Disturbo ossessivo compulsivo e dubbi su diagnosi

Buonasera Dottori, sono una ragazza di 26 anni
Vi scrivo non sapendo bene da dove iniziare per descrivere il più chiaramente possibile la mia attuale situazione. Forse potrete rinvenire un consulto che feci più di sei anni fa in cui lamentavo forte stato ansioso depressivo ossessivo e stavo cambiando psichiatria e incominciavo una tcc. Sono approdata nell ottobre 2009 a questo centro specializzato presso il quale, dopo attenta analisi psichiatrica, psicodiagnostica e psicologica, mi è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo. Avevo espresso dubbi sulla diagnosi, perchè la mia sintomatologia depressiva era troppo forte e mi sono fissata di avere anche un disturbo bipolare di tipo 2, vista la familiarità con un padre giocatore d'azzardo patologico, aggressivo e violento (ma con nessuna conclamata diagnosi di disturbo bipolare), esordio della mia sintomatologia precoce (18anni) etc. . I miei specialisti mi hanno più volte rassicurato su questo punto, specificando che la mia paura di essere bipolare si inseriva All interno di un meccanismo riconducibile al doc. Perfetto, ho passato sei lunghi anni di relativo benessere, con qualche piccola caduta durata però solo pochi giorni, sempre correttamente monitorata dai medici. La mia terapia è stata la seguente al suo picco massimo: zoloft 100 mg 2 cp al di, gabapentin 400 mg 3 cp al gg, maveral 100 mg 2 cp al die, con 10 gocce di minias per dormire. Piano piano, in seguito a miglioramenti importanti, e ripresa della mia vita in tutti i suoi aspetti, abbiamo scalato tutto negli ultimi 3 anni, e ora mi ritrovavo con 1 cp di gabapentin 300 mg, 1 cp e 1/2 di zoloft 100 mg e stavo abbastanza bene, con qualche piccolo peggioramento ogni tanto dovuto più che altro ad eventi molto stressanti di vita quotidiana, famiglia, studio, università. I primi di ottobre il mio ragazzo con cui stavo da 4 anni mi lascia e crollo in un baratro, una sofferenza immensa, anche se rimango lucida e capisco che la mia è una sorta di reazione ansioso depressiva All abbandono. Vado avanti per 4 mesi con un sostegno psicologico, con la stessa terapeuta di sempre con cui avevo fatto tcc e che quindi mi conosce bene, continuo con alti e bassi, quando penso di essermi ripresa un minimo, mi sforzo di studiare, non ci riesco, e torno in uno stato depressivo ansioso. Ed ecco che arrivano le ossessioni e il motivo del presente consulto. Nonostante, il mio psichiatra e la mia psicoterapeuta continuano a dire che il toto patologie e la tendenza All autodiagnosi fa parte del miomeccanismo ossessivo, io continuo a pensare di avere una qualche forma di disturbo bipolare, e anche le loro rassicurazioni non mi fanno essere sicura della diagnosi. Il dubbio è tornato a perseguitarmi da quando presento questi forti sintomi ansioso depressivi con qalche settimana di pseudo ripresa, perchè analizzo continuamente tutte le possibilità e passo il tempo a farmi autodiagnosi su internet senza fare niente altro durante la giornata. Cosa ne pensate?
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Penso che i suoi terapeuti potrebbero avere ragione, ma per fugare dei dubbi non dovrebbe fare altro che chiedre un secondo consulto con una visita approfondita, magari da un terapeuta esperto di disturbo bipolare e DOC, ne esistono.

Comunque non basta avere un padre che gioca e essere depressi ogni tanto per avere un disturbo bipolare.

Vi sono altri elementi che glielo fanno pensare?

Massimo Lai, MD

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dopo
Utente
Utente
Grazie della tempestiva risposta, dott. Lai.
Il mio psichiatra è uno specialista molto preparato esperto in disturbo ossessivo compulsivo, quindi in questo senso sono abbastanza tranquilla. È la componente "depressiva" che non mi convince, ma non capisco quanto effettivamente io possa essere stata suggestionata nel valutare la mia situazione da tutto quello che ho letto su internet (e le assicuro che ho letto veramente TANTI!!) e che forse, complice la mia condizione ansiosa e la mia tendenza a rimuginare continuamente sulla diagnosi, io non sia esattamente "lucida" nel valutaria, posto che non sono una specialista e non ho alcuna esperienza clinica a riguardo.
Altri elementi che me lo fanno pensare? Sto cercando di ricordare i miei momenti felici degli ultimi anni, e non sono state riscontrate ne da me ne dai miei specialisti ne dà famigliari o amici, tendenze ipomaniaciali o presunte tali, anzi, il mio temperamento si potrebbe definire distimico a detta dei miei specialisti, e cioè, tendenza al pessimismo, All incapacità e alla scarsa fiducia nei miei mezzi, scarsa produttività ma anche tendenza All insoddisfazione cronica, pigrizia, non mi sento mai soddisfatta di quello che faccio e ho sempre come l impressione che per me "il meglio debba ancora venire".
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Utente
Utente
Dimenticavo di dire che prima di accedere a questo centro presso cui sono in cura ormai da sei anni avevo avuto altre due diagnosi da due differenti specialisti sempre molto preparati: il primo mi disse che secondo lui avevo un disturbo Dell umore, senza specificare quale fosse, e non mi ricordo per quale motivo non andai poi avanti con la valutazione con questo specialista.
Il secondo mi fece invece la stessa identica diagnosi Del mio attuale specialista. E, anche se a rigor di logica, "la maggioranza vincerebbe", io continuo a pensare che, forse, quel primo medico avesse ragione mentre gli altri due avessero torto. Inoltre, quando chiesi un consulto qui nel lontano 2009, un suo collega ipotizzó, complice l insorgenza in giovane età, la ricorrenza rapida e la familiarità che mi porto dietro, l esistenza di una prima diagnosi di disturbo bipolare attenuato o comunque la probabile insorgenza di tale disturbo in termini statistici e predittivi. E queste due diagnosi alternative alla mia attuale mi tormentano.
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Premesso che disturbo bipolare e DOC possono essere presenti nella stessa persona con una certa frequenza, se il primo terapeuta ha usato genericamente "disturbo dell'umore" potrebbe essere semplicemente la distimia, non un disturbo bipolare.

Mi dica: il DOC si presenta a fasi o è costante nel tempo?
Se è fasico, si associa alle fasi depressive?
O al contrario vi sono fasi in cui non è depresso e rimugina di più e ha più compuslioni come se la sua testa non si fermasse di funzionare?
E' sensibile alle stagioni? cioè ha notato alterazioni di funzionamento (energia, umore, pensieri) in estate rispetto all'inverno o alle mezze stagioni?
La sua tensdenza pessimista (definita distimia) è costante (dovrebbe esserlo per definizione) o ha notato delle fasi in cui si sentiva meno pessimista, quasi ottimista e con più facilità a pensare, più alllegra, meno inibità?

Detto questo, un consulto dal vivo sarebbe sempre necessario per delle conferme.
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Utente
Utente
Dunque, partiamo dalla prima domanda. Premesso che ho sempre avuto ossessioni pure senza compulsioni, con un'estrema tendenza al rimuginio su qualsiasi questione, che ho sempre una costante di non sense della vita ma che, secondo quello che percepisco io, è un pensiero intrusivo, tutto il malessere e l ansia che vivo io non li voglio, io voglio vivere come tutti gli altri, me lo merito perché nella vita ho sofferto tanto. E allora sono diventata brava a non ascoltare questi pensieri e ad andare avanti. Quando per esempio studiavo e a un certo punto mi arrivava il pensiero "ma perchè lo stai facendo tanto che senso ha, moriremo tutti, siamo solo degli esseri inutili che vivono su questa terra minuscola in questo immenso universo, etcetc," non è che smetterò di studiare, mettevo da parte i pensieri e continuavo a farlo perché sapevo che quei pensieri, per quanto dal contenuto legittimo, erano parte del disturbo. Perfetto, quest atteggiamento ce l ho sempre avuto negli ultimi anni, perchè non c'era una sorta di substrato ansioso depressivo che sosteneva questi pensieri e non li alimentava.
Ma quando, come in questo momento per me di forte stress, quello che io chiamo substrato ansioso depressivo si fa molto forte e insopportabile, ricomincio a pensare che non so se siano le ossessioni a scaturire depressione e ansia oppure se sia l ansia e la depressione che scatenano le ossessioni, dubbio che ho sempre avuto, ho quanto meno, dubbio che avevo All inizio e che si era attenuato dopo i miglioramenti arrecati dalla terapia. Il punto è: per me sono sempre stata più ansiosa e depressa che ossessiva, e quindi, stante che le autodiagnosi sono sempre errate, temevo che come prima diagnosi avessi una qualche forma di disturbo Dell umore e POI, il doc, mentre invece i miei terapeuti sostengono il contrario e sempre l hanno sostenuto, anche di recente.
No, non sono sensibile alle stagioni.
E, si, in sei anni di malattia, qualche ottimismo e fiducia nel futuro l ho avuto, perchè vedevo che stavo riuscendo a riprendere in mano la mia vita e anche quando ricadevo riuscivo a rialzarmi. La costante della mia vita negli ultimi anni è sempre stata l insoddisfazione e la ricerca di stimoli che mi facessero essere ancora più serena di quello che ero, tant'è che ho sviluppato una fortissima passione per i viaggi, ogni giorno, penso che la vita che ho non mi basta affatto, gli unici momenti in cui sono stata davvero bene erano quando ero in viaggio. Mi sentivo felice e appagata e volevo viaggiare continuamente, e ancora lo voglio, ma ora sto male e il pensiero che non possa portare a termine i miei studi e viaggiare come voglio, non essere all altezza delle mie aspettative a causa di questo male più grande di me mi sta distruggendo.
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Qualcun altro ha voglia di esprimersi a riguardo??
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Nessuno?? Sono in ansia per favore.
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Utente
Riscrivo per comunicare che ho visto il mio psichiatra ieri e mi ha chiesto di esprimere per l ennesima e ultima volta se avessi dubbi sulla diagnosi, di cui lui è sicuro al 100%.
In compresenza di una sintomatologia ansioso depressiva molto forte, con frequenti crisi di piano, perdita di speranza, nessuna attività produttiva sul piano dello studio e dei viaggi, che sono le due cose a cui mi dedicavo con costanza, sto assumendo su prescrizione dello psichiatra, zoloft 200 mg e Xanax 0.25 3 volte al giorno. Da premettere che prima di questo cambio di terapia, che è avvenuto una settimana fa, prendevo 150 mg zoloft e 1 cp di gabapentin 300 mg.
La situazione è stabile, in generale mi sono sentita così, un filo meglio, anche con la precedente terapia, diciamo che dall esordio della sintomatologia in seguito alla fine della relazione 4 mesi fa, mi sono sentita meglio, e con maggiore progettualità e speranza per il futuro, alcuni giorni da ottobre a dicembre, e poi per 3 settimane di fila fino al nuovo crollo che mi ha spinto a rivolgermi allo psichiatra d urgenza, e ha scaturito il loop ossessivo del disturbo bipolare, con conseguente rimuginazione incessante sulle mie emozioni pensieri e comportamenti degli ultimi sei anni di relativo benessere.
E francamente, sebbene io sia sempre stata una persona equilibrata, ho sempre sentito comunque un senso di insoddisfazione cronica, sognavo di fare grandi cose, come per esempio girare il mondo ed avere una professione nell ambito dei viaggi che mi consentisse di trovare finalmente quella soddisfazione e serenità che vado disperatamente cercando ma mi scontravo costantemente con le mie incapacità e i miei limiti funzionali. Questo quadro è attribuito dai miei terapeuti ad una struttura di tipo temperamental e personalogica, che non deve assolutamente essere ricondotta ad un meccanismo psicopatologico inerente ad un disturbo bipolare attenuato. Cosa ne pensate? Vorrei solo degli altri pareri.
Grazie a chi porrà attenzione alla mia richiesta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Secondo me, sentire in continuazione pareri non è di aiuto per i suoi sintomi e per la sua patologia.

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Utente
Utente
Me ne rendo conto dott. Ruggiero. Ha perfettamente ragione.
E mi rendo anche conto che ho avuto pochi riscontri a questo consulto proprio perché nella vostra ottica, non fareste altro che sostenere il mio tipico meccanismo ossessivo e alimentare la mia richiesta di rassicurazione.
Ma il dubbio rimane. Ahimè
Grazie comunque della risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
il dubbio resterà lo stesso anche se avesse rassicurazioni
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Utente
Utente
Gentili Dottori,
Sono passati 10 mesi dal mio ultimo consulto. Non so, forse dovrei aprirne uno nuovo affinché possiate leggerlo. Vabe, ci provo lo stesso.
Dunque, se sono ancora qui a scrivere significa che la situazione è ancora instabile, a tratti preoccupante.
Dopo l'ultimo consulto di gennaio 2016 e cambiamento di terapia (aumento zoloft da 150 a200 e xanax, che poi ho smesso senza problemi 3 mesi dopo) le cose sembravano andare per il verso giusto: ero riuscita a dare due esami all'università e a riprendere in mano parte della mia vita. Invece, ho avuto un primo scivolone a luglio (non riuscendo a dare l'esame che mi ero prefissata di dare) dal quale mi sono ripresa subito cercando di non pensare al peggio. Mi predispongo nuovamente a studiare a settembre ed ecco che le cose precipitato nuovamente.
Ansia, disperazione, angoscia, paura di non farcela, un malessere generale difficile da descrivere. Nel frattempo Ad agosto avevo prenotato un viaggio in Africa in solitaria per svolgere alcune ricerche per la tesi. Ero contenta sentivo che potevo farcela, avevo recuperato qualche energia. Decido di partire comunque anche se sto sotto un treno, mi faccio coraggio, ho un angoscia che mi mangia viva e pensieri intrusive di morte e di suicidio. Per farla più breve possibile, i primi giorni stavo malissimo, poi piano piano sono stata meglio e in seguito persino bene.
Avevo di nuovo speranza che al rientro sarei riuscita a cavarmela e a studiare.
Invece, tempo 2 - 3 giorni e gradualmente sono ricaduta nel solito doloroso baratro.
Dunque, considerato il fatto che non riesco a trovare una stabilità duratura da circa un anno, con continui alti (direi normotimici) e bassi, il mio medico psichiatra si è deciso ad introdurre depakin 300, 1 cp al giorno, da aumentare dopo un mese per togliermi quest'angoscia esistenziale che non mi fa vivere come disperatamente vorrei.
Questo succedeva circa un mese fa, infatti avrò la visita di controllo settimana prossima, e in questo mese sono stata indicativamente male la prima settimana, meglio/abbastanza bene le due centrali, mentre l'ultima settimana, cioè quella corrente sto di nuovo molto male.
La terapia attuale è Zoloft 200 mg die, depakin 300 mg die, minias 5 gocce. Zoloft non l ho mai smesso dal 2009eppure non mi ha coperto dalla ricaduta occorre ad ottobre 2015 e di fatto ancora in corso.
Pensate che zoloft non sia più utile? Perché allora non vuole essere tolto? Mentre depakin 300 come funziona? È normale avere dei peggioramenti iniziali?
La mia diagnosi è di doc con depressione secondaria (io sento molto più depressione/ansia e angoscia esistenziale che ossessioni ma il mio psichiatra continua a sostenere con assoluta certezza che non ho un disturbo depressivo maggiore né tantomeno un disturbo bipolare (la mia ossessione più consistente è la paura /convinzione di avere invece un qualche disturbo dell'umore come prima diagnosi e non di avere il doc, che invece sarebbe solo secondario.)
Continuo a stare male! Cosa dovrei fare? Cambiare psichiatra? Sarebbe come ammettere un'enorme sconfitta visto che i sintomi sono stati abbastanza sotto controllo per circa 5 anni.
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