Disturbo comporamentale

Mio figlio di 6 anni manifesta disturbi comportamentali a scuola, premetto che un anno fa è stato vittima di incidente stradale (coinvolti nello stesso io mamma, alla guida, mio figlio al lato viaggiatore anteriore, e altri due figli passeggeri posteriori di cui la bimba con ferita lacero contusa frontale) e 7 mesi fa è caduto a scuola con ferita lacero contusa parietale destra. Nel mese di febbraio dopo la vivacità iniziale ci sono stati due episodi di calci verso le maestre e su richiesta delle stesse ci siamo rivolti alla Neuropsichiatria Infantile del Capoluogo della nostra regione che dopo un giorno di osservazione non ha convalidato una diagnosi di "sospetto disturbo post-traumatico" ma ci ha indirizzato ad altro centro per un supporto psicologico al fine di migliorare l'aspetto relazionale bambino-insegnanti. Al secondo incontro mi hanno prospettato che il bambino mancino, ma anche ambidestro, potrebbe avere un ritardo di apprendimento e che sicuramente io che sono la madre lo influenzo poichè sarei affetta da depressione post-partum avendo partorito da 5 mesi la quarta bambina e siccome all'epoca dell'incidente stradale ero incinta avrei delineato nella mente di mio figlio un confine temporale tra prima e dopo l'incidente fino a marcare in lui la coscienza di un mutamento del suo comportamento. Nel momento in cui mi è stato detto tutto ciò e al consiglio di assumere un antidepressivo mi sono rivolta ad una psicologa specializzata nel settore infantile vorrei sapere se è giusto sentire altri pareri?
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
credo che sia un suo diritto avere la possibilità di confronti diversi. D'altra parte la delicatezza dell'argomento risulta spesso motivo di pareri controversi e non sempre univoci. Il consiglio è valutare professionalità e competenze dello specialista e poi affidarsi con sicurezza al medico di riferimento scelto.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gent.mo Dr. Garbolino, la ringrazio del suo appoggio e vorrei chiederle se i sintomi manifestati da mio figlio in rari episodi di rabbia verso le insegnanti e i compagni di classe (quindi esclusivamente ambiente scolastico) ed irrequietezza possano essere il segnale di un disagio che nasce in quell'ambiente (in seguito alla caduta accidentale del bambino a scuola) o l'evolversi di sintomi connessi all'incidente stradale? potrebbe delinearsi un'ipotesi di alessitimia? nel caso lei non possa dare un giudizio obiettivo mi indicherebbe qualche consiglio per rapportarmi serenamente con mio figlio visto che siamo sottopressione per le lamentele di insegnanti e genitori. La ringrazio sentitamente
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
i sintomi di suo figlio sono verosimilmente l'espressione di un disagio che deve essere studiato e verso cui è opportuno un intervento qualora si connoti come disturbo specifico.
La non colpevolizzazione è pertanto un atteggiamento opportuno da tenere.
E' inoltre importante in questi casi che il confronto con gli insegnanti sia supportato da pareri specialistici.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ringrazio sentitamente per il suo parere.