Pregabalin e sbalzi d'umore

Gentili dottori,

Sono in cura per ciclotimia, peraltro con numerosi farmaci (seroquel, abilify, litio e depakin e lamictal entrambi nei range e tutti a dosaggi congrui). Per una questione economica ( il gabapentin che non è prescrivibile se non per epilessia ed un'altra indicazione che adesso non ricordo..) la gabapentina è stata sostituita con il pregabalin, inizialmente a dosaggio basso, ma poi nel tempo progressivamente aumentato, adesso 600mg. Questo cambiamento è stato fatto più o meno un mese fa ed iniziato già a dosi congrue di 300mg, poi aumentate con il tempo. Due domande: è possibile che questo farmaco provochi violenti sbalzi umorali? Durante una settimana o dieci giorni, mi capita di passarne 5-6 bene, tengo a precisare BENE, non euforico; dormo il giusto, alcune volte anche di più e comunque ho difficoltà a studiare ed un'indolenza di fondo, il problema è che questi sintomi ,che già di per se proprio "bene" non è.., si acuiscono con il passare di altri 4 giorni e lasciano presagire il prodromo di un ulteriore ricaduta depressiva, dico ulteriore perchè ormai sono funestato solo da quelle da ben più di un anno. Adesso, la seconda domanda è; è possibile fare un'equivalenza tra un dosaggio di gabapentina e uno di pregabalin (ad.es a 1200mg di gabapentin equivalgono...?mg), giusto per rendermi conto del fatto che ne sto assumendo di più o di meno della dose di gabapentina precedente (2800mg), in questo caso gli sbalzi umorali potrebbero essere dati dall'insufficiente dosaggio di pregabalin. Oppure alternativa, tornare al meno economico gabapentin che però, quanto meno non mi portava questi violenti sbalzi umorali. Debbo precisare che ho un ipotiroidismo indotto da litio che curo con synytoxyne 50 mcg al giorno e i valori tsh sono nel range, quindi penso si possa escludere un'eventuale responsabilità tiroidea. Non pongo ad ipotesi il resto della terapia, perchè, con tutta la buona volontà, 4 antimaniacali e il lamictal, anche da soli penso basterebbero ampiamente ad arginare questa condizione ed invece mi ritrovo ancora una volta, tristemente, a dover combattere con le "pazzarie " del mio tono umorale. Vi ringrazio come sempre per la disponibilità, cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Si tratta di un disturbo bipolare di che tipo ? Uno ?

Fasi indotte da pregabalin direi di no, e poi non mi torna molto il discorso economico, visto che è il contrario. Il pregabalin non è prescrivibile, così come anche il gabapentin, che però c'è come generico.

Il gabapentin o pregabalin che funzione dovrebbero svolgere se con gli altri era compensato ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Gentile dott. Pacini grazie per la risposta. Le dico che il gabapentin o, adesso, il pregabalin mu sono stati prescritti nell'ottica di cura di un disturbo bipolare sfumato, con la speranza che servisse per tamponare l'ansia che debbo dire da quando assumo prima gabapentin e poi adesso pregabalin e' sotto controllo. Lei mi ha rassicurato sulla improbabilità che le crisi di sbalzi umorali possano essere indotte da pregabalin e la ringrazio. Può essere a questo punto utile un re-controllo endocrinologico per valutare il quadro? Ho letto che spesso la tiroxina in dosaggi troppo inferiori o troppo maggiori può essere causa di sbalzi umorali. Infine per quanto concerne il disturbo bipolare, questo ultimamente è stato definito recentemente dal mio psichiatra formalmente una depressione ricorrente, dal momento che si esplica solo sul versante depressivo con annesse ricadute ma che allo stesso tempo e' suscettibile di attivazione se curati co. Anti depressivi, che infatti non sono presenti in cura, ma solo stabilizzatori, nonostante questi gli sbalzi umorali proseguono...adesso le sono grato di aver escluso un ipotesi quale l'induzione di sbalzi del pregabalin, si potrebbe pensare ad un decorso del disturbo stesso o ancora meglio cosa ne pensa dei calcioantagonisti che ho letto essere in alcuni casi utili nelle forme a ricorrenza molto breve? La ringrazio per l'attenzione, cordialmente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Cinque medicinali antimaniacali per un disturbo bipolare sfumato ? Non è che qualcosa non torna ?
In più, senza che gli sbalzi umorali siano pienamente controllati.
In questi casi si cerca un farmaco di base che dia il grosso dell'effetto, poi d'accordo che si può aggiungere una componente antiansia tipo appunto il pregabalin, quel che non mi torna è il resto su una diagnosi di bipolarità minore.
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Utente
Utente
Gentile dott. Pacini innanzitutto la ringrazio per la risposta, a questo punto i suoi dubbi sono i miei. Le assicuro che non ho mai avuto episodi psicotici pertanto la diagnosi del mio curante e' quella di bipolare II. Mai avuto fasi maggiori, solo ipomania, peraltro e' in dubbio anche questo perché sembra anche che di ioomania non ve ne sarebbe traccia. A questo punto da profano chiedo, se fosse depressione ricorrente per evitare questi sbalzi verso il basso, l'unico tipo che ho, sarebbe necessario antidepressivo per limitarli o in qualunque caso basterebbero gli anti-maniacali che assumo tra cui lamictal 200mg quindi a dose pieno anche questo? In alternativa se fosse disturbo bipolare, attenuato o meno, con la presenza di cinque antimaniacali a dosaggio pieno e nessun compenso, si potrebbe pensare ad un disturbo bipolare resistente al trattamento? La ringrazio per la disponibilità, cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il bipolare II ha delle cure di riferimento anche in monoterapia, tanto che poi si fanno studi sulle aggiunte per ottimizzare l'ansia, tra cui il gabapentin. Il problema è che più si aumentano i farmaci associati, più diventa difficile capire cosa funzioni, e se funzioni l'associazione o i farmaci singoli.
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Utente
Ok dottore per quanto riguarda la "generosità" della terapia, ma a maggior ragione come le chiedevo, è possibile ipotizzare in linea di massima, una certa resistenza alle cure farmacologiche e quindi prendere le adeguate contromisure? Grazie per la disponibilità ancora, cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La resistenza alle cure va definita in base a questi criteri.

Che le cure siano quelle di prima scelta, e ci siamo.
Che siano state date a dose efficace (litiemia, valproatemia, dosi medie efficaci per gli altri)
Che siano stati provati gli schemi singoli e di associazione principali.

La resistenza nel caso del tipo II può riguardare la fase depressiva, oltre ad una cronica instabilità. Non essendoci di mezzo antidepressivi e se non ci sono neanche sostanze, in effetti si potrebbe definire così.

Nel Bipolare II la componente ansiosa e le ricorrenze depressive non sono mai così assenti, e paradossalmente più complicato da curare del tipo I.

Quando parla di contromisure cosa intende di preciso ?
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Utente
Utente
Gentile dott. Pacini, la ringrazio innanzitutto per la rapida e completa risposta, ci tenevo infatti a conoscere i criteri secondo i quali si delinea la farmacoresistenza. Posso aggiungere a questo proposito, per meglio escludere altri fattori eventualmente responsabili, che il quadro tiroideo e' apposto, seguo una cura con eutirox 25mg die...inoltre non uso antidepressivi da quasi un anno e mezzo, quindi penso si possa escludere anche una destabilizzazione dovuta all'uso di farmaci di quel genere. Per adeguate contromisure sinceramente a questo punto penso non ci sia altro da pensare se non la clozapina. Ho letto che in casi resistenti almeno l'80% dei pazienti risponde bene al farmaco. Mi sembra ormai l'ultima spiaggia...lei crede, pur considerando che la scelta finale spetta al mio curante, che la clozapina possa essere una strada percorribile? Grazie sempre per la disponibilità, cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le decisioni le lasci prendere al medico, eviti di diventare il tipo di paziente che propone lui le medicine, cosa assolutamente confusiva per il medico e di solito anche male impostata, perché anche se fosse psichiatra, come paziente non si è nella posizione migliore per decidere.

Il concetto di resistenza è sull'obiettivo principale del disturbo, se invece ad essere resistenti sono alcuni sintomi depressivi già è diverso come discorso.

Comunque ci sono diverse strategie, diciamo che sono numerose anche perché i meccanismi della resistenza non sono così chiari.
Una cosa importante, che invece si fa poco, è sapere i livelli di farmaci circolanti, così come si fa per il litio, avrebbe senso anche per altri medicinali, prima di esser sicuri che non funzionino.
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