I miei malesseri improvvisi sono riconducibili ad attacchi

Gent.li medici in linea, ho scoperto dopo aver escluso , tramite indagini cliniche specifiche ( tra cui anche la neuorologica, mancano i risultati delle intolleranze alimentari e la tac cervicale), di non essere affetto da alcuna malattia fisica. Con ogni probabilità i miei malesseri improvvisi sono riconducibili ad attacchi di ansia e panico (palpiatazioni, forte dolore toracico, carenza respiratoria, vertigine etc.. In realtà sono sano come un pesce! Preso atto che non ho malattie fische, i disturbi seguitano solo con la sensazione di torpore e palpitazione, per questo il mio medico curante mi ha prescritto di assumere 10 gocce mattina e 10 a sera di lexotan, in attesa di poter procedere a visita psichiatrica Purtroppo, il fenomeno che prima era distante nel tempo ( 1 volta alla settimana) ora e quasi giornaliero. Per questo vi chiedo, al sol fine di poter iniziare immediatamente un adeguata terapia, se potete indicarmi uno specialista nella città di Firenze che lavora durante il mese di agosto.
Inoltre, poichè ho lasciato i miei figli in una località turistica distante da Firenze, ed avendo la necessità di doverli riprendere, vorrei sapere se il farmaco crea problemi sullo stato di veglia o se comunque l'insorgere di una crisi può comprometere il livello di attenzione sulla guida
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

ha effettuato anche il prelievo per il profilo tiroideo e gli anticorpi?
il trattamento con Lexotan deve essere mantenuto limitatamente nel tempo.
Per quanto riguarda la possibilita' di visita di uno specialista puo' rivolgersi ai centri di salute mentale della sua citta' dislocati per compentenza territoriale all'interno della ASL cui appartiene.
E' utile anche sapere che qualunque trattamento introdotto a data odierna non e' risolutivo di alcuna condizione in quanto i trattamenti per il suo tipo di disturbi necessitano di un tempo tra le 3 e le 4 settimane.
L'uso di una benzodiazepina come il Lexotan puo' essere percio' utile se deve risolvere questioni impellenti che necessitano di una riduzione della quota d'ansia immediatamente.
Le benzodiazepine possono ridurre l'attenzione e possono comportare una alterazione della possibilita' di guida.
L'abitudine al farmaco dopo qualche giorno di uso puo' ridurre la sonnolenza ed agire solo sull'ansia.
Per tale motivo sarebbe opportuno non assumere il farmaco se deve mettersi alla guida per lunghe distanze e per molte ore.
L'insorgenza di crisi e' indipendente dallo stato di guida e puo' avere la possibilita' di fermarsi durante la guida se dovesse sopravvenire una crisi.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
A Firenze conosco l'ambulatorio pschiatrico associato che si trova davanti la chiesa di S.Maria Novella, ma non so se lavorano in Agosto. Lo trova sulle pagine gialle.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte.
Inoltre, preciso che all'incirca 3 mesi orsono ho anche eseguito gli esami di laboratorio tirodei compreso una ecografia della stessa, con risultati nella norma. Non solo, all'insorgere dei primi sintomi di vertigini, tachicardia e dolore al petto, ho anche eseguito una visita otorino ed audilogica, il cui risultato è stato un probabile ma non accertabile distacco di detriti otolitici. Ho anche effettuato un eco-dopler del flusso carotideo, anche questo nella norma.
Vorrei sapere,nel caso non riuscissi ad individuare uno specialista per intraprendere un giusto percorso terapeutico, atteso il concomitante periodo di ferie, per quanto posso continuare l'assunzione del lexotan ed in che dosi? E considierati i sintomi e gli accertamenti effettuati si può effettivamente asserire che sono crisi di ansia e panico? In tal senso, giova precisare che se mmi trovo in grossi spazi, quali centri commerciali, avverto disagio e rigidità muscolare degli arti inferiore o megliopesantezza degli stessi.
In attesa di un resposnso ringrazio sentitamente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Per fare una diagnosi di panico occorre una visita psichiatrica. Spesso è possibile fare questa diagnosi anche senza numerosi accertamenti (che, se la diagnosi viene fatta solo per esclusione, sarebbero infiniti). Alcuni sintomi chiave del panico, che uno psichiatra sa identificare, non sono giustificati da eventuali alterazioni che facendo accertamenti si possono trovare, e che invece magari renderebbero ragione di altri sintomi (tipo gli otoliti le vertigini, l'ernia jatale il fastidio allo stomaco etc).
Per quanto riguarda l'attesa, presumo che la quasi totalità degli specialisti a Settembre sia di nuovo disponibile, quindi non ci sono particolari linee da tenere nel frattempo.
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Utente
Utente
Cortesemente,mi potreste consigliare come superare i momenti di ansia/panico che mi sopraggiungono, sia pur lievi, anche dopo qualche ora aver assunto il Lexotan. Del resto non potendo ancor usufruire di una consulenza specifica, a seguito di visita, l'unico farmaco prescrittomi e il Lexotan. Spero, lunedi, di poter trovare qualche specialista ancora in attività nella mia città, diversamente dovrò andare avanti fino a settembre p.v, perciò mi servirebbe un consulto su come fronteggiare le situazioni emergenti.
Grazie.
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Utente
Utente
Vi pongo un altro quesito: psicologo o psichiatra? Questo perchè il neurologo, a seguito di visita medica, mi ha consigliato uno psicologo e comunque di continuare la terapia di Lexotan; mentre il mio medico ed un altro medico mio medico mi hanno consigliato di effettuare una consulenza terapeutica con lo psichiatra. In questo stato di confunsione non so cosa decidere, tra l'altro l'unica disponibilità di visita - al momento ed in questi giorni di ferie- mi è stata offerta uno psicologo proprio per la giornata di oggi. Mentre il primo psichiatra disponibile è dopo ferrragosto.
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Psichiatra.
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Utente
Utente
ma se seguo un programma con uno psicologo e la terapia farmacologica con il neurologo è sbagliato?
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,
Ha fatto una domanda e ha ricevuto la risposta, non deve convincere me di cose diverse. "Un programma con uno psicologo" non mi suggerisce niente di definibile. Se l'idea di fondo è che il neurologo si occupa della parte farmacologica e lo psicologo di quella psicologica, è sbagliata. Esiste lo psichiatra per occuparsi di disturbi che si esprimono con sintomi della sfera psichica e originano da alterazioni del funzionamento di alcune zone che fanno parte del sistema nervoso centrale. Questo è l'approccio più semplice e sensato. Se spezzetta la questione si rischia che poi 1 + 1 non faccia 2. Se mai l'accoppiata sensata è psichiatra-psicoterapeuta. Temo che non abbia compreso il messaggio fondamentale delle risposte. Forse è utile rileggerle.
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Utente
Utente
grazie
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Utente
Utente
Gent.mi drr. Pacini e Ruggiero,
ho finalmente trovato nel mese di agosto uno spichiatra. Questo professionista, dopo un breve colloquio, constato tra l'altro che oramai avevo passato anche tre notti insonni oltre ai disturbi già citati, ha deciso di prescrivermi fluxon 30 mg prima di coricarmi e 5 gocce di lexotan alle ore 8.00 e 8 alle successive ore 20. Ho preso la prima somministrazione questa notte, ho dormito regolarmente, solo che nel corso della giornata mi sento intontito, apatico etc.. Poichè, con il specialista, siamo rimasti di comune accordo di risentirci dopo una settimana, stante anche la sua impossibilità momentanea legata alle ferie.
Gentilmente, Le chiedo se questi effetti sono legati al fluxon e se con le successive assunzioni tendono a scomparire. Le preciso che ho dormito per almeno 8 ore senza interruzione, mentre prima dormivo 2 ore e mezza e mi svegliavo.
Grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
La diagnosi ?
Essendo uguale alla precedente salvo il cambio dell'ansiolitico, così adesso abbiamo due ansiolitici diversi di cui uno sonnifero. Ma anche il lexota funziona da sonnifero, dipende anche dalle dosi e dall'abitudine.
Ovviamente giusto per l'insonnia come rimedio momentaneo, ma ripeto:
che diagnosi è stata fatta ? Non è stata data una terapia specifica per niente, mi sembra, soltanto sintomatica per il sonno.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

sono d'accordo con il collega Pacini.
Non ci sono grosse variazioni nel suo trattamento ed ancora non e' ben chiaro l'indirizzamento diagnostico verso il quale il collega si e' orientato.
Il suo sonno migliorera' certamente in breve tempo, ma una volta che le benzodiazepine finiranno il loro effetto Lei si ritrovera' a non dormire.
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Utente
Utente
Scusate, cosa devo fare? Datemi un consiglio!
Non sò più in che direzione andare. Purtroppo, e sopratutto in questo periodo di ferie, reperire uno specialista è difficoltoso. Questo che ho trovato, tra l'altro, è indicato come persona estremamente competente. Non vorrei che avesse avvertito un mio timore nell'assumere farmaci e per il momento si sia limitato.
OK, comunque ogni vs. consiglio è gradito e ovviamente nell'attesa vi ringrazio.
Infine, quelle sintomatologie descritte rientrano negli effetti del farmaco?
Nuovamente vi ringrazio
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,
personalmente un contatto su Firenze gliel'ho indicato. Nel momento in cui però si reca da uno specialista perché con un pò dilexotan non sta risolvendo la situazione, e ne esce con un un pò meno di lexotan e un sonnifero da usare per qualche giorno, perché non farsi dire almeno la diagnosi e soprattutto quali effetti e in quanto tempo si attendono, visto che la cura è praticamente invariata...
Lo specialista in questione sarà disponibile per un chiarimento su questo punto.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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