La situazione quando sente il cibo che si sposta

Mio figlio dall' età 5 anni gli si blocca il cibo in gola all'altezza dell'esofago e dice di sentire dolore dietro il collo senza avere nessun problema respiratorio, riesce a sbloccare la situazione quando sente il cibo che si sposta e inizia a bere piano piano finchè non scende. Il problema si può presentare 5-6 volte in un mese e poi stare per 7-8 mesi senza avere problemi. Sono situazioni che a volte si risolvono in 15-20 minuti a volte in 5-6 ore. Lui adesso ha 18 anni e ogni volta che il problema si presenta un pò più di frequente o dura diverse ore noi ricominciamo con la visita dall'otorino e dal gastroenterologo senza trovare soluzioni, cinque anni fa esegue lo studio morfologico della deglutizione presso il Nuovo Regina Margherita di Roma senza trovare nulla di anomalo. A marzo di quest'anno ha avuto due brutti episodi e questa volta a differenza delle altre volte ha anche vomitato ma dopo il fastidio era maggiore, abbiamo iniziato di nuovo con i consulti ed un gastroenterologo ci ha consigliato una visita psichiatrica, cosa che noi genitori abbiamo proposto varie volte ai diversi specialisti ma tutti ci sconsigliavano questo percorso ci dicevano che poteva essere un problema dovuto alla crescita o un problema ormonale o dovuto a un pò di stress ma non era proprio il caso di rivolgersi ad uno psicologo.
Seguo il consiglio del gastroenterologo e lo sottoponiamo a una visita psichiatrica presso l'ospedale Sant 'Andrea di Roma e dopo diversi incontri la loro conclusione è che il ragazzo presenta una sindrome ansioso depressiva con presenza di somatizzazioni e ideazione ossessiva. D'accordo con il ragazzo decidiamo di seguire un percorso con loro ha iniziato da 15 giorni ha fare degli incontri 1 a settimana per 2 volte adesso ne farà 2 al mese e prende Cipralex gocce 20 mg la prima settimana 5 gtt al giorno e poi 10 gtt, sono circa 15 gg che le prende ed in questo lasso di tempo per 4 volte gli si è bloccato il cibo tutte le volte con una risoluzione rapida. Volevo sapere se poteva esserci un nesso e se a lungo termine può provocare disturbi. Faccio presente che mio figlio va molto volentieri agli incontri ha 18 anni è alto 193 cm pesa 85 kg
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Mi pare una terapia coerente con la diagnosi. Che problemi a lungo termine dovrebbero esserci ? A cosa pensava di preciso ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Mi è stato detto che sia gli incontri che la cura farmacologica avranno una durata di 6-8 mesi la mia preoccupazione circa il farmaco è sulla possibilità che possa creare una forma di dipendenza non vorrei che debba ricorrere al farmaco a lungo termine grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"creare dipendenza" è un modo di dire che rispecchia una paura diffusa, cioè quella che se uno si cura non ne esca più (dalla cura e dalla malattia). Converrà che è un po' assurdo, le cure migliorano le malattie e il loro decorso.
La questione è che le malattie psichiche, cioè cerebrali, sono trattate come se non esistessero, e quindi se uno si gira dall'altra parte se ne vanno...
Si è dipendenti dalle malattie non curate (per il malessere che danno) o dalle cure (per il benessere che garantiscono). A volte non c'è questa scelta, non tutte le malattie sono curabili. Quindi spesso poter contare (non dipendere) su una cura è già una gran cosa.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, è un mese che mio figlio ha iniziato il percorso con gli specialisti e la terapia farmacologica i primi 20 giorni tutto bene adesso sono 10 giorni che il pomeriggio verso le 3 si addormenta profondamente e dorme anche un paio d'ore e comunque deve essere svegliato. Per farle un esempio ieri non è tornato a casa dopo scuola è tornato alle 17 è stato un poco a parlare con noi e poi verso le 18,30 sentiva proprio il bisogno di dormire, si è addormentato l'ho svegliato alle 20 diceva di avere ancora sonno per cercare di farlo svegliare gli ho chiesto di andare in giardino e mettere fuori l'immondizia è tornato intanto che apparecchiavo la tavola si è disteso sul divano e si è addormentato di nuovo. Ho fatto presente il tutto agli specialisti che lo seguono e secondo loro è un sintomo che lui sta controllando l'ansia e si rilassa ancora un po' di tempo e l'organismo si abituerà. Le faccio presente che una volta svegliato dopo circa 10- 15 minuti è reattivo si mette a studiare tranquillamente, pero' questo suo sonno comincia un po' a non piacermi tenendo conto che Matteo non ha mai avuto bisogno di dormire il pomeriggio. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non capisco cosa voglia dire che sta controllando l'ansia. Avrà sonnolenza forse per effetto della cura, però di solito non accade dopo un mese, ma all'inizio. Magari sono state aumentate le dosi di recente. Quali sono queste medicine ?
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dopo
Utente
Utente
Mio figlio ha iniziato la cura farmacologica il 14 settembre Cipralex 20 mg al mattino 10 gocce per la prima settimana poi 20. Io non credo che la sua sia sonnolenza ma proprio sonno profondo perchè se io non lo sveglio lui dorme tutto il pomeriggio però una volta sveglio dopo un quarto d'ora è reattivo e questo da 20 giorni.Che lui sta controllando la sua ansia è la risposta che mi è stata data per telefono dalla specialista che lo segue e mi ha detto di vedere come si comporta per i prossimi 15 giorni fino al prossimo controllo.Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Una facilità a dormire associata però buon funzionamento, e ad una qualità del sonno buona, può essere un effetto collaterale iniziale. In assenza di stimoli si sonnecchia facilmente, mentre in presenza si funziona in maniera pronta. Nel tempo la cosa tende a ridursi, anche se può rimanere una maggiora tendenza a dormire "volentieri" come modalità di riposo.