Attacchi di pancio, uso prolungato di rivotril

Salve, Sono un lettore regolare alle vostre rubriche. Volevo chiedere un informazione dettagliata sul uso prolungato del rivotril 2.mg tablet.
Premesso che vivo al estero e chiedendovi in anticipo scusa per l'italiano volevo farvi presente la mia situazione. Ho 31 anni e da circa 8 anni sono stato diagnosticato con diagnosi "Atacchi di Panico". In quell periodo ero studente in Italia ed abbastanza stressatto. Mi hanno prescritto, una terapia off label secondo quando poi mi sono informato con fluoxetina 20.mg una volta al giorno e rivotril 2.mg mezza compressa la sera. Ho seguito la terapia per circa un anno e mezzo e pensavo di avere oltrepassatto tutto. Invece ho avuto delle ricadute. L'ultima un anno fa. Durante questo tempo non ho piu preso la fluoxetina ma neanche non ho lasciato il Rivotril. Un anno fa ho avuto una brutta ricaduta e ho ripreso a prendere anche la fluoxetina una al giorno 20 mg. Ho fatto una visita in italia da uno specialista certificato e mi hanno datto paroxetina 20 mg con rivotril da non sospendere e mi hanno detto che oltre agli attacchi di panico ho svilupatto anche una lieve forma di distimia...!!! La dottoressa comunque non era convinta e voleva seguirmi in distanza. Invece io ho continuato con la vecchia terapia off label ed adesso mi sento bene. Ho una carriera fantastica e dovrei stare alla grande ma pero qualche volta ogni due mesi qualche segno di panico compare ancora. Il psichiatra non ce piu e la terapia che sto seguendo e una terapia fai da te adesso e vorrei smettere di prendere sia la fluoxetina e sopratutto rivotril mezza compressa. Premetto che non ho mai fatto psicoterapia e che siccome ho un lavoro con i riflettori puntati non posso muovermi in scioltezza per andare da uno psicologo. Pero anche la terapia fai da te e uno scandalo e ne sono cosciente. Non bevo alcool e non ho nessuna forma di dipendenza. Mai preso droge o alcolici. Vi chiedo umilmente una risposta dettagliata sul iter da seguire sulle conseguenze di rivotril e fluoxetina in questi lungi periodi sull mio cervello e sull modus operandi su me stesso. In attesa di risposta vi porgo i piu cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Attacchi di panico presumo sia "disturbo di panico", che è una diagnosi. Rispetto a questa, fluoxetina e un ansiolitico (seppur particolare, come il rivotril, poiché dotato di alcune proprietà nel lungo termine) mi pare una terapia standard.
Idem se ci mettiamo la distimia associata.

Pertanto, la fluoxetina sul disturbo di panico è una cura standard, una di quelle possibili, come del resto la paroxetina.
Il rivotril può essere associato, non sempre si rende necessario farlo, non è una terapia di prima linea, si associa nei casi di incompleta risposta o per disassuefare da altri tranquillanti, ma spesso si tende poi a togliere nel lungo termine se non c'è una ragione precisa per tenerlo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Dottore molte grazie. Comunque lei mi ha tranquillizatto sulla terapia e per me e un enorme sollievo sopratutto avendo letto che il manuale DSM-5 diceva tutta un altra cosa sull uso del rivotril. In seguito io chiedevo anche un modus operandi una guida come smettere, e quando smettere di prendere questi farmaci e sulle conseguenze nell lungo termine di farmaci come Rivotril e Fluoxetina.
Volevo complimentarmi con la pagina e volevo ringraziarla di nuovo per la sua pronta risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

In che senso il DSM V farebbe riferimento all'uso di rivotril ? Non mi risulta.
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