Insonnia cronica e attacchi di panico

Buongiorno, ho 37 anni e soffro di una forma di insonnia cronica da quando ne avevo 23. Non avevo mai avuto problemi di sonno prima, anzi, necessito tuttora di almeno 9 ore di riposo per essere poi attiva durante il giorno. L'insonnia scaturì la notte di un trauma emotivo, il mio medico di base pensava fosse transitoria e mi diede benzodiazepine a breve emivita (lexotan). 1 anno dopo non era passata, io dovevo finire l'università e decisi di recarmi in un noto centro del sonno. mi diagnosticarono (neurologi) un'insonnia da trauma e mi consigliarono en 20 gocce, nonchè il nome di uno psichiatra comportamentista, da cui mi recai per 4 anni.
Ebbi un problema lavorativo, non mi diedi per vinta e mi gettai con tutta me stessa in un'altra attività, ma l'insonnia peggiorò in tutte le fasi del sonno: addormentamento, fasi a onde lente, fase rem... era un disastro, dovetti sospendere il master e lo stage che stavo facendo a fatica e con successo e un neurologo mi prescrisse laroxyl 16mg+ valdorm 30 mg per 8 mesi (avevo lasciato lo psichiatra perché costosissimo e senza risultati: mi cambiò 3 benzodiazepine in una settimana,brancolava nel buio).
Dopo gli 8 mesi il neurologo mi disse che ero guarita e mi prescrisse remeron 30 mg+valdorm 30.
Mi sentii persa. Decisi di fare astinenza da farmaci, sperando di "crollare", invece il mio cervello staccava per qualche secondo e poi vegetavo. Cominciai a girare psichiatri e neurologi. Nessuno trovava il "mostro" dentro di me, ma tutto peggiorava. Feci due polisonnografie, che confermarono la carenza in tutte le fasi del sonno e ripresi i farmaci.
Purtroppo non si capiva il motivo per cui non ne tollerassi quasi nessuno (no trittico, no laroxyl, no surmontil, ecc), tranne 7.5 mg di Remeron e il valdorm o l'en.
Quest'anno mi hanno fatto fare un'analisi genetica e si è scoperto che ho un gene che non metabolizza correttamente le sostanze che produco (triptofano) e i farmaci che assumo, per cui o questi non bastano a farmi riposare o resto come "intossicata": confusa, intontita, incapace di lavorare. Questo mi deprime.
Da 3 anni e mezzo sono insorti gli attacchi di panico: forti e frequentissimi, con ansia anticipatoria. Credo siano legati all'insonnia e al fatto di sentirmi inadeguata come donna, moglie e madre, visto che non tollero i farmaci che devo prendere.
Il risultato è che anche tra gli ssri antipanico non c'erano molti principi attivi tra cui scegliere, per il mio fisico (no fluoxetina, no paroxetina, no venlafaxina), per cui ad oggi prendo fluvoxamina 50mg.
Non so più cosa fare: ho sempre sonno, eppure dormo male la notte, sono arrivata ad avere PAURA dei farmaci, a causa degli effetti collaterali che sento più della norma. Sono disperata, con un bimbo meraviglioso di 5 mesi (sano, grazie alla Madonnina) e un marito.
Vorrei chiedere se il problema genetico impedisce che trovi l'adattamento farmacologico e se mi consigliate di farmi seguire da un neurologo o da uno psichiatra(ebbi pareri diversi).Grazie!
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile utente,

cosa significa che si sente inadeguata come donna, moglie e madre e il fatto di non riuscire ad assumere farmaci? che relazione c'è?

I dati che ha inserito sono veritieri? come mangia?

Ha scritto che durante la giornata ha sonnolenza o ho capito male?
Assume eccitanti per stare sveglia?

E' più in forma la mattina o la sera?

Ha mai misurato la secrezione di melatonina nelle 24 ore?

Quale esame genetico ha fatto: i citocromi?


Massimo Lai, MD

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera e scusi se non ho più risposto, la mia psichiatra pareva avere trovato il farmaco adatto a me, ma ho trascorso mesi infernali, sentendo gli effetti collaterali e mai un beneficio, purtroppo.
La diagnosi è:"Disturbi d'ansia con attacchi di panico e insonnia cronica". Nessun'altra "patologia".
Mi sento inadeguata come moglie, poiché non smaltisco i farmaci della notte a causa della mutazione del CYP2D6, metabolita lento e di giorno sono intontita, spesso devo tornare a dormire e mi sveglio tardi la mattina. Di conseguenza anche come madre. Con l'uso di ssri, gli effetti collaterali mi hanno costretta a lasciare la carriera artistica (il teatro non attende: se ci sei, vai avanti, se no un'altra musicista ti prende il posto). Inoltre le mie prestazioni erano compromesse (tremori, fiato corto, ecc.).
Mi dà dolore emotivo non poter provare piacere nei rapporti con mio marito, pur avendo provato diversi ssri. Mai nulla. Mi toglie una "fetta" di affettività fisica. Io sono molto passionale. Sono come menomata.
Ho fatto l'esame dei citocromi e proprio il CYP2D6 è risultato "mal funzionante", lento.
Scusi il linguaggio medico non preciso, sono laureata in materia umanistica.
Spero comunque di essere stata chiara.
Un sessuologo mi consigliò di alternare due bdz a periodi per gli stati ansiosi e non avere effetto tolleranza.
Intanto continuo la psicoterapia. Secondo Lei potrebbe funzionare? Non sopporto anti epilettici e neurolettici a bassissimi dosaggi. Le dx sono le uniche rimaste...
Grazie se vorrete rispondermi, sono disperata.
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