Buoffee delirante

Salve a tutti.
La mia ragazza ha avuto un episodio di schizofrenia(delirio,manie di persecuzione,Paura di morte o malattia di parenti o amici).
Il Medico gli ha diagnosticato "Bouffee Delirante"prescrivendogli per 15gg
haldol 2mg 12goccex3 ogni 6 ore
aKineton 4mg rilascio prolungato 1 compressa ore 8
Lorans 2,5mg (1,25mg ore8+1,25mg ore14+2,5mg prima di dormire)
In 15 giorni ha avuto significativi miglioramenti e alla visita successiva per 15 giorni
Haldol 2mg 15 goccex3 ogni 6 ore
akineton 4mg rilascio prolungato ore8
lorans 2,5mg prima di dormire
dopo una settimana il suo umore è spesso molto pessimo piange spesso.e di tanto in tanto c'è ancora qualche paranoia e un pò di ansia.
Quindi dopo 21 giorni è presto per valutare la cura o secondo voi è questa ma occorre più tempo?
Le 9 gocce di haldol giustificano la soppressione del lorans?
è possibile aggiungere un ssri?
chiedo per avere un riferimento specifico,Grazie in anticipo.


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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile utente,

un episodio psicotico acuto nella fase di risoluzione può rendere evidenti sintomi correlabili ad un disturbo dell'umore, se la valutazione dello specialista è di questo tipo allora il disturbo dell'umore andrebbe trattato adeguatamente, mantenendo preferibilmente per il tempo necessario una copertura profilattica sulla sintomatologia psicotica in senso stretto,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta,mi potrebbe aiutare a capire il ruolo dell' haldol,cioè non ha nessun effetto sull'umore e quindi non è da escludere l'aggiunta di un antidepressivo?
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

L'aloparidolo è un farmaco appartenente alla classe dei neurolettici che ha un'incisiva azione su alcuni sintomi appartenenti allo spettro delle psicosi in senso molto generale, non ha pertamto alcuna azione antidepressiva.

Ora, se è presente un quadro depressivo vero e proprio nella specifico lo dovrà valutare lo psichiatra e prendere di conseguenza le decisioni terapeutiche che riterrà più opportune,

Saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta,non sono molto tranquillo poichè lo specialista è un neurologo e ho avuto le mie esperienze negative con una cura sbagliata.
Le prime due settimane sembravano avere evoluzione omogenea ma questa settimana dopo il cambio della posologia sembra avere ogni giorno sintomi diversi.
i primi giorni un pò d'ansia poi pianti continui,oggi un episodio di vomito e sonnolenza eccessiva.
Non sono in grado di capire quali di questi sintomi sia normale e quale no
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

"....Non sono in grado di capire quali di questi sintomi sia normale e quale no...."

non credo che sia il suo compito.


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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. mi dispiace averla infastidita ma purtroppo sono una delle persone che gli sta vicino per più tempo e mi è stato chiesto di osservare quali sono i sintomi che presenta nell'arco di tempo che sta con me per poter avvisare il medico in caso di sintomi particolari e per me che non sono del mestiere sono tutti particolari,vorrei evitare di allarmare i familiari e anzi poterli aiutare a capire se la cura sta facendo il suo dovere.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
non comprendo da dove abbia dedotto il mio "fastidio", comunque volevo solamente rimettere al medico la responsabilità della diagnosi essendo l'unica figura ad averne le competenze.

Se i comportamenti di un paziente vengono riferiti al medico da un familiare questo può avere qualche valore e importanza, per quanto la diagnosi deriva in massima parte dal colloquio e dalla visita diretta, per contro resta il fatto che nessun medico chiederebbe un "parere o giudizio" su ciò che sia normale o patologico al parente.

Il rapporto medico - paziente è basato su un atto di reciproca fiducia, che non dovrebbe mai venire meno.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Il mio era solo un modo cortese d continuare la conversazione spero di non aver alimentato fraintendimenti,apprezzo enormemente il vostro lavoro poichè il camice e come la pelle ti resta addosso per sempre.
Aggiungo solo che a volte i parenti sono una parte importante in situazioni dove il malato collabora poco o non è in grado di farlo come nei casi di schizofrenia o demenza.
e per chi gli sta vicino non avere risposte alle sue domande come,è normale questo?Quando guarirò?Quando potrò tornare a studiare?ecc.
Io non faccio altro che tranquillizzarla dicendogli che è in buone mani,ma in realtà mi chiedo un neurologo può curare la schizofrenia?
la cura è quella giusta? ecc.
Non voglio e non posso sostituirmi al medico,ma per lo meno riuscire a capire se ll percorso è quello giusto.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
"....Quando guarirò?Quando potrò tornare a studiare?...."

sono domande "buone" o meglio che "promettono bene".

La bouffée delirante, altro rispetto alla schizofrenia se di questo si tratta, è un disturbo dal quale si guarisce tutto sommato facilmente, il problema è il monitoraggio di quello che succede dopo e il controllo su eventuali aspetti residui, come le ho già detto un episodio depressivo nella fase conclusiva è frequente.

Per quanto riguarda lo specialista specificamente competente è chiaramente lo psichiatra, la neurologia è una branca affine ma diversa.