Farmaci per affrontare un viaggio in aereo.

Buonasera, dottori.
Devo affrontare un viaggio in aereo di circa 1 ora e 30 minuti.
Lo specialista mi ha detto di prendere o Xanax 1 mg (non rp), 40 minuti prima dell'imbarco oppure Tavor Oro sublinguale 1 mg, all'atto dell'imbarco (sino a 3 cpr in caso di bisogno).
Secondo le vostre esperienze, quale di queste due soluzioni potrebbe essere la migliore? Potete visionare i miei precedenti post per vedere quale cura io stia facendo attualmente.
Vorrei capire cosa potrebbe darmi più sedazione e cosa potrebbe farmi stare tranquillo per quelle due orette (dalla fase di imbarco e per tutto il viaggio).
Ringrazio del tempo che vorrete dedicarmi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Ha due alternative con il risultato che ha bisogno di un secondo parere. Al di là del fatto che qui non si possono fornire indicazioni, l'unica osservazione che si può fare è che la necessità di assumere tranquillanti in coincidenza con queste occasioni di solito indica che la cura di fondo può essere migliorata. La necessità di farmaci al bisogno, oppure l'idea di averne bisogno, è indice di un compenso precario della situazione per cui si è in cura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Egr. Dr. Pacini, grazie per la Sua risposta.
Indubbiamente la cura di fondo può essere migliorata. Il mio psichiatra sa bene che vi è un compenso precario della situazione per cui sono in cura. Sta e sto cercando un equilibrio farmacologico e psicoterapeutico, al momento senza buoni risultati.
D'accordo anche che qui non si possono fornire indicazioni, la mia era una mera domanda relativa a quale delle due alternative sia la più tranquillizzante in termini di ansia, lungi da me il fare del "fai-da-te" o, peggio ancora, fare quello che dice "ma su medicitalia mi han detto che...".
È solo per capire, come farmacodinamica, il meccanismo d'azione di queste due differenti molecole e magari conoscere, quale sarebbe -in base all'esperienza Sua e dei Suoi colleghi - quella più indicata.
Se, per regolamento di medicitalia o per deontologia professionale, non potesse rispondere, capirei e mi scuso per la domanda posta.
Cordialità
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Il problema principale è che chi ha dato queste doveva essere deciso nel fornirne una sola per questo viaggio aereo e non lasciare a lei il dubbio sulla scelta che, ovviamente, si riflette negativamente.

Siccome il suo psichiatra la conosce bene avrebbe potuto scegliere senza alcun problema il farmaco più adatto a lei.

https://wa.me/3908251881139
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Utente
Utente
Salve Dr. Ruggiero, chiedero' direttamente al mio psichiatra quale sia il più adatto, benché mi abbia detto appunto che o uno va preso prima o uno va preso dopo (in termini di tempo).
Immagino che fare lo psichiatra sia molto difficile, noi pazienti abbiamo sempre bisogno di rassicurazioni e voi siete, magari, tempestati di mail, telefonate o messaggi da parte dei pazienti più deboli o da parte di quelli che ancora non hanno raggiunto un buon regime psicoterapeutico e farmacologico.
Noi, comunque, ringraziamo sempre per la vostra disponibilità, per la vostra pazienza, per esserci, per curarci, pur sapendo che quest'area della medicina non è semplice e che noi stessi pazienti siamo "impazienti".
Cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Il meccanismo d'azione delle due molecole è sostanzialmente analogo, ma il concetto è che non funzionano sulla prevenzione dell'attacco di panico, quanto sul controllo dell'ansia "la pensiero che" possa venire l'attacco o la paura di una situazione. Il problema è che, come dicevo, la gestione di questo sintomo mediante ansiolitico tende a cronicizzare il disturbo, mentre invece per la sua corretta terapia curativa è meglio basarsi su altri tipi di medicinali.
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Utente
Utente
Salve, Dr. Pacini.
In effetti io sono in cura anche con altri medicinali (sono da poco passato dalla paroxetina alla sertralina).
La psicoterapia non sta, al momento, dando risultati apprezzabili. Purtroppo, tra ansia e panico, prendere l'aereo è ancora molto problematico, per me.
Comunque grazie e buon lavoro a tutti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

La cura con paroxetina o sertralina sono appunto cure antipanico, e nell'arco di 1-2 mesi generalmente funzionanoa, a patto che siano a dose efficace.
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Utente
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Buonasera, il medico mi ha chiarito e spiegato come e cosa prendere per il viaggio. Poi ne parleremo insieme in sede di visita.
Grazie a tutti.
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Utente
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Buongiorno. Volevo riferire che il viaggio l'ho fatto e sono stato abbastanza bene.
Ho seguito le indicazioni, più specifiche e datemi durante una successiva visita, dello specialista.
Ringrazio comunque anche voi per la solita e grande disponibilità.
Buona domenica.