Neurotrasmettitori

Buongiorno dottori,
pongo una domanda un po particolare, facendo riferimento alla mia personale esperienza.
Da diversi anni soffro di una sorta di insensibilità verso il piacere. Non parlo di piacere fisico , ma di quello psicologico.
Se mi succede qualcosa di brutto sto male, piango.. ma se succede qualcosa di bello, come ad esempio, se mi capita di ottenere qualcosa che ho tanto desiderato, non provo quel piacere e gioia che dovrei provare. Sì, sono contenta, nel senso che ci rimarrei male se mi toglieressero la "cosa ottenuta", ma non provo chissà quale emozione. nell'ottenerla.
Non credo di soffrire di depressione, perchè comunque sono motivata negli obiettivi che mi autoprefiggo e sono più ottimista di molte altre persone. Poi ovviamente dipende dai casi e dalle situazioni, non sono sempre uguale.
Un esempio più personale e che mi sta particolarmente a cuore è questo: se mio marito mi abbraccia non provo nulla.
Ma non è una questione di amare o non amare. So di amarlo.
Infatti, in alcuni periodi (capitano di rado, e durano pochi giorni) , è come se si riattivasse qualcosa in me e allora provo un piacere sconfinato quando , appunto, mio marito mi abbraccia. Come se fossi di nuovo innamorata. Ecco perchè sono convinta che sia una questione di neurotrasmettitori o di ormoni, non una questione di amare o non amare. E quando sono in questo stato mi sento felice . Peccato che dopo pochi giorni ritorno nel "letargo".
Ho vagato per internet cercando cosa potesse essere ma ora ho la testa troppo confusa, sicuramente dovuto anche al fatto che non c'è una teoria definitiva e valida per tutto.
Mi piacerebbe però sapere la vostra opinione: secondo voi cosa è che fa scattare quel qualcosa in me e poi lo fa spegnere?
Serotonina?O dopamina?
Se puo' essere utile, soffro di ansia sociale da quando ero bambina e di disturbo ossessivo compulsivo.
Faccio molta fatica a concentrarmi , non quando leggo ma quando ascolto perchè la mia mente vaga da sola e non riesco quasi a controllarla.
Avevo provato con gli SSRI ma ho smesso perchè non amo i farmaci di quel genere: danno assuefazione e riducono la libido.
Sto provando con delle cure naturali: griffonia, ashwagandha e rodiola rosea.
Ma mi viene il dubbio , leggendo l'articolo del Dr. Alex Aleksey , che forse ho un eccesso di serotonina , e che allora sto sbagliando a prendere la griffonia.
Se invece fosse un basso di livello di dopamina,forse farei bene a continuare con l'ashwagandha?

Non so se questo sia il vostro campo , se curiate questi disturbi anche con la fitoterapia, ma mi basta avere la vostra opinione su quale possa essere la causa: serotonina o dopamina. Ci sono teorie troppo confuse su internet, e spesso contrastanti. Ho letto che è la dopamina che fa provare il piacere per le situazioni positive, quindi è possibile che io ne abbia una caranza?
Ma , in ogni caso, perchè in alcuni giorni dell'anno, si riattiva?

Grazie e spero di aver spiegato il problema, non è facile trasferirlo in parole.
Sara
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La spiegazione effettivamente non è chiara.

Comunque non è che si guardano i neurotrasmettitori per considerare alcune condizioni.

Se ritiene di avere disturbi od alterazione di stati emozionali può fare riferimento ad uno specialista in psichiatria.

Dr. F. S. Ruggiero
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