Mentire

sono stata 5 mesi con un ragazzo molto brillante e di buona famiglia.
Entrambi siamo due giuristi e nel corso della nostra relazione ho potuto saggiare la sua preparazione superlativa nell'ambito del diritto.
Ciò che invece mi lasciava perplessa nel corso della nostra relazione era la sua sistematicità nell'omettere coordinate spazio temporali di dove si trovasse e cosa facesse o di dare risposte univoche anche su argomenti più banali della sua vita.
Tale atteggiamento era da lui tenuto sia con me che con i suoi conoscenti che mi hanno confermato questa sua stranezza.
Usa una quantità smodata di caffè, di redbull e ginseg finalizzata a lavorare indefessamente anche per sessioni di più di 74 ore dormendo avvolte per settimana ed in tutto 12 ore.
Tutto questo mi faceva venire dubbi sulla sua attendibilità.
Pensavo si trattasse di tradimento ma non è così.
Ho scoperto che quest'anno non ha concorso all'esame di stato di avvocato nonostante ci fossimo presentati insieme all'esame (dunque ha simulato sia la preparazione e sia il presentarsi all'esame)
ma addirittura che non è laureato. Si laurea infatti tra un mese.
Il bello è che quindi mente a tutti almeno da 4 anni. Di fronte a prove schiaccianti mente e dice che sono errori burocratici (liste in cui per errore figura il suo nome tra i laureandi)si cimenta per convincermi del contrario chiedendomi infine un atto di fiducia nei suoi confronti.
Lui è molto bravo non so che intoppo possa avere avuto (o forse lo so) ciò che mi meraviglia è che non ammette nonostante gli abbia promesso il segreto la verità neanche a me.
mi ha anche lasciato.
Vorrei ricondurlo alla realtà magari presentandomi alla sua seduta di laurea che suppongo si svolgerà in assenza di chiunque visto che tutti sanno che è laureato suppongo anche i genitori.
Chiedo che tecniche relazionali posso utilizzare con lui per poter avere un dialogo costruttivo che prescinda dai titoli accademici etc per farlo riflettere sul fatto che questa scelta di emntire lo porterà ad una vita inautentica almeno fino al 2011 (quando tra pratica legale completata ed esame sostenuto se tutto va bene diventerà avvocato. Il che è assurdo.
Il nostro amore era veramente bello, sono sicura anche del suo affetto nei miei confornti ma per lui chiunque si frapponga tra lui e questa verità diventa nemico.
Non penso che lui abbia i tipici complessi di coloro che mentono per ricevere plauso sociale penso che sia molto più grave cioè che non abbia più presente qual'è la verità. Solo a tratti ravviso piccoli moti di coscienza avvolte legate a velate provocazioni che gli muovo a repentaglio del suo segreto avvolte con immagini tenere che lo riconducono alla fonte autentica del suo essere, ma prima di arrivare lì ci sono strati e strati di cinismo da superare.
Un episodio per tutti: mi ha raccontato di avermi comprato delle cuffie antirumore, che gli sono state rubate in metropolitana,sperava di ribeccare il ladro, puta caso lo ha ribeccato mentre le indossava il giorno successivo nello stesso luogo del furto in più addirittura il ladro aveva anche la custoida con se, mi dice di averlo ribloccato, di averle recuperate e tronfio me le ha consegnate. più di una considerazione mi fa valutare questo racconto come una fantasia mitomane di sè e non come un fatto vero.
perchè fa così?
Come si può con qualche tecnica disinnescare questi meccanismi mentali e riportarlo alla realtà?
Faccio bene a presentarmi alla seduta di laurea, c'è chi mi dice che mi potrebbe fare del male
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
pare che il suo fidanzato abbia qualche problema di ordine psicologico che potrebbe essere utile affrontare in modo adeguato.
Il consiglio è di aiutarlo ad avvicinarsi au una prima valutazione psichiatrica che permetta una diagnosi ed una eventuale terapia. Anche io non sono convinto che presentarsi alla seduta di laurea senza alcun preavviso possa essere funzionale al vostro rapporto.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
ringrazio per il riscontro al mio quesito.ne ho formulato un altro ricollegandomi al precedente.
La domanda ulteriore è come portare una persona che ha un disturbo da ino psichiatra se questa persona non si rende conto di averlo?
non sono neanche una sua parente nè conosco i suoi parenti.
Informarli sarebbe violare la privacy di questa persona.
Che cosa mi posso inventare?
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dopo
Utente
Utente
ringrazio per la utile risposta.ho però delle aggiunte.
il mio ex (il mentitore) e la sua famiglia hanno avuto una terribile esperienza: un membro minore della loro famiglia è stata vittima di violenza sessuale (pedofilia) ad opera di parente collaterale. A seguito di ciò la familgia ha perso la serenità ed il mio ex è stato l'ago della bilancia per la gestione dell'intera situazione. Ha calmato e contenuto gli umori turbolenti dei parenti e si è occupato anche degli aspetti giudiziali (il pedofilo è stato condannato).
Nel confronto con altri consulti che ravviso sul sito specifico per sintomi affini tra cui il mentire specifico che il mio ex non ha alcuno scatti d'ira, ha un ottimo self control anche quando è stanchissimo, è gentile educato e quasi mai depresso.Delle volte è pensieroso ma mai depresso, l'unica cosa non dorme (ma perchè fa sessioni di lavoro per smaltire tuto quello che deve fare)ed avvolte ma solo come battuta dice che è così stanco e carico che nessuno lo distoglierebbe da un omicidio casuale 8invece al suo posto suo io direi non vedo 'ora di buttarmi a letto).
Mi chiedo quindi se il suo è un disturbo patologico o una scelta di vita per non fare preoccupare i genitori ma a quel punto perchè mente anche a me?