Depressione e essere mamma

Sono in cura dal mio psichiatra-psicoterapeuta. Da quasi due anni. Il mese di agosto ho voluto smettere di prndere i medicinali (20mg cipralex e 200 gabapentin) e ho avuto una brutta ricaduta. Da ieri ho ripreso i medicinali, ma il dottore me li ha cambiati. Ora prendo 150mg di welbutriin.
Io mi sento molto male. Vi dico i mei pensieri:
"Ho solo 33 anni, invece ne vorrei avere 80 csi' da essere vicina alla morte. E soprattutto pechè a 80 anni le mie due figlie avrebbero ormai 50 anni passati, quindi con una loro vita. Ora, invece, hanno solo 6 anni e io sono depressa. Mi sento in colpa perchè non è giusto che loro abbiano avuto la sfortuna di avere una mamma depressa. Mi sento in colpa perchè probabilmente per la mia malattia non sono una buona mamma: preferisco stare in casa invece di uscire, non le porto al parco giochi, non gioco con loro, mi isolo, piango, non mangio, a volte cerco di uscire e me ne vado da sola. Loro praticamente meno male che hanno la nonna, mia madre. Ma perchè sono mamma? se non sono in grado di badare a me stessa, come posso dabare a loro e darle la sicurezza e l'appoggi che gli spetta? E allora faccio il conto alla rovescia, sempre. Incomincio pensando: tra dieci ani avranno 16 anni, quindi potranno finalmente uscire da sole e divertirsi liberandosi di me. Tra 20 anni ne avranno 26 di anni e saranno abbastanza mature da capire che la loro mamma non è che non e vuole bene, ma è depressa. ... ma io: come arriverò a passare 10 anni e addirittura 20???? in questo modo non ci riuscirò! allora penso che la morte è l'unica cosa, magari mi uccido. cosi' io non penso più. però mi dispiace per loro, non è giusto.. ma no è giusto nemmeno avere una mamma cosi'... potrebbero crescere con mia sorella se io mi uccido, sicuramente staranno meglio e se ne dimenticheranno... io le voglio troppo bene e mi sento inadeguata per loro, mi sento che non sono una buona mamma"
questi sono i miei pensieri principali e ripetuti e mi sale l'ansia... ma questa mia situazione passerà o me la porterò fino alla tomba???
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

prendendo in considerazione la sua precedente richiesta, probabilmente non e' propriamente depressa in senso stretto ma potrebbe avere delle oscillazioni dell'umore che vanno valutate.

Inoltre, attualmente i suoi pensieri depressivi sono piuttosto gravi.
Non e' ben chiaro il motivo della variazione di farmaco se aveva raggiunto un compenso efficace con il trattamento precedente.

Sarebbe opportuna una valutazione sul fronte dello spettro bipolare.

Se il suo trattamento sara' adeguato per la sintomatologia potra' certamente avere una valida remissione sintomatologica.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

aggiungo al giusto commento del collega, che anche la domanda conclusiva è un dubbio depressivo. Se lo psichiatra le ha dato una medicina, evidentemente intende risolvere la sua depressione.
In linea generale però è necessario che quando si riprende da questo episodio si ponga un quesito più costruttivo di questi (quelli di ora sono soltanto "fantasmi" depressivi, li getti via perché non sono materia degna di essere ragionata e discussa, sono gli unici pensieri possibili di quando si è depressi). E' necessario, dicevo, che prenda una posizione stabile su cosa fare: curarsi o mettersi in condizioni di avere ricadute smettendo le cure ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Vi ringrazio veramente!
La cosa che voglio maggiormente è guarire! per le bambine e per me. Non voglio più pensare quelle cose, vorrei che non mi comparisser nel cervello. Io cerco di non pensarci, ma è come se i pensieri venissero da soli senza che io possa controllarli.
Il wellbutrin oggi è il secondo giorno che lo assumo. Spero veramente che a breve mi faccia effetto. Anche perchè io ricordo benissimo cosa significa vivere, gioire, amare... tutte cose che adesso non riesco a fare...
Secondo voi, tra un paio di settimane starò meglio? Cioè, il medicinale fara effetto?
Ma la deressione si può curare e farla scomparire per sempre???
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Spero le abbiano spiegato i tempi di risposta, che non sono di qualche giorno ma di poche settimana (solitamente 2-4).
Non prosegua con queste domande "retoriche", ovvero se le farà effetto e tra quanto. Esistono i medicinali perché esiste una scienza medica, dopodiché le cure vanno iniziate e valutate, il che spetta per fortuna non a noi ma ad un altro che è il medico, sufficientemente "esterno" da prendere decisioni indipendentemente da nostri dubbi o urgenze.
Quindi anche l'ultima domanda è una domanda priva di senso: che significa se si può curare ? Lei è in cura da un medico che le ha dato una cura per la depressione ? E quindi è una domanda "a vuoto", che esprime soltanto una preoccupazione di non guarire mai. "Scomparire per sempre" che significa ? Sarebbe come chiederlo di una polmonite o di un infarto. Si faccia spiegare, quando sta meglio, in cosa consiste la malattia e come fare a ridurre il rischio di ricadute. Le ripeto che pià che chiedersi adesso come fare a farla scomparire per sempre sarebbe anche il caso di evitare di farla ritornare sospendendo le cure senza indicazione medica.
Saluti
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Utente
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Lei ha ragione, ma purtroppo è la preoccupazione di noi persone che ci troviamo in questo stato a farci essere retorici. Devo per il momento pazientare e aspettare che la medicina faccia il suo corso per stare meglio.
Intanto le chiedo se con il wellbutrin si possono associare delle gocce per l'ansia e un altro medicinale per regolarizzare l'umore.
Intanto sottolineo che è da un paio di gorni che ho continuamente mal di testa e prendo una bustina di oki al giorno.
La ringrazio già in anticipo per le risposte.
Il suo contributo a questo sito è veramente prezioso, perchè è importante sapere che non si è soli.
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
So bene quali sono i pensieri depressivi, per questo più che rispondere alle domande, rispondo "sulle" domande.

Per regolarizzare l'umore no. Per controllare temporaneamente l'ansia, ma senta lo psichiatra senza aggiungere da sola alla terapia componenti comunque psicoattive.
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Utente
Utente
Daccordo.
La riscrivo allora appena mi sento meglio, cosi' le faccio sapere.. a questo punto spero presto.
Buona domenica
Debora
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Utente
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Dottore buonasera,
come le avevo promesso la riscrivo per dirle che finalmente mi sento meglio.
Ci sono stati giorni, circa dieci giorni fa, che sono stata malissimo, stavo sempre sul letto a piangere
Cosi' mi sono rivolta al mio psichiatra che mi ha in cura e insieme al wellbutriin da 150 (una compressa la mattina) mi ha integrato una compressa di samyr 200 alle ore 14,00. E 8 gocce la mattina e il pomeriggio di bromazepam e 10 gocce la sera.
Dopo una settimana stavo già meglio.
Ora sono tornata praticamente "normale", lavoro, esco, sono tranquilla.
Ho solo il pensiero e la paura che mi possa ritornare tutto e risentirmi male, è una cosa bruttissima!
Un'atra cosa che mi da fastidio e che non accetto a livello mentale è il dover dipendere dalle medicine per poter vivere... ma se il prendere delle compresse mi fa stare bene, allora le prendo.
Spero che un giorno e potrò togliere completamente, anche se il mio psichiatra non mi ha dato grandi speranze, poichè mi ha detto che si tratta di una patologia bipolare. Si deve ancora capire però se è reattiva o non reattiva.
Per il momento devo seguire questa cura "d'attacco" per la depressione grave che ho avuto, dopo mi darà una cura di mantenimento.
Non posso rinascere con tutti i neuroni giusti???
:-)
Grazie ancora,
ciao.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Guardi, getti via le preoccupazioni sulla dipendenza, che non si crea prendendo le medicine, se mai dipende dalla malattia in sé. Dal momento che non ci sono modi per capire "quando e se" smettendo le cure si starà bene e quando e ogni quanto ci saranno le ricadute, ci si basa sostanzialmente sugli elementi passati e sull'andamento. Se l'andamento è buono questo non significa che non avrà ricadute, è un altro tipo di ragionamento che non le sto qui a fare.
Il fatto che sia bipolare certamente rende la ricorrenza una "tendenza", il fatto che sia reattiva è relativamente importante, perché in realtà la depressione non è una reazione, per cui anche se ci sono fattori scatenanti, quando questi sono parte delle cose che accadono normalmente, è comunque una vulnerabilità biologica che fa la differenza.
Si consoli pensando che il disturbo non curato tende alla cronicità continua, al peggioramento e alla minore risposta alle terapie. Se ci si cura questo processo pare che si inverta. Fino a che punto non si sa.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio della risposta. Capisco che Lei deve essere quanto più professionale e non dare falsesperanze, ed è proprio per questo che mi preoccupa la sua risposta! praticamente da quello che ho capito sono sempre a rischio, potrò avere delle ricadute e la patologia potrebbe anche non rientrare. Quindi non mi devo illudere che ora sto bene!
Sinceramente ci sono rimasta male, ma ripeto, non per la sua sincerità che, anzi, apprezzo, ma per la gravità della questione che forse avevo creduto di poter risolvere.
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Avere l'idea che ci possono essere ricadute è proprio un'ansia da superare per entrare invece nell'ottica che preoccuparsi è inutile, mentre è utile avere in tasca l'idea precisa di cosa fare "nel caso" ci fossero ricadute. Questo è importante, perché uscire da una depressione con una gran soddisfazione ma con convizioni irrealistiche o inutilmente auto-esaltanti sul fatto che è stata una volta e basta per sempre, è un modo per ripetere gli stessi ritardi, le stesse titubanze nel caso si ricada, e rifarsi così mesi di depressione aspettando di poter negare l'evidenza. Quindi no alla preoccupazione, sì alla consapevolezza.
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