Efexor e stati d'ansia

Buongiorno a voi. Ho 76 anni e da 8 anni soffro di morbo di parkinson che sto curando assumendo 225 mg di Madopar suddivisi in 3 somministrazioni giornaliere. La malattia mi ha portato vari disturbi collegati ad essa tra i quali i più fastidiosi sono la difficoltà a deambulare ed un'incontinenza urinaria del 100%. Queste, ed altre patologie collegate al mio stato fisico (un alluce valgo gravissimo ed ora praticamente inoperabile) hanno contribuito a peggiorare un mio stati depressivo che tenevo in qualche modo sotto controllo assumendo da ben 28 anni una compressa di Eutimil nel primo pomeriggio e 15-16 gocce di En prima di coricarmi la sera. Da qualche mese sono stata presa in cura grazie ai servizi sociali da un associazione che oltre ai servizi di personale Asa, e di un fisiatra a domicilio mi ha messo a disposizione un geriatra ed uno psicologo che dopo aver analizzato la mia situazione e constatato un peggioramento dell'umore a causa dei miei disturbi (non riesco ad uscire da casa dallo scorso mese di ottobre) mi hanno prescritto Efexor 37,5 mg 1 volta al giorno al posto di Eutimil. Nonostante le mie paure, ho iniziato la nuova terapia ai primi di dicembre con il prodotto generico che da subito,come effetto collaterale principale, mi ha causato insonnia notturna e capogiri (sono anche svenuta un paio di volte). Dopo un mese, visto il perdurare di questi disturbi, il medico mi ha detto di provare a sostituire il farmaco generico con Efexor originale per vedere se ci fosse un attenuamento degli effetti indesiderati, ma purtroppo, dopo i primi25 giorni di somministrazione è subentrato uno stato d'ansia fortissimo e quotidiano, in particolare nelle ore pomeridiane, che sto cercando di tenere a bada assumendo (sempre dietro consiglio medico) 6-7 gocce di En che però hanno ormai poca efficacia. Quest'ansia mi sta creando grossissimi problemi a condurre una vita perlomeno adeguata ed Io credo che sia il farmaco a provocare tutto ciò e sto quindi perdendo fiducia sia nel medicinale che nel medico che me l'ha prescritta...è forse ancora troppo presto per arrivare a questa conclusione e magari passare ad un'altra terapia oppure devo ancora provare ad insistere? Magari diminuendo il dosaggio (che mi sembra già basso) oppure tornando al generico?
Grazie per una vostra risposta. Norma
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Sta assumendo la formulazione pronta o a rilascio prolungato?

L'utilizzo del generico non garantisce il dosaggio di farmaco indicato che nel suo caso sarebbe comunque basso per un risultato terapeutico più evidente.

https://wa.me/3908251881139
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore e grazie della sua risposta.
Sto assumendo le capsule rigide a rilascio prolungao. Ma a questo punto non può essere che assumendo un dosaggio più elevato il mio stato d'ansia può peggiorare? Oppure i miei disturbi sono dovuti proprio al dosaggio basso e quindi non sufficiente a curare il mio problema?
Grazie della sua risposta. Norma
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
È possibile che il dosaggio sia insufficiente. Però considerata la sua età sono disponibili diversi farmaci con migliore profilo e minori effetti collaterali nei pazienti coetanei.

Del resto la venlafaxina a bassi dosaggi ha un profilo recettoriale sovrapponibile al farmaco che assumeva prima.
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