Tranquillanti

Buongiorno, scusate ma sono nuova di questo sito, vorrei rivolgere la domanda al dottor Mario Savino perchè ho letto qui sul sito delle sue pubblicazioni e mi ispira fiducia altrimenti mi affido a chiunque voglia gentilmente rispondermi, anche se forse la mia domanda non ha risposta. Ho un problema di ansia molto circoscritto nel senso che mi capita solo in due occasioni 1) quando vado giù a trovare i miei che sono molto anziani, quando poi devo ripartire per tornare su, nei primi due giorni precedenti la partenza sto malissimo nel senso che ho crampi che mi prendono in senso circolare dal diaframma ai reni, sensazione di cazzotto nello stomaco e il cervello pensa continuamente che forse la prossima volta potrei non trovarli vivi e sebbene sia una persona equilibrata e ragionevole non riesco proprio ad impormi su questi pensieri negativi che poi si dissolvono nel momento che mi metto in auto e parto, poi è come se tutto ritornasse normale e mi scompare ogni ansia è come se accettassi la situazione e durante il viaggio li chiamo e sono serena e mi fa anche piacere ritornare alla mia vita....anche se sono sempre preoccupata e dispiaciuta ma non sto male fisicamente, il cervello riprende a ragionare sensatamente. 2) la stessa cosa mi accade quando devo prendere l'aereo, nei primi due giorni precedenti sto malissimo e tutto è come un incubo in cui sono preda del mio cervello che schizza nell'ansia totale che diventa davvero un calvario quando poi sono in aereoporto e sbrigo tutte le modalità di imbarco mentre appena salgo sull'aereo e sono seduta mi rilasso completamente e anzi mi piace pure volare, quando sono su mi affido all'ineluttabile, sperando ovviamente che tutto vada bene, preferendo di gran lunga la comodità dell'aereo per i lunghi spostamenti, all'auto o al treno:....Insomma sono i tempi morti che mi separano dagli eventi che mi distruggono e mi arrabbio con me stessa per nn riuscire ad impormi la calma riducendomi uno straccio! Ovviamente ne ho parlato col mio medico curante che una volta mi ha prescritto lo Xanax, ma sinceramente ho preso 10 gocce al mattino del primo dei due giorni precedenti la partenza o l'imbarco, ma mi calmavano un po lo stomaco ma assolutamente non i pensieri, allora ne ho prese altre 5 gocce nel pomeriggio risultato una sonnolenza tremenda con l'ansia o meglio i crampi e la sensazione di stomaco e budella attorcigliate appena calmate, la testa sempre in agitazione ma al contempo io rimbambita nel senso che mi addormentavo sul divano, mentre avrei avuto bisogno di essere presente e serena!!! Quindi la domanda che rivolgo allo psichiatra è se esiste un farmaco tra le migliaia di tranquillanti che riesca a calmarmi mente e fisico, in breve tempo senza rimbambirmi da utilizzare unicamente in queste occasioni per superare solo il momento delle partenze? Grazie a tutti
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Nel suo caso è utile considerare la possibilità di un trattamento estemporaneo circoscritto esclusivamente alle condizioni stressanti in cui si evidenziano dei sintomi come quelli descritti.

Per un migliore approccio alla problematica può essere utile la visita specialistica psichaitrica.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera grazie per la risposta, ma non potrebbe essere un po più preciso sul tipo di farmaco che ovviamente sottoporrei al mio medico curante, il quale mi ha vivamente sconsigliato di recarmi da uno psichiatra per un problema simile perchè mi prescriverebbe ugualmente lo Xanax perchè secondo lui è il più innovativo tra i tranquillanti e il più immediato e mi ha detto che tutti i tranquillanti hanno come effetto secondario quello di dare sonnolenza...lei è d'accordo con questo? Davvero non esiste un farmaco che mi tranquillizzi per due giorni senza darmi sonnolenza?? Grazie
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non posso essere più preciso ed in ogni caso lo specialista ha una dimestichezza maggiore con l'uso di questi farmaci anche per la scelta di formulazioni differenti a parità di principio attivo.