Insonnia ed attacchi di panico durante terapia

Buongiorno, mia madre, 51enne e da un anno in menopausa, è affetta da moltissimi anni da depressione, ansia, ed attacchi di panico mai oggetto di terapie; ma da 40 giorni, su indicazione del medico di famiglia, ha iniziato la sua prima terapia: Cipralex 20 mg/ml (escitalopram) 10 gocce al giorno (nella prima settimana ha preso 5 gocce al giorno, e da un mese prende 10 gocce al giorno) e Xanax 0,75 mg/ml gocce. In questo periodo di terapia lei ha avuto tangibili miglioramenti della depressione (si sente più energica, di buon umore, ha un aspetto più salutar, mentre prima il suo viso pallido e lo sguardo erano già il biglietto da visita della sua depressione) mentre purtroppo sono rimaste immutati la sua ansia e i suo attacchi di panico, dato che ha avuto 5 attacchi di panico (l’ultimo ieri notte molto forte e duraturo) nell’ultimo mese nonostante la terapia. Inoltre nelle ultime tre notti la sua insonnia, che ha sempre avuto anche prima della terapia, è però notevolmente aumentata e ha dormito pochissimo. Va tenuto presente che mia madre ha assunto nelle prime due settimane di terapia 60 gocce totali di Xanax al giorno (20 al mattino, 20 al pomeriggio e 20 alla sera), per poi ridurle gradualmente a 50 gocce totali, poi a 40, 30, 20, 10 per poi non assumere più nessuna goccia di Xanax negli ultimi tre giorni, e ciò è coinciso con l’aumento notevole dell’insonnia (mentre in questi 40 giorni durante l’assunzione di Xanax mia madre dormiva abbastanza bene). Forse Xanax aveva “mascherato” in questo tempo il fatto che Cipralex provochi purtroppo a mia madre l’aumento dell’insonnia? Cipralex potrebbe non essere dunque il farmaco adatto per lei? O 40 giorni di terapia (di cui 30 giorni con 10 gocce) sono ancora insufficienti per “bocciare” Cipralex accusandolo di non essere efficace per ansia ed attacchi di panico e anzi di provocare anche un aumento dell’insonnia? Ringrazio per la cortese attenzione. Cordiali Saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
I dosaggi attuali non sono massimi ed andrebbero rivisti in evidenza di permanenza di sintomi che, comunque, andrebbero valutati da uno specialista.

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dopo
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Grazie mille Dr. Ruggiero. Quindi mi sembra di capire che se il Cipralex (10 gocce al giorno) fosse la terapia giusta per mia madre avrebbe già dovuto sortire maggiori effetti positivi in questi 40 giorni d' assunzione? Invece di limitarsi soltanto a tangibili miglioramenti della depressione senza migliorare però i disturbi di ansia, insonnia ed attacchi di panico.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gli effetti positivi possono essere corretti per il dosaggio, quando poi si torna al controllo per la valutazione dei miglioramenti può essere che sia considerato un aumento di dosaggio in quanto il farmaco non è ai suoi massimi dosaggi terapeutici.
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