Ansia e cura farmacologica

Buongiorno,
sono un ragazzo di 30 anni, e da molto tempo soffro d'ansia. In alcuni periodi (generalemente quando non lavoro, essendo da sempre un precario) l'ansia si presenta più spesso a causa dell'incertezza del fututo e altri pensieri negativi (cosa farò quando perderò entrambi i miei genitori e rimarrò solo, il non sentirmi all'altezza di fare più quasi nulla, come ad esempio il teatro o anche semplicemente cimentarmi in un lavoro mai svolto prima). Premetto che quest'ansia/angoscia inizia a farsi strada lentamente a causa di uno dei miei pensieri negativi e cresce sempre di più fino a sfociare a volte in uno stato di angoscia profonda. Ma c'è da dire anche che non mi accompagna 24h su 24, a volte riesco a domare i pensieri negativi e ansiogeni e magari per alcuni giorni o addirittura settimane riesco a non avere l'ansia. Da qualche anno faccio psicoterapia presso il centro di salute mentale dell'asl della mia città, ma non ho notato alcun miglioramento (forse la psicoterapeuta, molto giovane tra l'altro, non è brava, visto che fa parlare sempre e solo me?). Ultimamente ho deciso di fare una visita da uno psichiatra dello stesso centro di salute mentale, nonostante io sia molto spaventato dai farrmaci e dalle dipendenze, e dopo una breve visita/colloquio in cui ho sottolineato la mia paura degli psicofarmaci mi ha prescritto una cura (a sua dire) leggera, cioè 3 gocce di Lexotan 3 volte al giorno (ore 8-14-20) che posso aumentare fino a 10 gocce 3 volte al giorno. Io ne assumo 5 gocce 3 volte al giorno.
Le mie domande sono:
E' corretto assumere ansiolitici anche se l'ansia non è costante 24h/24 e soprattutto quando non hai al momento l'ansia? La cura prescrittami secondo voi è corretta? La cura con Lexotan serve a far si che l'ansia scompaia per sempre o serve a curare solo i sintomi ad essa collegati e quindi dovrei assumere i farmaci solo al momento del bisogno? E soprattutto, quanto tempo dovrebbe durare una cura del genere (visto che la psichiatra che mi ha visitato e dato la cura non ha voluto dirmi nulla sulla durata)?
Grazie mille.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 195 21
Gentile utente,
la psicoterapia di tipo dinamico, di ispirazione psicanalitica, richiede che sia il paziente a portare il materiale, cioè a parlare. Però se ha dubbi è importante che ne parli direttamente in terapia, perché fa parte della cura anche lo scambio, anche dire "Dottoressa, mi sembra di essere sempre allo stesso punto, che facciamo?"
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, forse nella scelta del collega ha giocato la sua paura degli "psicofarmaci". Le ha prescritto un farmaco attivo sul sintomo ansia a dosaggio basso. Per la durata e le modalità di assunzione deve chiedere a chi glielo ha prescritto, non è corretto dare queste indicazioni senza visitare la persona.
Sull'ansia hanno una valenza terapeutica, cioè curano proprio, i farmaci antidepressivi, che non danno dipendenza ma vanno assunti per periodi lunghi (un anno almeno) e a dosaggio pieno, e come tutti i farmaci hanno effetti terapeutici ed effetti collaterali, quindi richiedono una scelta precisa. Possono integrare la psicoterapia, cioè si possono seguire entrambe le terapie.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio molto per l sua risposta. Quindi se ho capito bene, se al momento non ho nessun sintomo di ansia, non è proprio corretto assumere lexotan?
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 195 21
Se non c'è il sintomo la benzodiazepina non serve. Tenga presente però anche il discorso sulla psicoterapia, che non è solo un riversare parole su terapeuta, ma anche chiedere/chiedersi dove si sta andando. Cordiali saluti

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto