Dubbi sui farmaci che assumo

Salve,
ho già richiesto altri consulti in passato per il mio problema di ansia.
Sono una ragazza, ho 26 anni e sto per sposarmi. Ho avuto problemi di lavoro e familiari....la mia ansia è diventata incontrollabile, sfociando in attacchi di panico e conseguente esaurimento nervoso, con episodi di depersonalizzazione e incapacità di vedere persino i volti di chi cercava di darmi aiuto. Ho iniziato immediatamente un percorso con lo psicoanalista/psicologo. Sono andata anche da uno psichiatra che mi ha prescritto una cura di ripristino.... Assumo mezza pasticca di Deniban 50mg, mezza di Daparox 20 mg e 1 di Xanax 0,5 mg. I dosaggi sono bassissimi ma ne ho tratto grandi benefici. Guido anche da sola, lavoro e svolgo normali attività che prima per me erano impensabili. Si avvicina però l'incontro con lo psichiatra, e immagino che dopo 3 mesi voglia abbassare il dosaggio pian piano fino ad eliminare i farmaci. Ho alcuni dubbi che vorrei togliermi, anche perché mi imbarazza molto fare queste domande a lui.
Questi farmaci possono inibire in qualche modo il desiderio sessuale o annullarlo? L'unico effetto collaterale che riscontro è proprio questo...da passionale quale ero, mi ritrovo a vivere rapporti insoddisfacenti..e quando sto per provare qualcosa è come se la mia mente si disconnettesse da quel picco e mi riportasse al livello zero. Un altro dubbio è legato alla gravidanza...dopo il matrimonio mi piacerebbe avere un figlio, ma ho il timore che non possa nascere sano per via delle cure...e ho paura che io possa diventare dipendente. Spero possiate aiutarmi.
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile utente,

le sue domande sono sensate e normali per una persona ansiosa.
Non capisco bene cosa sia una cura di ripristino e come dice lei i dosaggi sono bassi.
Anche se lei comincia ad andare bene e riprendere delle attività, fossi nel suo psichiatra non ridurrei i farmaci ma li aumenterei e le spiegherei perché glieli do e per quanto tempo deve prederli (a grandi linee perché non siamo indovini).

Riguardo una possibile maternità, sarà da prendere in considerazione quando necessario il raporto benefici/rischi delle cure e vedere se si possono scalare e interrompere.

Comunque le domande le farei allo psichiatra che la visita, è lui che la conosce meglio di noi.

Saluti

Massimo Lai, MD