Ansia, agitazione e sensazione testa pesante

Buongiorno,

Mi piacerebbe ricevere un Vs parere in merito alla sintomatologia in oggetto per la quale avevo già inviato un consulto in gennaio 2013. In ogni caso riassumo brevemente: da ca. 2 anni sono in terapia con uno psichiatra per problemi di ansia somatizzata e stato di depressione lieve. In parallelo, da poco meno di un anno, seguo anche un percorso psicoanalitico. Premetto che nè il mio medico di famiglia, nè lo psichiatra stesso o i medici di ps, dove mi ero recato le prime volte che accusavo i sintomi, hanno ritenuto di farmi fare visite specialistiche o diagnostiche attribuendo, appunto, il mio malessere a cause ansiose e psicologiche (mi fido, ma la mia tendenza ipocondriaca non mi lascia mai completamente tranquillo del non aver svolto indagini più approfondite...).

Detto ciò, in questi 2 anni ho provato vari antidepressivi (sertralina, thymanax, efexor, fluoxetina, tutti a dosaggi minimi). Non posso dire che i sintomi siano stati debellati al 100% (se non per brevi periodi) ma comunque ho avuto buoni risultati (specie con sertralina e parzialmente anche fluoxetina). Il motivo per cui ho cambiato vari farmaci è stato principalmente a causa degli effetti collaterali a livello sessuale, specie con sertralina e fluoxetina.

Per questo motivo da circa due mesi assumo il Trittico, su consiglio di un andrologo, concordato con il mio psichiatra. A livello sessuale non ho più problemi e per circa 1,5 mesi tutto è andato abbastanza bene anche rispetto ai sintomi ansiosi/depressivi. Forse non come quando assumevo gli altri farmaci (ho avuto qualche campanello di allarme che l'ansia non fosse proprio sotto controllo ma tutto sommato la sintomatologia non era così fastidiosa). Da circa due settimane, invece, i sintomi che mi avevano portato ad intraprendere la terapia son ricomparsi in modo abbastanza fastidioso e sono i soliti: senso di testa pesante costante, spesso da mattina a sera, momenti di agitazione quasi come dovessi avere un mancamento (che mai si è verificato nella pratica), senso di sbandamento. Ciò aumenta ad es quando sono con altre persone, a lavoro o anche ad es in occasione di pranzi o cene di lavoro o con amici.
A completamento vorrei sottolineare che da tre mesi ho cambiato lavoro: da un lato sono molto soddisfatto da un punto di vista professionale e faccio qualcosa che mi piace molto di più, dall'altro la pressione e lo "stress" di questo nuovo incarico sono molto superiori rispetto a com'ero abituato (sarà un bene o un male?).

Martedì ho appuntamento con il mio psichiatra per discutere la situazione. Mi piacerebbe evitare di riprendere i farmaci precedenti per non incorrere di nuovo in problemi sessuali ed anche perché da quando ho smesso la fluoxetina mi sono anche "sgonfiato", il che fa ovviamente piacere.

Vorrei da Voi un consiglio in merito alla mia situazione anche in considerazione del fatto che per tenere sotto controllo l'ansia prendo quasi costantemente da 2 anni anche xanax.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Che dosaggio assume di trittico e da quanto tempo?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,
Trittico 75 una cp la sera, da 2 mesi.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
Le riscrivo la risposta (non so se fosse arrivata correttamente)

Trittico 75 una cp la sera, da 2 mesi.

Grazie
Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott. Martiadis,

Volevo chiederLe se aveva qualche suggerimento in merito alla mia richiesta.

Nel frattempo la scorsa settimana con il mio psichiatra abbiamo convenuto di provare ad aumentare la dose del trittico da 75 a 100, più il solito xanax al bisogno (che in questo periodo è praticamente un bisogno quotidiano... assumo circa 15 + 15 gocce tra mattina e pomeriggio).

Molte grazie

Cordiali saluti
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

I medicinali vanno scelti in base all'indicazione, cioè alla diagnosi. Sono tutti antidepressivi, ma non tutti sono adatti per altri disturbi.
Quindi non ha senso scegliere un farmaco che non dà effetti sessuali ma che non è indicato per quel disturbo.
"Al bisogno" non significa anche sempre, perché in questo caso si sviluppa assuefazione, il che poi complica l'andamento dei sintomi, perché genera un legame all'ansiolitico e peggiora l'andamento dei sintomi stessi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Pacini,

molte grazie per la celere risposta

se interpreto bene il Suo parere, mi corregga se sbaglio, il Trittico potrebbe non essere adatto al mio caso? La diagnosi che mi è stata fatta è ansia somatizzata (associata ad un lieve stato depressivo). Peraltro lo stato depressivo mi è stato detto che è veramente lieve, sono soprattutto le somatizzazioni dell'ansia quelle che stiamo provando ad eliminare con la terapia farmacologica.

Grazie
Saluti
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Esatto, intendevo dire questo. Trittico indicato per la depressione come episodio depressivo, ma non per tutti i tipi di sindrome depressiva.
[#8]
dopo
Utente
Utente
gentile Dott. Pacini,

intanto grazie per le informazioni

scusi la domanda forse banale, ma solo per mia chiarezza: potrebbe spiegarmi meglio cosa intende per EPISODIO depressivo e tipi di SINDROME depressiva?

In linea di principio, senza certamente voler chiedere una terapia online ma solo come indicazione generale, è corretta la terapia con farmaci antidepressivi per le somatizzazioni dell'ansia o ci sono strade diverse che potrei discutere con il mio psichiatra?

L'ultima volta gli avevo accennato ad un'eventuale sostituzione del Trittico ma era abbastanza scettico in quanto mi ha detto che in questi 2 anni ne abbiamo cambiati già tanti mentre dovrei cercare di portare avanti una cura per un tempo sufficientemente duraturo. Passata l'estate, comunque, proverò a ridiscutere la cosa.

Grazie
Cordiali saluti
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Per sindrome si intende un insieme di elementi, che può corrispondere a diverse entità (con diverso decorso, sintomi guida, terapie, evoluzioni etc). Sindrome quindi è aspecifico rispetto a episodio depressivo, e anche questo ultimo comunque è sempre abbastanza provvisoria come diagnosi (il decorso la definisce meglio, a volte anche altri elementi già acquisibili).
[#10]
dopo
Utente
Utente
gentile Dott. Pacini,

oggi ho parlato con il mio psichiatra, dicendogli che nonostante il passaggio da 75mg a 100mg di Trittico, i sintomi di somatizzazione ansiosa (senso di testa pesante), non sono migliorati.
Mi ha detto che su di me probabilmente è più efficace l'ansiolitico del Trittico e mi ha detto di provare a tornare a 75mg di Trittico (in pratica solo per favorire il sonno, prima disturbato) e aumentare lo xanax a 30 gocce mattina + 10/15 al pomeriggio al bisogno (adesso ne stavo prendendo 20 al mattino + 10/15 al pomeriggio).

Farò questa prova per qualche settimana per poi rincontrarlo i primi di settembre.

Da ciò che avevo capito, in linea di principio, insistere con le benzodiazepine non è il massimo, pertanto penso che quando lo rivedrò proverò a ridiscutere la situazione.

Stavo pensando di riproporre allo psichiatra, se sarà d'accordo, di ritentare con gli antidepressivi che prendevo in principio (es. Sertralina) che mi avevano dato benefici anche se pesanti effetti collaterali a livello sessuale. Che cosa ne pensa?

Ciò anche per provare a migliorare con l'ipocondria che in questo periodo è ricomparsa abbastanza insistente...

Infine, Le volevo chiedere un Suo parere sul Valdoxan che tempo fa avevo provato dopo i problemi con la sertralina ma poi sostituito dopo poco in quanto non mutuabile e abbastanza costoso. Pensa possa essere una buona alternativa (sempre ovviamente concordata con il mio specialista)?

La ringrazio.

Cordiali saluti
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

L'ansiolitico ha un effetto iniziale che si esaurisce nel tempo, ammesso che un aumento a partire già da una dose a cui è abituato produca un effetto significativo. Quindi non capisco bene questo tipo di mossa in che direzione vada.

Non deve proporre Lei al medico le soluzioni da adottare. Il valdoxan ha in comune solo l'indicazione per la depressione maggiore, non è stato nel frattempo passato in fascia A.

[#12]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Pacini,
grazie per le indicazioni.
Certamente discuterò col mio psichiatra al rientro dalle ferie e sarà lui a decidere come proseguire.

Le chiedo solo se, in linea di principio, l'uso degli antidepressivi è corretto per curare le somatizzazioni dell'ansia perché se così non fosse valuterei seriamente di rivolgermi ad un altro specialista.

Inoltre, nella Sua esperienza, se con un antidepressivo che funziona bene si hanno effetti collaterali significativi (nel mio caso a livello sessuale), si prova comunque a sostituirlo oppure si predilige la terapia "mettendo da parte" il problema sessuale fino a guarigione?

Molte grazie per i Suoi consigli.

Cordiali saluti
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sì, in linea generale gli antidepressivi come classe farmaceutica sono uno degli strumenti per curare le sindromi cosiddette "di somatizzazione".
Il problema sessuale dopo i primi mesi di cura può diventare un problema insopportabile, quindi meglio tentare prima un'altra soluzione.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
ho visto il mio psichiatra ieri.
Per il momento siamo rimasti di andare avanti ancora per un mese (salvo ovviamente problemi) con trittico 75 alla sera e xanax 20/30 gocce al mattino + 10/15 al pomeriggio.

La mia somatizzazione alla testa è sotto controllo ma non accenna a sparire, anche se un minimo mi accompagna tutti i giorni...

Dopo questo mese, in base a come andrà, lo specialista mi ha accennato ad un possibile uso del remeron. Volevo chiedere se nella Sua esperienza può essere efficace verso ansia e relative somatizzazioni.

Molte grazie
Cordiali saluti
[#15]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Quando i sintomi si riducono a "un minimo" ma la preoccupazione no, è da valutare che questa non meglio definita somatizzazione non corrisponda in realtà ad un problema di ipocondria. Per il resto non serve ragionare su quello che sarà o meno, segua una terapia e la valuta.
[#16]
dopo
Utente
Utente
gentile dottore,

intende dire che potrebbe essere un problema organico (non psichico) o comunque nella sfera psichica come finora ipotizzato dallo specialista?

molte grazie
cordiali saluti
[#17]
dopo
Utente
Utente
gentile dottore,

ho interpretato male la sua precedente risposta, lei fa giustamente riferimento ad un problema di ipocondria.

quella c'è sicuramente, mi è stato detto espressamente. Sto anche facendo un percorso di psicanalisi, ma ancora non ho capito se per l'ipocondria esiste anche una cura farmacologica o meno.

molte grazie
cordiali saluti
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile

L'ipocondria è un nome per indicare una preoccupazione per il proprio corpo, che nella maggior parte dei casi non è altro che una forma di disturbo ossessivo.
La psicanalisi non è una delle psicoterapie scientificamente definite, e la discussione del contenuto delle ossessioni con ipotesi relative alle loro presunte origini (secondo la teoria psicanalitica) le può complicare e peggiorare.
[#19]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

grazie per i Suoi chiarimenti.

Mi par di capire che, almeno in linea teorica, il percorso che sto seguendo non è esattamente quello più indicato, almeno per l'ipocondria (per l'ansia la psicanalisi è invece efficace?)

Le chiedo quindi alcuni consigli, sempre in linea teorica e ovviamente da discutere con i miei specialisti.

Nel mio caso si somatizzazioni ansiose + ipocondria:

- quali sono le psicoterapie più indicate?
- è corretta la terapia farmacologica con antidepressivo/ansiolitico?

Grazie.
Cordiali saluti
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La psicanalisi in generale rimane una teoria interpretativa, e non si basa su concetti biologici, e non ha una tradizione di verifica scientifica dei suoi effetti, così come della definizione dei suoi strumenti.

Andrebbe distinta bene l'ipocondria dalle somatizzazioni. In entrambi i casi la presentazione può essere ad esempio "ho un prurito che non so definire che mi preoccupa e non mi lascia in pace", ma in un caso è una preoccupazione, nell'altro una sensazione.

Sono indicate le psicoterapie cognitivo/comportamentali. L'antidepressivo (alcuni) sono indicati nei disturbi d'ansia e nell'ipocondria, l'ansiolitico è un farmaco di uso occasionale o di emergenza, o di fase acuta, che ha un altro uso.
[#21]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

grazie delle indicazioni.

Da profano pensavo che la psicanalisi agisse ad ampio spettro quindi che fosse in generale più lunga rispetto alle psicoterapie ma che desse risultati più duraturi proprio perchè agisce nel profondo. Ma ripeto, questo è ciò che ho capito da ignorante in materia.

Se capisco bene per la cura dell'ipocondria un supporto psicoterapico, oltre che farmacologico, è importante, mi conferma?

Mentre per le somatizzazioni ansiose (nel mio caso fastidi alla testa e senso di sbandamento), se non erro, è importante la via farmacologica.

Posso chiederLe un consiglio di un bravo psicoterapeuta nella mia zona?

Grazie
Cordiali saluti
[#22]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Se capisco bene per la cura dell'ipocondria un supporto psicoterapico, oltre che farmacologico, è importante, mi conferma"

Dipende, a volte basta un solo tipo di intervento, inutile associarne due da subito.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto