Un paziente è affetto dall'una o dall'altra patologia

Salve vorrei sapere se è frequente che depressione e disturbo bipolare vengano scambiati l'uno per l'altro e se esistono metodi diagnostici precisi per stabilire se un paziente è affetto dall'una o dall'altra patologia.
Grazie

Cordiali saluti

Federico
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sì, è frequente perché tipicamente le persone con disturbo bipolare minore, ma anche maggiore, vanno dal medico quando sono in fase depressiva. Abbastanza spesso la presentazione è "sono depresso cronico", o "soffro di depressione", e le fasi eccitatorie sono negate o minimizzate, o semplicemente considerate come fasi di benessere da non riportare.
Inoltre, se si tratta del primo episodio, gli elementi di giudizio si riducono. Rimane la familiarità e i fattori di rischio.
Spesso si arriva in seconda battuta a definire la depressione come "bipolare", ma è un'inesattezza concettuale (non sono due tipi di depressione, sono due malattie diverse).

Dr.Matteo Pacini
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[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
MA non esiste un metodo diagnostico preciso? Come fa il medico a sapere se veramente il paziente riporta una fase di benessere come una reale fase di benessere e non come una crisi maniacale? Mi sembra un metodo poco serio soprattutto considerando che quello che dice chi soffre di disturbi psichici è spesso preso poco in considerazione, come se la persona non fosse in grado di essere lucida e razionale.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La visita, che si compone di osservazione, raccolta dati e informazioni fornite spontaneamente dal paziente. E' sufficiente.
Le diagnosi sono sottoposte a verifica di affidabilità, e poi sono studiate rispetto agli interventi terapeutici, o alle prognosi.

Non è assolutamente vero che quello che i malati psichiatri dicono è preso poco in considerazione, se mai non è preso alla lettera. Se uno dice "A" si considera che dice "A", non che la verità sia "A". Questo può essere. Ad esempio, se uno si aspetta di diagnosticare la mania perché un paziente viene in ambulatorio dicendo "sto male perché sono su di giri", non la diagnosticherebbe mai. Spesso chi è maniaco dice di essere depresso o ansioso, ad esempio. Uno dei segni della mania è la "negazione" dei fatti quali essi sono, per fare un altro esempio.
Può benissimo essere che un malato psichiatrico non sia lucido e razionale, in alcune condizioni è proprio così. Non vedo cosa ci sia di strano, stiamo parlando di funzioni cerebrali, è ovvio che possano alterarsi quando c'è un disturbo.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Ma con la terapia composta da stabilizzatori dell'umore le crisi maniacali possono scomparire del tutto o succede solo che si ripresentano con minore frequenza ed entità?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Mi scusi, a cosa dovrebbe servire una cura se non a quello che ha appena detto ? Comunque, le cure disponibili possono funzionare anche in maniera completa.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Beh come lei saprà alcune cure fanno scomparire del tutto i sintomi...altre li attenuano soltanto...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Può contestualizzare meglio la sua richiesta facendo riferimento al trattamento che ha ricevuto e la diagnosi di trattamento?


Dr. F. S. Ruggiero

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[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non è così. Non ci sono solo cure sintomatiche. Ci sono cure "curative" che fanno regredire le malattie, cure preventive che evitano le ricadute, non si tratta solo di un effetto farmaco-sintomo in tempo reale.
Il problema del disturbo bipolare non è solo quello di trattare la singola fase maniacale, ma di prevenire il decorso e lo sviluppo. Le fasi, come dice il nome, tendono a finire, e a ritornare. Spesso si inizia durate una fase, ma il punto è prevenire lo sviluppo successivo, al di là del punto da cui si parte.
[#9]
dopo
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Io credo che la mia depressione sia stata scambiata per disturbo bipolare di tipo II e che per 8 anni la terapia che mi è stata somministrata composta da soli stabilizzatori dell'umore non ha dato nessun risultato se non quello di farmi sentire sempre gravemente depresso. Solo dopo una mia lunga insistenza sono riuscito a farmi prescrivere un antidepressivo SSRI e da allora sono rinato. Sò benissimo che gli psichiatri tendono a diffidare di quello che gli racconta un paziente con presunta diagnosi di bipolare perchè i periodi di mania spesso non vengono riportati e sono considerati dal paziente come semplici periodi di benessere. Ma io in otto anni non ho avuto nessun periodo di benessere, solo grande depressione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Di solito è l'errore contrario, e di solito chi ha il disturbo bipolare II si riconosce più nella depressione, perché purtroppo questo termine è anche una parola di uso comune, quindi diagnosi e senso comune della parola si confondono.

Non è questione di diffidenza, ma di tecnica diagnostica. "Ma io in otto anni non ho avuto nessun periodo di benessere, solo grande depressione." L'ipomania e la mania non sono "benessere", sono eccitamento, non è detto che siano benessere euforico. Anche qui c'è confusione, eccitamento non vuol dire star bene, sereni e felici e pieni di brio, la forma più frequente è diversa.

Non c'è poi difficoltà nel farsi spiegare dal medico in cosa riconosce quello che chiama eccitamento. Inoltre, a volte non c'è neanche un vero eccitamento ricorrente, ma c'è una familiarità per disturbo bipolare, e fasi eccitate brevissime magari prodotte da fattori esterni. Ma anche questo tipo di casi sono nel tempo stati assimilati all'ambito bipolare non per altro, ma per la risposta alle terapie.
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