Stato comatoso

buongiorno,vi scrivo per chiedervi dei chiarimenti riguardo mia zia di 60 anni,attualmente è in rianimazione e non ha ancora ripreso conoscenza.La sua degenza è cominciata circa 20 giorni fa,è stata ricoverata a causa della febbre alta associata ad uno stato di stress e agitazione dovuto in particolare alla morte in casa di suo padre avvenuta il 4/02,difatti è stata ricoverata inizialmente in psichiatria trattandola con dei sedativi e degli psicofarmaci, dopo un giorno, con gli esiti dell'infezione in corso (VES alta),è stata portata in medicina.Presentava infezione ai polmoni,diabete alto,emocultura e urinucultura con esito escherichia coli.La terapia antibiotica praticata non è stata in grado di curare tempestivamente l'infezione e così si è presentata la Sepsi,il potassio si è abbassato, ha avuto uno stato di disidratazione,i parametri sono rimasti buoni per qualche giorno,poi ha avuto insufficienza renale e respiratoria e l'hanno portata in rianimazione.Per quanto riguarda la psiche lei si è sempre opposta al ricovero ospedaliero, per questo è stata sedata,poi ha cominciato a perdere la capacità di parlare bene e ad avere stati confusionali,dopo qualche giorno non parlava più, ma era vigile,con l'aggravarsi dello stato fisico,è entrata in uno stato soporoso poi definito coma e da allora non si è più risvegliata.Sono state fatte più tac alla testa ma non c'era mai nulla.Ad oggi lei ha recuperato lo stato fisico, valori e parametri buoni, ma non si spiegano il fatto che non si sveglia.Sembra sia associato ad uno stato depressivo,una mancanza di voglia di vivere e di affrontare le difficoltà che ha dovuto incontrare e sopportare negli ultimi dieci anni.Il marito l'ha lasciata per due anni per un'altra donna,ha perso tanti chili e ha sofferto molto.Dopo è tornato e continuava a dare sospetti che il tradimento continuasse, un marito problematico sotto tanti aspetti che le ha causato tante preoccupazioni e sofferenze, ha dovuto affrontare la situazione dei suoi genitori anziani in casa con problemi fisici,poi circa due anni fa ha affrontato un forte stato depressivo ed è stata curata con una terapia di psico farmaci forti,le aveva tolto la parola e la capacità di muoversi, poi hanno cambiato medico ed è stata cambiata la terapia con farmaci più leggeri e adatti al suo problema,pian piano nel tempo aveva recuperato lo stato mentale e psichico e non prendeva più farmaci,fino alla morte di mio nonno e da quei giorni ha ricominciato ad avere uno stato di nervosismo e di concitazione,parlava freneticamente cambiando di continuo argomento,infieriva con il marito e con la madre quando la contrariavano,poi è arrivata la febbre alta e dopo 5-6 giorni a causa di uno svenimento è stata ricoverata.Noi parenti purtroppo non riusciamo a capire è possibile che lei non abbia la forza e la voglia di vivere, oppure c'è qualche altro problema fisico? hanno detto che ha avuto un'intossicazione da psicofarmaci che le ha potuto causare tutto ciò, è possibile? Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Cosa è stato risposto in merito al fatto che non si risveglia?

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dopo
Utente
Utente
In realtà non ancora sanno dare una spiegazione, a loro avviso manca solo che si svegli per completare tutte le cure e per consentire un recupero ottimale, ma pensano si tratti di uno stato comatoso depressivo, è plausibile secondo lei? Noi non sappiamo cosa pensare,è possibile che non hanno rilevato dei danni neurologici? Cosa ne pensa dottore? Gli psicofarmaci possono aver causato l'intossicazione di cui parlano? Le premetto che nell'ospedale in cui si trova ora non è lo stesso del ricovero perché in rianimazione non c'era posto e quindi è stata trasferita altrove dove la stanno curando.
Grazie infinite
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se all'interno del reparto di rianimazione non c'è motivo di permanenza al ricovero, se resta in quel reparto vuol dire che la condizione non è valutata esclusivamente come psicogena ma si prendono in considerazione altre variabili.

La storia che dei farmaci che "intossicano", a mio avviso, è una risposta che non ha senso.
Se il farmaco, qualunque tipo di farmaco, è assunto con indicazione e dosi errate i danni sono conosciuti e riportati nelle specifiche aree del bugiardino.

Un "accumulo" di farmaco ha ben altre manifestazioni sintomatologiche e, comunque, non porta al coma.
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore,
le chiedo ancora alcune cose, secondo il suo quadro clinico che le ho spiegato sommariamente, qual'è la causa del suo stato di coma? ho saputo che il farmaco che ha assunto inizialmente è il rivotril e ho letto il bugiardino, nel sovradossaggio riporta questo:"I sintomi di sovradosaggio o intossicazione variano notevolmente da persona a persona in rapporto all'eta`, al peso corporeo e alla risposta individuale. Variano dalla
sonnolenza e confusione mentale, all`atassia e stupore fino al coma con collasso cardiorespiratorio." I sintomi sopra descritti sono gli stessi che mia zia ha avuto, fino a non svegliarsi più, ho saputo anche da mia madre che le era accanto in quei giorni, che le dosi sono state date anche a poche ore di distanza, difatti lei stessa ha chiesto il perchè, conoscendo anche il farmaco e i suoi effetti, gli infermieri hanno risposto che così era prescritto e che era sua responsabilità se avesse deciso di non dargliele. Attualmente i medici sostengono che l'intossicazione sia la causa del suo stato comatoso, io purtroppo non ho ancora compreso i fattori che portano a sostenere questa tesi e neanche i miei parenti hanno approfondito. Cosa ne pensa a riguardo? Quali possibilità a suo avviso potrà avere per il recupero dell'attività psichica? Noi speriamo tanto che si possa risvegliare, ma la situazione è ancora molto incerta.
La ringrazio vivamente
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
le scrivo per informarla che la diagnosi fatta dai medici in ospedale è:
Pz in coma, encefalopatia dismetabolica dovuta alla disidratazione e intossicazione da psicofarmaci.
Sembrerebbe che la mancanza di idratazione nei due giorni che è stata tolta dal medico di turno, abbia causato la mancanza di ossigenazione del cervello, difatti avevano provato a farla mangiare, ma poi al cambio del turno il medico si è alterato dicendo che non doveva essere tolta l'idratazione, noi ci chiedevamo se avessero commesso una negligenza, ma nessuno all'interno del reparto si è preso le proprie responsabilità a tal riguardo, fatto sta che da allora mia zia non si è più risvegliata ed è subentrata la Sepsi e a seguire tutto il resto di cui già le ho parlato.
Vorrei gentilmente da parte sua una spiegazione in merito a quanto le ho spiegato, siamo molto addolorati e dispiaciuti di tutto quanto le sia successo e temiamo ulteriori conseguenze negative.
c'è possibilità che si risvegli? come può essere stimolata?

Grazie tante e auguri di Buona Pasqua
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