Non so di che male soffro

Salve dottori, sono roberto ed ho 40 anni.

Da sempre soffro di ansia che, grazie ad una psicoterapia ho imparato a gestire negli anni fino alla sua scomparsa.

7 mesi fa a seguito di un abbandono sentimentale ho subito un crollo emotivo, sono stato usato da una ragazza di 26 anni che fingendo amore cercava di accasarsi, non riuscendoci, da un giorno all'altro mi ha lasciato.

Io sono stato malissimo, quindi sono tornato in Psicoterapia, vedendo che non riuscivo a reagire e quindi a lavorare dopo qualche mese mi ha mandato da una sua collega psichiatra, dopo una discussione sui sintomi mi ha prescritto una pastiglia di Eutimil al mattino.

A parte i primi giorni con nausea ho preso bene la medicina, non mi sento effetti collaterali, la assumo da 2 mesi oramai ma non ho benefici, o meno, li ho ma durano poco, ho giorni dove sto bene e mi viene anche lo stimolo di fare, e giorni dove cado ancora in ansia depressione rabbia.

Premetto che questa ragazza ha lavorato con me fino alla settimana scorsa, quindi ho dovuto vederla tutti i giorni, e di conseguenza non ho potuto elaborare il distacco, la settimana scorsa sono stato bene, tutta la settimana, lunedì mi sono svegliato con ansia e da li sono ricrollato, mangio poco, dormo 4 ore e sono agitatissimo.

Ho fin pensato di essere bipolare, anche se fasi di euforia non le ho avute, mi stava solo tornando la voglia di fare.

Secondo voi è normale avere questi alti e bassi?
La prossima settimana mi devo rivedere con la psichiatra, giusto per vedere se proseguire o modificare la cura.

Premetto che la ricaduta di lunedì potrebbe essere successa dopo che l'ho vista al sabato con il suo nuovo compagno, non so.

Alla fine io non ho ancora capito se sono depresso o solo ansioso, so che in questi momenti di down vado molto giù, urlo di rabbia perchè non accetto questa situazione.

Voi che ne pensate?
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
quello che descrive è uno stato emotivo comune in situazioni di abbandono, nel corso dell'elaborazione del lutto. Rabbia, disperazione e sentimenti negativi in genere in questo caso non sono patologici, tanto più che come riferisce non c'è stato un reale distacco e ha continuato a vedere questa ragazza tutti i giorni.
L'antidepressivo aiuta a gestire l'ansia e lo psichiatra valuterà come dosarlo, ma purtroppo ci sono fasi esistenziali che vanno superate.
Ora sta male perché una donna di cui era innamorato l'ha trattato male, non perché è un malato.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Utente
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La ringrazio dottoressa per la celere risposta e per avermi da un po' di respiro, purtroppo la paura di cadere in patologia è grande quando si perde la lucidità, poi ad aggravare il tutto ci si mette anche la mia spiccata sensibilità.

Speravo dopo 7 mesi di stare meglio, ma avendola sotto agli occhi tutti i giorni probabilmente ho ritardato il processo.

È brutto trovarsi inerme e impaurito come un bimbo a 40 anni, ma purtroppo il sentimento non ha un interruttore.

La ringrazio di nuovo per avermi riquorato.

La terrò aggiornata.
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