Psicofarmaci, problemi allo stomaco e inappetenza

Salve dottori, sono una ragazza di 23 anni e a seguito di problemi di ansia diventati ingestibili mi sono rivolta ad uno psichiata psicotepapeuta e adesso sono in cura con Lorazepam (10 gocce al mattino e 10 alla sera) e una compressa di Cipralex al giorno. Prima della cura il mio problema ovviamente era una forte ansia, angoscia, forte tachicardia. A riposo arrivavo ad avere 80 battiti. Adesso mi capita di avere una lieve tachicardia solo la mattina e per il resto i battiti sono diminuiti, forse anche troppo. Nell'arco della giornata oscillano tra i 60/70 anche se arrivo più spesso ad averne 56/58 che 70. La sera invece, forse complice la stanchezza, mi è capitato più volte di non superarne i 50 e quando mi meto a letto ho davvero difficoltà a tenere anche solo gli occhi aperti. Mi chiedo se sia normale. Visto che sono in fissa sul cuore e sono sempre a misurare i battiti, di sera ho un po' di timore a prendere il Lorazepam se vedo che i battiti si aggirano intorno ai 46/47 circa. Inoltre ho costantemente fastidio alla bocca dello stomaco, me la sento stringere e spesso mi brucia molto, mi chiedo se possa essere colpa dei farmaci. Infine ho perso l'appetito, mangio ma senza fame, mi sforzo. In questa settimana sono stata rare le volte in cui abbia mangiato qualcosa con appetito. Inoltre volevo chiedere un'ultima cosa, ogni tanto, nonostante abbia cominciato la cura da una settimana, sono sempre presa dalle mie preoccupazioni e a volte mi capita di avere questa sensazione di bruciore dietro alla testa che ho notato avere spesso in momenti di ansia. Può essere un effetto dell'ansia o dovrei indagare? Grazie in anticipo per la vostra atenzione
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Dr. Giuseppe Quaranta Psichiatra 338 2 9
Gentile utente,

la cura con escitalopram (cipralex®) non è efficace prima delle 3-4 settimane, e inizialmente può sperimentare alcuni effetti sgradevoli legati al profilo "attivante" del farmaco, pertanto aumento dell'ansia e anche problemi digestivi o gastrici. Iniziato l'effetto terapeutico, questi effetti sgradevoli si attenuano e scompaiono.
Cordiali saluti

Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com