Inappetenza, chiusura

Scrivo per un problema portato da mia madre, di 61 anni. Da circa 2 mesi e mezzo presenta una chiusura verso tutto e tutti. Ha iniziato a fine maggio a non voler più aiutarmi con mio figlio e ad essere frettolosa e poco disponibile nelle conversazioni con me, mio padre e tutti i familiari. Da metà giugno a metà luglio la situazione è peggiorata: non toccava più cibo dicendo che aveva un "blocco", rimaneva tutto il giorno chiusa in casa sola sul divano (diceva che il caldo le dava fastidio) con porte e finestre chiuse e non voleva parlare con nessuno, lasciando se stessa e la casa in stato di abbandono. Così ha perso quasi 10 kg con un peso di partenza di 60 kg. Insistendo, è andata dal medico di base (che la conosce pochissimo) a metà luglio alla quale ha raccontato dell'inappetenza e le ha prescritto un integratore di sali minerali. Ad oggi la situazione è un poco migliorata: ha ripreso a mangiare regolarmente perchè è sparito "il blocco", a parlare con me e gli altri famigliari, ad uscire di casa 1-2 volte alla settimana per la spesa ma il caldo è sempre il motivo principale per non muoversi (es.per non fare le pulizie). Tutti questi comportamenti non sono nuovi nella storia di mia madre ma non in questa forma così nociva. Per ora non è disposta a tornare dal medico, io non so se insistere perchè si faccia fare una visita più accurata rispetto ad una problematica depressiva con prescrizione di farmaci o se lasciar perdere nel caso in cui questo momentaneo miglioramento si consolidi nel tempo. Come mi posso muovere? Posso andare io dal medico di base e raccontare la situazione?
Grazie per la disponibilità e distinti saluti.
Daniela
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

la problematica che descrive potrebbe non essere di esclusiva motivazione depressiva, infatti numerose patologie possono presentare la stessa sintomatologia.
Sarebbe opportuno far valutare la situazione generale di sua madre prima di qualsiasi introduzione farmacologica.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Concordo, sembra una sindrome depressiva con manifestazioni abbastanza tipiche. Data l'età (anche se ci sono stati altri episodi) è opportuno un inquadramento medico un pò più ampio che in passato.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio tantissimo per la risposta e per la celerità con cui mi è stata data, mi scuso ma ancora non mi è chiaro se posso andare anch'io a parlare con il medico di base per spiegare la situazione e poi, con il suo aiuto, convincere mia madre a farsi visitare.
Questo perchè, attualmente, mia madre minimizza il problema e si rifiuta di tornare dal medico o che io, o qualcun'altro, possa andarci a parlare, o anche solo accompagnarla.
Grazie ancora per questi preziosi consigli.
Distinti saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Si, può fare anche così, in genere se il problema è la depressione i pazienti sono anche passivamente accondiscendenti a farsi visitare dopo un primo colloquio esplorativo fatto da un altro. Sua madre probabilmente non è convinta che il medico possa esserle utile, vede come un problema eventuali cure, non pensa di essere in grado di spiegarsi e innanzitutto non crede che il suo problema sia risolvibile, pensiero fondamentale degli stati depressivi, o meglio per lei ha un senso che il problema non lo sia, anche se un modo di pensare di questo tipo per chi la circonda è assurdo.
Questo ovviamente supponendo che sia appunto una depressione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

in genere prescrivere degli esami del sangue, una volta compresa la sintomatologia non richiede la presenza del paziente, presenza invece necessaria per il prelievo.
Capire e diagnosticare una patologia necessita di alcune indagini che possono essere suggerite dal suo medico.
Minimizzare sulla depressione, non sapendo con quale patologia si ha a che fare mi sembra un po' troppo azzardato da parte del suo medico di famiglia.
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Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 326 11
Gentile Utente il fatto che Sua madre non si sia ancora sufficientemente ristabilita depone a favore del fatto che Lei possa cercare di "insistere" accioché torni a visita dal medico. Ciò anche per una rivalutazione diagnostica, in effetti, non è tipico della depressione (nelle sue manifestazioni classiche) che un paziente minimizzi i suoi disturbi. In sintesi propenderei per suggerire a Sua madre la possibilità di un approfondimento medico, eventualmente specialistico.
Cordiali saluti

Gabriele Tonelli

Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio ancora tantissimo per gli utili suggerimenti e riflessioni. Dato che il motivo principale addotto da mia madre per non fare nulla è il caldo (inoltre, afferma di sentirsi meglio anche con l'umore quando rinfresca), ho pensato di aspettare qualche settimana e poi di riproporle un controllo dal medico, se lei si rifiuterà allora non mi resta che andare contro al suo volere e parlare direttamente con il medico. Anche perchè mia madre ha effettivamente ripreso a mangiare regolarmente ma non sembra aver preso nemmeno un etto !
Grazie ancora, appena avrò delle novità invierò aggiornamenti.
Saluti,
Daniela
[#8]
dopo
Utente
Utente
Salve, scrivo nuovamente rispetto alla situazione di mia madre di 61 anni con comportamenti di chiusura verso le relazioni, inappetenza, inattività. Le sue condizioni mi sembrano peggiorate: non cura più la sua igiene personale nè quella di casa, ormai in stato pietoso; passa le giornate sul divano a guardare la tv; dice che sta male e non mangia per colpa mia (quando insisto sulla necessità che si curi) ma sono l'unica con cui scambia qualche parola, con mio padre (ormai quasi assente a casa) con i suoi fratelli e sua madre rifiuta quasi i contatti.
Continua a non volersi rivolgere al medico, così l'ho fatto io, descrivendo la situazione. Dice che non può fare nulla, così ha fatto la richiesta per visita psichiatrica e ha prescritto una confezione di sertralina cloridrato da 50mg 1/2 cp al giorno per 10 giorni e poi 1 cp al giorno. Mia madre è disposta a prendere il farmaco ma rifiuta qualsiasi tipo di visita, si è arrabbiata perchè mi sono rivolta al suo medico e non vuole che vada io a parlare con lo specialista in psichiatria, se lei non vuole andare.
Scusate ma io non so che fare, se mia madre continua a rifiutare le visite, devo continuare ad andare io dai medici, anche se mi sembra assurdo? Possibile che nessun medico possa aiutarla e, magari, fare una diagnosi supportata da un esame diretto, se lei non va in ambulatorio?
Grazie e cordiali saluti,
Daniela
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

il trattamento prescritto dal suo medico di famiglia puo' essere efficace qualora ci si trovi di fronte ad un problema di tipo depressivo.
Diversamente, il trattamento potrebbe non funzionare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Sua madre va fatta visitare di persona. Il medico è stato gentile e ha fatto quel che poteva, ma un racconto non sostituisce mai una visita.
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dopo
Utente
Utente
Vorrei aggiornare rispetto alla condizione di mia madre, ora in ottima salute.
Dopo aver trovato canottiere sporche di liquido organico, insisto perchè il medico di base faccia una visita a domicilio e si scopre che mia madre nascondeva da mesi un tumore che le aveva devastato un seno.
Successivo ricovero ospedaliero, cure, visite specialistiche, esami e mastectomia totale di 1 seno con cavo ascellare, i medici accertano che il tumore era di tipo benigno, per cui nessuna terapia.
Ora mia madre sta benissimo. Afferma di essere entrata nel panico, appena accortasi di avere qualcosa, e di essersi chiusa nel suo terrore.
Oltre a quello che io e i miei familiari abbiamo imparato da questo incubo finito bene, vi scrivo per ringraziarvi per i consigli così solerti che mi avete fornito ma vorrei anche mettere in dubbio l'operato del medico di base.
Alle richieste di aiuto da parte mia e di mio zio ha risposto con "serve la visita psichiatrica", senza aver mai visitato mia madre, averle prescritto esami o altro. Quando con fatica a luglio ero riuscita a mandare mia madre da lei (per inappetenza, pressione bassa e chiusura), la dott.ssa non effettuò nessuna visita e alla richiesta di mia madre di visita da un senologo, lei si limitò a darle un nominativo senza chiedere altro (racconto postumo di mia madre).
Credo che qui le responsabilità siano molteplici.
Grazie e cordiali saluti.
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