti di fare una prova supponendo che chi la guida ne sappia qualcosa. Tutto qua.
[#93]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per il servizio che offre.
Ma credo che se i 2 medici fin ora non ci hanno capito niente, dipende anche da me perché ho sintomi troppo diversi, un giorno sono depressa , un altro vado nello studio e dico che sono agitata, poi ritorno depressa, poi sto bene e così via.
Ad esempio altro giorno ero serena sono uscita con le amiche, poi è ritornato il mio malessere.
oggi stavo bene poi mi sono spenta una sigaretta sul braccio.
Mio padre dice che fin da piccola ero strana.
In Germania vedrò cosa fare.

Saluti
[#94]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non mi sembra che questa presentazione sia così strana, già a sentirla così on-line viene in mente qualcosa, per cui non è che non esistano noti e frequenti disturbi che comportano questo tipo di instabilità degli stati umorali.
[#95]
dopo
Utente
Utente
La diagnosi è borderline,stava scritto sul foglio del p.s.
il medico mi consigliò di fare un test per confermarla,
cosa che io non ho fatto, tanto anche il primo psichiatra da cui andai mi fece la stessa diagnosi

Buon Anno
[#96]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La diagnosi di "borderline" in un solo passaggio al ps mi sembra frettolosa, ma anche se così fosse in base ad altri elementi della storia passata, è una diagnosi che si fa raccogliendo elementi e osservazione del caso, non con un test.

Si tratta di un quadro diagnostico che individua, più che una malattia con un decorso prevedibile, una serie di manifestazioni relazionali ed emotive, oltre che una serie di comportamenti impulsivi con o senza motivo chiaro, e che molti ritengono corrisponda ad una forma ad instabilità continua, anziché "a fasi" del disturbo bipolare, di varia gradazione
[#97]
dopo
Utente
Utente
mi stavo chiedendo, se mi deciderò di consultare un altro medico, cosa farò se il giorno dell appuntamento starò bene? dovrò rimandare e andare quando si ripresenteranno i sintomi? ma poi mi ridrovrei rimettere in lista d attesa
come fa un medico a inquadrare la situazione se al momento della visita, i sintomi non sono presenti?
tra le altre cose, mi è finito il lyrica, e non so se riandare a prenderla, perché in questi 3 giorni son stata davvero bene senza ne tagliarmi, ne bere.
[#98]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La diagnosi non si fa soltanto con i sintomi presenti, se c'è una storia gliela racconterà o porterà i documenti relativi. D'altro canto la terapia è preventiva del decorso, oltre che di risoluzione delle fasi acute in tempo reale.

L'assunzione di lyrica non rientrava in uno schema terapeutico, non è però chiaro perché abbia sospeso l'assunzione delle dosi consigliate. Le medicine non sono a libera gestione, deve seguire le prescrizioni, non regolarsi in base a come sta oggi o domanie variarle.
[#99]
dopo
Utente
Utente
Cosa intende con l assunzione del lyrica non rientrava nello schema terapeutico.
Ho sospeso l assunzione delle dosi consigliate, quando ormai era chiaro che la psichiatra non ci capiva niente, quindi ci ho pensato io.
All inizio circa 7 mesi fa, me ne prescrisse 75mg, poi a settembre quando mi aggiunse l escitalopram, mi diminui il lyrica a 50 mg,non stavo bene cosi ho iniziato ad aumentare, mi piaceva l effetto ma per ottenerlo
dovevo alzare le dosi sempre di più, poi mi è sfuggita di mano la situazione.
Se dipendesse da me lo prenderei tutti i giorni magari, ma assumendolo a blister la confezione non mi dura niente.
[#100]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"Ho sospeso l assunzione delle dosi consigliate, quando ormai era chiaro che la psichiatra non ci capiva niente, quindi ci ho pensato io"

Non comprendo questo alternare il giudizio di un tecnico di cui dice di non fidarsi, e l'autogestione.

Non riprendiamo il discorso già fatto. Quel che c'è da fare è farsi seguire da un medico di sua scelta. Non è costruttivo proseguire qui la discussione dello stesso punto all'infinito.
[#101]
dopo
Utente
Utente
Dopo che la psichiatra mi disse di non andare più da lei, ho cambiato medico.
Mi è stata data la quetapina, devo iniziare con 25 mg la mattina e la sera.Sto provando a seguire le dosi, mi sento molto stanca ma vista l agitazione della settimana passata è meglio così.
Ma ho paura che un giorno esattamente come il lirica, perda la sua efficacia, perche otto mesi fa l effetto era quasi lo stesso.
[#102]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Per adesso ha compiuto una scelta sensata. Adesso si faccia guidare dal medico nel raggiungimento di una dose terapeutica, di solito di qualche centinaio di mg da raggiungersi con una certa gradualità.
[#103]
dopo
Utente
Utente
La quetapina mi annulla ancora di più, dopo averla presa mi senti comese fossi niente, ancora piu depressa; vuota, inanimata, e mi fa venire molto sonno.
Ho smesso di prenderla regolarmente, anche perché non se sono capace, la prendo solo quando sto male per calmarmi.
I pensieri suicidi si sono intensificati, l altra sera mi sono intossicata con deglil antidepressivi, volevo uccidermi ma poi mi sono fermata, solo che per quelli già presi mi sono sentita male tutta la notte.
La verità è che mi manca il lirica, non posso starne senza, non c'è la faccio più, era l univo farmaco in grado di farmi stare bene, senza sono disperata,e ogni volta che non ce l ho peggioro sto male; sto peggio, e mi faccio del male, se avessi avuto il lyrica non avrei preso quella quantità di antidepressivi, e a dicembre non avrei tentato il suicidio,ogni volta che faccio certe cose è solo dovuto all assenza di lyrica.Ma nessuno me lo vuole dare,dicendomi anche che mi è stato prescritto per errore. Nessuno capisce, e instono con il borderline, con il ricovero, tutto inutile..quando invece bastetebbe solo il lyrica per farmi stare bene.
sono disperata,senza via d uscita
[#104]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sta ricominciando a fare confusione coi medicinali. Ragiona sui medicinali per l'effetto che fanno dopo averli presi.

Questo non è curarsi. Ricontatti il suo medico si faccia rimettere sul binario di una qualche cura.
[#105]
dopo
Utente
Utente
è inutile prendere un farmaco che mi abbassa ancora più l umore anche quando sto bene, come è altrettanto inutile non darmi un farmaco che invece mi fa stare benissimo.
La prima cosa che dissi alla psichiatra era quella di darmi il lyrica, mi disse non solo che con il mio disturbo non ha nulla a che fare, ma anche che mi ha fatto peggio.Non è vero.La prossima volta riprovo a chiederlo
Secondo lei qual'è la giusta soluzione? il lyrica mi ha fatto peggio?
[#106]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

E' inutile valutare in questo modo le medicine dopo pochi giorni. Il lyrica è un farmaco di cui faceva abuso, ingestibile da parte sua. Inoltre non deve dire Lei né suggerire al medico cosa deve darle, è un modo inutile di impostare un rapporto.

Le regole con cui prende i medicinali non corrispondono al modo in cui funzionano, per cui eviti di finire nuovamente in questo tipo di situazione.
[#107]
dopo
Utente
Utente
Non mi sento più depressa, da qualche giorno, nonostante la quetiapina mi sveglio all alba, mi sento agitata ho ricominciato a tagliarmi, ma la cosa strana è che mi sento in positivo, allora perché mi taglio se sto bene? potrebbe andare tutto per il verso giusto se non fosse per l agitazione..stavo talmente su con l umore che non trovando scampo mi son tagliata tutto il braccio,poi ero confusa non sapevo..
fino a pochi giorni fa,ero depressa e vuota, mi sentivo sedata ma era un mese che non mi tagliavo e pensavo meglio,cosi sto calma...non riesco a dormire senza la quetiapina, prima mi bastavano 50 mg poi ho iniziato ad alzare,, ieri ne presi 250 , ma visto come sto oggi, non sono serviti a niente..
Perché mi sta succedendo un altra volta? che dovrei fare alzare sempre di più?
La psichiatra la vedo il mese prossimo
[#108]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Nessuno ha detto che i comportamenti impulsivi si debbano associare a umore depresso. Non ragionerei tanto in termni di euforia-depressione quanto di inibizione-eccitazione.

Ma le dosi di quetiapina chi le sta decidendo mi scusi ? Spero non da sola. Non è che "fino a ieri" ne bastavano 50 mg. Esistono dosi medie di riferimento, e star bene con una certa dose i primi giorni non significa niente, quindi non fila il ragionamento che all'inizio va bene e dopo non più "nonostante" la stessa dose. Le dosi efficaci di quetiapina sono più alte di 50 mg, quindi lo comunichi al medico che le cose non vanno e bene e veda cosa le dice.
[#109]
dopo
Utente
Utente
Si, è stata una mia iniziativa alzare le dosi, questo perché la psichiata ,
un mese fa mi disse di arrivare fino a 100 mg, cosa fatta, cosi succede che dopo averle prese dormo, ma qualche ora dopo essermi svegliata,l effetto sparisce e ritorno al punto di partenza, per questo motivo sto alzando le dosi.
Avevo smesso di tagliarmi, ma è durato poco.
Considerando che il lyrica era l unico farmaco capace di farmi stare bene,andrò da un medico che non mi conosce, per farmelo prescrivere.

Del resto Lei Dottore, è l unico medico competente conosciuto fin ora.
[#110]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La ringrazio della fiducia "virtuale", ma purtroppo ancora è male orientata sui medicinali, del resto non rientra nel suo ruolo decidere quali medicinali e come usarli.

E' sempre dell'idea che un medicinale si giudichi dell'effetto che fa, manipola dosi e composizione per cercare un pronto effetto contro il malessere. Non funziona così nel disturbo di cui soffre, serve una strategia.

Le dosi le deve decidere un'altra persona e lei deve riferire come procede la situazione, non necessariamente aspettandosi un cambiamento ad ogni resoconto, ma se non riferisce niente non è possibile aggiustare il tiro.
[#111]
dopo
Utente
Utente
E a questo punto cosa dovrei fare?è chiaro che valuto i farmaci in base al loro effetto,e come sennò?quando ho le crisi prendo il neurolettico e dormo un.paio d ore,sempre meglio che tagliarsi.
Ho smesso di aspettarmi qualcosa,non voglio fare di tutta l erba un fascio ,ma qui in Germania ho avuto fin ora solo a che fare con psichiatri incompetenti,da due anni prendo farmaci e son solo peggiorata.
A partire dal primo,il citalopram,assurdo,mi aumentava ancora di più l agitazione,e non so se è un caso,ma dopo 3 anni che avevo smesso,ricominciai a tagliarmi durante la prima settimana di assunzione.Il medico faceva visite di pochi minuti.E mai mi sarebbe venuto in mente di fare di testa mia con le dosi,di berci sopra ,di uccidermi ecc..avevo ancora tutto sotto controllo;tranne i tagli.
L altra che mi diede il lyrica,appena mi vedeva,chiedeva cosa volessi da lei,la visita durava due minuti,giusto il tempo di farmi la ricetta.E poi quando si rese conto cosa facevo col farmaco me lo prescrisse per l.ultima volta dicendomi di non tornare più,Lei farebbe così?
Alla mia attuale psichiatra dissi tutto,ma l ho vista una volta sola
Non mi sono mai drogata in vita mia,ma senza il lyrica non voglio starci,ogni tanto questo mese sono riuscita a procurarmelo e stavo troppo bene,senza la mia disperazione aumenta,bevo con le medicine per trovare una soluzione e non mi rassegno,tra poche settimane vado contemporaneamente da un altro medico per riavere il lyrica..Visto che sono agli sgoccioli piu medicine ho, meglio è.
[#112]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"è chiaro che valuto i farmaci in base al loro effetto,e come sennò?"

No, Lei li valuta in base all'effetto immediato. E' così che ragiona. Non è strano, è il modo in cui tende a ragionare chi ha il suo tipo di problema.

Come infatti non è un problema suo, è una prerogativa dello psichiatra. Lui decide come usarli, lei ha il compito di riferire come sta e che succede.
[#113]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi,se continuo ad abusare della sua pazienza,ma potrebbe chiarirmi quale sia la differenza tra l agitazione e l ansia?come si distingue una persona ansiosa da una agitata?
Io mi trovo spesso con un agitazione interiore che qui in Germania per farmi capire definisco come "innere Unruhe",ma forse è solo ansia,questo spiegherebbe il lyrica e la quetiapina a dosi minime.
La psichiatra che mi diede il lyrica mi aveva diagnosticato una depressione lieve,senza mai dirmelo però,infatti mi feci comunicare la diagnosi,quando lei era in ferie dalla sua sostituta che poi ora è me la mia attuale psichiatra.
Me lo dica lei per favore,il lyrica c'entra qualcosa con la depressione?
Lo so che ormai è andata come doveva andare,e ora non ha senso fare certe considerazioni,ma mi chiedo spesso se non sia tutto frutto di un errore.
Sono depressa da fare schifo,quando sto cosi non faccio niente,sto a letto,non voglio nessuno infatti rompo i contatti con quasi tutti.
in compenso l agitazione o ansia che sia,durante queste fasi va via..almeno questo.
[#114]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi,se continuo ad abusare della sua pazienza,ma potrebbe chiarirmi quale sia la differenza tra l agitazionè e l ansia?come si distingue una persona ansiosa da una agitata?
Io mi trovo spesso con un agitazione interiore che qui in Germania per farmi capire definisco come "innere Unruhe",ma forse è solo ansia,questo spiegherebbe il lyrica e la quetiapina a dosi minime.
La psichiatra che mi diede il lyrica mi aveva diagnosticato una depressione lieve,senza mai dirmelo mi però,infatti mi feci comunicare la diagnosi,quando lei era in ferie dalla sua sostituta che poi ora è me la mia attuale psichiatra.
Me lo dica lei per favore,il lyrica c'entra qualcosa con la depressione?
Lo so che ormai è andata come doveva andare,e ora non ha senso fare certe considerazioni,ma mi chiedo spesso se non sia tutto frutto di un errore.
Sono depressa da fare schifo,quando sto cosi non faccio niente,sto a letto,non voglio nessuno infatti rompo i contatti con quasi tutti.
in compenso l agitazione o ansia che sia,durante queste fasi va via..almeno questo.
[#115]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Unruhe è un temine corretto, somiglia all'italiano "agitazione". Intendiamoci, la differenza in termini colloquiali potrebbe anche non sussistere, ma in termini psichiatrici sì. A volte infatti chi è unruhe si presenta come ansioso perché è la parola più facile da capire o da trovare, la differenza la dà il comportamento. Agitazione implica un movimento, di pensiero o di azioni, anche non finalizzate.

Se guarda nella sezione "minforma" di questo sito troverà tra gli articoli uno che scrissi su "depressione ansiosa e depressione agitata", dove spiego questa differenza.
[#116]
dopo
Utente
Utente
Coglie in pieno la questione quando scrive di non saper dove andare e cosa fare ,del sentirsi sulle spine,soprattutto nel cercaere di stimolarsi dandosi ad attività come il bere o consumare sostanze,nel mio caso il lyrica.. tutto ciò per rifugiarmi,per uscirne altrimenti cosa dovrei fare,per trovare pace?
Quindi piu che ansiosa sarei agitata,uso il termine "Unruhe"per farmi capire,non me ne viene in mente un altro,parlo il tedesco ma non essendo la mia lingua non so spiegare bene il mio stato,già difficile di suo da definire,perche poi lo alterno a giorni dove sono completamente apatica e senza forze,quindi più calma.Quando sono irritata tratto male tutti sbatto le cose urlo lancio,per poi pentirmi e diventare l opposto.
Comunque negli ultimi otto mesi questo problema sta diventando sempre più invalidante,all inizio di quedto lungo post,scrivevo di riuscire a svolgere tutte le mie attività quotidiane,ora no..sto a casa senza fare niente,non lavoro,ho lasciato il corso,non ho piani,non so cosa voler fare della mia vita,magari togliermela,non mi interessa più nulla,ma continuo a vedermi con degli amici davvero importanti.La cosa peggiore era che prima anche se stavo male mi prendevo sempre cura del mio aspetto,uscivo di casa sempre perfetta,ero una bella ragazza,ora non mi interessa più,faccio schifo e neanche mi lavo,vivo ai margini della società,ho 23 anni.,fortuna che i miei sono in italia e non assistono al mio declino..a cosa devo il mio peggioramento?ho sempre una rabbia che non mi lascia

Domani andrò da uno psichiatra per il lyrica,da due mesi faccio il conto alla rovescia,è l unica mia speranza,l unica cosa che mi importi,ma..se dovesse andare male,che faccio?una catastrofe..aspettare altri due mesi per un altro appuntamento?non può andarmi male...
La quetipina ho dovuto smetterla perché mi sono rimaste solo 10 pasticche,e la psichiatra la vedo tra tre settimane..inoltre quando sono cosi apatica non mi serve
[#117]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Depressione agitata = disturbo bipolare (stato misto), per cui quetiapina coerente con questa diagnosi.
Non capisco il ragionamento sulla quetiapina, se ha dieci compresse vada a farsela prescrivere, smetterla direi di no, non ne vedo la ragione.

Continua a fare affermazioni sui farmaci ragionandoci in senso non terapeutico: "la quetiapina quando è apatica non le serve", non funzionano così le medicine, l'abbiamo già detto quindi che senso ha riproporre un ragionamento del genere a me che le ho spiegato come non abbia una logica ? Non si cambia farmaco o si giudica a cosa serve in base alla fase dell'umore, al giorno, al cambiare dei sintomi.
Se ragiona così fa solo confusione, come infatti sta facendo anche adesso, poi di fatto andando per simpatie o per "effetti": questo mi fa ques'effetto, ora mi serve quindi lo prendo, questo non mi fa niente, non lo prendo.

Continui lo schema che le hanno prescritto fino al prossimo consulto con il medico, che nel frattempo va interpellato per riferirgli come sta andando.
[#118]
dopo
Utente
Utente
Nessuno mi ha mai diagnosticato il disturbo bipolare, neanche la mia attuale psichiatra non mi ha fatto ancora una diagnosi.
Obiettivamente mi riconosco molto nello stato misto.

Lei Dottore ci capisce, ha una grande professionalità, mi dice per favore perché mai ogni.medico mi da un farmaco diverso, seppure riferisco sempre dell Unruhe e la depressione? non sono mai ad unisono i medici, ma i sintomi sempre gli stessi, come mai??? io sono distrutta, mi sento in un mare di idioti, oggi mi è andata male,sono andata da uno psichiatra con la speranza di avere il lyrica, dissi anche a lui le stesse cose, celando il fatto che prendo quetiapina, e facendo passare il lyrica come unico farmaco da cui ebbi miglioramenti, solo con 100 mg, sono state queste le mie due uniche invenzioni, ma il resto pura verità, la stessa che dico a Lei. .allora mi dica Lei per favore,come mai non solo non mi ha dato il lyrica, ma mi ha segnato l amytrilipin?o come diavolo si chiama..non riesco a decifrare la calligrafia mi sulla ricetta..mi è stata fatta pure una tac al cervello senza capirne il motivo , l ho chiesto ma nessuna risposta chiara...
disse che il lyrica non è un farmaco di prima scelta per questo genere di cose, è vero? e allora perché mi fu prescritto cosi, otto mesi fa? quando manco sapevo che era..
4 medici mi hann visto in due anni e tutti mi prescrivono cose diverse, perché? mi risponda Lei

La psicoterapia non la voglio fare, l amtrylipin non la compro nemmeno, ma poi che farmaco è? c entra qualcosa con me?
non mi resta che parlare con la mia psichiatra per farmi alzare le dosi di quietiapina...sono disperata,mi sento presa in giro, non oso pensare a stare senza gli effetti del lyrica, mi è crollato il mondo addosso oggi, ci speravo da due mesi. . dovrò trovarmi un altro secondo medico per farmela precrivere senza non ci sto..non posso

La ringrazio molto
..


[#119]
dopo
Utente
Utente
Nessuno mi ha mai diagnosticato il disturbo bipolare, neanche la mia attuale psichiatra non mi ha fatto ancora una diagnosi.
Obiettivamente mi riconosco molto nello stato misto.

Lei Dottore ci capisce, ha una grande professionalità, mi dice per favore perché mai ogni.medico mi da un farmaco diverso, seppure riferisco sempre dell Unruhe e la depressione? non sono mai ad unisono i medici, ma i sintomi sempre gli stessi, come mai??? io sono distrutta, mi sento in un mare di idioti, oggi mi è andata male,sono andata da uno psichiatra con la speranza di avere il lyrica, dissi anche a lui le stesse cose, celando il fatto che prendo quetiapina, e facendo passare il lyrica come unico farmaco da cui ebbi miglioramenti, solo con 100 mg, sono state queste le mie due uniche invenzioni, ma il resto pura verità, la stessa che dico a Lei. .allora mi dica Lei per favore,come mai non solo non mi ha dato il lyrica, ma mi ha segnato l amytrilipin?o come diavolo si chiama..mi è stata fatta pure una tac al cervello senza capirne il motivo , l ho chiesto ma nessuna risposta chiara...
disse che il lyrica non è un farmaco di prima scelta per questo genere di cose, è vero? e allora perché mi fu prescritto cosi, otto mesi fa? quando manco sapevo che era..
4 medici mi hann visto in due anni e tutti mi prescrivono cose diverse, perché? mi risponda Lei

La psicoterapia non la voglio fare, l amtrylipin non la compro nemmeno, ma poi che farmaco è? c entra qualcosa con me?
non mi resta che parlare con la mia psichiatra per farmi alzare le dosi di quietiapina...sono disperata,mi sento presa in giro, non oso pensare a stare senza gli effetti del lyrica, mi è crollato il mondo addosso oggi, ci speravo da due mesi. . dovrò trovarmi un altro secondo medico per farmela precrivere senza non ci sto..non posso
..


[#120]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Può darsi che non lo abbiano diagnosticato, ma le cure vanno in quella direzione così come del resto ciò di cui stiamo parlando e di cui abbiamo parlato già prima.

Se "cela" ai medici alcune caratteristiche assume una posizione che nuoce allo scopo per cui fa le visite, per cui poi è assolutamente inutile che ragioniamo su cosa le hanno prescritto. Se non fornisce gli elementi utili, riceverà prescrizioni probabilmente sbagliate. Andare da un medico per avere una prescrizione (di lyrica) non ha niente a che vedere con il curarsi.

"non mi resta che parlare con la mia psichiatra per farmi alzare le dosi di quietiapina..."

No. Le resta una cosa molto più costruttiva. Interagire con la sua psichiatra e seguirne le prescrizioni, evitando accuratamente di farle richieste o darLe suggerimenti. Ci arriva Lei osservandola e conoscendo tutto quello che c'è da sapere.
[#121]
dopo
Utente
Utente
La psicoterapia è utile per il mio problema? la psichiatra me ne parlò di sfuggita,.

Non sono riusciti con le buone a mettermi in clinica, ora sono passati a veri e propri ricatti, se non mi decido ad iniziare la psicoterapia,mi tolgono in maniera graduale tutti i viveri, fino a finire in mezzo alla strada, questo perché dalla perizia fatta per conto dell agenzia lavorativa, dall ennesimo medico incompente(dalla loro parte) è uscito fuori che prendere solo farmaci non basta, vedere la psichiatra ogni sei settimane è troppo poco,ho rifiutato il ricovero,cosi mi vogliono costringere ad andare alla clinica diurna per la psicoterapia, 8 ore al giorno li a perdere tempo, a fare che poi. ..ho di meglio da fare,ho gia comunicato il mio rifiuto.O in alternativa al massimo ,mi è concesso cercarmi uno psicologo all esterno
Se in due settimane ,non faccio ne una ,ne l altra cosa ,c'è la sanzione,..non gli importa che prendo farmaci,per loro non basta..
La psicoterapia per avere successo deve essere fatta solo su basi volontarie vero? se si è obbligati,come nel mio caso, non serve neanche iniziarla, o mi sbaglio?
costringermi in questo modo peggiora ulteriormente la mia situazione

[#122]
dopo
Utente
Utente
La psicoterapia è utile per il mio problema? la psichiatra me ne parlò di sfuggita,.

Non sono riusciti con le buone a mettermi in clinica, ora sono passati a veri e propri ricatti, se non mi decido ad iniziare la psicoterapia,mi tolgono in maniera graduale tutti i viveri, fino a finire in mezzo alla strada, questo perché dalla perizia fatta per conto dell agenzia lavorativa, dall ennesimo medico incompente(dalla loro parte) è uscito fuori che prendere solo farmaci non basta, vedere la psichiatra ogni sei settimane è troppo poco,ho rifiutato il ricovero,cosi mi vogliono costringere ad andare alla clinica diurna per la psicoterapia, 8 ore al giorno li a perdere tempo, a fare che poi. ..ho di meglio da fare,ho gia comunicato il mio rifiuto.O in alternativa al massimo mi è cercarmi concesso cercarmi uno psicologo all esterno
Se in due settimane ,non faccio ne una ,ne l altra cosa ,c'è la sanzione,..non gli importa che prendo farmaci,per loro non basta..
La psicoterapia per avere successo deve essere fatta solo su basi volontarie vero? se si è obbligati,come nel mio caso, non serve neanche iniziarla, o mi sbaglio?
costringermi in questo modo peggiora ulteriormente la mia situazione

[#123]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non esiste "la psicoterapia". Come per i medicinali, le psicoterapie sono diverse e ciascuna ha usi differenti su disturbi precisi. Non che ci sia una psicoterapia per ogni cosa, come non c'è necessariamente un farmaco adatto ad ogni cosa.

Per i disturbi dell'umore in generale, è bene prima raggiungere un equilibrio di massima con una farmacoterapia.
[#124]
dopo
Utente
Utente
Sono andata da un altra psichiatra,ma come al solito invece del lyrica mi becco tutt altro,sta volta mi fu prescritto opipramol 100 mg.Secondo lei il lyrica crea dipendenza,disse che un sacco di genre è venuta a chiederlo,ma che è contraria a prescriverlo,ad eccezione per casi di dolori cronici,neanche quando le spiegai che fu l unico farmaco ad aver funzionato,mi sono sentita rispondere,si le credo le avrà creato dipendenza...
Mi ci mancavano gli obiettori di coscenza,non so più cosa fare,ho constatato che è un impresa riuscire a farselo prescrivere,se sapevo non mi sarei fatta cacciare dall altra psichiatra...ne sono ossessionata da questo farnaco,penso sempre al suo effetto,a com era bello,a come procurarmerlo,da chi andare,c'è l ho sempre in testa,un pensiero fisso,me l hanno fatto notare tutti,non me ne faccio una ragione,quando i medici mi dicono no,vado a casa e mi dispero e poi mi cerco il prossimo da cui tentare,senza non voglio starci,mi brucio con la sigaretta per non pensarci,per punirmi perché la colpa è mia di essermi fatta cacciare..non ci sto senza ne mi rassegno, l settimana prox vado da un altro,se necessario mi faccio il giro di tutti i medici qui in citta..non lo capisce nessuno che senza sto solo peggio,allora cerco con gli altri farmaci di riprodurre un effetto simile al lyrica,con risultati disastrosi,l altra settimana ero ubriaca mi presi 625 mg di amitripitilina,io non mi ricordo niente,ma a detta di un mio amico,deliravo giravo mezza nuda per casa,poi ho dormito quasi due giorni e al mio risveglio ero confusa,amnesia e non sapevo neanche che giorno era..fisicamente sto ancora poco bene
con il lyrica non ho mai avuti incidenti simili,e ne prendevo molto di più..


ma apparte ciò sto bene non sono ne più agitata,ne ho problemi d insonnia
[#125]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
[#126]
dopo
Utente
Utente
All inizio cioè due anni fa,si certo,prendevo sempre le medicine (a quanto pare sbagliate)regolarmente,non trasgedivo mai le dosi,ne mi sarei sognata di fare sovraddossagi,mai..lo stesso con il lirica,seguivo alla lettera le prescrizioni perché almeno all inizio, avevo fiducia di chi poi,mi buttò fuori,ecco il problema è proprio questo..mi fidavo dei medici sbagliati,e se il lyrica nn fosse mai stato prescritto ora non starei così,perche iniziai proprio con questo,ad andare a fondo,fino a fare questa fine.
[#127]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il problema principale è che nonostante sia presumibile una dipendenza lei cerca di assecondarla ricercando chi le farà la prescrizione che richiede.

Il presupposto di partenza è errato in quanto non otterrebbe un successo terapeutico ma solo ulteriori conseguenze negative da questo suo comportamento.
[#128]
dopo
Utente
Utente
nel mio caso non direi dipendenza nel vero senso della parola.
Da tre mesi sono rimasta senza,tranne due volte che riuscii a procurarmela tramite altre vie..ma era davvero poca,solo 400 mg e 600 una volta,mi pare.Niente quindi
[#129]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Procurarsi i farmaci per il proprio scopo corrisponde in qualche modo ad una dipendenza quantomeno psicologica.
[#130]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"Sono andata da un altra psichiatra,ma come al solito invece del lyrica mi becco tutt altro"


No, non ci siamo come atteggiamento. Non ci siamo...

Per quale motivo continua a esprimersi in questi termini dopo quello che le è stato detto come commento in questo consulto ? RIpropone il suo punto di vista, per giunta qui dove ha ricevuto una spiegazione che non è in questi termini.

Ancora non ha un'idea del significato di interagire con un medico. Né di cosa sia una cura. Ragione sempre con lo stesso identico errore, ovvero il farmaco è una cosa che fa un effetto, e quindi decide lei quanto effetto vuole e quanto farmaco le può servire. Per l'ennesima volta. Non c'entra niente con la cura del problema che ha. Non ha senso proporre ai medici la questione in questi termini.
[#131]
dopo
Utente
Utente
Non ci siamo no,Lei ha ragione,ma la colpa non è mia ,non mi so piu gestire le medicine,prima di sballarmi col lyrica, lo facevo senza difficoltà,ma ora non riesco,si è rotto tutto.
La mia psichiatra ieri mi ha detto che no sa più cosa fare,che le viene in mente solo la quetiapina,perché neanche la mirtazapina a suo tempo mi fece effetto..ora che ci penso,cosa c entra la mirtazapina?aggiunse che non sono un animale da laboratorio,visti i mancati risultati delle terapie assunte fin ora ,di non saper cos altro darmi,consigliandomi a sto punto la psicoterapia di gruppo..Dottore sul serio,non me lo sto inventando,chiedendomi con evidente scetticismo,se volessi una ricetta di quetiapina.
Io le ho fatto il resoconto (intossicazione esclusa)di questi mesi,le stesse cose dette a Lei,compreso il fatto di tagliarmi quando mi sento troppo su con l umore perché confusa,pur sapendo l assurdità di tale affermazione
Alla fine mi ha detto di prendere fino 300 mg di quetiapina (100 la mattina 100 il pomeriggio 100 la sera)aggiungendo di gerstirmelo io..per me è complicato gestirmi,prenderle regolarmente senza ne smettere ne mischiarle,sopratutto senza berci sopra,la stessa dose ogni giorno..per una terapia che poi convince poco chi me l ha prescritta.Peggio di come sto non può andare,quindi non avendo piu niente da perdere,ci provo,ma come mi gestisco in modo constante?
a cosa andrò in contro quando inizierò?ho paura di stare tutto il giorno a dormire
[#132]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"che le viene in mente solo la quetiapina,". E infatti la sta usando, ma se non basta deve decidere di aumentarla, insistere, cambiarla sulla base delle informazioni che riceve da Lei.

Non vedo per quale motivo un medicinale la renda "animale da laboratorio" e una psicoterapia di gruppo no. La quetiapina è un medicinale conosciuto, usato in casi simile al suo, non ci vedo niente di strano.

Gestirselo Lei no. Ma negli interventi precedenti aveva un atteggiamento del tipo "decido io cosa prendere". Ora 300 mg non sono certo una dose massimale, quindi non capisco perché "piantarsi" sul fatto che i 300 mg non funzionano, o sul fatto che non esistano alternative.
[#133]
dopo
Utente
Utente
io non mi pianto,queste sono state le affermazioni della psichiatra,lei mi disse che oltre la quetiapina non sa più cosa fare per via dei precedenti fallimenti farmacologici.Per me,pessimista e diffidente di mio,è gia difficile per se,seguire la terapia,se poi chi me l ha data si dimostra scettica,mi va via quella poca motivazione rimasta.
Da lei ci vado per curarmi,dagli altri due medici,ero andata solo per il lyriva,ma me la smetto,tanto mi sento sempre dire no.
[#134]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Oltre la quetiapina non saprei, ma ancor prima di dire cosa c'è oltre la quetiapina non capisco perché "cassare" la quetiapina a 300 mg.
[#135]
dopo
Utente
Utente
Ho iniziato a seguire le indicazioni, con pessimi risultati.Ho sonno tutto il giorno, fatico a tenere gli occhi aperti, giramenti di testa, torpore, ho perso la spontaneità, non riesco ne a ragionare ne fare un discorso concreto, mangio in continuazione,non sono lucida, vorrei sempre dormire.
Quindi mi chiedevo cosa mi dovrei aspettare da questa cura,se l obiettivo sia proprio questo e sopatutto se non mi resta altro che scegliere tra l essere instabile oppure stare cosi..non so cosa peggio
[#136]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Ma i risultati non si misurano quando inizia a seguire le indicazioni, ma quando le segue da un po' di tempo. Il concetto era (anche) questo. Parlare di stabilità o instabilità in termini di giorni non ha senso. L'obiettivo della stabilità richiede settimane per vedersi, non è niente che si sente "a pelle".
[#137]
dopo
Utente
Utente
Certamente sarà come dice Lei, ma io mi sono stancata di tutto questo, sono esattamente due anni che prendo farmaci,e da qualche giorno mi viene in mente di smettere, non perché sia contro, no, ma per colpa della mancata professionalità di chi me li dava, oltre in termini di sintomi a non aver risolto nulla, mi hanno fatto solo danni.
Da una parte vorrei smettere e restare cosi,in due anni sarei dovuta stare gia sulla via di qualche miglioramento, incece sono peggiorata.
Ma poi ho paura di stare anche peggio, non lo so, forse i farmaci non c entrano e la colpa è di un ivg molto sofferta, avvenuta proprio due anni fa..forse non ho elaborato il trauma, oppure avrei avuto a prescindere questa ricaduta, o forse entrambe le cose, ma io a quel figlio ci penso sempre
[#138]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Ma questo è il "solito" punto, che si sia stancata è una reazione che ogni volta le impedisce di proseguire per un tempo congruo le prescrizioni.
Non è neanche un ragionamento, è quasi un automatismo. Se si fa guidare da un medico e stabilisce un tempo entro cui tirare le somme, non dovrà aspettare chissà quanto, ma non qualche giorno. Non è questione "morale" ma tecnica.
[#139]
dopo
Utente
Utente
Fa differenza se invece di prenderli durante il giorno,ne prendo 300 la sera?
[#140]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Deve seguire le indicazioni date, qui non si possono dare indicazioni di nessun tipo.
[#141]
dopo
Utente
Utente
E comunque sono costretta a ricambiare medico, la psichiatra mi ha detto di andare da qualcun altro, questo perché le chiesi un certificato,mi risponde che sto a casa da un anno,quanto sarei io,quanto sarei disposta ad andare avanti cosi.Le ho detto chiaro e tondo che non ci capisce.L altra psichiatra non si faceva problemi ne a darmi il lirica ne a fare certificati. Inoltre oltre la quetiapina da 200mg,ancora non è stata detta una diagnosi, io non l ho chiesta, ma normalmente deve essere il medico a comunicarla.
Non sono una sfaticata come molti pendansano..ho una situazione familiare difficile qui, ho un enorme responsabilita a cui devo farmi carico da sola, aiuti concreti apparte quello degli amici non ne ho..il che mi causa molto stress.Molte ce la fanno, buon per loro,saranno persone con famiglia e aiuti.. io c ho provato ma non c'è l ho fatta, in piu non sto bene, ragioni che un anno fa mi portano a lasciare tutto.Anche stando a casa ho troppo da fare.



Nessuno ci capisce niente,ma sono riuscita a procurarmi il lirica,quando ho un problema c'è il lirica, per dimenticare i problemi, per sentirmi felice, per essere attiva e riuscire a fare tutto, perche quando la prendo vado in uns specie di stato ipomaniacale, faccio tutto parlo cpn tutti mi trucco mi vesto bene sono molto felice affettuosa ma anche agitata ,non sento mai stanchezza, sono disinibita e posso fate tutto, non esistono ostacoli poi viene la fase di sballo, dove mi sento leggera rilassata da un altra parte.
L unica cosa brutta è che da fuori si vede, dagli occhi sopratutto.. da come cammino e dalle mani
il lyrica è l unico rifugio che ho, possono prenderne quanto voglio, senza sentirmi male e io esagero sempre
mi da enorme conforto sapere di averlo con me a disposizione. anche se a caro prezzo




tutto ciò è sbagliato, ma non è solo colpa mia..e non so cosa debba fare
[#142]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"Inoltre oltre la quetiapina da 200mg,ancora non è stata detta una diagnosi, io non l ho chiesta, ma normalmente deve essere il medico a comunicarla."

No, la può chiedere.

La quetiapina è pochina, come dose.

Il lyrica così come lo usa Lei non rientra in alcuna terapia. Se stesse bene non avrebbe senso dire esagera, se esagera significa che è anche lei consapevole che non è un modo per stabilizzare la situazione. L'ipomania infatti è l'anticamera della destabilizzazione dell'umore, quindi questo è un modo per peggiorare ulteriormente la situazione, come ovviamente già sa. Inutile che riproponga l'argomento come se non se ne fosse mai parlato.

Non c'entra nulla la colpa che attribuisce agli altri con quelle sue, sono due discorsi comunque separati. Rimanga in contatto con la psichiatra, le chieda la diagnosi. Il certificato è cosa del medico curante, lo psichiatra può solo appoggiarlo, e non ha senso farlo se poi il risultato è che la mandano via dal lavoro, perché in molti contratti è previsto un limite anche per la malattia.
[#143]
dopo
Utente
Utente








































































benissimo, non essendomi mai drogata, non provai mai una sensazione cosi bella, questi mesi senza, sono stati un inferno, ci pensavo sempre giorno e notte, abdavo a cercare di farmelo prescrivere ma appena i medici sentono lyrica, sentono il demonio

seppure sono al corrente dei rischi non riesco a pensare ad una vita senza, e non intendo smettere
Ha ragione quando parla di destabilizzazione, due giorni dopo essermi presa il lyrica (di solito 2 grammi quasi 3)




















benissimo,non essendomi mai drogata, non ho mai provato una sensazione simile.Questi mesi senza sono stati un inferno, ci pensavo giorno e notte sempre, andavo a cercare di farmelo prescrivere ma qui appena sentono il lyrica sentono il diavolo..
e quando finalmente c'è l avevo tra le mani, ero soddisfatta..
non intendo smettere, non posso pensare ad una vita senza. .


benissimo, non avendo msi preso droghe, non ho mai provato una sensazione simile, quindi non vedo perché privarmene.Questi 4 mesi senza, sono stati un inferno, ci pensavo sempre giorno e notte, andavo dai medici per la prescrizione,cercavo in ogni modo..non posso immaginare una vita senza.Quando l ho avuto tra le mani


benissimo,non avendo mai preso droghe, non ho mai provato fin ora una sensazione cosi bella,
[#144]
dopo
Utente
Utente
avendo scritto con il telefono ho combinato un casino
Devo cambiare medico, la psichiatra me lo disse volte, mi disse addirittura di ritornare dalla collega, ma cosa è, l una mi manda dall altra la quale mi vuole rimandare al mittente, no non funziona cosi
qui in Germania se si tratta di malattie mentali può farlo lo psichiatra, ma la mia si è rifiutata dicendomi che anche lei ha famiglia eppure a lavorare ci va, ma che discorsi sono, molti non capiscono cosa significa, lA maggior parte delle persone hanno aiuti dalla famiglia dal partner, io no,e tutto questo mi crea enorme stress se si deve aggiungere al lavoro. .

mi lamentavo dell altra psichiatra, di me non ci capiva nulla, con il lirica ha fatto una catastrofe, ma almeno me la prescriveva senzs grossi problemi e mi mise in malattia, permettendomi così di lasciare tutto con grande sollievo

IL prossimo medico da cui andrò sarà come gli altri, non ci capirà nulla, ma spero mi metta in malattia quando serve.

per la diagnosi, quando le chiesi se il lirica fu un errore, la psichiatra mi disse che di se fu una buona idea


Ora che ho il lyrica ho risolto tutto, Lei mi ha detto 100 volte i rischi, ma finché dura, il problema è quando mi finisce, e dovrò sbrigarmi a procurarmelo..
smetterò quindi anche la quetiapina, o la prenderò al bisogno. .con il lyrica non ha senso

La ringrazio per avermi consigliato tutto questo tempo, Lei è l unico ad avermi capito, e le sono riconoscente per questo


[#145]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"per la diagnosi, quando le chiesi se il lirica fu un errore, "

Questa però non è una domanda sulla diagnosi. Il lyrica può essere stata un'ottima idea, ma questo prima, al momento non lo è se l'uso che ne fa è questo, tutto qui.

Sta ancora ragionando come se un abuso dovesse risolverle il problema, o quantomeno migliorarlo, ma non è così. Deve trovare una cura che funzioni, cosa che ovviamente non spetta a Lei, ma senz'altro non ha senso darsi da fare per cercare un farmaco di cui fare abuso.

Dette queste ovvietà, so bene che la spinta a cercare qualcosa che le dia sollievo immediato è forte, il fatto è che poi non va a finire così.

Non capisco, in tutto questo, perché non si siano provati schemi di cura per un disturbo dell'umore a dosi. La caoticità di questa situazione non è detto che non risponda, o che non possa raggiugnere un livello almeno decente, però può darsi che ci voglia uno schema preciso con dosaggi precisi, non minimi o lasciati "a metà".
[#146]
dopo
Utente
Utente
con la quetiapina non mi taglio più, e persino l umore era nettamente migliorato, ma non riuscivo a togliermi dalla testa il lyrica, e nessuno può farci qualcosa tranne io..
finalmente sono riuscita ad averlo, con 2000 mg stp da dio , a dicembre ne presi 5000 mg,e una bottiglia di vino,bere mi fa schifo, ma serve per aumenta l effetto, poi quando finisce lo devo riprendere.ma crea assuefazione e costa molto, un circolo vizioso. .fino l anno scorso non ho mai pensato di fare cose simili..non riesco a staccarmi

su un articolo sul pregabalin , stava scritto "ricerca spasmodica del farmaco"
esattamente quello che faccio io

Mentre ancora prendevo la quetiapina, iniziai a fare uns dieta , ero euforica all inizio
, contavo sempre le calorie facevo il resoconto, mi pesavo sempre, crisi di pianto se mangiavo mangiavo qualcosa in più e quando sgarravo mi abbuffavo e vomitavo


poi è passata da sols e ho iniziato a spendere soldi,vestiti cose futil


Ho letto un Suo articolo su estremismo e disturbo bipolare,mi riferivo esattamente a questi quando le chiesi la differenza tra esaltazione adolescenziale
e ipomania..ideologia estenuante ed evidente a 16 anni..poi passo tutto e andsi a 17 in depressione, persi l interesse in tutti ciò che credevo..poi mi passa, e questa ideologia a 18 anni mi porta a venire qui in Germania. .io sono ferma ci credo ancora anche in senso politico sono ancora ferma sulle mie convzioni..


[#147]
dopo
Utente
Utente

Non se sia giusto scrivere qui o in un altra sezione,per il problema che ho,ma non mi crede nessuno,mi danno della pazza anche chi dice di starmi vicino,di essermi amica.
Scrivo qui,perché non so come fare a liberarmi di lui,é nella parte sinistra della testa,mi dice delle cose,,mi da fastidio,mi fa dormire male.Poi sparisce,riprendo una vita normale e sto bene,ma come va ritorna,non mi lascia perdere,la prima volta é stato l anno scorso,poi piu nulla,da due settimane é di nuovo li,io lo so che é li,non ce l ho messo io,ma é li..le ho provate tutte per liberarmi di lui,tutte..
ho preso una forbice e mi son tagliata tutti i capelli,pensavo fosse li sotto,di poterlo togliere,ma mi sbagliavo,é dentro,,mi son sbattuta piatti in testa,sbattuto la testa al muro,con il rasoio ho provato a farmi un taglio sulla parte sinistra ma la lama non puó penetrare il cranio.Dopo di che per qualche giorno, non l ho piu sentito,per poi tornare sta mattina..so che é dentro,mi fa fastidio,allora bevo con il lyrica per non sentirlo,sto bene..ma ritorna a darmi fastidio..non so piu cosa fare
[#148]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Si direbbe sia in una fase psicotica. Comunichi subito al suo medico questi ultimi eventi. Sta assumendo un antipsicotico, ma la dose non è di quelle adatte ad una fase acuta, ed è ovviamente cambiabile nel caso con altre alternative.

Il lyrica non c'entra granché, rimane un suo modo per gestire solo una parte del problema, che non lo previene né lo porta a estinzione.
[#149]
dopo
Utente
Utente
Da maggio ho smeso la quetiapina.Sono tornata da chi mi diee l amitriptilina,per tre mesi nr ho presa 75 mg con 200 mg di carbamazepina,ad agosto mi aggiunse 50 mg sertralina,a settembre voleva auetarmi la carbamazepina a 600 mg,ma poi si è ricordato quando a marzo gli dissi che con il lyrica stavo bene,cosi alla fine di fatto la terapia é 75 mg amitriptilina,50 mg lyrica,50mg setralina.
In pratica peró continuo con la carbamazepina e il lyrica lo assumo in grandi quantitá con alcool

Io so cho ce lo ha messo il microchip nella mia testa,è tutto un complotto per il mio passato e le convizioni politiche che ho.Lo hanno fatto per distruggermi e controllarmi,è tutto scritto.
La cosa che mi fa piu male é che noni crede nessuno,persone che mi conoscono da anni..



Dormo male,quando bevo alcool lo sento ancora di piu,ma resta l unica soluzione per sopportare.Mi serve qualcuno in grado di operarmi e toglierlo. Non posso vivere con quel coso dentro,l unica soluzione x liberarmene é il suicidio,ma x motivi famigliari non posso.Lei ha solo me.
Quando ce il sole lo sento ancora peggio,i raggi solari interferiscono con lui
Lo psichiatra é in ferie,il 20 devo vederlo
[#150]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sta delirando. Gli antidepressivi peggiorano questa situazione, l'alcol anche. Necessita verosimilmente di un antipsicotico, non di questa confusione terapeutica.

Si faccia ricoverare, è un consiglio serio. Adesso ha bisogno di questo. La sua attenzione e consapevolezza sono su aspetti non centrali del problema, e ovviamente la realtà che vive non sussiste, ma per lei è vera. Non c'è da discutere su questo, ma da intervenire. Lo faccia riferendo al suo medico tutti i sintomi: dubito che il medico le abbia dato antidepressivi se lei gli ha detto la storia dei microchip etc !
[#151]
dopo
Utente
Utente
Dottore sta volta si sbaglia,io sto male sul serie, non torvo scampo da lui,faccio tutto quello chr mi dice, con lla speranza che vada via, ma mi prende solo in giro,i capelli , l orologio, tutto inutile,.in Germania non sono piu al sicuro,devo scappare
L ho detto allo psichiatra , con la speranza di un operazione ma non mi ha creduto neanche lui.
Mi ha aggiunto il risperdal 2 mg
All inizio mi calmava ma ora più nulla
Il lyrica Non funziona piu come una volta
Sono finita, non posso uccidermi solo per motivi famigliari
[#152]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Lo psichiatra ha fatto un'aggiunta che mi torna. Non capisco il resto, ma se si riferisce al fatto che lo psichiatra non "crede" a quello che gli può aver detto e che aveva scritto qui prima, è evidente che non è questo il punto. Se delira, Lei non se ne rende conto. Lo psichiatra per fortuna può agire da esterno.
[#153]
dopo
Utente
Utente
Ho la diagnosi,F 25.2 psicosi schizoaffettiva.
Il medico si sbaglia di grosso,mi lascia molto delusa il fatto che neanche me l ha detta in faccia,ne spiegata.
Gli ho chiesto la diagnosi perche mi serviva per motivi burocratici,mi risponde di si,qualche minuto dopo arriva l infermiera e mi da un foglio con scritto con la diagnosi e la terapia,
Mi dica lei se questo è modo di comportarsi,non so nemmeno il significato della diagnosi,e lui lo devo rivedere a gennaio
La cura è 1 mg di risperidon,50 mg sertralina,100 mg lyrica
il lyrica mi è gia finito,non essendomi durato nulla,non ho avuto il coragio di richiederlo per paura di venire scoperta.Il risperidon me l ha abbassato in quanto 2 mg mi creava negli ultimi giorni molta sonnolenza,e gia con 1 mg sto mezza giornata a letto
Nessuno vede che è un complotto contro di me,l altro giorno ho saputo di avere il cibo avvelenato,sinceramente non so piu come andare avanti
[#154]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
In che senso ha scoperto di avere il cibo avvelenato?
[#155]
dopo
Utente
Utente
Perche me l hanno detto,mi sono alzata e l ho buttato
ora devo stare attenta a tutto ciò che mangio
[#156]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"Me l'hanno detto" chi ? Tenga presente che in questo tipo di disturbi si hanno sia allucinazioni che deliri, che non permettono di leggere la realtà, e costringono a vivere un'altra.

Deve farsi ricoverare in questo momento.
[#157]
dopo
Utente
Utente
Lo psichiatra sostiene erroneamente che io sia dipendente dall alcol e dal lyrica,cosa errata in quanto sono stata tre settimane senza bere,perche ero dai miei quindi impossibilitata a farlo.
Bevo mezza bottiglia di vodka quasi ogni giorno,ma questo non significa essere alcolista.Del lyrica non voglio farne a meno,ma perche mi piace l effetto,se solo io volessi smetterei subito,il problema è che non ci penso proprio.
Lei essendo medico delle dipendenze sa benissimo chi lo è e chi no,le sarei quindi grada per un suo parere.
Dice che penso sempre al lyrica,non me lobvoleva piu prescrivere,poi ho risposto che tanto me lo sarei procurato per conto mio,mi ha fatto la prescrizione. Ripete che debba andare al reparto dipendenze o dallo psicologo,io non ci vado,non voglio
Le diagnosi secondo lui sono depressione,abuso di alcol,dipendenza dai farmaci,autolesionismo e borderline...disturbo schizoaffettivo non piu,anzi mi ha detto di scordarmi di questa diagnosi

la terapia nessuna,dovrei prendere 150 mg lyrica,sertralina e amitriptilina
prendo solo 2;3 grammi di lyrica con alcol..quando mi finisce solo alcol

Mi sono ripresa non sento piu le voci,il risperidon l ho smesso,mi dava troppa sedazione,lo psichiatra lo sa,ha detto che va bene
[#158]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"Lo psichiatra sostiene erroneamente che io sia dipendente dall alcol e dal lyrica,cosa errata in quanto sono stata tre settimane senza bere,perche ero dai miei quindi impossibilitata a farlo."

Questo è compatibile con una diagnosi di dipenenza dall'alcol e da lyrica, oltretutto, mi scusi, proprio perché era impossibilitata a farlo il fatto di aver interrotto il consumo non ha alcun "valore" di comportamento spontaneo. Forse non ha chiari i principi di queste diagnosi. Abuso non significa dipendenza, su questo siamo d'accordo. Ma non è che se uno usa in maniera discontinua NON sia dipendente, la dipendenza non presuppone necessariamente una continuità.
L'unica cosa contraddittoria mi sembra la conferma del lyrica se abusa di lyrica.

"dipendenza dai farmaci" ? Che significa ? Abuso di lyrica ? Quali farmaci, questo presumo.

Lei riferiva fenomeni dispercettivi (voci etc) ed elementi che facevano pensare proprio ad una psicosi, ora se la diagnosi era quella non è che ora "non più", vorrà dire che quella diagnosi non la conferma e non c'è mai stata, ma "non più" non significa niente.

A mio avviso prosegue da parte sua il suo atteggiamento di scegliere quale parte delle cure fare e quale no, che non è costruttivo e anzi le si ritorce contro, e dall'altro prosegue questa confusione diagnostica che dati gli elementi non ci dovrebbe a questo punto essere.
[#159]
dopo
Utente
Utente
Secondo lo psichiatra la diagnosI di disturbo schizoaffettivo è stata fatta per il certificato,per giustificare il tipo di medicine date e che devo dimenticarla.Tra I disturbi da lui citati ho dimenticato l ansia.Il lyrica continua a darlo perche sono io a chiederlo ogni volta,ma non durera piu molto


la mia confusione deriva dalla perizia psichiatrica di ieri,il medico all inizio pensava ad un disturbo bipolare,mi ha nominato la lamotrigina,il valproato,la carbamazepina e il litio,perche secondo lui I farmaci che prendo,lyrica incluso sono sbagliati.Quando gli dissi delle voci ha pero confermato lo schizoaffettivo e sempre che I farmac erano errati.

chi ha ragione deI due???


E comunque per me dipendente significa avere astinenza fisica,gli alcolizzati tremano la mattina se non si sbrigano a bere,cosa che a me non accade..Bevo anche controvoglia,lo faccio per compensare il lyrica,quando me lo procuravo spendevo troppo mentre l alcol costa meno e rafforza l effetto del farmaco.
il mio mefivo inoltre sostiene di non volermi darr piu nulla perche tanto ci bevo sopra.

in sostanza ho bisogno o no delle medicine?é una questione di forza di volonta o con I farmaci giusti non cercherei piu il lyrica e l alcol?
[#160]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Può darsi che quella specifica diagnosi sia stata fatta per quel motivo, ma i sintomi psicotici nella nuova diagnosi dove vanno a finire ?

Molti dei medicinali che si usano nel bipolare si usano anche nello schizoaffettivo e viceversa. Se ci sono sintomi psicotici può semplicemente trattarsi di bipolare, non è che ci sia bisogno di passare solo per questo a diagnosi diversa, non è che il bipolare psicotico diventa allora schizoaffettivo.

La domanda finale è veramente spiazzante: la forza di volontà che sarebbe ? Uno è malato e si cura, sempre se la cura c'è. La forza di volontà è una di quelle espressioni che far star bene chi già sta bene.

Se ci beve sopra la cosa è complicata, ma ci sono anche dei modi per curare chi beve. Che sia complicato mi sembra evidente. Se cambia medici per polemica penso che non ne tragga vantaggio.
[#161]
dopo
Utente
Utente
Non ho intenzione di cambiare medico,la perizia psichiatrica è stata ordinata dall ufficio di collogamento.


per forza di volontá mi riferivo allo smettere con alcol-lyrica,perche il medico non fa altro che ripetermi di andare dallo psicologo,e li ci si va solo se si è motivati,e io non lo sono

Quindi se il medico un giorno mi lasciasse senza farmaci perche bevo,che dovrei fare?



[#162]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"per forza di volontá mi riferivo allo smettere con alcol-lyrica"

Anche in questo caso, che c'entra la forza di volontà. Se non c'è una dipendenza, la volontà. Se c'è una dipendenza, niente perché la volontà è alterata, per definizione, e quindi va ripristinata.

Il medico può scegliere di non usare farmaci perché beve se ritiene che così facendo Lei starebbe peggio e correrebbe rischi, mi sembra logico, che senso avrebbe prendere medicine se bevendoci corre solo dei rischi e non funzionano ? Invece se l'idea è che finché beve non si può curare, in questo caso ci sono medicinali fatti apposta per evitare che uno beva o che lo faccia in maniera priva di controllo.


Non ho capito che c'entra la diagnosi con l'ufficio di collocamento, che è quello che le indica dove andare a lavorare
[#163]
dopo
Utente
Utente
Prendendo la disoccupazione dall arbeitsamt ovvero l ufficio di collocamento,mi sono dovuta sottoporre ad una perizia ,da un medico esterno,voluta da loro,per stabilire se fossi in grado di lavorare o meno.



La cosa piu sconcertante è che giornI come questo schifo il lyrica perche agitata,il suo effetto eccitante mi irrita,quindi preferisco non prenderlo buttarmi sull alcol e lasciarmi il lyrica per quando sono depressa


Un amica sostiene che sentivo le voci come danno del lyrica, l assistente sociale anche
quando bevo il chip lo sento..è un cane che si morde la coda


nessuno vuol capire,essendo ragazza madre,non posso suicidarmi,ma neanche vivere cosi,allora a seconda dI come sto,uso il lyrica o l alcol come aiuto per sopportare pur stando qui..uno mi tira su quando sono giu,e l altro viceversa
ovvio se non ci fosse mia figlia,sarei morta da un pezz
o



[#164]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La situazione non è sotto controllo per niente, continua a identificare ciò di cui abusa come "un aiuto", non è così.

Non ho capito cosa significa "quando bevo il chip lo sento".
[#165]
dopo
Utente
Utente
Dottore,significa che il chip li era e li è rimasto,è li e mi tormenta,non sopporto l idea di averlo,per liberarmene dovrei saltare nel vuoto rompermi la testa cosi si rompe pure lui,ma poi penso a mia figlia e non posso...quando bevo appunto,lui mi da ancora piu fastidio,sento tutto amplificato,ma in certe situazioni nonostante tutto, l alcol è l unica via,..solo che tollerandolo meglio,non funziona piu come prima
senza alcol,resta solo il suicidio
e non esistono altre soluzioni,basta pensare che il medico invece di fare qualcosa dI logico, mi da le medicine sbagliate,ok per il lyrica é colpa mia,perche sono stata io a chiederlo,ma l amitriptilina e la sertralina ce le ha messe lui di sua iniziativa..e non si è pronunciato quando gli ho comunicato di aver smesso il risperidon.Che poi il medico sa tutto,mi fece fare una tac a contrasto,lo avrá visto il chip quindi mi chiedo, perche non faccia nulla

[#166]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Quindi ha ancora questa convinzione delirante sul microchip istallato ? Ovviamente capisco che per Lei sia vera perché la vive così, ma invece va curata, il che è più difficile se c'è anche l'alcol sopra. La cosa migliore è trascorrere un periodo in una struttura di cura in cui possa assumere le terapie in maniera controllata.

Al momento Lei non è in grado di capire completamente il tipo di problema che la fa star male, parte del quale non lo identifica neanche (o meglio lo crede vero e non un pensiero prodotto da Lei). Quindi è meglio se in questa fase le cure comprendono antipsicotici, e se sono dati inizialmente in ospedale o clinica che sia.

Ci sono medicinali che riescono quantomeno a migliorare il grosso dello scompenso anche in chi sta bevendo.
[#167]
dopo
Utente
Utente
Dottore,mi puó togliere una curiositá? a18 anni sono venuta in Germania per seguire un disperato ideale,io amo questa terra,a 19 rimango incinta,nasce mia figlia,ora mi ritrovo ragazza madre,senza il padre,in un paese che non é il mio..una situazione assurda..la mia migiore amica mi prende per pazza,idem gli altri..e i miei genitori sono in italia,i miei ricordi anche sono rimasti li.,a ottobre chiamai mio padre per metterlo in guardia

,avevo paura che mettessero il chip pure a lui,non mi ha creduto,crede che sia stressata....Quando ho
iniziato a stare male avevo 16 anni..poi a 17 anni il crollo (ero ancora in italia) due tentativi di suicidio nel giro di due mesi,e ai miei genitori era stato detto di mandarmi al csm,ma non sono andata..e forse questo é stato l errore fatale..se fossi andata,ora starei meglio?é questa la mia domanda,ho bisogno di questa risposta,non mi do pace

ho paura che un giorno lo Jugendamt mi tolga la figlia..a 21 resto di nuovo incinta,ma feci un ivg
mi sento esattamente come la Germania nel 45 dopo la Guerra,sciacciata da un grande ideale che invece di darle la svolta e renderla grande,l ha annientata .. Io sono rovinata e mi attacco alla bottiglia...forse avrei fatto meglio a fermarmi,quando ero in tempo..
[#168]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Lei crede che questa cosa del chip sia vera, e gli altri la "prendono per pazza" forse perché questo è un delirio. Non è un'offesa, né Lei può esserne consapevole, ma sono cose che accadono, ovvero che si ritenga reale ciò che non lo è né lo è mai stato. Dicesi delirio.

Detto questo, si faccia ricoverare e curare, senza questa inutile situazione in cui magari fa delle cure ma bevendoci sopra, perché non funzionano granché.

Anche perché, se non si risolve il delirio, lei continua a ragionare in questi termini, con questi presupposti, parte dei quali sono frutto di un delirio, non di una realtà, ed è evidente che non trovi molto "appoggio" negli altri in questo senso.

Inutile pensare su cosa sarebbe stato utile a 16 anni, faccia cosa è utile ora. A mio avviso serve una cura che controlli il bere, e serve una cura antipsicotica efficace, magari anche supponendo che uno possa berci sopra inizialmente.
[#169]
dopo
Utente
Utente
Io ho troppa paura...la germania dopo il 45 si è rialzata,anke se pultroppo non sará MAI la stessa di prima,ha avuto un opportunitá,una sola,ma l ha persa,la disfatta di stalingrado e Dresda ne sono un triste esempio...io non solo non mi rialzeró mai,ma non sarò mai come prima...solo col lyrica mi alzavo e diventavo grande..ma con l alcol mi finisco,e dimentico!Spero solo che mia figlia non fará mai la mia fine...e mi creda qui di gente rovinata ne vedo tutti I giorni...Io finito per farne parte,chi beve è perso

Vielen Dank




















[#170]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Un discorso interessante, quello sulla Germania, ma per restare in tema faccia come le flakturm, se sa cosa sono, stia in piedi e insista. Una via d'uscita c'è, la ragione per cui non la vede e pare che non ci sia è il filtro che le dà il suo disturbo umorale, a tratti, e anche alcune convinzioni che le fanno vedere una realtà ostile.
Segua queste regole: non si occupi della scelta dei medicinali e del giudizio su quanto sono utili, sbaglierebbe parametri perché li giudica secondo un effetto che non corrisponde al meccanismo terapeutico, ci ragiona in un altro modo. Finisce che coi medici poi parlate di due cose diverse e lei crede di non esser capita.
Secondo, si ricoveri che riprendersi non è complicato, il "bello" sta poi nel trovare una cura che sia ben tollerata da proseguire, non un medicinale da buttar giù per cercare di stimolarsi o addormentarsi, quello non dura e peggiora le cose, come l'alcol.
[#171]
dopo
Utente
Utente
Alla fine alcune delle torri sono rimaste li,a guardare tutta la distruzione e il fallimento davanti,e poi le Wehrwolf,combatterono fino la fine,nonostante era palese che ormai era tutto inutile,berlino invasa dai russi, loro non si sono mai arresi.. io tutta sta forza non cé l ho,quindi é ancora piu coragioso chi davanti il fallimento del suo creato (la Grande Germania)ha preferito uccidersi,pur di non affrontare e sopportare l umiliazione di aver perso,essere invaso dal nemico e sopratutto giudicato...
Capisce dove voglio arrivare..Qui sono un branco di incapaci,venerdi il medico della perizia mi ha telefonato per dirmi di avermi segnalata ai servizi sociali per i minori (lo Jugendamt)..lui ha tradito il segreto professionale,dicendogli TUTTO,dal alcol al chip,,una vergogna,.gli americani continuarono a buttare giu bombe anche quando la Germania era in ginocchio,e non ce n era piu bisogno,ma si giusto per il gusto di farlo.. per un SUO bisogno personale,di liberarsi la coscenza,mi ha dannegiata ulteriormente,colpa mia,ho sbagliato a fidarmi..ce la clinica diurna,dove si sta li 8 ore a non fare nulla,si fa ergoterapia,psicoterapia,motivazione e terapia di gruppo, e medicine,ma io medicine apparte non ho bisogno di perdermi in chiacchiere ..qui in Germania si ha il pessimo vizio di perdersi in chiacchiere..appunto secondo quell incapace io dovrei andare li,col cavolo!!!! Ora dovró rimettere su il solito teatrino dei buoni propositi per i servizi sociali,dire quello che loro vogliono sentirsi dire,io odio essere giudicata da quelli li.....Tutto questo per dirle Dottore,non posso farmi ricoverare,e dove???Qui da questi incapaci??qui non fido piu,dopo quest ultima mazzata della segnalazione,non parleró MAI piu con un medico,con nessuno,tanto i dottori qui, mi hanno fatto solo che peggio,medicine sbagliate etc etc (due anni fa stavo meglio di adesso)..dormo 4 ore a notte,mi fa schifo tutto pure gli amici,voglio prendere e andarmene,mi sono preparata tutto, voglio scappare..sono schifata...
Comunque,non sono brava con le parole,non sono brava con niente,sopratutto con i ringraziamenti,peró ci tenevo a ringraziarla per tutta la Sua grande professionalitá,fin ora Lei é stato l unico medico che mi é stato utile e non mi ha dannegiato
GRAZIE
[#172]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Come funzionino i Servizi Sociali in Germania non saprei, capisco il disappunto quando una sofferenza personale si traduce in una segnalazione, specialmente quando poi non ne esce una proposta utile di trattamento.

Le ripeto però che parte di questo potrebbe essere da Lei sopravvalutato, nel senso che ci vede conseguenze o implicazioni che non sussistono.

Ora io inizierei da un fatto pratico. Ha bisogno di una cura antipsicotica e di qualcosa che blocchi le condotte di abuso, sono due problemi che sembrano indipendenti, probabilmente la diagnosi è anche stata fatta, ma questo non significa che si venga a capo della cosa facilmente.

Ricoverarsi ad esempio in Italia, se si fida di più. In privato dei recapiti glieli posso fornire, ci sono cliniche convenzionate che lavorano bene, così come centri pubblici per l'abuso alcolico che lavorano bene.
[#173]
dopo
Utente
Utente
Dottore,anche volendo,non avrei accesso in italia al sistema sanitario, in quanto residente in germania

[#174]
dopo
Utente
Utente
Rischio un tso?le leggi su queste cose saranno le stesse che in italia.É una persecuzione contro di me,il medico della perizia mi ha chiamata di nuovo,sta volta vuole avvertire il mio psichiatra,per dirgli che mi da le medicine sbagliate,questa presunzione é un assurdita,non capisco tutto questo suo accanimento nei miei confronti,lui è stato incaricato dall arbeitsamt per stabilire se fossi idonea o meno per lavorare,ma non per distruggermi la vita.
prima I servizi sociali,con I quali è andato poi tutto bene ,ma ora avvertire lo psichiatra no,non mi dará piu il lyrica.
Non capisco,la mia vita è gia distrutta,questa persona con la scusa che si preoccupa (di che poi)sta facendo peggio...ho fatto l errore di farmi prendere dall impulsivita,gli ho urlato di farsi gli affari suoi,perche non mi é nessuno
ora ho troppa di tutto,del tso,perche sono confusa e le medicine non le so prendere...devo sistemare mia figlia e poi scappare il prima possibile,ho gia fatto una borsa,se mi fanno il tso, scappo dalla finestra
[#175]
dopo
Utente
Utente
Dottore sono rimasta da una settimana senza piu psichiatra e senza lyrica, questa volta definitivamente...la situazione è insostenibile, è precipitato tutto ancora di piu, non ce la faccio piu, la situazione è diventata insostenibile, bevo ogni giorno la mattina una bottiglia per trovare almeno per un po di ore un po di pace,vado in giro ubriaca, le voci sono aumentate, il chip è insopportabile, mi copro SEMPRE la testa con un velo, perche I raggi delsole ci interferiscono...non mi sto mai ferma, faccio avanti e indietro, non riesco a stare ferma, mi tremano le mani anke cosi senza lyrica, la notte un inferno non dormo, le voci e il chip...faccio quello che dicono...ho ripreso a tagliarmi e a bruciarmi con le sigarette...il problema sono questi miei ultimi mesi, perche prima di suicidarmi voglio aspettare che finisca una questione legale molto importante ....dopo di che posso andare, ho gia pensato a tutto, cosi il chip mi lasciera in pace, un salto nel vuoto,e lasciera in pace la mia anima e sarò libera...questa non è casa mia, sono italiana, moriro in patria,e non fosse per questa questione legale...I fiumi stanno anche qui,dove sto io ce il Peignitz, ma io voglio morire nelle acque italiane...e tutta questa storia avrá fine
il problema è che non so come affrontare questi mesi,terribili per questo scrivo a Lei
[#176]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sicuramente la situazione è peggiorata, le è già stato detto di farsi ricoverare. Non sono solo voci ma anche uno stato psicotico, visto che fa quello che le voci dicono e parla ancora di "chip" vivendolo come una realtà.

Deve farsi ricoverare.
[#177]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Pacini,volevo informarla sui fatti.
a marzo tentai il suicidio,ero molto su con l umore,ero al confine italiano,vicino l austria.Mi presi tutti gli psicofarmaci con alcol,entrai in coma.Mi fecero il tso.A Bolzano mi hanno detto di avere un disturbo bipolare con tratti borderline,al CSM di roma mi hanno parlato di un disturbo Dell umore
la terapia é carbolithium 300 mg
Gabapentin 400
depakin 500


Gabapentin 400
carbolithium 300


carbolithium 300
Gabapentin 400
depakin 500
olanzapina 15
tavor 1

Lei che ne.pensa?
[#178]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Pacini,volevo informarla sui fatti.
a marzo tentai il suicidio,ero molto su con l umore,ero al confine italiano,vicino l austria.Mi presi tutti gli psicofarmaci con alcol,entrai in coma.Mi fecero il tso.A Bolzano mi hanno detto di avere un disturbo bipolare con tratti borderline, al CSM di roma dove sono seguita,mi hanno parlato di un disturbo Dell umore
la terapia é carbolithium 300 mg
Gabapentin 400
depakin 500


Gabapentin 400
carbolithium 300


carbolithium 300
Gabapentin 400
depakin 500
olanzapina 15
tavor 1

Lei che ne.pensa?
[#179]
dopo
Utente
Utente
aggiungo che mi tremano le mani a tal punto che non riesco a fare nulla,dura un mese ormai, questo è insopportabile. la psichiatra è in ferie e il sostituto mi ha dat l akineton.Ma tremo lo stesso. quale farmaco mi da questo effetto collaterale?
[#180]
dopo
Utente
Utente
Io però non sto bene,la mattina è il momento peggiore,poi verso sera migliora,tutto è peggiorato quando non sono più partita per la Germania,cosa che mi stava molti a cuore,e da qui il baratro sono depressa di nuovo,la partenz è rimandata a fine luglio come vuole la psichiata
sto male che devo fare?
[#181]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La terapia è una di quelle specificamente indicate per i disturbi dell'umore (bipolari) complicati da abuso di alcol e/o tranquillanti.

Diversi mesi occorrono per raggiungere una stabilizzazione soddisfacente.
[#182]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Pacini, ora prendo le medicine da mesi ma mi tremano ancora le mani a tal punto che non riesco nemmeno a scrivere, ora questo tremore è dovuto ai farmaci o al fattoche a marzo a seguito del tentativo di suicidio mi è venuto un arresto cardiaco e sono stata in coma?
[#183]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

I medicinali hanno tra i loro effetti il tremore, di solito si fanno esami per dosarli nel sangue e verificare che i livelli (litio e depakin) vadano bene e non siano eccessivi, se i livelli sono corretti si può pensare di utilizzarne uno a dose minore, vista l'interferenza del tremore. Naturalmente stiamo parlando di tremore nei movimenti volontari o nelle posizioni forzate, non a riposto, che è un altro tipo di tremore.
[#184]
dopo
Utente
Utente
sto di nuovo male,i farmaci la psichiatra me li aveva abbassati prima che ripartissi per la germania,quindi ora prendo :
carbolithium 300 mg
gabapentin 400 mg

carbolithium 300 mg

carbolithium 300 mg
depakin 500
olanzapina 10 mg
gabapentin 400 mg

per ora qui in germania non ho uno psichiatra,lo vedró per la prima volta a settembre e fin ora vado avanti con le medicine italiane

non mi fido piu di nessuno,i medici tedeschi sono degli incapaci,ci andró solo per le medicine,la psichiatra italiana non la ricontatto neanche ora che sto per ripartire per l italia,perche ho paura di un altro tso..non voglio essere immolizzata per le iniezioni di talofen o essere legata al letto come gia é sucesso..
arrivo al dunque,penso constantemente al suicidio,tutto il giorno,lo farei se non avessi una figlia,ci penso sempre,vorrei completare ció che non sono riuscita a fare a marzo,riandare li,allo stesso identico luogo,alla stessa identica stazione e farlo per liberarmi finalmente,il fatto di non poterlo fare mi fa vivere un inferno,non ne posso piu,li ci andrei oggi stesso se potessi..non posso parlarne con nessuno,qui in germania non mi farei torcere nemmeno un capello dai medici tedeschi,in italia ho paura di un tso..in stazione a fare cio che vorrei con tutta me stessa non posso andare..non so come fare



[#185]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Quei farmaci lì non sono fatti per essere abbassati subito, e litio e depakin devono di solito rimanere ad una certa dose a lungo, perché sono preventivi oltre che curativi.

Non può rintracciare intanto il suo psichiatra italiano via web o telefono ?

In Germania in teoria dovrebbero avere le stesse conoscenze, i farmaci ci sono, riferisca loro che stava meglio con la cura precedente, magari basta solo riadeguar le dosi.
[#186]
dopo
Utente
Utente
tra pochi giorni parto per l italia,tre settimane,volendo potrei riandare dalla psichiatra ma non lo faccio perche ho paura di un tso...qui in germania per tre anni mi hanno dato i farmaci sbagliati,se sentono la parola suicidio cé il rischio che mi risegnalino ai servizi sociali e mi ritolgano la figlia come é successo a marzo prima di suicidarmi..quindi non é un opzione..

a dir la veritá io non sono mai stata bene,ok le voci sono sparite ma per il resto ho solo finto di stare bene per poter ritornare in germania..sono ossessionata dalla stazione brennero,dove tentai il suicidio,ci penso sempre e mi creda vorrei tanto farlo,sta volta per bene,riuscire nel mio intento,liberarmi da me stessa..non mi do pace perche l altra volta c ero quasi riuscita,ero a un passo,ma ho fallito..se mio padre leggesse queste righe mi rinchiuderebbe all ospedale appena arrivata a roma
[#187]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Il TSO, almeno in Italia, si fa quando la persona non vuole curarsi in condizioni d'urgenza. Se uno va a chiedere una cura, anche urgente, dichiarando quindi di rendersi conto di star male e di volersi curare, non ci dovrebbero essere gli estremi.

Io non attenderei una settimana in queste condizioni, magari è sufficiente un ritocco alla cura, però da un medico che la veda, o dal suo psichiatra che già la conosce se riesce a rintracciarlo.

I farmaci neurolettici spesso sono dati perché sono il modo ritenuto (non sempre a ragione) più sicuro di contenere alcuni rischi, e perché si possono iniettare.

[#188]
dopo
Utente
Utente
lunedi parto per l italia,il treno si ferma al brennero e questo mi fa male;Vorrei scendere li e fare quello che devo fare,ma cé mia figlia non posso.Comunque Lei dice che non posso attendere una settimana,ma da chi vado?qui assolutamente no,e a roma dalla psichiatra del csm non posso andare,mio padre lo verrebbe a sapere,lui non puó sapere,non mi rimanderebbe piu in germania,giá era contrario che io sia rivenuta qui..
ma perche sto di nuovo al solito punto?

la ringrazio molto per la sua pazienza,Lei ha sempre capita,anche li dove gli psichiatri che mi hanno vista di persona fallivano

forse ho sbagliato io a fingere di stare bene,ho convinto tutti anche la psichiatra
[#189]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Nel momento in cui sta bene, la cura per il suo disturbo va proseguita, non ridotta. Sta di nuovo al solito punto probabilmente perché la cura è stata ridotta.
[#190]
dopo
Utente
Utente
non riesco piu a sopportare,sono agitata,anaffettiva,non riesco a calmarmi,irritata,mi scoccia qualsiasi cosa.Penso continuamente al suicidio,l ho pianificato,so come e,dove ,quando,.ce solo un ma,mia figlia,.l essere trattenuta a forza a questa vita mi fa stare male,io non voglio,per questo sono cosi agitata,voglio andare li a suicidarmi..vorrei tagliarmi ma tra tre giorni parto per roma e se mio padre li vede mi fa ricoverare..non so piu dove mettere le mani,non riesco a calmarmi
[#191]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La rimanderei alla risposta precedente. Fa riaggiustare la cura, vedrà che sta meglio.
[#192]
dopo
Utente
Utente
Ormai è tutto perso, ieri sono stata dalla psichiatra italiana, per farmi prescrivere le medicine. Mio padre le ha detto che stavo bene, lei era convinta che stessi bene così non ho detto nulla per non deludere mio padre. Quindi resta una sola via...
[#193]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"così non ho detto nulla per non deludere mio padre. "

E che c'entra la delusione ? Qui siamo dal medico, mica siamo a prendere la pagella a scuola ?

Non resta che chiamare la psichiatra e dirle come veramente stanno le cose, così la rimette in sesto. Ci vuole poco e la psichiatra capirà perché ha avuto problemi. Anche se mi pare strano che con una storia come la sua e un recente trascorso con tanto di terapia il consiglio sia stato "nulla" perché stava bene. Se stava bene, con il tipo di disturbo che ha, la regola è proseguire la cura.

Contatti subito questa psichiatra o un'altra, e se ha brutte idee vada in ospedale direttamente.
[#194]
dopo
Utente
Utente
Infatti il momento delle pagelle,per mio padre era sempre una delusione,ne ha avute troppe e non mi va di dargli altre delusioni.Qui sono tutti convinti che io stia bene e la terapia è sempre quella citata sopra,litio depakin ,zyprexa e gabapentin.
Non posso andare al pronto soccorso sempre per i soliti motivi,in Germania non dirò nulla,stato sempre peggio fino alla fine perché al Brennero ho un conto in sospeso
[#195]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sta sbagliando impostazione. Qui cosa gli altri si aspettano e se la vedono come una pagella non conta, qui conta la sua salute, e poiché non è detto che sia poi così difficile trovare un equilibrio, i medici devono sapere se sta male, sono lì apposta per questo.

Quindi la dottoressa non ha detto "nulla"; ha confermato la cura, ma mi ricordo che era stata ridotta. La ricontatti e le ponga il problema che ha esposto qui: dopo averla ridotta è stata peggio, e se deve o meno ripristinare le dosi precedenti.

Alcuni conti è meglio lasciarli in sospeso, su altri invece, come quello del suo benessere, insista che è più che possibile approdare ad una soluzione.
[#196]
dopo
Utente
Utente
Dottore,c entra qualcosa il Ziprexa con le mie ideazioni suicidarie ,oppure é un farmaco indicato solamente per la psicosi?

Le pongo questa domanda perché da quando sono ritornata in germania ho smesso di prenderlo per una ragione ben precisa e cioé mi fa dormire molto e la mattina se non sono le 9,30 non mi alzo dal letto,finché stavo dai miei non c era problema,si occupavano loro della bambina e io potevo svegliarmi quando volevo,ma qui vivo sola,devo alzarmi alle 7,alcune volte anche alle 6,30 per portare mia figlia all asilo,non posso lasciarla sola fino le 9,me la riporterebbero via,cosi ho deciso di non prenderlo piu.Fin ora sto bene,non mi tremano piu le mani,non sento le voci ne ho deliri,ho solo il problema del suicidio,penso sempre al brennero,e l insonnia ma il giorno dopo non sono mai stanca.
A presto ho l appuntamento con la mia nuova psichiatra,ma non conoscendola,la prima volta non le diró ne del brennero ne del ziprexa.
Volevo chiederle se corro dei rischi avendo interrotto il farmaco dopo 5 mesi di assunzione,comunque gli altri li prendo.
Grazie
Disturbi di personalità

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