Disturbo della personalità

Gentili medici
richiedo un consulto perché proprio non so a chi rivolgermi per avere delle risposte concrete.
Premetto che si tratta del figlio trentenne della mia compagna.
Convivo con la madre e lui da circa 20 anni, e lui da quasi 3 è uscito di casa per iniziare una convivenza con una ragazza, la quale da un mese è tornata a casa da sua madre.
L'altro giorno, a seguito di alcuni episodi molto spiacevoli, la ragazza mi ha contattato chiedendomi di parlare, cosa che ho fatto volentieri, ed è saltato fuori un ritratto di lui molto diverso da come lo conosco io.
Sembra che questo ragazzo, figlio unico, si ubriachi di continuo (tutte le volte che esce di casa la sera), quando ubriaco sia abbastanza violento, perda la testa facilmente e spesso urla in piazza minacce anche molto pesanti (se vieni qua ti taglio la gola).
Ma la cosa che più mi ha spinto a chiedere un vostro parere è che, anche se è sobrio, tutte le volte che può, racconta di essere un altro. Mi spiego meglio, se incontra delle persone per la prima volta, raccontando di se, non dice che lavoro fa realmente, ma racconta di essere un incursore della marina piuttosto che una guida alpina, dice di avere delle partecipazioni nell'azienda nel quale lavora, racconta di essere stato arruolato in qualche corpo speciale e via dicendo.
La sua passione per i corpi militari è nota da tempo sia a me che a sua madre, ma non fino a questo punto.
Ho messo al corrente sua madre della situazione, e insieme abbiamo deciso di metterlo di fronte alla realtà, e gli abbiamo detto che sappiamo queste cose, che non ce lo aspettavamo, ma che adesso le cose devono cambiare.
Fortunatamente ha iniziato da poco un percorso con la psichiatra, e confido nelle capacità della professionista, ma io mi chiedo, da che cosa possono dipendere questi atteggiamenti?
Un trentenne che beve non è certo una novità oggi, ma alla domanda: perché bevi tanto e tanto spesso, lui risponde che non si sa limitare, mentre io ho la netta sensazione che voglia scappare da qualche cosa. L'argomento delle bugie non è stato affrontato con lui, perché mi sembrava troppo per persone che come me, non hanno le conoscenze giuste per affrontare queste cose.
Quello che mi chiedo e che mi fa stare male è perché un ragazzo di 30 anni, che in fondo ha un buon lavoro, autonomia economica, un rapporto con una ragazza della quale è veramente molto innamorato, e ricambiato, debba sentire la necessità di raccontare di essere un altro e il bisogno di bere quando è fuori da cassa.
Sarei molto grato se qualche specialista riuscisse a darmi qualche risposta o almeno oppinione. Mi rendo conto che gli elementi forniti son pochi, ma credo che siano atteggiamenti che hanno una radice comune nelle persone che ne soffrono.
Saluti e grazie ancora.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La valutazione diretta della psichiatra con cui sarebbe in trattamento consente di inquadrare il disturbo eventuale di cui soffrirebbe il ragazzo e che può essere comunicato ai familiari con consenso del paziente.

Dr. F. S. Ruggiero
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dopo
Utente
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Grazie mille dottore,
ma se di disturbo si tratta, e mi sembra di poterlo dire, quale deve essere il comportamento di sua madre e mio in questo caso?
come facciamo ad aiutarlo? di che tipo di disturbo si tratta?