Mi sento in colpa

buon giorno, mi sento parecchio in colpa nei confronti di mio marito. io ho un disturbo schizo affettivo dai 18 anni, ma più passa il tempo peggio mi sento. il problema non è neanche tanto come mi sento io, ma come faccio stare le persone che mi amano. come mio marito, che per me è fantastico, comprensivo, lui non ha nessun problema psichiatrico ma ha accettato il mio fin dal primo momento. se prima però era spensierato, ora che siamo sposati da quasi 5 anni comincia a preoccuparsi per me e io mi sento molto in colpa. tre anni fa siamo stati coinvolti in brutto incidente stradale e lui è cambiato da allora.siccome mi sono fatta piuttosto male è diventato molto protettivo ma non gliene faccio una colpa,diciamo che se prima fumavo molto lui magari mi diceva di calare un po' con le sigarette, adesso è terrorrizzato che io possa venirgli a mancare presto. ho provato a smettere due volte, la prima ho resistito 10 giorni, poi ricominciato la seconda 21 poi ricominciato. adesso lui mi ha proposto una sorta di piano fumo come quando ero in struttura, ma io non riesco a rispettarlo, se fumo meno mi butto sul cibo, nei due tentativi di smettere ho preso 10 kg, e anche questo lo preoccupa. ora mangio meno perchè fumo, ma non mi bastano sempre. se a volte non riesco a dormire, fumo la notte, e diventano di più. se già non riesco a dromire lui si preoccupa e fatica a dormire pure lui solo che il giorno dopo lui deve andare a lavoro quando io posso dormire. se mi lasciasse fumare di notte quanto voglio avrei meno ansia che con le sigarette contate, ma lui ha paura che mi venga un tumore, un infarto...io mi sento di avergli rovinato la vita. vive in costante apprensione per la mia salute. se prendo qualche goccia in più o la terapia al bisogno, se fumo di più non so neanche io perchè, se mangio un po malamente perchè non sempre ho voglia di farmi da mangiare se lui non c'è, quando mangia con me amo cucinare.vorrei solo che capisse che ha sposato una persona con dei problemi, e che quindi non riesce a prendere in mano la sua vita e smettere di fumare, mettersi a dieta, fare ginnastica, diventare una persona normale. se ho un'invalidità dell'80% vorrà dire qualcosa, ma mi sento in colpa perchè ci amiamo e se io lo sapessi star male soffrirei, quindi capisco la sua sofferenza che fa così sentire da schifo e in colpa me e tutto questo mi crea il doppio di ansia. lui ha anche 20 anni più di me, io gli ho spiegato che se lui arriva a 80 e io a 60 andiamo già bene, ma un suo collega è morto di tumore a 45 anni e mio padre ha avuto un infarto a 57 e molti miei parenti sono morti per cuse legate al fumo, quindi secondo lui geneticamente sono predisposta! cosa devo fare per fargli capire di stare calmo, che non mi perderà e allo stesso tempo come mi tolgo il senso di colpa per vederlo soffrire per me. io non merito tanto. comunque se qualche psichiatra volesse rispondermi, non mancherò di rispetto più a nessuno, anzi scusate.mi sento davvero depressa e arrabbiata con me.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
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dopo
Utente
Utente
si, in effetti ho fatto un gran casino. mi scuso. vorrei capire come posso fare capire a mio marito che a causa della mia malattia non avrò mai una vita salutare e normale senza dovermi sentire in colpa perchè se potessi averla farei di tutto per averla. si capisce? grazie per avermi risposto e così in fretta...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Non è detto che possa avere le stesse patologie dei suoi familiari.

Sebbene fumi potrebbe cercare di avere una vita meno sedentaria e salutare in modo da ridurre i fattori di rischio e far capire a suo marito che ci prova.

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