I sintomi furono molto gravi, tanto

Salve, vorrei un consulto per conto di mia madre. Lei è ammalata di depressione da circa 13 anni. Da subito i sintomi furono molto gravi, tanto da rendersi necessaria la cura con la TEC e forti dosi di tranquillanti, antidepressivi, psicofarmaci ecc.. Non so darle ulteriori informazioni in quanto ero piuttosto piccolo. Negli anni ha avuto parecchie ricadute più o meno gravi, queste ultime la portavano a blocchi ( non mangiava, parlava, dormiva...) e tentativi di suicidio, a causa di pensieri ossessivi che la ossessionavano. La penultima ricaduta grave l'ha avuta 5 anni fa, momento in cui ci siamo rivolti ad un altro psichiatra, dato che il primo era molto lontano e non ottenevamo risultati. Effettivamente il nuovo psichiatra è stato in grado di farla guarire. Subito dopo, ha avuto disturbi oppsti, cioè eccessiva attività ( di continuo faceva pulizie e parlava in maniera eccessiva e veloce). Tale fase è però passata in seguito alla cura a base di depakin chrono. Questi 5 anni li ha trascorsi bene, tornando alla vita di sempre. Ultimamente ha avuto una nuova ricaduta, in seguito ad una serie di avvenimenti. E' tornata ad avere ossessioni e pensieri suicidi ed omicidi (nei confronti di un componente della famiglia). Ha iniziato una cura a base di antidepressivi (sereupin) e altri farmaci, tipo zyprexa, depakin chrono e tavor. Dopo circa 20 giorni di cura la situazione è degenerata, rendendo necessario il ricovero presso il reparto di psichiatria, dove hanno interrotto la cura somministrandogli solo il tavor e il largactil. Attualmente è tornata a casa e segue la nuova terapia dello psichiatra da circa 20- 25 giorni. Prende il sereupin, il tavor, il risperdal e l'akineton ( per i tremori che le provocavano. All'inizio sembrava migliorare, ma in questi ultimi 2 giorni ha ripreso ad avere istinti suicidi e pensieri deliranti, in più si sono accentuati molto (prima erano molto lievi) disturbi di confusione mentale ( ci chiama utilizzando altri nomi, racconta fatti del tutto astratti), anche se a volte dopo pochi istantisi rende conto di aver detto cose fuori dalla norma e ci chiede di aiutarla. Di diagnosi ne sono state fatte molte... ( in paricolare negli ospedali ci hanno detto che si tratta di schizofrenia cronica, disturbo psicotico, psicosi... invece lo psichiatra ci ha detto che si tratta di una depressione bipolare al quale si associano stati psicotici. Vorrei sapere se secondo voi la diagnosi dello psichiatra è giusta e quindi anche la terapia. Se inoltre è possibile fare una cura anti ricaduta.Vi informo anche che lei assumenva solo il depakin prima della ricaduta, e essa si è presentata circa una settimana dopo la sospensione di tale farmaco. Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per essermi dilungato troppo. Salve.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

per poter fornire una risposta valida e' necessario specificare alcuni dati anamnestici di sua madre tra i quali l'eta' ed il dosaggio al quale assume la nuova terapia oltre che i dosaggi delle vecchie terapie.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
In linea generale, esistono due grandi psicosi croniche: la schizofrenia (che è sempre cronica per definizione) e il disturbo bipolare tipo I (che è inizialmente intermittente e può comportare sintomi psicotici come la schizofrenia). Psicosi è un termine vago, le due diagnosi più frequenti che vi corrispondono sono quelle, il bipolare è la forma statisticamente più frequente.
IL disturbo bipolare NON è una forma di depressione, è un disturbo che prevede fasi depressive ricorrenti nel suo decorso.
Il depakin necessita di essere dosato nel sangue per verificare che sia in circolo in determinate quantità, altrimenti non è efficace. Spesso nelle forme psicotiche, specie all'inizio, si rende necessario associare un antipsicotico (tipo quelli che ha citato).
Questo in linea generale, una diagnosi precisa sul caso specifico in questa sede non si può fare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Attualmente assume 1 compressa di sereupin al mattino, mezza di risperdal e un tavor, il pomeriggio un tavor e la sera 1 risperdal, un tavor e un akineton. Ha 48 anni. Per le medicine che prendeva in passato, ricordo che col primo medico prendeva molte medicine, tanto che passava il tempo quasi sempre dormendo, ma di dosaggi se ne sono susseguiti diversi.... le posso però indicare alcuni dei farmaci che prendeva:
-fiala di moditen depot, 1 fiala al mese,
-tavor,
-anafranil,
-trilafon ( che prendeva per diversi anni ininterrottamente),
-serenase.
Altri non li ricordo, dovrei prendere la cartella con tutte le cure che ha fatto. Ricordo che prendeva anche fino a 5 o 6 medicine diverse per 3 volte al giorno.
Con il nuovo psichiatra invece i farmaci sono sempre stati pochi ( 2 o 3, in genere antidepressivo, antipsicotico e tavor, successivamente anche il depakin, ovviamente con le analisi periodiche per controllare la concentrazione nel sangue). infatti lui inizia con dosi minime e gradualmente le aumenta, ma molto gradualmente, dato che dice che il sereupin può metterci anche più di un mese per fare effetto. Ovviamente dal primo ciclo di TEC non nè ha fatti altri, in quanto il nuovo psichiatra non pratica tale terapia e poi la volta precedente si era risolto tutto tramite i farmaci. Ricordo, in fine che lei, quando sta bene, tende ad essere molto sensibile. Infatti, se accade qualcosa che la turba, anche non grave, lei tende a preoccuparsi e ad avere qualche giorno di insonnia, ma tutto si risolve da solo dopo massimo 2 o 3 giorni. Ormai in un certo senso siamo abituati alle continue ricadute ( circa 3 o 4 quelle molto gravi, insieme ad altre meno severe). Quello che ci spaventa di più sono i tentativi di suicidio, c'è bisono in pratica di assistenza continua di più persone contemporaneamente. Vi ringrazio dell'attenzione, se vi servono altre informazioni non esitate a chiederle. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Questa sembra (è un'impressione) una serie di terapie per un disturbo bipolare che si concentrano sui sintomi del momento, e quindi alla fine si finisce con antidepressivo da una parte e neurolettico dall'altra. Se il disturbo dell'umore è ciclico, un farmaco preventivo delle ricadute e con funzione di stabilizzazione dell'umore, con particolare riferimento alle condotte a rischio, dovrebbe essere impostata e mantenuta.
Per quanto riguarda la TEC, non è un atteggiamento serio escluderla. E' una terapia efficace, e se il paziente ha risposto in passato dovrebbe essere una di quelle da riprovare, se le condizioni sono sempre compatibili.
Le consiglio di fare inquadrare il disturbo da uno specialista che abbia esperienza particolare nei disturbi dell'umore.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della risposta. Lei prendeva il depakin chrono ( 1 compressa da 500 mg). Non è questo che si usa per la prevanzione? Secondo lei per quanto tempo deve assumere tale farmaco? Anche tutta la vita o solo per alcuni mesi/anni? Comunque pare che l'attuale psichiatra sia uno dei migliori nei pressi di dove abitiamo. Per quanto riguarda la TEC,credo che in passato abbia reagito bene, in effetti è frustrante da parte nostra dover sorvegliarla 24h su 24, sempre con la preoccupazione. Comunque per il momento si muove poco, perchè ha 3 fratture al bacino, in seguito a un tentato suicidio di circa 40 giorni fa. Solo che adesso inizia ad alzarsi, e gattonando cerca di avvicinarsi alla finestra... Vorremmo tanto evitare le ricadute, che nel suo caso sono piuttosto frequenti e gravi. Un ultima domanda, secondo lei è possibile avere una pensione di invalidità. dato che in queste condizioni spesso non può lavorare ed inoltre anche quando sta bene resta sempre sensibile. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Appunto, prendeva il depakin ma ora c'è un equivalente con quella stessa funzione nella sua cura. La cura è certamente intesa come un controllo della malattia, che però non può al momento essere guarita in un senso assoluto.
Pensione di invalidità dipende dalla diagnosi, che prevede punteggi relativi per ciascun tipo di deficit.
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dopo
Utente
Utente
Magari ha intenzione di ridare il depakin successivamente, appena si saranno attenuati i sintomi, o sbaglio? Poi è possibile assumerlo per tutta la vita (a scopo preventivo di eventuali ricadute) oppure è sufficiente per un periodo più o meno lungo? Inoltre secondo lei, la diagnosi e la cura sono corrette? Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,
la diagnosi non posso farla qui. Sulle intenzioni che ha lo psichiatra chieda a lui, io che posso dirle ?
Che il depakin si possa assumere in maniera continuativa è ovvio, è stato introdotto per l'epilessia e adesso anche per il disturbo bipolare, due malattie croniche.
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dopo
Utente
Utente
Grazie, capisco bene che è impossibile dare risposte esaustive senza aver fatto una visita approfondita di persona.Un ultima domanda, secondo lei è normale questa confusione mentale? Può dipendere dai farmaci? La ringrazio per la sua disponibilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,
come faccio a darLe le risposte senza la persona ? Mi dispiace, le darei indicazioni poco utili "forse sì, forse no" etc etc. DIciamo che in base a quello che ha scritto individuo solo una terapia per un probabile disturbo dell'umore che si compone però di farmaci "sindromici", cioè contro le singole fasi ma senza per questo stabilizzare il comportamento, anzi, gli antidepressivi in un soggetto bipolare possono aumentare l'impulsività e l'aggressività.
Per questo le dicevo di considerare la possibilità di un scondo parere.
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dopo
Utente
Utente
si ha ragione, mi scusi. Comunque oggi è venuta una psichiatra nuova, mandata dal dottore, dato che lui era impegnato. Le ha aumentato il dosaggio del risperdal, da 1 compressa la sera e mezza la mattina, siamo passati ad una la mattina, metà il pomeriggio ed una la sera. Inoltre secondo lei, i farmaci che prende non possono generarle la confusione. Ritiene più probabile che sia l'eccessiva sedazione indotta dal tavor ( 3 compresse al giorno da 2,5), pertanto ne ha ridotto il dosaggio a mezza compressa la mattina e a pranzo, la sera 1. Ha anche ritenuto piuttosto strano che dopo 23 giorni di sereupin non si sia visto un miglioramento. Inoltre ci ha chiesto se le avessimo mai fatto una TAC, chissà per quale motivo... La ringrazio per il suo parere, terremo in considerazione l'eventualità di farla visitare da un 3 psichiatra. Salve
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Cioè è stato calato un tranquillante perché ritenuto responsabile di eccessiva sedazione e aumentato un farmaco sedativo (il risperdal). La strategia mi sembra immutata.
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dopo
Utente
Utente
Si...non mi chieda perchè visto che di farmaci ne capisco poco, seguo alla lettera ciò che mi dice il medico. Ciò che mi sembra strano (come da lei detto in una delle risposte precedenti)è che nel bugiardino c'è scritto che il sereupin è controindicato nelle manie gravi e può anche aumentare il desiderio di suicidio.Comunque ha ritenuto necessario l'aumento del risperdal in quanto i pensieri ossessivi/suicidi non sono ancora passati. Comunque preciso che il risperdal è da 1mg. Grazie ancora del tempo che mi ha dedicato.
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