Di attacchi di panico legati alla separazione dei miei genitori

Gentili dottori,
ho 26 anni, e ho sofferto in passato (all'età di 16 anni) di attacchi di panico legati alla separazione dei miei genitori (curata con xanax per un anno). Ho superato questi problemi, ma provo spesso un'ansia fortissima come un peso che mi preme sul petto nei periodi più difficili della mia vita. (Per esempio quando mio padre mi ha detto che aveva una figlia che aveva già un paio d'anni, e quindi ho scoperto che aveva un'altra famiglia).
Ho ricominciato a stare molto male quando il mio ragazzo è partito all'estero per lavoro. I primi mesi ho cercato di farmi forza e cercare di terminare l'università, ma ultimamente nell'ultimo mese si sono aggiunti dei litigi piuttosto pesanti ed irrisolti a causa della distanza. Ho cominciato a soffrire di colite spastica nervosa: il medico che me l'ha diagnosticata mi ha dato spasmomen somatico, per 15 giorni, da alternare con spasmomen. Sono sotto stress anche perché mi sto laureando alla magistrale: la mattina dopo il mio ultimo esame ho avuto delle extrasistoli per 3 ore continuate (ne ho avuti altri episodi ma durati al massimo una decina di minuti). Mia madre alla fine ha chiamato il medico che mi ha trovato un piccolo soffio al cuore e mi ha prescritto ulteriori analisi (niente di preoccupante comunque, pare siano sempre manifestazioni legate allo stress). Nel frattempo ho spesso attacchi di ansia,ho tachicardia, dispnea notturna, dormo male, mi sveglio durante la notte, e se faccio pensieri negativi mi tornano i dolori all'addome. Non riesco a concentrarmi negli studi e tendo a procrastinare gli incontri con la mia relatrice. Occasionalmente prendo una pasticca di xanax da 0.25 mg. Mi sento stanca della mia vita e mi sembra che niente vada per il verso giusto, nonostante i miei sforzi.
Sono in cura da un mese da una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e mi ha fatto prendere un appuntamento dallo psichiatra.
Vorrei se possibile una vostra opinione: è necessaria una cura farmacologica? Di che tipo? Immagino che lo psichiatra me ne prescriverà una ma io sarei un po' contraria e vorrei sentire altri pareri.
Vi ringrazio
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

Già è stata indirizzata verso la figura dello psichiatra da chi l'ha vista personalmente.

È probabile che dalla visita scaturirà un trattamento farmacologico utile ai suoi disturbi.

Ha assunto una benzodiazepina che ha controindicazioni nel lungo termine, potrà invece ricevere un trattamento più efficace per i suoi disturbi.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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