Recuperare un figlio di 25 anni?

Gentili dottori
sono una donna sposata, madre di un ragazzo di 25 anni. Io e mio marito abbiamo cresciuto nostro figlio come meglio potevamo, non gli abbiamo fatto mancare mai nulla e abbiamo sempre cercato di assecondarlo nelle sue aspirazioni. Non siamo mai stati una famiglia problematica, ha sempre regnato un clima sereno, viviamo in una condizione sociale adagiata.
Da circa un anno ho scoperto che mio figlio fa uso di eroina. Per me il mondo si è fermato e la nostra vita si è rovinata. Mi sono sentita e mi sento impotente, una stupida che non si è accorta di quello che succedeva in casa sua. Anche il rapporto con mio marito si è rovinato, abbiamo cominciato ad addossarci colpe l'un l'altra, distrutti, increduli. Io che non ho mai fumato nemmeno una sigaretta. Sono sempre stata una madre aperta mentalmente ma l'argomento droghe per me è stato sempre off limits, non le concepisco e mai avrei immaginato che mio figlio potesse farne uso, immaginate nello scoprire che, non solo fa uso di droghe ma di quella che più mi indigna in assoluto. Quella che ho sempre e solo considerato roba per disadattati che non hanno nulla da perdere. Lui ha sempre negato, anche davanti all'evidenza fino a quando forse sfinito lo ha ammesso. Mi sento ogni giorno più frustrata e delusa. Non riesco a capire come sia potuto succedere, cosa lo abbia portato a cominciare una strada così lontana dalla nostra realtà e così assurda. Io e mio marito abbiamo provato di tutto, a parlargli , a farlo parlare con specialisti e a farlo stare in una struttura privata apposita per il caso ma lui è scappato da tutto questo. Abbiamo vissuto un incubo. La notte andavo in camera sua per accertarmi che fosse vivo, che respirasse.
Un giorno ero talmente frustrata, delusa e triste che non ho saputo resistere a scuoterlo e dargli uno schiaffo quando l'ho sorpreso visibilmente sotto effetto di quella roba nella sua camera; avrei voluto quasi che mi urlasse contro qualcosa, che mi dicesse che per lui sono stata una madre cattiva , che la colpa è tutta mia e invece no. Si è limitato a mettersi le scarpe , impassivo e ad uscire di casa.
Il punto è che , un mese fa, distrutta, delusa e completamente senza forze non c'è l'ho fatta più. Ho preso il mazzo di chiavi del nostro monolocale cheun tempo affittavamo e gliele ho date. Dicendogli di fare quello che vuole della sua vita. Mio marito mi incolpa di averlo incentivato a continuare a drogarsi. Ora Sto cercando di informarmi a più non posso sull'argomento , capire le cause e fare di tutto per aiutarlo. Avremmo potuto fare di più prima ma siamo stati colpiti da un dolore talmente forte che ci ha destabilizzati. Voglio farlo tornae in casa nostra e avvalermi del aiuto di uno psichiatra per monitorare la situazione di mio figlio, potrebbe essere utile? O il problema è troppo grave per poterlo gestire in terza persona? Inoltre mi chiedo se a 25 anni è troppo adulto per poterne uscire.. Grazie
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile signora,
Non si é mai troppo adulti per uscire da una condizione di dipendenza da sostanze. Può sembrare ovvio, ma uno dei fattori più importanti é la motivazione della persona al cambiamento, dopodiché é necessario il supporto specialistico adeguato. Potrebbe essere opportuno per voi contattare già uno specialista psichiatra con particolari competenze nel campo delle dipendenze, esporgli la situazione in modo che possiate essere consigliati sui passi successivi. Poi occorrerà saggiare la volontà di vostro figlio a ricevere aiuto e supporto. Non é escluso che voi genitori stessi possiate avvantaggiar i di un supporto psicologico specifico.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta. Cercherò di fare il possibile affinché mio figlio decida di appoggiarsi ad un aiuto specialistico mirato.
Da quanto ho capito, per uscire da una dipendenza è necessario un supporto psichiatrico , mentre per il caso di noi genitori sarebbe più indicato un pe corso psicologico. Grazie

Saluti cordiali!
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Lo specialista che potrà aiutare suo figlio potrà indicarvi anche come essere supportati in qualità di genitori.
Cordiali saluti e in bocca al lupo per suo figlio