Chiarimenti su probaile disturbo di personalità

Salve, vi scrivo perchè vorrei dei chiarimenti, su uno strano atteggiamento di un ragazzo che ho frequentato un anno fa, userò nomi di fantasia. La storia risale al marzo 2015 quando ci siamo conosciuti, mi disse il suo nome Luca e mi disse che era un poliziotto, abitava a circa 50 km da me, dopo esserci scambiati il numero di cellulare iniziammo una conoscenza, che per i primi due mesi fu solo virtuale, ci sentivamo per messaggi, mi raccontò di lui che era separato ed aveva una figlia. Un giorno lo incontrai di nuovo, mentre tornavo da lavoro, non rimanemmo molto a parlare, ci sentimmo in serata su whatsapp e li mi scrisse: "se ti dicessi che non sono quello che pensi che io sia" iniziai a preoccuparmi, gli chiesi di cosa stava parlando e lui continuò "se ti dicessi che non sono quello che pensi" e poi iniziò a dire che la foto che aveva su whatsapp (lui in divisa) in realtà non era lui ma suo fratello gemello di nome Marco, il fratello era poliziotto lui invece era disoccupato. La cosa mi lascio senza parole, quando gli chiesi il perchè utilizzava la foto del fratello lui diceva "che fa tanto siamo identici noi condividiamo tutto"; a quel punto non volevo più saperne ma appena sentì il mio distacco mi chiese scusa più volte, mi feci abbindolare e nonostante tutto rimanemmo in contatto. Ci rivedemmo dopo un pò di tempo e con un cenno di sorriso mi disse "comunque mi chiamo Marco e sono un poliziotto" gli chiesi di mostrarmi il distintivo e lo fece, poi disse che la storia del gemello disoccupato Luca era stata una semplice ragazzata come la definì lui, Luca non esisteva, non aveva fratelli gemelli. Chiarita la cosa iniziammo a vederci, entrambi ci piacevamo, ma tra noi c'erano sempre degli alti e bassi; di persona Marco era molto dolce e affetuoso, poi su whatsapp era distaccato, spesso ignorava i miei messaggi e se rispondeva mi diceva che dovevo lasciarlo in pace. Cosi facevo solo che dopo qualche giorno lo ricontattavo chiedevo "sei ancora arrabbiato?" e lui rispondeva "no perchè dovrei esserlo" come se non fosse successo niente. In un'altra occasione Marco mi disse di nuovo di essere disoccupato, non era più poliziotto perchè soffriva di schizofrenia, aveva sdoppiamenti di personalità, mi disse che una volta al mese andava a visita in una clinica psichiatrica; ancora una volta mi lasciò senza parole, l'ultima volta che ci siamo visti risale a novembre 2015, ma abbiamo continuato a sentirci, più volte mi ha chiesto che voleva rivedermi, se gli chiedevo se si era fidanzato diceva "no ho smesso non fa per me", ma mentiva, poco tempo fa curiosando sul suo facebook vidi che aveva scritto di essersi impegnato, a quel punto mi disse che per me non aveva mai avuto interesse non ero il suo tipo, ovviamente ci sono rimasta molto male. Ora mi faccio mille domande mi chiedo se si è solo preso gioco o davvero potrebbe essere disturbato, aggiungo che soffriva spesso di emicranie e aveva come dei vuoti di memoria.
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Non saprei la ragione di queste versioni che cambiano, ma schizofrenia e sdoppiamento di personalità sono due cose comunque diverse, non c'entrano niente l'una con l'altra.
Quindi questa persona le ha detto che una volta al mese va in una clinica, ma a farsi visitare o magari a fare un'iniezione, a prendere una cura che va presa una volta al mese ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2023
Ex utente
Salve dottore, la ringrazio della risposta
In verità non gli ho mai chiesto il motivo per il quale va in clinica una volta al mese, quindi non saprei se ha avuto dei ricoveri o fa terapie; quando me ne parlò mi sembrava tutto surreale, e soprattutto mi spavento' un po' quando mi disse che soffriva di schizofrenia. Gli ho comunque creduto, perché facendo mente locale su tutta la storia, in realtà mi sembra che qualcosa di anomalo in lui c'è; quello che so è che non prende farmaci, almeno cosi mi disse, aveva anche problemi di insonnia da quello che diceva ma non prendeva niente.
Quanto ai vuoti di memoria come ho accennato nel racconto all'inizio, una sera mi telefonò, e lui non era solito farlo, usava solo messaggi, io rimasi contenta al punto che quando ci vedemmo glielo dissi che mi aveva fatto piacere ricevere la telefonata, lui pero' non ricordava di avermi chiamato, mi disse " perché ti ho telefonato? E quando? Cosa ci siamo detti?" Ora non credo lo facesse apposta, che senso avrebbe.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Se uno soffre di un disturbo come quello, possono non essere bugie, ma deliri, che passano quando magari prende le cure.
Non saprei però se schizofrenia era un modo di dire o una diagnosi.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2023
Ex utente
La ringrazio molto per la disponibilità