Ansia da prestazione o sessuofobia?

Gentili dottori,
Vorrei capire qual è la linea di confine tra ansia da prestazione e sessuofobia. Quali sono i sintomi dell'una e dell'altra patologia e quali sono i rispettivi trattamenti? Naturalmente sono consapevole del fatto che non è possibile fare diagnosi online, per cui ho postato il consulto per avere un'idea più o meno precisa della situazione. Grazie della disponibilità.
Distinti saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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dopo
Utente
Utente
I miei sintomi sono:
Palpitazioni
Tremore
Difficoltà nel raggiungere o mantenere un'erezione soddisfacente
Difficoltà nel dialogare con la partner
Dopo l'eventuale fallimento, sensazione di straniamento, come se non fossi l'attore della scena ma uno spettatore esterno.
Panico

Per completezza voglio aggiungere questo: da un po' di tempo ho iniziato a scrivere una specie di "diario" in cui espongo le mie difficoltà e preoccupazioni in relazione al sesso, cerco di razionalizzare il tutto e di trovare una soluzione. Ho deciso di parlare con la mia partner delle difficoltà che incontro. Sono sicuro che si tratti semplicemente di un banale stato ansiogeno e che con il dialogo e anche l'aiuto e il supporto che la mia Lei mi potrà dare riuscirò a superare il tutto, ma mi piacerebbe conoscere l'opinione di specialisti.

Altra informazione sicuramente utile per completare il quadro: prima di frequentarmi con questa ragazza ho avuto tre storie importanti. In tutte e tre all'inizio ho avuto le stresse difficoltà. Con la prima ragazza sono riuscito a superarle brillantemente, dal punto di vista sessuale eravamo riusciti a costruire un'intesa assolutamente perfetta. Con la seconda no, mi sentivo in soggezione, non sono mai riuscito a parlarle e infatti la nostra vita sessuale è stata davvero poco soddisfacente. Con la terza, infine, ho avuto difficoltà per molto tempo ma alla fine siamo riusciti ad avere una vita sessuale discreta.

Grazie per l'attenzione e la disponibilità.

Distinti saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Ha difficoltà relazionali differenti da questioni sessuali per cui deve porre particolare attenzione nel corso della giornata o durante lo svolgimento di normali attività quotidiane?

Come mai le è venuta l'idea di scrivere un diario e di affrontare in questo modo la situazione senza sentire il parere di uno specialista?
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dopo
Utente
Utente
Non ho difficoltà relazionali al di fuori della sfera sessuale.

L'idea di scrivere il diario mi è venuta perché sono una persona molto ordinata e razionale e scrivere è mia abitudine, lo faccio sempre, sia per ricordarmi le cose che per riordinare le idee. Non ho pensato prima a ricorrere ad uno specialista perché avevo sottovalutato il problema, ma nei prossimi giorni prenderò un appuntamento presso uno psichiatra.

Comunque volevo aggiungere una precisazione. Ho riflettuto e notato una cosa: i sintomi sopra descritti si sono presentati sempre in una circostanza per me particolare; mi spiego, si presentano sempre ogni volta che mi trovo in una situazione di intimità con una persona che ritengo importante, con la quale vorrei costruire un qualcosa di stabile e duraturo e verso la quale nutro grandi aspettative. Non voglio deluderla, vorrei "essere all'altezza" e così mi carico di ansia.

Secondo lei può essere sintomo di qualche disturbo come il disturbo dipendente o evitante di personalità o la personalità borderline? Ovviamente so che questi disturbi generalmente coinvolgono non soltanto l'aspetto sessuale ma anche tanti altri aspetti della vita relazionale dell'individuo. Ma non potrebbero presentarsi anche limitatamente a questo determinato aspetto della vita relazionale senza coinvolgerne altri?

Ringrazio ancora per l'aiuto.
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