Un po' perplesso lo ammetto poiche'

Eta':30 anni

Vi espongo il mio problema.

Tutto e' iniziato il mattino del mio compleanno, per la precisione il trentesimo, non stavo facendo nulla di particolare se non lavandomi il viso e nel momento in cui ho alzato lo sguardo in direzione dello specchio ho avvertito subito un aumento del battito cardiaco..dopo pochi istanti ho iniziato a faticare a respirare.
Questo mio problema e' durato una mezzoretta circa nella quale ho avvertito tachicardia, difficolta' respiratoria e strani dolori al braccio sinistro(formicolii e dolori muscolari).
Non appena ho avuto difficolta' respiratorie , colto dalla paura ,ho contattato immediatamente il mio medico di famiglia il quale dopo aver ascoltato il mio racconto ed avermi visitato mi ha detto che ho avuto un attacco di panico e mi ha prescritto delle pillole omeopatiche da assumere per 3 giorni.
Quando il medico mi ha diagnosticato questi attacchi di panico sono rimasto un po' perplesso lo ammetto poiche' in quel momento ero tranquillissimo e mi accingevo a fare un'operazione di routine come lavarmi il viso...nulla di che insomma..poi pero' ripensandoci in passato mi era gia capitato altre 3 volte questo problema...ma in maniera del tutto isolata l'una dall'altra anche a distanza di tempo.
Dal suddetto giorno, ovvero il 20 maggio di questo anno, di questi attacchi ne ho avuti altri 5 direi ma il problema e' che mi sento comunque strano ...ovvero..stati d'ansia e agitazione senza alcun motivo apparente.
Premetto che delle pillole prescritte dal mio medico ne ho presa solamente una il giorno di quell'attacco che mi ha calmato...anche se credo abbia fatto piu' effetto sapere che la pillola era la soluzione che la pillola in quanto farmaco.
Sto attraversando un periodo alquanto strano della mia vita...sopratutto in ambito lavorativo in quanto l'azienda per cui lavoro e' in crisi e a rischio chiusura.
Ho notato che questo disturbo si manifesta sopratutto quando mi trovo fuori da casa mia..non necessariamente in zone affollate(anche se tendo ad evitarle )..magari in situazione di assoluta tranquillita' mi basta anche una piccola fitta e inizia la tachicardia.
Sto cercando in tutti i modi di continuare la mia vita come prima...ovvero uscendo, frequentando locali affollati...insomma la vita normale di un 30enne..mi sto sforzando di non evitare tutte quelle situazioni che potrebbero portarmi un altro attacco...ma il pensiero e' sempre li..la preoccupazione che possa accadere di nuovo.
Sono ipocondriaco...almeno cosi' mi dicono..non appena sento un dolore che non so spiegarmi mi faccio prendere dall'ansia che sia qualcosa di grave...questo credo che influisca molto in questa mia situazione attuale.
Ultimo attacco avuto si e' verificato 3 giorni fa..ero in vacanza e mi trovavo in fila per entrare in un museo..la mattinata era fredda e tutto era normale...la mia attenzione e' andata su un dolore di stomaco(dovuto ad una spremuta a colazione) e da li ne e' seguito uno stato di agitazione che dopo pochi minuti e' terminato.
Da quel giorno , anche se capita non di continuo , ho come degli sbandamenti e al risveglio...non appena apro gl'occhi ho come uno strano stato d'ansia il tutto senza capire perche'...unica cosa che ho dimenticato di dire e' un dolore muscolare alla spalla sinistra che arriva fin sopra il collo(lato sinistro sempre) che ho quando porto zaini o borse varie dovuto credo a problemi di postura in quanto passo molte ore seduto non in maniera corretta ma sopratutto dormo(anche se tento di non farlo) di lato con il braccio sinistro sotto il cuscino verso l'alto...in direzione della testa.

Domani mattina devo andare dal mio medico curante per un controllo e per farmi consigliare uno specialista perche' non ne posso piu' di questo stato.

Dimenticavo...sono fumatore e bevo molto caffe'.

Grazie anticipatamente delle risposte.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,


la diagnosi di attacco di panico deve escludere altre cause.
Il trattamento omeopatico non e' risolutivo della condizione e vanno comunque inquadrati i sintomi per un trattamento adeguato alla sua situazione.
E' utile rivolgersi ad uno psichiatra ricordando che bere molto caffe' puo' scatenare gli attacchi.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Dunque, sembra proprio un disturbo di panico, sia per gli attacchi, ma anche per il tipo di condizionamento ansioso che ha, ipocondria inclusa, con la paura costante di poter riavere l'attacco e i ragionamenti su cosa fare per evitarlo o ridurne la possibilità. Di solito si tendono a evitare una serie di situazioni ritrovandosi a vivere ingabbiati in misure di sicurezza antipanico più o meno efficaci, ma penalizzanti.
Il disturbo è curabilissimo, oltre ad essere uno dei più comuni nella psichiatria ambulatoriale.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

vorrei sottolineare che alcune cause organiche possono simulare la presenza di attacchi di panico.
Infatti, l'uso smodato di sostanze eccitanti come il caffe', la presenza di patologie tiroidee e la presenza di alterazioni ematochimiche importanti possono essere causa di agitazione e consenguente preoccupazione.
Sarebbe opportuno sempre tenere sotto controllo i propri valori ematici da portare in visione allo psichiatra che la visitera' prossimamente per poter comprendere meglio tutta la sua condizione.

Spesso accade, infatti, nella pratica clinica che cio' che viene confuso con un disturbo psichiatrico puo' nascondere altri fenomeni sottostanti.

La invito a parlare con il suo medico di famiglia per valutare tali condizioni e a farsi indirizzare da uno psichiatra indipendentemente dai risultati.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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