Da allora non ho più rimesso quello che mangiavo

Buongiorno,
alcuni anni fa ho sofferto di bulimia... mangiavo di nascosto e poi in preda ai sensi di colpa rimettevo tutto quello che avevo mangiato.
Sono arrivata a farlo anche ogni giorno.
All'improvviso ho deciso di smettere, da sola.
Ero consapevole di farmi del male e così mi sono ripromessa di non farlo mai più.
Da allora non ho più rimesso quello che mangiavo, ma continuo a mangiare di nascosto e ad avere attacchi di fame nervosa!
Si tratta ancora di quella bulimia che in effetti ho solo soppresso e non risolto?
Cosa potrei fare per guarire del tutto?
Presto andrò dal dietologo per la prima volta, ho voglia di imparare una nuova e corretta alimentazione per rimettermi in forma ma ho paura di non riuscire ad essere costante visti i miei attacchi quotidiani di fame improvvisa!
Aiutatemi!

Grazie mille!
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

Le era stata consigliata, in una precedente richiesta di consulto, una visita psichiatrica; faccia sapere l'esito,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non si concentri sulla corretta alimentazione, ma sul comportamento. Il problema è il suo comportamento, se qualcuno le spiega cosa mangiare questo cosa cambia nel suo rapporto con il cibo ? Se è stata fatta diagnosi di bulimia è stata data una cura ? Il comportamento alimentare non si corregge con una fase di "restrizione" e poi la corretta alimentazione, questo funziona bene in chi è ingrassato per motivi non inerenti al comportamento alimentare (o chi non ha comunque un rapporto alterato con il cibo).
Si fa la dieta per dimagrire senza perdere il controllo sul cibo, perché astenersi fa aumentare l'appetito e la fame. Anche in chi ha problemi di condotta alimentare, le diete non sono utili a riequilibrare il rapporto con il cibo, spesso lo esasperano, perché lei riesce a farle con il pensiero strisciante che una volta finite potrà finalmente essere libera dal problema, ma quando le finisce le ritorna il pensiero "adesso mangio come voglio". E si ricomincia.
Se le interessa, c'è un articolo su MinForma intitolato dipendenza da cibo in cui cerco di illustrare questi meccanismi.
Ci dica a proposito della diagnosi e della terapia effettuata.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Vi ringrazio per il vostro contributo.
Mi scuso per il ritardo e vorrei anche dire che non posso permettermi una terapia psichiatrica e quindi non posso al momento affrontare i miei problemi con uno specialista.
Spero di poterlo fare al più presto, nel frattempo cercherò di analizzare i miei comportamenti cercando di capire cosa fa scattare le miei reazioni.

In particolare sono d'accordo con il Dr. Pacini: ha ragione nel dire che alla fine della dieta mi ritrovo a pensare che adesso finalmente potrò mangiare come voglio io.
E' proprio questo che mi preoccupa, sento di non riuscire a controllarmi e anche se sono convinta di farlo nel momento di crisi tutte le mie convinzioni crollano e non riesco a fermarmi.

Grazie ancora!
[#4]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Il centro di salute mentale della sua zona di residenza tratta anche disturbi alimentari. Le cure sono gratuite (o in compartecipazione tramite ticket).
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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