La depressione sta distruggendo me e il mio ragazzo. non vedo vie di uscita.

Salve sono una giovane ragazza che da ormai sette anni soffre di una depressione che col tempo è andata via via ad aggravarsi fino ad oggi. Ho avuto molti disordini alimentari, sono uscita dalla anoressia, ho smesso di autolesionarmi esattamente un anno e sei mesi fa anche se il mio pensiero fisso è quello di farmi male, come se fosse un bisogno fisico. Ho smesso per lui, per vergogna, ma da quel giorno non smetto di pensarci. Frequento psicologi da quasi cinque anni, ne ho cambiati parecchi perché mai mi sono trovata al mio agio con qualcuno, alcuni ritenevano che i miei problemi non fossero gravi e mi hanno presa per una che esagera, chiedendomi di fare sedute ogni tre o quattro settimane. Una di loro non ha più voluto fissare appuntamenti con me perché mi vedeva come l'adolescente esibizopnista e per troppo tempo ho trascurato questi problemi perché mi aveva convinta di ciò e questo mi ha portato a chiudermi a riccio. Adesso frequento un consultorio dove hanno esaminato bene il mio caso e fatto le seguenti diagnosi:"soggetto ansioso, gravemente depresso con disturbi all'alimentazione avanzati e pensieri di autolesione" e nonostante si siano offerti di aiutarmi io non ho mai creduto ad una diagnosi del genere in quanto per me sia una grossa umiliazione. Ma la diagnosi mi crolla addosso ogni volta che guardo gli occhi del mio ragazzo, vedo tristezza e rancore verso sé stesso per non esser mai riuscito ad aiutarmi. Purtroppo coi miei sbalzi di umori i litigi sono giornalieri, la mia insicurezza (o depressione?) mi ha portato alla totale diffidenza nei suoi confronti e non solo, non mi fido di nessuno e questo mi porta a non parlare mai di me. Sento sempre quel bisogno di stare da sola e spesso penso che la soluzione al problema sia lasciarlo per permettergli di vivere una VITA e non tutto questo. Quandosono più "lucida" ho come l'impressione che io mi stia trascinando anche lui dentro questo oceano di rancori, rabbie e malinconie e capisco che così non si può andare avanti. Non so cosa fare, lo psichiatra mi ha proposto una psicoterapia e degli antidepressivi ma io non me la sento di prenderli. Mi sento confusa e non trovo un senso a nulla, che senso avrebbe seguire questa psicoterapia? Che senso avrebbe prendere degli antidepressivi per poi staccarli e tornare al punto di partenza?
Quello che certamente so è che non voglio perderlo perché nonostante i periodi di apatia totale sento di amarlo davvero. Ma una come me può stare con un ragazzo giovane e voglioso di vivere? Ho paura del domani perché in realtà non vedo nessun domani. Alle volte non so proprio dove andarmi a sbattere la testa perché dentro mi sento marcire. Cosa devo fare? In cosa consiste la psicoterapia? E con lui? Lo devo lasciare? Aiutatemi..
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La scelta di seguire o meno dei trattamenti deve essere concordata con i suoi curanti.

Se non sente il bisogno di inIziare un percorso terapeutico può soprassedere ma deve essere consapevole che i sintomi potranno essere sempre presenti in misura maggiore se non seguisse delle cure.

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