Antidepressivi e problemi sessuali

Gentili Dottori,
mi sto curando da tempo con clomipramina 75 mg, il problema sono sempre stati gli effetti collaterali sulla sessualità (anorgasmia, calo della libido, saltuariamente difficoltà erettive)che mi portano non pochi problemi di coppia.Anche se sò che le reazioni a questi farmaci sono estremamente soggettive, vorrei sapere in base alla vostra esperienza giornaliera quali sono gli antidepressivi che danno un pò meno questi problemi (possibilmente quelli di nuova generazione).Voglio solo un consiglio che poi girerò naturalmente al mio psichiatra.Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Caro amico
La cl-imipramina è forse il miglior antidepressivo disponibile.
La sua efficacia e potenza si pagano purtroppo con numerosi effetti collaterali, tra cui quelli a carico della sfera sessuale.
Quasi tutti gli antidepressivi fanno pagare questa tassa, sempre in base alla sensibilità individuale. Il bupropione è forse, tra tutti, quello più innocuo. Peraltro tenga conto che gli antidepressivi non sono intercambiabili, così come non lo sono gli antibiotici. Potrebbe succedere che, sostituendo la cl-imipramina, lei perda in tutto o in parte i benefici fin qui ottenuti.
Questo per informarla,ma,la prego, non dia consigli al suo psichiatra.
Infine le faccio un complimento: ha scritto, giustamente, disfunzione erettiva ,e non erettile,come erroneamente si legge ora anche sui libri.
Un caro saluto

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Fino ad ora ho provato :mirtazapina , trazodone che erano efficaci sull'insonnnia ma non sulla depressione e sertralina che mi dava effetti avversi peggiori della clomipramina (compresa iperprolattinemia). Preciso che la mia depressione è accompagnata prevalentemente da ansia e panico, quindi non sò se il bupropione sia molto indicato per il mio disturbo essendo molto attivante.Ormai soffro di depressione da 6 anni e per condividere i miei problemi ho frequentato molti forum in internet che parlano di questi problemi. Parlando e confrontando le esperienze con molti utenti mi sono fatto questa idea sui sides sessuali degli antidepressivi: tra gli ssri fluvoxamina ed escitalopram sembrerebbero avere meno problemi degli altri (in particolare se si riesce a raggiungere il dosaggio minimo efficace), la venlafaxina sembrerebbe essere meglio tollerata rispetto agli ssri, la duloxetina sembra dare gli stessi problemi degli ssri. Voi confermate le mie impressioni?


P.S:grazie per il complimento Dottor Carbonetti ma ho scritto quella associazione di parole solo perchè mi "suonava" meglio e non perchè abbia conoscenze mediche in proposito. Del resto mi sto laureando in lettere e non in medicina...
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Utente
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Immagino che molti dottori siano in ferie, spero comunque che qualcuno risponda alle mie domande.Grazie.
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Sono in attesa di una vostra gentile risposta.
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Utente
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Sono in attesa di una vostra gentile risposta.Grazie.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Caro amico
vorrei ribadire il concetto che non si sceglie un antidepressivo in base all'effetto più o meno inibente la sessualità, ma in base alla diagnosi (che deve prevedere i vari sottotipi di depressione), ai sintomi-bersaglio e alla storia clinica. Solo dopo molti mesi di conseguito compenso, se si deve proseguire con un mantenimento, si può tentare un graduale switch verso molecole magari meno potenti ma meglio tollerate.
Una classificazione degli AD in base all'effetto sulla sessualità è ardua,viste le variabili individuali. Ad esempio la cl-imipramina produce iperprolattinemia più spesso della sertralina, ma a lei è accaduto proprio il contrario. Uno swtich classico, quando vi sono disturbi sessuali mal sopportati, è quello cl-imipramina --> venlafaxina.
Saluti
dott. Paolo Carbonetti,Psichiatra
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Ringrazio il Dottor Carbonetti per le gentilissime risposte. Capisco completamente i concetti ribaditi nella sua risposta. E non c'è nessun dubbio che la risposta agli antidepressivi sia estremamente soggettiva. Volevo soltanto sapere le esperienze personali di voi dottori, che valgono sicuramnete di più degli studi fatti a campione che sono quasi sempre finaziati dalla casa farmaceutica madre.Mi spiego:se uno psichiatra ha visitato nella sua carriera professionale 1000 pazienti, per la legge dei grandi numeri verranno sicuramente fuori delle statistiche sugli effetti collaterali. Su questo volevo avere alcune impressioni e gradirei anche altre risposte dai dottori del sito,oltre a quelle del gentilissimo Dottor Carbonetti.Grazie per le risposte.
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Non ho ancora ricevuto nessuna risposta, non mi sembra di aver fatto domande non pertinenti al sito. Mi potete rispondere per cortesia?